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Autore: BELIEBER_G    24/08/2015    1 recensioni
Jack mi parlò una volta di un forziere molto importante per lui, ma non mi disse nient’altro. Ma in quel periodo, per lui sembrava fatale trovarlo.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jack Sparrow, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Bondage
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Jack mi parlò una volta di un forziere molto importante per lui, ma non mi disse nient’altro. Ma in quel periodo, per lui sembrava fatale trovarlo. Così, eravamo approdati in una città in cui Jack avrebbe trovato delle informazioni riguardo ad esso. Quella sera in particolare, avevo bevuto fin troppo per i miei gusti e Jack era appena tornato sulla nave tutto bagnato: probabilmente si era fatto l’ennesima nuotata. “Capitano, tutta la ciurma vorrebbe sapere perché siamo qui.” Disse Gibs, dandogli una coperta per asciugarci. “Si, mostraci!” esclamai barcollando. Ok, forse ero un po’ più di ubriaca. “Tu puzzi di rum Alìce.” Commentò lui, annusandomi. “E tu puzzi di morto!” gli disse prima che lui ridesse e mi desse un bacio. Poi, mostrò una tela con sopra il disegno di una chiave. “E’ una chiave.” Disse Gibs. “Molto più, questo è il disegno di una chiave.” Continuò Jack. Ma la ciurma lo guardava ancora perplessa. “Signori, le chiavi cosa fanno?” domandò. “Le chiavi aprono. E di solito dentro quel qualcosa c’è roba di valore. Quindi andiamo a cercare quel che apre la chiave.” esclamò Gibs, facendo il segno dei soldi. “No.” Rispose Jack. “Senza la chiave, non apriamo quel che si apre con la chiave che lo apre e quale scopo scoprire qualcosa che rimarrebbe chiuso, senza avere la suddetta chiave che lo aprirebbe avendola?” domandò poi. Fui un attimo confusa dal suo sciogli lingua, ma alla fine forse capii. “Quindi andiamo a cercare la chiave.” Dedussi. “Si. Visto? Lei ha la mente più grossa di tutti voi!” commentò poi, baciandomi a stampo.
 
Più tardi, mentre tutti si riposavano, io e Jack cercavamo di capire perché la sua bussola non funzionasse. Mandò tutto a quel paese e prese una bottiglia di rum scoprendo che era vuota. “Perché il rum finisce sempre?” si chiese tra se e se. Così mi alzai e presi la lanterne per andare nella stiva e cercarne altro, anche se barcollavo ancora mezza ubriaca. “Ah, ecco perché.” Si rispose guardandomi, poi mi accompagnò ai piani inferiori, ma sembrava che i barili fossero vuoti. “Tempo scaduto Jack.” Disse poi una voce roca nell’ombra. Sobbalzai e poi feci luce su un uomo seduto su un barile,tutto bagnato e con centinaia di lumache di mare sul corpo. “Sputafuoco Bill Turner.” Lo riconobbe Jack. Ebbene sì, era il padre di Will. “Siamo in un sogno? Nah, altrimenti ci sarebbe il rum.” Commentò Jack. “Vedo che hai di nuovo la Perla.” Commentò Bill. “Si, è qualcuno mi ha aiutato a recuperarla. Tuo figlio.” Spiegò Jack. “William? Anche lui pirata, dopotutto.” Sussurrò. “Devy Jones attende che tu paghi Jack, ti ha ripreso la Perla che si era inabissata, ricordi? Paga, altrimenti verrà a prenderti.” continuò, avvicinandosi a lui con fare minaccioso. “E quando credi che Jones liberi suddetta bestiolina?” chiese con una ridarella quasi isterica. “Te l’ho detto Jack,il tempo è scaduto.” Rispose l’altro, stringendogli una mano e lasciando qualcosa sul palmo di essa. “Sta arrivando, con la sua fame insaziabile in cerca dell’uomo che porta… La macchia nera.”
  
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