"Sono giorno che vai avanti così", continuava Katy fissandomi con sguardo carico di rimprovero.
Non ne voleva proprio sapere di concentrarsi sullo studio, nonostante il test di biologia fosse alle porte.
"Te l'ho detto, Katy... non ho voglia di parlarne"
Lei parve sinceramente offesa.
Chiuse il libro di scatto e si voltò dall'altra parte, stringendo le braccia al petto.
"Certo, perché mai dovresti parlarne con la tua migliore amica. A che servono le amiche?"
Sospirai, sentendomi tremendamente in colpa.
Mi avvicinai cauta a lei, posandole una mano sulla spalla.
"E va bene... ma è una sciocchezza, davvero"
Katy si voltò lentamente, accennando un sorriso.
"Okay... ti ricordi di Jordan?"
Lei annuì, con gli occhi pieni di curiosità.
"Il tuo amico d'infanzia, quello che è partito prima che mi trasferissi io?"
Stavolta fui io ad annuire, con il cuore in gola.
E cominciai a raccontarle tutto, sfogandomi completamente.
Le dissi di come mia madre il giorno prima, aveva annunciato di dovermi parlare.
Di come la sua amica Sophie, nonché madre di Jordan, le aveva detto che sarebbero tornati
in paese per qualche giorno, stanchi della città.
Raccontai a Katy che mia madre, ovviamente aveva proposto loro di passare le vacanze estive da noi.
Dissi tutto d'un fiato, aspettando la reazione di Katy.
"Okay, analizziamo il problema", iniziò alzandosi dal suo letto e cominciando a fare avanti e indietro per la stanza.
"E' tuo amico giusto?"
Annuii con la testa, mentre il cuore pulsava in modo insopportabile come se volesse dissentire.
"Si, ma...", cercai di trovare le parole adatte.
"Ne sei innamorata, lo so", mi interruppe Katy con un sorriso rassicurante.
"So cosa devi fare"
Attesi che proseguisse, mentre lei continuava a sorridere evidentemente entusiasta della sua soluzione.
"Ovviamente dovrai comportarti da amica con lui, come hai sempre fatto. Non devi lasciar trapelare nulla,
finché non sarai sicura di come affrontare i tuoi sentimenti"
Annuii, anche se sarebbe stato terribilmente difficile.
"E poi... poi devi conquistarlo"
Strabuzzai gli occhi. Non ci sarei mai riuscita.
"Ti serve un bel vestitino nuovo per dargli il Benvenuto", disse con uno strano luccichio negli occhi.
Lo stesso che aveva ogni volta che si trattava di andare a fare Shopping.
"Ma non ho nemmeno un soldo. Mia madre mi ha dimezzato la paga, ricordi?"
Lei sorrise, fissandomi attentamente negli occhi.
"Si da il caso che mio padre mi abbia lasciato la carta di credito, prima di ripartire"
Il padre di Katy viaggiava spesso per lavoro, a dire la verità non era mai a casa e lei aveva passato
la maggior parte delle feste a casa mia negli ultimi anni.
Strabuzzai gli occhi. "Ma Katy... non possiamo usarla"
Lei scosse la testa. "Mi ha detto di farci quello che voglio, e questa è un'emergenza, una vera emergenza.
E probabilmente si sentirà in colpa per lasciarmi da sola anche durante le vacanze estive"
Ero ancora un po' titubante ma Katy non voleva sentire obiezioni e se la conoscevo bene era impossibile controbattere con lei.
"D'accordo, ma alla prima paga del 'Queen of Fries'..."
Katy mi interruppe. "Sì, sì... quando ti pagheranno"
Le sorrisi.
Sapevo di poter sempre contare su di lei e questo mi faceva sentire davvero felice.
Un'amicizia così era difficle da trovare.