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Autore: Dimplesaretheway    20/08/2015    5 recensioni
Innamorata, io?
Innamorata è riduttivo...
Zayn Jawaad Malik, ha letteralmente rubato il mio cuore.
Il figlio del primo ministro inglese ha dovuto faticare parecchio per farmelo ammettere. Ci siamo conosciuti già da adolescenti, quando i suoi tratti non erano ancora scolpiti del tutto, quando la sua pelle ambrata era ancora "pulita".
***
-Siamo in banca rotta Adele!- urla mia madre -se non lo sposi al più presto finiremo alla sfascio!- continua urlando, mi giro adirata -e perché io non lo sapevo?- lei abbassa la testa -volevamo risparmiarti questo fardello- una risata amara lascia le mie labbra -ma al fardello di farmi sposare contro la mia volontà non ci hai pensato proprio vero?!- urlo e mi dirigo verso la porta lasciandomi quella conversazione alle spalle.
***
-non ti stai innamorando di lui, vero?- la domanda del moro colpisce nell'animo Adele, che si sente messa nel sacco, balbetta qualcosa come delle negazioni, ma lui legge nei suoi occhi la verità che Adele si è dimenticata di nascondere e si sente morire.
***
"Lei brama libertà e per quanto innamorata possa essere non rinuncerà facilmente a quella..."
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Cammino preoccupata per le strade di Londra, la notizia della data fissata per il nostro matrimonio mi ha abbastanza scossa, Zayn era furioso, ha sempre detto che prima di ciò avrebbe voluto fare una vera e propria proposta, ma non gli hanno lasciato tempo. Vado al parco cercando un po' di calma e spensieratezza, rimango per ore godendomi la pace che il vento freddo e il cinguettio degli uccellini mi donano, ma decido di alzarmi e dare una svolta a tutto. Mi sono comportata da egoista lasciando Zayn deluso e furioso invece di calmarlo e rassicurarlo come avrei dovuto fare. Ma quelle mura mi stavano schiacciando, ho avuto bisogno di aria fresca e senza pensare alle conseguenze sono uscita. Classica me la solita impulsiva che non pensa mai alle conseguenze! Calcio un sassolino in mezzo alla strada e la mia attenzione viene catturata da un tir guidato da un uomo ubriaco che passa con il rosso, guardo più avanti e vedo una donna che attraversa con le cuffie nelle orecchie, provo ad avvertirla, ma ormai c'è solo una cosa da fare: buttarsi.
(Pov narratore)
Adele non ci pensa un secondo di più, corre verso la donna e si lancia verso di lei cercando di mandarla il più lontana possibile dal tir. Entrambe perdono i sensi.
(Pov Adele)
Apro piano gli occhi, vedendo tutto sfocato, muovo la mano per poter spegnere la sveglia, ma il mio braccio cade nel vuoto, quello strano rumore molto simile alla mia sveglia proviene da un macchinario, lo guardo meglio e riconosco il suono del battito del mio cuore. Mi lascio prendere dal panico non ricordando il motivo per cui sono finita in un ospedale, ma una voce attira la mia attenzione -tranquilla tesoro, i medici hanno detto che stai bene- una donna con i capelli lunghi e neri, con gli occhi verdi e il sorriso luminoso mi parla, ha la gamba ingessata e delle flebo attaccate al braccio -tu sai cosa è successo?- le chiedo mettendomi seduta sul lettino e staccandomi l'ago dal braccio, lei ride appena -si, mi hai salvato la vita tesoro- sgrano gli occhi e poi mi ricordo tutto -oh cielo allora stai bene?- mi precipito dalla donna accertandomi delle sue condizioni -ho la gamba e 3 costole rotte, ho qualche livido o taglio, ma sto bene- faccio un respiro profondo- se non ci fossi stata tu altro che gamba rotta- ride appena, facendomi sorridere -grazie...- lascia la frase in sospeso per esortarmi a dirle il mio nome -Adele- le porgo la mano -Anne, nomi prettamente antichi eh?- rido -i miei sono dei tradizionalisti- -oh anche io lo sono, ma con la maggiore sono stata più originale, dandole un nome italiano- mi incuriosisco -amo l'Italia!