Un amore di vacanza

Per quella vacanza c’era tutto: tante aspettative, macchina piena di bagagli e valigie piene di vestiti. Eccitazione e voglia di avventura.
Costume sotto gli abiti, zaini in spalla, salvagente e materassini gonfiabili sotto braccio, secchiello messo in testa a mo’ di cappello, paletta da sabbia stretta tra i denti.
Ombrellone in mezzo alle gambe e un tubetto di protezione solare rotto nella borsa mare.
Eppure mancava qualcosa…
“Idioti! Ve l’avevo detto che stavate sbagliando direzione.” Nami sbraitò esasperata.
Mancava il mare, la sabbia, gli altri bagnanti, il sole cocente.
“Ma non è vero, tesoro.” Rispose Rufy pacato.
“Ah no?” Imbeccò sarcastica.
“No. Tu avevi detto che volevi andare a mare ed eccoti accontentata.” Ace si intromise e allargò le braccia, mostrandole scenicamente il luogo dov’erano.
E la ragazza con le labbra tremanti, voltò la testa e i suoi occhi confermarono quello che i  suoi pensieri vedevano: erano in una pineta!
C’erano gli alberi e gli uccellini ed era bella ugualmente, ma lei sperava tanto di andare in spiaggia.
“Non mi sembra proprio, Ace.” Soffiò a voce bassa e minacciosa.
I due fratelli allora di guardarono complici, sorrisero sotto i baffi e la guardarono con compiacenza.
Povera stolta non capiva ancora.
“Ma come? Lo sai che con noi c’è un mare di divertimento!”



A distanza di quasi 2 anni, torno ad aggiornare questa serie che mi ha fatto conoscere come persona fondamentalmente squallida e demenziale.
Spero che quella che, a mio avviso, è comicità venga percepita tale anche da voi e che, nonostante la mano che sarà inevitabile sbattervi sul viso, un piccolo sorriso lo abbiate fatto.
Grazie mille a tutti quelli che avranno l’ardire di leggere e buone vacanze a tutti. <3