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Autore: MissBlackdeVilliers    19/08/2015    1 recensioni
Maddison Monroe, 17 anni, genitori tutto meno che amorevoli, una nonna fantastica e una strana e morbosa fobia per l'acqua....Come può un abbozzo di tale mediocrità essere colei che può tutto?
I 18 anni sono un traguardo importante: patente, maturità sociale e libertà... Ma se fossero anche il termine ultimo dell'inevitabile chiamata ai confini del mondo?
E se la tua scelta fosse l'ago di una mistica bilancia che per molto tempo , forse troppo, è rimasta stabile?
Ma la vera domanda è: per amore, si può mettere a repentaglio un equilibrio cosmico?
Beh, ora forse la fantasia mi ha giocato un brutto scherzo, perché nell'irrimediabile realtà ciò è del tutto assurdo....
.... O forse no...
Genere: Fantasy, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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"...In poche parole, miei cari, quando nascerà questa ragazza nel mese “in cui tutto comincia”, la sua volontà nel diventare Guardiana del Sole o della Luna, deciderà il nostro futuro…”

Queste erano le parole che a Eveline Light, amata nonna di Maddison, riecheggiavano in testa da tanti anni. Più precisamente da quando sua madre, Penelope Light, gliele aveva sussurrate, facendogli promettere di portare avanti questa profezia, ormai cancellata e dimenticata.
Doveva informarla, prima che si portasse questo segreto nella tomba con lei. I 93 anni si facevano sentire… ma non era ancora arrivato il momento...


Lyon, Francia, 1846
Consiglio straordinario dei “Guardiani della Luce del Sole”

La notte incombeva sul grigio cielo francese, come un'ombra che divora tutto ciò che non è polvere.
La pioggia che aveva inumidito i tristi tetti della citta di Lyon, aveva tracciato delle spesse linee nere sulle sottili pareti color avorio del quartiere di Saint-Jean, le quali sembravano le striature sulle guance paonazze di una fanciulla, reduce da un instancabile pianto.
Il fiume Rodano proteggeva la città, circondandola da un manto di vapore e magia.
Le richieste dei bambini squillavano in strada, esortando le loro madri con un'unica richiesta, in tono lamentoso: “Ancora due minuti!”
L'elite parigina e le soirèe non avevano casa in questo sobborgo cupo e misterioso.

A quanto pare era proprio questo l'effetto che “Il Sommo Guardiano” (da quest'anno la Somma Guardiana… -che squallore-) aveva ritenuto adatto all'argomento del consiglio di emergenza, indetto la settimana precedente.
Non avveniva di sovente che a tutti, nessuno escluso, i 28 Guardiani Minori delle altrettante Regioni Illuminate venisse richiesto di sedersi al medesimo tavolo, dopo il famoso incidente diplomatico in Perù, in cui il guardiano giapponese Tekeji per poco non fece scoppiare la Terza guerra mondiale contro l'America, in quanto Vernon Light si rifiutò di assaggiare una specialità orientale a base di gatto.
Il palazzo prescelto trasudava magia al primo sguardo.
Nessun umano avrebbe dovuto avvicinarsi.
Il pallore delle colonne corinzie si sposava con l'allegro grigio dei soffitti.

Ma il passare inosservati è la qualità più prelibata per un “Figlio della Luce”, di qualunque natura esso sia.

La stanza era ampia e scarna. Un tavolo circolare ne occupava il centro. Questo era sovrastato da un antico lampadario a lumini ad olio d'oro.
Il mosaico sul pavimento raffigurava l'incontro tra luce e ombre.
 A quanto pare, una scelta non casuale.
Tutti i membri del consiglio si trovavano già seduti sulle pesanti sedie in velluto. Agli antipodi di questo sostavano Tekeji e Vernon Light, che si astenevano da una civile conversazione. Quest'ultimo aveva portato con sè la figlia, Penelope Light di 14 anni, che a causa della morte della madre doveva seguire il padre in tutti i suoi viaggi di lavoro. Indossava un vestitino rosa che risaltava in mezzo al grigio di tutti gli altri.
Sussurri sommessi riecheggiavano nell'aria troppo spessa e la mancanza di luce solare si stava dimostrando un digiuno inaspettato.
D'un tratto la porta di legno spesso si aprì e una donna bassa e magrolina la sorpassò con passo deciso.
Nessuno si alzò.
Naturale, era una donna, che, per uno strano scherzo del destino, si era ritrovata ad essere a capo di 28 uomini. Anzi 27, perché le Indie erano rappresentate anch'esse da un membro appartenente al sesso debole. A quanto pare, però, la società magica era più all'avanguardia di quella degli inconsci umani, che non riconoscevano le donne neppure come cuoche.
Questa mancanza di rispetto non fu però notata, almeno all'apparenza, dalla donnina che prendeva il ruolo di Somma Guardiana di Francia, perché con eleganza prese posto sull'ultima sedia libera.

-Membri elevatissimi del circolo dei “Guardiani della Luce del Sole”, vi do il mio benvenuto. Sono Fleur Lumie, figlia del deceduto Fredrich Lumie.- sentenziò la donna, senza lasciar trapelare nulla dal suo tono impassibile, né incertezza né impazienza. Il borbottio si fece più insistente nell'udire quelle ultime parole.
Suo padre non aveva avuto figli maschi, quindi lo scettro era passato nelle sue aggraziate mani di femmina. Cosa del tutto inaudita.
-Silenzio. Vi ho convocati tutti qui, con insistenza, per un fatto che non possiamo ignorare.- Probabilmente si fermò per godersi il raro momento in cui tutti gli occhi erano puntati su di lei.
-Come tutti sapete, quando i primi “Guardiani della Luce Diretta” chiesero di poter essere al di sopra, come poteri e come capacità, ai “Guardiani della Luce Riflessa”, questi vennero accontentati.-
Un insieme di urla sovrastò immediatamente la voce di Fleur, per condividere gioia ed emozioni nel ricordare un momento tanto glorioso come quello. Finalmente, ciò che è sempre stato di Cesare, venne restituito a Cesare.

