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Autore: morgana85    02/02/2009    7 recensioni
Questa sarà una piccola raccolta dove ho cercato di unire due delle cose che amo di più al mondo: la storia dell'arte e la scrittura. Per ogni dipinto scelto, tra i più diversi autori,sarà scritta una storia dai pairing differenti. Spero di avervi incuriosito almeno un pò! Bacio a tutti Morgana
- Primo capitolo partecipante al Kisses Contest indetto da itachi love -
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Buongiorno a tutti!
Sommersa dalla neve *_* *me molto felice* eccomi qui a postare il nuovo capitolo.
Vi rubo solo due righe per ringraziare veramente tanto tutti coloro che hanno letto questa storia fino a questo momento, e tutti coloro che l’hanno aggiunta tra i preferiti. GRAZIE GRAZIE GRAZIE!
Ci rivediamo più giù!
BUONA LETTURA! =)
Bacio
Morgana
 
Il link per il settimo dipinto è:
http://www.artchive.com/artchive/m/millais/millais_mariana.jpg
 
 
 
 
John Everett Millais – “Mariana”
 
Rileggo velocemente un’ultima volta la lunga lettera indirizzata a mia madre, prima di poterla finalmente chiudere.
La corrispondenza con i miei genitori non è mai stata una prerogativa compresa nel nostro rapporto, nemmeno ai tempi della scuola. Ma questa volta non ho potuto farne a meno. Un sorriso di una dolcezza che ancora fatico a riconoscere mi incurva le labbra, mentre penso al contenuto della missiva.
Sigillo la lettera con una goccia di ceralacca rosso porpora, su cui imprimo con una leggera pressione il blasone raffigurante un’aquila bicefale sormontata da una falce di luna.
Il simbolo della mia nuova famiglia.
Daphne Greengrass in Zabini. Una piccola risata mi scuote, mentre sussurro il mio nome da sposata. Non ci ho ancora fatto del tutto l’abitudine.
La luce morbida dell’autunno inonda la stanza, infrangendosi in un delicato arcobaleno filtrando attraverso i vetri a mosaico delle finestre, danzando sulle pareti e facendo brillare l’anello che porto al dito, attirando così la mia attenzione.
Una semplice fede d’oro giallo. La avvicino al viso, per poter leggere con più facilità le parole incise al suo interno.
“Come l’universo”.
È così che Blaise definisce il suo amore per me. Come l’universo. Sconfinato ed eterno.
Scosto lentamente il comodo sgabello, potendo finalmente muovere le gambe intorpidite. Non avrei mai pensato di poterci mettere così tanto tempo… ma non riuscivo a trovare le parole esatte. Credo comunque di aver raggiunto un buon compromesso con uno stile formale ma non distaccato, entusiasta ma non eccessivamente sdolcinato.
Porto le mani dietro la schiena posandole sulle reni, cercando di stiracchiarmi pigramente. Lascio che lo sguardo si perda oltre le finestre, seguendo il ritmo languido delle fronde degli alberi carezzate dal vento. Senza pensieri, la mente vuota e leggera.
Un bacio delicato alla base del collo mi fa sussultare, provocando un lungo brivido che percorre ogni fibra del mio essere. «Buongiorno signora Zabini», due braccia forti e premurose al tempo stesso si stringono attorno alla mia vita.
«Non ti ho sentito entrare».
«Avevi un’aria così assorta che non ho osato disturbarti», un altro bacio, questa volta accompagnato dal suo alito caldo sulla pelle. «Così mi sono fermato sulla soglia».
Mi abbandono contro di lui, posando il capo sulla sua spalla. Avverto la sua mano scivolare lenta sul velluto scuro del mio abito fino a soffermarsi sul ventre, dove indugia con una carezza lieve, «Come state?».
«Molto bene direi», sorrido, lasciando che la mia mano raggiunga la sua, facendo intrecciare le dita per non permettergli di allontanarsi.
Ed è proprio in momenti come questo che mi rendo conto di come non ci sia niente di più giusto e perfetto di noi due, insieme.
Blaise è il mio orizzonte, dove sorge un sole intenso e avvolgente, solo per me.
