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Autore: Abeforth    19/08/2015    0 recensioni
"Hogwarts Hogwarts, Hoggy Wary Hogwarts,
insegnaci qualcosa per favore,
a noi, anziani, calvi e tutti storti,
a noi, ragazzi dai calzoni corti,
le nostre teste devono riempirsi
di cose interessanti da non dirsi,
per ora sono vuote e piene d'aria,
di mosche morte e roba secondaria,
insegna a noi cosa va imparato,
ripeti ciò che abbiam dimenticato,
fà del tuo meglio e noi faremo il resto,
finché il cervello non ci andrà in dissesto."
- [Inno di Hogwarts] -
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Otherverse | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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Angolo dell'Autore: Per chi avesse già letto la storia in precedenza mi scuso di averla modificata.
Ho avuto dei problemi così ho deciso di riscriverla e magari con questa ci aveste capito meglio.
Per chi deve ancora leggerla spero vi piaccia, anche se potrebbero esserci ancora degli errori
siccome l'ho scritta di sera. Se trovaste questi 'orrori' potete avvisarmi con una recensione.




 
#1 – Cosa sono io!?

Ethan Bennett era un ragazzino di 11 anni che si definiva ‘normale’. Viveva in una casa ‘normale’ in quartiere ‘normale’ con la Signora Hazel Wright e il signor Aloysius Wright. Ovviamente, non erano i suoi genitori. Erano i vicini dei suoi veri genitori che morirono in uno strano incidente domestico. Assurdo, ma era così che i Signori Wright gli avevano raccontato.
Il suo quartiere veniva chiamato Little Whinging, nel Surrey Inghilterra. Per lui era abbastanza strano, c’era gente vestita in maniera anomala. Anche i Signori  Wright ogni tanto si comportavano in modo diverso dal solito ma lui faceva finta che non fosse successo nulla.
Quel giorno era comodamente seduto sul letto della sua cameretta quando sentì qualcosa sbattere contro il vetro della finestra. Allarmato si avviò verso la su detta e la spalanco ma non vì trovo nulla di strano. Stava per richiuderla confuso quando una civetta volò verso di lui proprio da sotto la finestra. Pensò che magari la bestiola vi aveva sbattuto contro nel tentativo di appollaiarsi sul davanzale. Non la trovava una cosa insensata poiché di gufi e civette in quel quartiere ne aveva visti molti. Questa però aveva una lettera nel becco. La prese tenendo d’occhio la civetta ad ogni suo movimento magari pensando qualcuno sarebbe spuntato dal suo armadio urlando che fosse tutto uno scherzo. Ma la lettera era accuratamente specifica. Su di esse vi era uno stampo rosso con una grossa ‘H’ impressa sopra e in alto a destra una piccola scritta faceva capolino. Diceva:

“Signor E. Bennett
Cameretta al Secondo Piano
Little Whinging
Surrey, Inghilterra”

La lettera era per lui, ma chi era il mittente. Oltre questo all’esterno della lettera non c’era scritto nient’altro. La aprì e solo all’ora la civetta si librò in aria e volò via, oltre le case squadrate. Riportò l’attenzione sulla lettera ingiallita e lesse:
“SCUOLA DI MAGIA E STREGONERIA DI HOGWARTS
Preside: Albus Silente (Ordine di Merlino, Prima Classe, Grande Mago, Stregone Capo, Supremo Pezzo Grosso, Confed. Internaz. Dei Maghi)
Caro signor Bennett,
Siamo lieti di informarla che Lei ha il diritto a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Qui accluso troverà l’elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie. L’anno scolastico avrà inizio il 1° Settembre. Restiamo in attesa del Suo gufo entro e non oltre il 31 Luglio p.v.
Distinti saluti,
Minerva McGranitt

Vicepreside”
Ethan rimase per un attimo in silenzio… Stava ancora aspettando qualcuno che uscisse dall’armadio. Ma nessuno arrivò.
Con la lettera in mano e un espressione non poco stupita uscì dalla sua camera, percorse il piccolo corridoio e scese le scale. Si diresse in cucina e solo quando vide i Signori Wright e non qualche candid camera si convinse che non era uno scherzo.
<<
Che diavolo è questa? >> Chiese subito Ethan.
<<
Di cosa parli… Per la Barba di Merlino!! Quella… è la lettera?! >> Aggiunge poco dopo la Signora Wright.
<<
Sì, è una lettera e dice un mucchio di fesserie… Cioè, io… un mago? >> Commentò Ethan sarcastico.
<<
Oh giusto, piccolo… volevamo parlartene proprio quando sarebbe arrivata quella… >> Si decise a parlare il Signor Aloysius.
<<
Parlarmi di che? >> Suggerì Ethan.
<<
Bhe… volevamo dirti che sei… un Mezzosangue! >> Squittì allegra Hezel.
Dopo un paio di minuti di silenzio Ethan riuscì solo a dire:
<<
Cosa sono io!? >>
 
 
 
   
 
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