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Autore: _Nancy_    18/08/2015    1 recensioni
[Tratto dal terzo capitolo]
Molly Weasley, con un asciugamano tra le mani e l’espressione preoccupata sul volto, si appresta a ricoprire il figlio di cibo e pozioni.
-Ron, è tutto apposto. Sono andati via, sei al sicuro.-
-RAGNI! RAGNI! RAGNI!- Urla, ancora una volta.
-Ronald, non hai bisogno di … non avere paura.- Gli passa un braccio attorno alle spalle, mentre avvicina il piatto di zuppa calda davanti al ragazzo rosso. –Devi mangiare.- Riempie il cucchiaio, portandolo alla sua bocca. –E’ buonissimo, devi solo provare.-
Annuisce, appena. E manda giù il primo boccone, sotto lo sguardo di tutti i presenti.
-Questo scherzo è stato … epico!- Ridacchia, afferrando il braccio del fratello. –Come diavolo l’hai ideato?-
Genere: Comico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Grattastinchi, Hermione Granger, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Angelina/George, Fred Weasley/Hermione Granger
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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E’ mattino presto, nessuno è riuscito a chiudere occhio.
I Doxy vagano in giro per la casa senza sosta, tutti sono stati muniti di antidoti per sicurezza, mentre alcuni membri dell’Ordine della Fenice hanno cercato di placare quelle piccole furie, invano.
Si aggrappa al corrimano, notando Hermione salire lentamente le scale per rifugiarsi in camera.
Gli sguardi di entrambi si incrociano, giusto il tempo che la ragazza sia davanti a lui.
-Mi dispiace molto per quello che è successo con Fred.-
-Sono cose che capitano.- Sorride, appena. –Sembri preoccupato.-
-E’ che non so come fare!- La afferra per il polso e la trascina via, verso un angolo del corridoio lì accanto. –Ero io Ron quella sera, ho preso la Pozione Polisucco per non … insomma, è anche colpa mia se Fred ti è saltato addosso!-
-Remus, io … Merlino!- Sbarra gli occhi, avvicinandosi pericolosamente al suo viso. –Cosa diavolo ti sta succedendo alla fronte?-
Un bruciore forte lo costringe ad aggrapparsi alla parete, quando tenta di accarezzare la scritta che sta cominciando a formarsi mano a mano che il dolore svanisce.
-E’ la mia colpa.- Sussurra, nel momento in cui la frase è completa. –Devo andare.- Sparisce, infilandosi nella prima camera libera.
***
Richiude la porta con un tonfo, e si va a sedere sulla poltrona libera.
Bill è di sotto, sta finendo di rassicurare Ninfadora per l’assenza di Remus, che si è rifugiato da Fierobecco.
Si guardano per un lungo istante, indecisi da dove iniziare.
-Il nostro piano è andato fallito.- Accarezza i baffi, un po’ scombinati per la caduta del giorno prima. –Remus non ha mantenuto al promessa, dovrà portare quella colpa per un paio di giorni.-
-E’ la giusta punizione!- Si sdraia sul divano, ignorando le lamentele di Ginny, che è seduta sul bordo. –Eppure, non siamo tornati come prima.-
-Chi lo dice che torneremo come un tempo?- Afferra lo specchio, osservandosi. –In fondo, non mi dispiace molto. Mi rendono un uomo attraente, non trovi, George?-
-Non mi interessa.- Sbotta, imbronciato. –Sono i miei capelli ad essere famosi e bellissimi per mettere una ragazza ai miei piedi, come pensi che la prenderà Angie?- Sbuffa. –Proprio quando tutto stava procedendo alla grande e lei mi aveva promesso di spassarcela a dovere visto che è l’ultimo anno!-
-Perché non l’hai invitata a Grimmauld Place?- Ride, spostando i piedi distesi del fratello dalle sue gambe. –Anche se, non credo che Fred avrebbe accettato di dover sentire ogni vostro gemito a tutte le ore del giorno.-
-Sai starci così tanto?- Lo guarda, accigliato. –Neppure io avevo questa forza alla tua età!-
-Oh, Remus … questi sono altri tempi!-
-Bene, George. Allora, perché non liberiamo Ron?-
-Forse, perché dobbiamo occuparci non solo di NOI, Fred e Hermione, ma anche di Harry che si è cacciato nei guai?- Ribatte, seccato. –Non sei un po’ preoccupato?-
