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Autore: White Queen of Asgard    22/08/2015    1 recensioni
Ormai per i quattro ragazzi tutto era tornato alla normalità.
La solita vita di sempre: università casa, casa università.
Quelle tre ragazze avevano dato una piccola svolta alla loro vita e quell'incidente li aveva cambiati ulteriormente.
Ma, come disse Roger, quello era "solamente l'inizio" e il tutto deve ancora accadere.
* * * * * * * * * *
Seguito di You Don't Need Nobody Else But Me
Genere: Commedia, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brian May, Freddie Mercury, John Deacon, Roger Taylor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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07) YEAH, I FELL IN LOVE
21/2/73

Freddie tornò a casa dell'amica appena tornata per farle conoscere gli altri ragazzi. 
Il primo della lista fu Brian.
Arrivarono a casa sua e per fortuna trovarono anche Georgia.
"Buongiorno car-" Si interruppe vedendo la ragazza che girava per la stanza torturandosi le mani con lo sguardo fisso in un punto e il riccio in piedi sul letto con un mocio in mano.
"FREDDIE SCHIACCIALO" urlò Georgia fiondandosi alle spalle del ragazzo e spingendolo verso un fantastico ragno evidentemente indesiderato.
"Ma cos- scherzi?! Io non mi avvicino a quel coso!" ribattè ritornando in tutta fretta di fianco a Luna.
"Emm... lei è?" chiese Brian guardando in qualche modo sia ragazza dai capelli neri che quel maledetto insettino nero a otto zampe.
"Piacere, Luna" si presentò senza perdere di vista il loro caro amichetto.
"È tornata la settimana scorsa da Yor- SI È MOSSO"
Il guerriero del mocio Vileda* cominciò a sbattere la sua arma sul pavimento in un vano tentativo di uccidere l'insetto.
"Da dove è tornata? York hai detto?" chiese incuriosita Georgia. 
"Si, York. È da quando siamo piccoli che ci conosciamo. I miei mi hanno portato con loro a York quattordici anni fa e sono tornata solo ora" spiegò Luna.
"Wow, quattordici anni. Comunque, io sono Georgia, ma chiamami pure Geo"
"Quel cespuglio sul letto è Brian" Il riccio non fece troppo caso al nomignolo essendo occupato nella sua battaglia.
"È probabile che a volte lo senta bisbigliare cose sul suo amore per le nebulose o sul fatto che andrà a vivere su Giove ma... è a posto, non preoccuparti" Nonostante l'avesse detto sussurramdo l'altro lo sentì comunque.
"Primo: Giove non è abitabile essendo un pianeta gassoso. Secondo: parla lui che discute con i gatti su quali scatolette di cibo siano più salutari"
Dopo minuti in cui nessuno si mosse, eccetto qualche movimento millimetrico del ragno nel tentativo di scappare, il guerriero riuscì finalmente a schiacciarlo.
"Oh, finalmente" disse sollevato Freddie.
"Scusate per l'inconveniente" si scusò il riccio rimettendo il suo adorato mocio Vileda nello sgabuzzino.
"Tesoro, noi potremmo anche andare perché eravamo venuti qua solo per delle presentazioni veloci" spiegò Freddie. 
"Ma che diavolo, ci fai passare per due scemi aracnofobici così" si lamentò la ragazza.
"E che posso farci se lo siete, cara"
"Gentile come sempre" 
"Ah, ho dimenticato una cosa. Queste due brave persone stanno insieme"
"Oh, che cariniii!" urlò l'amica sorridendo "state bene insieme"
"La prima cosa decente che oggi ti è uscita da quella bocca. Comunque grazie" rispose Brian mettendo un braccio sulle spalle della ragazza.
Ci fu un attimo di silenzio. 
"Bacio! Bacio! Bacio!" urlò la ragazza dai capelli neri battendo le mani.
I due poveri fidanzatini rimasero piuttosto imbarazzati.
"Niente bacio?" chiese ridendo per il fatto che fossero diventati entrambi viola.
"E-Emm, no" rispose Georgia balettando.
"Si si, va bene. Ora ce ne andiamo così, cari miei, potete fare tutte le vostre cosette belle e-"
"Come scusa?!" 
"Andiamo da Rog" continuò lasciandosi scappare una risatina.
Uscirono e subito partirono con i commentini.
"E tu che pensavi che fossero a posto" disse Freddie ridendo.
"Ma si, sono simpatici" rispose sorridendo "hai detto che sono Brian e...? Johanna" 
"Georgia"
"Non ce la farò mai a ricordarmeli tutti"
Dopo Roger toccò a Julia, poi a Roberta e John.
