-5.5 –
<< Stai meglio? >> mi domanda Sakura mentre si rannicchia sul divano.
<< Si >> le rispondo mentre accendo freneticamente la sigaretta. La desidero più di ogni altra cosa al mondo, è l'unica che riesce a rilassarmi.
Poggio la fonte di nicotina sulle labbra e aspiro quanto più tabacco possibile per poi lasciarmi cadere sullo schienale del divano cacciando una nuvola di fumo dalla bocca.
È giunto il momento in cui il mio cervello stacca la spina mandando tutto e tutti a farsi benedire.
Giro la testa alla mia sinistra e vedo Sakura che è caduta in un sonno profondo, mi appare così vulnerabile che se esponesse al mondo esterno ciò che è in verità, verrebbe schiacciata come una formica.
Improvvisamente dei capelli le scivolano sulla fronte e senza riflettere le accarezzo la testa lasciando che il viso sia libero da quei ciuffi di troppo.
Sorrido nel guardarla, non ho fatto chissà cosa per fare uscire allo scoperto la vera Sakura, anzi, la sgrido e demoralizzo abbastanza spesso. Mi dispiace che deve subire questo lato di me ma non riesco ad essere altro.
Ho un l’analfabetismo emotivo all’interno del mio animo che risulta difficile avere legami profondi con qualcuno.
Vorrei
portarla in camera sua però ho il timore di svegliarla e
quindi
decido di rimanere accanto a lei anche perchè non ho un
altro luogo
in cui riposare.
Ritiro la mano dalla sua testa e la infilo nel
borsone andando a frugare al suo interno alla ricerca dei miei
occhiali da lettura e del libro di filosofia che ho iniziato di
recente a leggere.
Anche se dall'aspetto sembro poco interessato a questo genere di cose, in verità mi appassionano tanto.
Come stesso A. Schopenhauer afferma : “ Il filosofo non deve mai dimenticare che la sua è un arte e non una scienza “ , ecco, per quanto mi riguarda è un tipo di arte che riesco a comprendere perfettamente.
Apro il libro che parla proprio dei modi di pensare di Schopenhauer e riprendo dal punto in cui l'ultima volta mi sono fermato. Le lenti rendono quelle parole più chiare e ai miei occhi salta subito una frase che sento particolarmente mia:
“ Chi non ama la solitudine non ama neppure la libertà, perchè si è liberi unicamente quando si è soli ”
Non disprezzo essere circondato da tante persone però non lo adoro nemmeno. Mi è indifferente la presenza di qualcuno nella mia vita, è sgradevole pensare una cosa del genere però è la verità.
Io quando sono solo mi sento libero.
Distolgo lo sguardo dal libro per guardare Sakura, serro le labbra guardandola pensieroso.
Le
persone vanno e vengono nella tua vita, assaggerai tanti momenti
belli ma altrettanti brutti con loro ma serviranno per schiarirti un
cielo annebbiato da nuvole nere.
Queste esperienze ti aiuteranno
a capire come sei veramente.
Perchè
quindi oscurare te stessa?
Perchè sorridere quando dentro
vorresti spaccare il mondo?
Queste parole rimarranno silenziose, non sono io che devo dirle queste cose ma la sua coscienza un giorno si ribellerà e le farà rendere conto che quello che vive non è la sua vera vita.
Ritorno a leggere il libro ma sento una gran stanchezza agli occhi nonostante gli occhiali.
Dopo aver passato la nottata a scavalcare quella dannata balconata, dove prima fumavo e mi riempivo lo stomaco di Jack Daniel's, e aver incontrato quella domestica in calore, i miei muscoli mi stanno supplicando di riposare.
Quella Karin, ripenso a quell'incontro causuale dove non faceva altro che mostrare le sue forme convinta che ci sarei cascato ma sono una persona con un certo orgoglio e non mi abbasso a queste cose.
Ammetto che l'occhio è caduto in quei luoghi proibiti, ma sono un uomo ed è nella nostra natura guardare un determinato tipo di femmina.
Osservo ancora una volta Sakura e penso che lei più che donna mi sembra una bambina. Magari può essere offensivo ma io lo reputo un complimento, la luce all'interno dei suoi occhi nonostante soppressa da un ombra nera e cupa, splende di innocenza.
E' raro vedere persone del genere ed è per questo forse che ho un senso di protezione verso quella luce. Voglio preservare questa genuinità d'animo e salvarla dal marciume che circola al giorno d'oggi.
Chiudo gli occhi appoggiando la testa sullo schienale del divano, il libro scivola dalle mani raggiungendo il pavimento ed ecco che sento Morfeo abbracciarmi la schiena facendomi precipitare in un sonno profondo.
NOTA:
Il capitolo EXTRA riprende
una piccola parte di Back Heart però vissuta dal punto di
vista di
Sasuke, spero vi sia piaciuta.
A presto miei lettori!
Un bacio.
LaSignorinaRotterMayer