- esclamo -Gemma è il suo nome- esclama fiera -nome prezioso- entrambe ridiamo -sei una ragazza davvero adorabile Adele- -pensavo lo stesso di te Anne- la nostra conversazione viene interrotta da un medico che entra nella stanza -vedo che ci siamo svegliate eh?- si rivolge a me sorridendo, annuisco solo sorridendo senza mostrare i denti -potresti darmi le tue generalità tesoro, giravi senza telefono o documenti, non abbiamo potuto chiamare nessuno- mi agito -come nessuno? Da quanto sono qui?- chiedo allarmata -circa sei ore- risponde, mi porto le mani nei capelli imprecando -avranno chiamato CIA, FBI, servizi segreti- borbotto mentre mi metto i pantaloni e le scarpe -torno domani Anne, ma devo proprio andare adesso- la donna mi saluta con un cenno della mano e un sorrisone, scappo fuori dalla stanza -sono Adele Florence Blanchard, che non si sappia in giro, la prego- dico al medico prima di uscire definitivamente dall'ospedale -oh ma certo signorina, potete contare sulla nostra discrezione- ringrazio il medico e prendo un taxi per tornare a casa, dove mi aspetterà una grande sfuriata che, come al solito, ho intenzione di ignorare.
Scendo velocemente dalla vettura e mi precipito in casa, trovo Zayn che cammina avanti e indietro per il salone visibilmente agitato, lo chiamo attirando la sua attenzione, mi corre incontro abbracciandomi forte -hai fatto spaventare tutti a morte, i tuoi stavano per chiamare i servizi segreti- rido -immagino che tu li abbia fermati- lui annuisce -incredibile si fidano più di te che di me- mi concede un sorriso per poi diventare serio -si può sapere dove sei stata?- inizio a raccontare a Zayn di tutto il pomeriggio, non tralasciando i miei sensi di colpa verso di lui che mi hanno spinto a stare da sola, lui è molto comprensivo, ma altrettanto geloso e protettivo -non farlo mai più Adele- la conversazione si conclude con un abbraccio rassicurante e dopo aver chiamato e calmato i miei genitori posso finalmente mettermi a letto tra le braccia del mio amato. Poco più tardi sento Zayn sbuffare e mi decido a parlare -perché volevi aspettare fino a maggio Zee?- chiedo mettendomi seduta sul letto, lui si alza andando verso l'armadio, apre l'ultimo cassetto e ne tira fuori una scatolina blu di velluto e una busta, il mio cuore perde un battito. Lui si avvicina e si risiede, mi porge la busta che apro con impazienza, quando ne vedo il contenuto rimango paralizzata, due biglietti per Venezia, partenza il giorno prima del mio compleanno -Zayn...- sussurro non avendo parole -avevo già organizzato tutto...saremo andati a Venezia per il tuo compleanno e la sera, su una gondola  ti avrei fatto dono di questo anello...- si interrompe e apre la scatolina, io mi costringo a trattenere le lacrime, si mette in ginocchio e io mi lascio scappare un singhiozzo misto ad un sorriso -e ti avrei detto...- si schiarisce la gola - Adele Florence Blanchard, ti ho amata dal primo momento che i miei occhi si sono posati su di te, vorresti  rendermi l'uomo più felice del mondo e diventare mia moglie?- conclude con un piccolo sorriso, mi metto le mani davanti la bocca per poi lanciarmi su di lui e farlo finire per terra, gli riempio il viso di baci urlando sì ogni qualvolta le mie labbra si staccano dalla sua pelle, lui ride e posso sentire il suo cuore battere veloce, era parecchio nervoso -ti amo- dice prima di baciarmi, sorrido così tanto che non riesco a ricambiare il bacio, lui ride, prende l'anello e me lo mette al dito -Zee è bellissimo- balbetto incapace di formulare una frase compiuta -mai quanto te- rido buttandomi sulle sue labbra.
 
 
 
 
Buonsalve a tutti!❤️
Grazie mille per le recensioni, mi rendete la persona più felice del mondo!
Beh, non ho nient'altro da dirvi, solo grazie!
Un bacione 
•Sara
 
Ps: lasciate una recensione per non fare cadere un autore in depressione! Hahahahahh a presto!
  
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