"Bene, manca una persona sola"
"Ovvero?"
"Calma tesoro, dopo te lo dico"
Anche Laura ebbe l'idea di uscire a fare un giro perciò non dovettero fare lo sforzo di camminare troppo.
"Oh, ma salve. Cercavamo proprio te!" esclamò il ragazzo.
"Che sorpresa! È da un po' che non ci vediamo" rispose stupita. 
"Emm... essa è?" chiese guardando Luna.
"Il motivo per cui ti cercavo. Luna Laura, Laura Luna. Scusate ma è la sesta volta che sto facendo sta maledetta presentazione" La ragazza continuò per lui e finalmente finirono il giro.
Per concludere fecero una sosta al bar.
"Abbiamo finito, cara. Be', che te ne pare?" chiese versando un cucchiano di zucchero nel caffè.
"Tutti molto... normali e seri, devo dire" rispose in tono ironico.
"E tu che pensavi che fossero a posto" Rise rischiando di ricoprire il tavolo di caffè. 
"Per caso anche Julia e Ro- Richard. No, come cazzo si chiama"
"Roger"
"Ecco, Julia e Roger stanno insieme?"
"Esatto. Hai il mio stesso intuito su ste cose" disse ridendo.
"E tu stai con qualcuno?"
"No, non ancora. So che ti è passata Laura per la mente ma neanche lei sta con qualcuno"
"Troverai anche tu la tua anima gemella" Gli mise una mano sulla spalla con un sorriso forzato e bevve l'ultimo sorso dalla sua tazzina.
Causa altre commissioni di Freddie, dovettero dividersi tornando a casa e la ragazza altri non incontrò che Georgia.
"Ciao! Che ci fai in giro?" chiese Luna correndole incontro.
"Niente di che, tornavo a casa. Tu invece?" rispose fermandosi davanti a lei.
"Stessa cosa" disse ridendo.
"Aspetta. Luna, giusto?"
"Giusto giusto. Georgia?" chiese indicandola sperando di aver detto giusto.
"Esatto" rispose ridendo "senti, se non hai niente da fare ti inviterei molto volentieri a casa mia"
"Va benissimo"
Si incamminarono e durante il percorso Georgia le indicò bar, negozi e ristoranti migliori.
La ragazza vide quel negozio che lei conosceva più che bene e si fermò di colpo. 
"Che musica ti piace?"
"Non ho generi preferiti. Se una canzone mi piace, mi piace e basta. Tu invece?"
"Sono per il rock'n'roll e i Beatles" rispose ridendo "ma del rock'n'roll in particolare che ne pensi?"
"Be' tra tutti i generi, è il migliore! Comunque bei gusti, anche a me piacciono i Beatles. Si, non è che li conosca molto, ma-"
"Ho un posto da farti vedere" Si incamminò con passo più veloce di prima fino ad arrivare all'adorato negozio di dischi.
Aprì la porta e subito sentirono la musica proveniente dal jukebox. 
"Ecco il paradiso" disse ridendo.
"Oh dio mio! Ma questo posto da quando esiste?!" Iniziò a correre in giro per il negozio, guardando tutti gli LP.
"Da qualche anno. Si ma calmati un attimo, era un posto tranquillo fino a qualche secondo fa" disse ridendo, poi raggiunse l'amica. 
"È da tantissimo tempo che cerco un posto del genere. Basta, passerò la mia vita qua"
"Vuoi comprare qualcosa?" Cominciò anche lei a frugare fra le file di dischi.
"Certo" Cominciò a frugare nella borsa alla ricerca del portafoglio.
"Cazzo..."
"Che succede?" chiese sollevando lo sguardo dai dischi.
"Devo aver lasciato il portafoglio a casa... Maledetto. Lo ho sempre quando non mi serve, e quando mi serve invece... Aah, è un'ingiustizia!" sbuffò con abbastanza triste.
"Offro io"
"Nah, non provarci neanche, tesoro!" disse copiando Freddie ridendo.
"No, offro io, punto. Cosa volevi prendere"
"Mh, l'hai vinta tu. Comunque non lo so, non conosco molti cantanti. Cosa mi consigli?"
"Consiglio consiglio... allora, fammi guardare un attimo"
Passò uno ad uno gli LP finché non ne trovò uno.
"Please Please Me, che ne dici?" "Beatles, ottima scelta!" lo prese in mano entusiasta.
"Tieni qua" Le diede i soldi.