Nella sala si riversarono molti commenti di apprezzamento, tra i quali, i più frequenti sottolineavano il fatto che fosse -logico-, -pienamente sensato- e -senza ombra di dubbio giusto- che i “Guardiani della luce Diretta del Sole” fossero più potenti di quelli della “Luce Riflessa della Luna”.
Non c'era neppure da discutere.
-D'accordo, ora basta!- urlò la donna infastidita, - Questo subbuglio non si sarebbe mai verificato se fossi uomo- pensò con rabbia.
-Siamo tutti lieti nel far riaffiorare alla nostre menti questo avvenimento di importanza storica, che ci ha visto diventare i Padroni dei “Guardiani della Luna” e di conseguenza di tutta la Luce che sfiora questo mondo…- continuò ella riacquistando parte della propria pacatezza.
- Ma un grave presagio incombe su di noi. Come tutti sapete ogni richiesta fatta al mondo della Luce ha un pegno da pagare...- pronunciò la parola pegno” con una gravità che fece alzare le orecchie a ogni membro seduto al tavolo.
-… è stata rinvenuta una pergamena sulla quale spicca la firma del Sommo Guardiano dell'epoca, in cui egli sottoscriveva un patto… accettando così una profezia. Arriverà un giorno, nel mese in cui tutto comincia, un Guardiano di sesso femminile nato da famiglia devota al Sole, che potrà scegliere se appartenere ai “Guardiani della Luce Diretta” o ai “Guardiani della Luce Riflessa”, ovvero se donare la propria anima al Sole o alla Luna. Il suo libero arbitrio decreterà quale dei due astri (sole o luna) governerà sull'altro.- concluse Fleur con tono solenne.
Si guardò in torno e ogni singolo uomo e la Guardiana delle Indie  la fissava con occhi spalancati e aria allibita.
-In poche parole, miei cari, quando nascerà questa ragazza nel mese in cui tutto comincia, la sua volontà nel diventare Guardiano di Sole o della Luna, deciderà il nostro futuro. Se sceglierà la Luce Diretta allora continueremo noi a governare… se invece sceglierà la Luna, i ruoli si invertiranno. E vi posso assicurare che quelli, i Guardiani lunari, ci riserveranno lo stesso trattamento che noi stiamo riservando a loro.- concluse la frase con un misto di disprezzo e assoluta mancanza di interesse.
Nella sala tutti si fecero prendere dalla frenesia.
C'era molto di sbagliato, di strano… e di inaccettabile in quelle parole.
Per prima cosa era del tutto impossibile che il futuro di ogni singolo Mago Guardiano fosse lasciato nelle mani di una ragazza.
Come seconda cosa, il fatto che al compimento dei 18 anni qualcuno potesse scegliere a quale natura legarsi insolubilmente, non era un concetto conosciuto in quel mondo.
Non esisteva una libera scelta. Se si nasceva da una famiglia di Guardiani Solari, questa sarebbe stata la tua ovvia e forzata scelta. I tuoi capelli biondi e gli occhi azzurrissimi ti avrebbero guidato verso la Luce Diretta, o Luce Solare; se invece i capelli corvini e gli occhi profondi avevano fatto capolino sul tuo volto, i guardiani della notte erano i tuoi genitori e la Luce riflessa, o Luce Lunare, avrebbe riscattato la tua anima il prima possibile.
No, una scelta non era contemplata. Almeno, non ancora...

Il fatto di scegliere volontariamente di diventare “Guardiani della Luna”, non era una minaccia tanto grave, perché nessuno con un po' di sale in zucca avrebbe scelto la prigionia della luna, invece che la libertà e il potere del sole. Ma nessuno si sentì abbastanza sicuro di questo, perché a decisione unanime si decise di far sparire il documento della profezia e tutti dovettero giurare di non proferire una sola parola di ciò per avevano appena discusso, salvaguardando così l'equilibrio cosmico tanto venerato.
Era una cosa illegale, su questo non ci pioveva. Distruggere documenti ufficiali non era un gesto corretto, ma ripensandoci la legge erano loro stessi, quindi a chi avrebbero dovuto rispondere delle loro azioni?
Tutti dovettero lasciare una parte del loro vestiario all'interno dell'enorme ampolla di ceramica, fatta comparire dal Guardiano del Marocco al centro della tavola. Si trattava di un oggetto magico, in quanto, come spiegò lo stesso, chiunque avesse inserito all'interno la propria parte di stoffa, sarebbe morto all'istante se avesse riferito ad esterni la profezia.
E così fecero.
28 ritagli dalle più disparate tonalità di grigio giacevano nell'ampolla.
Tutti e 28 si salutarono, più rilassati rispetto alla mezz'ora precedente, con le maniche dei vestiti in cui mancava di un quadretto di stoffa, Uscirono dalla stanza in fila indiana.
1,2,3,4,5...27 e 28.

…29. Penelope Light raggiunse il padre di corsa, prima che la pesante porta si fosse chiusa.

Tutti si erano dimenticati di lei, il 29esimo membro di quella segretissima riunione.
Ma neppure un pezzo di stoffa rosa risiedeva nell'ampolla magica e il suo vestitino era incolume.

**********
Nonna Evelin sapeva che la ragazza nata nel mese "in cui tutto comincia" era giunta.
Sapeva che quella ragazza non sarebbe stata più al sicuro.
 

   
 
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