-Ovviamente!- Si alza, raggiungendo la finestra. –E’ per questo motivo che stiamo mandando qualcuno a prenderlo, in modo che venga qui e possa stare con la sua famiglia.-
-ARTHUR, PRENDILO!-
Alcuni granelli di polvere cadono dal soffitto, mentre altri incantesimi vengono lanciati lungo l’enorme casa dei Black.
-Non è il caso di dare una mano alla mamma, scansafatiche?-
-Bill, è sempre un dispiacere vederti!-
-George, tuo fratello è sparito. Direi, che è tempo di darti da fare!- Socchiude la porta, ignorando altri gridi al piano di sopra. –Sono andati a prendere Harry, abbiamo creato una copertura per Remus in modo che non si spaventi il piccoletto quando lo troveranno.-
-Come?!-
-E noi che ci abbiamo messo così tanto impegno!- Si alza di scatto, scontrando gli occhi con quelli del fratello. –Dovevate lasciarlo in quello stato!-
-Andiamo, ragazzi… era solo spaventato e si sentiva in colpa! In ogni caso, dovreste cercare Fred.-
-E’ irrilevante!-
-Siamo sicuri?-
Un sussulto, mentre Grattastinchi entra nella stanza.
-AIUTO!- Salta in braccio a Bill, che ridacchia di rimando. –NON FARMI TOCCARE DA QUELL’ESSERE!-
Annuisce, e dopo essere uscito, la lascia tornare in camera.
Che anch’essa, è vuota.
***
E’ tutto in un attimo, Ronald Weasley si riversa a terra con poca grazia.
Si mette a sedere, notando con stupore di essere solo.
-PRENDILO!-
Un urlo, mentre alcuni passi veloci si dirigono oltre la sua camera.
Apre la porta, controllando cosa stia capitando.
Una miriade di Doxy e piccolo ragni si dirigono verso di lui, che all’istante chiude tutto a chiave.
Si aggrappa al letto, ignaro di essere del tutto al sicuro.
***
Corrono da una parte all’altra, sempre più stanchi ed affannati.
Quella notte non daranno pace a nessuno, questo è certo!
Fa qualche passo indietro, andando a sbattere contro il ripostiglio che è inspiegabilmente chiuso. Gira la maniglia e senza pensarci si infila dentro, restando a bocca aperta.
Fred Weasley, con la bacchetta in mano-per far luce-la osserva incuriosito.
-Non hai sonno?-
-E’ impossibile dormire sogni tranquilli. E poi, Harry non è ancora arrivato.-
-Arriverà presto, basta aspettare.- Le sorride, mentre ripone la bacchetta sopra una mensola. –Volevi vedermi?-
-No!-
-Va bene!- Alza le mani, in segno di resa. –Però, io volevo dirti un paio di cose.-
-Ovvero?- Le trema la voce. –Come l’ultima volta quando abbiamo dormito insieme?-
-Non ho mai preso quel filtro.- Si avvicina, ridacchiando. –Sapevo benissimo cosa avrebbero fatto, e sono stato più furbo. Ho fatto si che tutto cadesse a terra sotto al tavolo, proprio poco prima che io portassi alla bocca il succo di zucca.- Sorride, notando lo stupore della ragazza. –Non sono facile da ingannare, e se vuoi saperlo … ho fatto quello che TUTTI si aspettavano, anche se … volevo farlo.-
Prova a parlare, ma lui la blocca.
-Non in quel modo, ovviamente. Mi conosci, non sono quel tipo di ragazzo!-
-Dove stai cercando di arrivare?-
-Hermione, il gioco non esiste. Ci siamo solo io e te, adesso.- Le accarezza la guancia, mentre un piccolo sorriso gli incornicia il viso. –Niente più regole, o lezioni o tempo insieme. Ora, non si scappa.-
Termina, e aspetta.
Fa si che non ci siano più segreti o sotterfugi.
E’ questo l’importante.
Perché Fred Weasley è cambiato, non è più lo stesso.
-Scusami se ci ho messo tanto per arrivare, anche se … sei un po’ troppo So-Tutto-Io e ti sei infiltrata tra le braccia di Krum, ti perdono.-
-Come se avessi bisogno del tuo permesso per frequentare qualcuno!- Ribatte, scontrosa. –Non sei il mio ragazzo.-
-Ne siamo sicuri?- Le mette una mano tra i capelli ricci. –E se alla prima uscita di Hogsmade ti trovassi con me a prendere una burrobirra?-
-Prima devo accettare.-
-Sono sicuro, che lo farai come molto piacere.-
Senza problemi, le dà un bacio a fior di labbra.
-Potrei benissimo uscire e andarmene.-
-Non lo farai.-
-E perché?-
Si accosta al suo orecchio, sussurrando qualcosa.
-Perché lo vuoi quanto me.- Infila la mano in tasca, e dopo aver afferrato l’oggetto, lo porge alla ragazza. –Leggi.-
Annuisce, e alla luce della bacchetta, individua una piccola scritta.
 
