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Autore: purepura    31/01/2009    2 recensioni
Una donna non dovrebbe avere ricordi.
I ricordi in una donna sono l'inizio della sua decadenza.
Si può sempre capire dal cappello di una donna se vive o no di ricordi.
Oscar Wilde

Spero sia di vostro gradimento!
Genere: Drammatico, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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CAPITOLO 5

Eccomi, riapparvi.

Sedici anni di assenza ed ora eccomi, come se non me ne fossi mai andata. Ero seduta su un'altalena. Ricordo più di questa morte che della mia.

Ero seduta, e narravo l’infinito.

Eccolo, apparve.

Si guardò intorno, sorpreso.

Anche lui aveva riconosciuto quel luogo. Credo che la morte abbia un immagine diversa per ognuno di noi. Era lì, il parco dove mi aveva incontrato per la prima volta, il luogo da cui l’avrei dovuto prendere, per condurlo verso la freddezza dell’eternità.

Mi alzai.

Ero felice di vederlo.

Qualcosa – non so neanche ora cosa fosse – mi disse che era innocente. Tutto ciò che era collegato ai suoi crimini doveva – per forza – avere una ragione precisa. Sarei morta di nuovo piuttosto che ammettere che Severus Piton era un assassino o un doppiogiochista.

Perché?

Non saprei rispondere. O forse lo so, ma non voglio dirlo, forse si capirà o si è già intuito.

Mentre mi avvicinavo e lui mi guardava l’unico pensiero che riuscivo a formulare era lui, ma come persona indissolubile, come tutto ciò che è unico, come Sev.

Eccomi di fronte a lui, il suo volto invecchiato, la pelle giallastra: si capiva che ne aveva passate tante.

C’era solo una cosa che dovevo fare e l’avrei fatta lì, l’unico posto in cui, forse, avrei potuto saziarmi della sua amicizia se ancora contavo qualcosa per lui…

“Ti prego” mormorai, forse stavo quasi per piangere. “Perdonami”.

Lo vidi impallidire, chissà a cosa pensava.

“Non volevo…”

Ma non terminai mai la frase, perché non sapevo che dire, perché non c’era nient’altro da dire, perché lo stavo baciando.

Non fraintendermi Scatola, amavo e amo James, ma se lui non fosse esistito e Voldemort e le Arti Oscure non si fossero mai impadronite del cuore di Severus io mi sarei potuta innamorare di lui.

Oh si, avrei potuto amare fino alla follia Severus.

Lui non lo saprà mai, perché eravamo amici, e i nostri silenzi erano più significativi di un terribile squarcio, di un odio. Perché vedi Scatola, c’è una grandissima differenza tra l’odio e il rancore. Noi odiamo solo coloro che un tempo ci sono stati così vicini da toccarci il cuore, di certo James non l’ha fatto con Severus… quello è detestare. Non confondiamo.

Mentre il bacio proseguiva, e il sogno segreto di Severus si realizzava, mi ritrovai a considerare il fatto compiuto, l’insieme di cose che ci aveva condotti in quel luogo, in quel preciso momento. Subito il crudele assassino saltò ai miei occhi e la mia Scatola rise dolcemente, fastidiosa. In un’acredine di pensieri tumultuosi, l’immagine del Marchio Nero sbocciò, veloce e netta, nell’incessante coro frastornato.

“Guarda” parlai, con la voce ferma di una ragazzina. “Ti faccio vedere”

Dubbioso, e con una luce negli occhi che non esprimeva a sufficienza la sua gioia, in quel paradiso di pietra sconosciuta, ritrasse il polso sinistro che stavo per afferrargli.

“Non ti farò niente, voglio solo farti vedere una cosa”

Ma ancora il suo braccio era rigido: non voleva farmi vedere ciò che credeva di trovarvi.

“Lasciami vedere Severus. Sai benissimo che se voglio fare una cosa tu non puoi rifiutarti di obbedire”

Mi cedette il braccio con disgusto e, prima che cupi pensieri potessero invadere la mia mente come avevano già fatto con la sua, tirai su la manica, per scoprire l’avambraccio. La pelle bianca, ordinaria, era l’unica cosa che si vedeva.

I suoi occhi scuri vagarono per il suo braccio, ma il Marchio Nero era scomparso e potei giurare che oltre alla sorpresa, un ingenuo sorriso gli si era affacciato sul viso.

“Si” mormorai, “ho la prova che tu sei innocente”

E lui rise, inconsciamente, non immaginandosi l’eternità così fredda, ma nemmeno così bella.

Avevo visto, in quel limbo, tutto ciò che mi serviva. Avevo sentito lui.

Ho sempre voluto bene a Severus Piton.


FINE!!!!!!!

__________________________


Oh, ciao.
Lanciatemi pure i pomodori, sono pronta a subire. Non mi convince per niente, ma era lì, tra i miei documenti, che sventolava la manina.
"Pubblicami, dài, così mi leverai di torno e finirai la fan fiction!"
E ben arrivata a Pan-Tere94, ecco l'ultimo capitolo
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito e recensiranno.
La prima fan fiction che finisco, devo festeggiare!
Un bacio!
  
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