"Grazie! Non so come ringraziarti, seriamente"
"Ma figurati. Dai, vada a pagare"
"Sicurissima?"
"E sbrigati!"
"Ok, vado" Corse alla cassa sorridendo.
Pagato, tornò da Georgia.
"Grazie ancora. Ti ridarò i soldi"
"No no no. Ho detto che offro io. Prendilo come... un regalo di benvenuto, ecco"
"Grazie ancora"
Uscirono dal negozio e un'ondata di vento freddo arrivò in faccia alle due.
"Senti ma... quel tizio coi capelli alla disco è il tuo fidanzato?" chiese Luna.
"Capelli alla disc- MA SI PUÒ SAPERE DA DOVE DIAVOLO TIRATE FUORI STI SOPRANNOMI?!"
"È-È che non ricordo i nomi" rispose leggermente impaurita dall'urlo della ragazza.
"Brian. Non è difficile. Si chiama Brian! Ma poi... non eri tu quella che ha cominciato a urlare 'bacio! Bacio!' a caso?"
"Ah si, è vero. Però sembrate fratelli. Vi somigliate. Comunque, state bene assieme"
"Oh be', grazie" Rise "tu piuttosto? Ce l'hai un ragazzo?"
"A dir la verità no..." disse sottovoce cominciando a fissarsi i piedi.
"L'altro giorno per un attimo ho pensato che stessi con Fred, ma a quanto pare non è così. Secondo me stareste bene insieme"
"Eh, lo so che staremmo b- cioè, se lo dici tu!" rise imbarazzata tentando di non far vedere quel lato tenero che in fondo aveva.
"Eh ti piace, non ci si può fare niente" Rise e si preparò per un eventuale pugno.
Luna arrossì di colpo.
"Ma smettila, non è il mio tipo..."
"Ah, pazienza. Allora vorrà dire che se ne troverà un'altra"
"Chi sarebbe quest'altra?" urlò "emm... Conosce qualcun'altra?"
"Mmm... be' sai, Laura è single" disse ormai prendendoci gusto a far ingelosire la ragazza.
"Laur- ma la smetti?!"
"Emm... no. Finché non lo ammetti è no"
"Ma io- maledetta"
Si guardò intorno.
"Si insomma, mi piace" sussurrò.
"Si! Lo sapevo!" urlò con voce strozzata "posso darti una mano se vuoi"
"E in che modo?" chiese incuriosita.
"Prima... Allora..." Ci fu un attimo di silenzio "e che diamine, non lo so!" Si rese conto che effettivamente non aveva un piano per come aiutarla, ma il punto era che voleva farlo.
"Va be', vah. Tu lascia far- aspetta ma dove stiamo andando" Perdendosi nelle chiacchiere non si accorse di aver passato di metri e metri casa sua.
"Ah non lo so! Io sto seguendo te" Scoppiò in una risata.
"Bisogna andare..." Si guardò un attimo in torno "di là"
"Io continuo a seguire te"
"Ecco brava" Rise incamminandosi.
Finalmente arrivarono a destinazione e Georgia cercò le chiavi di casa nella borsa.
"Dove siamo?" chiese la ragazza dai capelli neri.
"A casa mia, no?" aprì la porta e la fece entrare.
"Ah già, che idiota" entrò tranquillamente
"Be', benvenuta a casa mia"
Notò subito quella strana luce arancione che usciva dalla lampada poggiata sul tavolino a fianco al divano, e davanti a quest'ultimo c'era uno scaffale con file e file di vinili.
Dall'altro lato della stanza era posizionata una scrivania a muro, con i bordi completamente scheggiati, ricoperta da fogli, foto, disegni e matite.
"Si, è... è un po' in disordine"
"Nah, la mia è messa peggio"
E ancora una volta la giornata finì sulle note di quel rock'n'roll che continuamente usciva dalle casse del giradischi.



Angolo della Queenie:
*piccolo omaggio a una fan fiction che mi ha fatto scompisciare dalle risate ma che sfortunatamente non trovo più. Se qualcuno sapesse di quale parlo e l'avesse letta, per favore metta il link in una recensione. Ringrazio in anticipo.
Allora, scusate se ho aggiornato solo ora ma prima non ho potuto farlo.
Bene, ora passiamo a questo capitolo. Ammetto che non mi piace particolarmente ma piuttosto era per fare qualche chiarimento su questa misteriosa Luna. E chissà se mai riuscirà a far colpo su Freddie (...i miei piani malefici).
Ho finito qua. Alla prossima gente!

(...Odierò per sempre quei maledetti ragni)

  
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