I solemnly swear that I am up to no good
 
-Come hai fatto?-
-Non è importante.- Le mette un braccio dietro le spalle, diminuendo la distanza. –Non fare la difficile. Allora, ti piace?-
-Ne hai fatto uno per te, per caso?-
Apre i primi bottoni della camicia, mostrando al collo la collana con attaccato l’anello gemello che brilla al buio senza problemi.
-Merlino!-
-E Morgana!-
Stavolta, sorridono entrambi.
-Non me lo sarei mai aspettata da te.-
-Tu eri destinata a Ronnie, ringrazia che ti abbia salvato la pellaccia!-
-Stare con Ron, sarebbe stato più educativo!- Incrocia le braccia, subito dopo aver messo l’anello al dito. –Potrei distruggere questo “regalo di pace” in meno di un secondo!-
-Non ricominciare!-
Un botto la fa sussultare, mentre Fred si accosta alla porta ed ascolta.
-Abbiamo un paio di ore insieme, vediamo di sfruttarle al meglio!-
-FRED!-
-Non in quel senso!- Ghigna, portando una mano al suo fianco coperto. –Non mi dispiacerebbe, ma avrò pazienza! Miss Prefetto, perché non giochiamo a scacchi?-
-Non sono ancora un Prefetto!-
-Quanto scommetti che domani riceverai la lettera?-
-Ne dubito.-
-Bene, allora non hai problemi a stringere questo patto!-
-Pretendi un bacio, non è così?-
-Non ne pretendo, li avrò.-
E dopo essersi assicurato di averla colta alla sprovvista, riprende da dove aveva interrotto. Dando modo a entrambi, di concedersi un dolce bacio senza regole.
***
Epilogo
Lo osserva a lungo, sapendo benissimo che non può sottrarsi.
Domani l’Espresso di Hogwarts la porterà a casa, e con sé anche quello stupido e meraviglioso ragazzo.
Sorride, mentre lui si avvicina e le cinge i fianchi con le braccia. Lei, ride di rimando, e si stringe al rosso.
La bacia come è solito fare, prima di una lezione.
-Credi, che dovrei andare a finire i bagagli o vuoi lasciarmi a King’s Cross?-
-Assolutamente, no!- Un altro bacio, più a fondo del primo. –Però, credo che quest’anno passerai molto tempo nel dormitorio maschile e sono sicuro che George ci lascerà tranquilli. In fondo, ha Angie a cui badare.-
-E chi ti dice che IO non ti sottragga le Merendine Marinare?-
-Hermione, preferisci avermi tutto per te e non sai ammetterlo! Non temere, troverò tante ore da dedicarti, sempre che tu me le permetta, ragazzina!-
-Abbassa la voce, ci sentono!- Volge lo sguardo alla porta, socchiusa.
-Tu lasciali ascoltare, e baciami.- La solleva appena da terra, rubandole altri attimi di pace.
-LO SAPEVO!- Si aggrappa a Sirius, che a sua volta si tiene a George. –QUANDO FAREMO IL MATRIMONIO?-
-Che ne dici … il primo giorno di scuola?-
-VADO A PRENDERE IL VESTITO DA DAMIGELLA!- E corre all’impazzata verso la camera, lasciandoli soli.
-E’ stata un’impresa, ma … sono insieme, finalmente!- Si appoggia al muro, guardando i due. –Devo darmi da fare con la ragazza francese, penso proprio che alla mamma piacerà!- E si dirige lungo le scale, seguito da Grattastinchi.
-Ti dona questa nuova runa, Lunastorta!- Ghigna, notando l’occhiataccia dell’amico. –E’ il pegno da pagare per essere un bugiardo!-
-Quindi, è giusto scrivere sulla fronte di un amico “Sono un imbecille”?- Alza un sopracciglio, contrariato.
-Non farla tanto lunga, e filma tutto!-
Inutile dire, che tutt’oggi la storia di Fred e Hermione è ben conosciuta da secoli, grazie alle testimonianze dei parenti sopravvissuti e della raccolta di informazioni scritte di Sirius Black.
 

FINE





 
E anche questa storia è terminata, purtroppo non ho avuto molta fantasia. Inoltre, ho ritenuto non dilungarmi troppo perchè sarebbe stata abbastanza noiosa. 
Spero vi sia piaciuta, e mi auguro di ritrovarvi in una prossima Fremione-forse, tra pochi giorni ne pubblicherò un'altra!-, sicura di non deludervi.
Vi ringrazio infinitamente, sia chi ha recensito e chi ha letto in silenzio.
Nancy
  
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