A volte credo di non ringraziare mai abbastanza il destino per avermi concesso una simile fortuna. Per anni, come una sciocca bambina viziata, ho ignorato la sua vicinanza discreta. Troppo orgogliosa per riconoscere l’errore di essermi infatuata della persona sbagliata.
Ma lui era sempre lì, a volte nell’ombra, altre così vicino da farmi mancare il respiro. Come l’ago di una bussola che punta sempre verso nord, così io cercavo in Blaise conforto e dolcezza, sapendo che non me ne avrebbe mai rifiutati.
Nonostante fosse l’unico ad avere concrete possibilità, non mi aveva mai nemmeno baciata. Le sue carezze erano lievi come piume, il suo stringermi tra le braccia devoto e mai malizioso. Senza neanche rendermene conto, sempre più spesso avevo cercato il suo calore, donato senza chiedere nulla in cambio, o il silenzio vellutato dei suoi abbracci, dove potevo godere del suono ritmico del suo cuore.
Lentamente avevo iniziato a dipendere dai suoi sguardi intensi e brucianti sulla pelle, così in contrasto con il blu profondo e calmo delle sue iridi, simili a seta d’oriente. Era il solo in grado di sostenere il freddo glaciale dei miei occhi, costringendomi il più delle volte ad arrendermi e cercare qualcos’altro su cui posare l’attenzione. All’inizio lo avevo trovato irritante, ma con il passare del tempo era diventato qualcosa di indispensabile.
Dal rispetto fiorì l’amicizia. Dall’amicizia l’affetto. Dall’affetto il desiderio. Dal desiderio l’amore.
Ed ora ne porto in grembo il frutto.
«E così ce l’hai fatta», la sua voce vellutata mi distrae, lasciandomi leggermente confusa. Con un piccolo cenno del capo indica le due lettere identiche, indirizzate alle nostre rispettive famiglie.
«Già. È stata una dura lotta, ma sono sopravvissuta», la sua risata calda si infrange tra i miei capelli, facendomi sospirare.
Cala il silenzio, smorzato solo dal sibilo del vento oltre le finestre, ora più impetuoso. Avverto le sue braccia trascinarmi lentamente verso il divano non lontano dalla scrivania, proprio accanto alla grande vetrata colorata. La mia preferita, quella che rappresenta l’amore struggente fra Tristano e Isotta.
Mi abbandono al calore del suo corpo, così confortante e seducente, posando il viso nell’incavo del collo. È rilassante poterlo sentire così vicino.
«A cosa pensi?», sussurra appena, prima di posarmi un bacio sulla tempia.
«Che aspetto un bambino», sollevo lo sguardo, potendo finalmente incontrare i suoi occhi. Hanno la stessa consistenza del cielo notturno, tranquilli e lucenti. «E che è tuo figlio». Gli accarezzo piano una guancia, mentre il sorriso che riservo a lui soltanto mi illumina il viso.
«O figlia», mi corregge, ricambiando il sorriso.
«Davvero non ti interessa avere un maschio come primogenito?», chiedo, colta alla sprovvista.
Scuote leggermente il capo, mentre la sua dolce risata mi solletica i sensi. «Se fosse una bambina, sarebbe incredibilmente bella, proprio come te», mi sfiora le labbra con un bacio fugace. «Hai già pensato a qualche nome?».
«A dire il vero si», arrossisco leggermente, prima di ridere del suo sguardo incuriosito.
«E quali sarebbero le proposte?», le sue dita scivolano piano lungo la spalla, per poi tornare a posarsi sulla mia pancia, come se aspettasse da un momento all’altro di sentire qualcosa muoversi. «Robert? Lawrence? Oppure hai pensato a qualcosa di più tradizionale come Heberart o Victor?», nonostante cerchi di trattenersi, la sua voce è velatamente sfumata dal divertimento.
«Se fosse un maschio, mi piacerebbe chiamarlo Edward», attendo speranzosa il suo verdetto. Edward è il mio nome preferito da quando ero una ragazzina e sognavo, tra il tepore delle coltri del mio letto, un futuro in cui avrei stretto tra le braccia un piccolo frugoletto dalle guance rosate e le manine tese a cercare il mio volto.
Sembra rifletterci per un istante, lo sguardo pensieroso e concentrato. «Si, mi piace. Edward Zabini», mormora, dando voce ai suoi pensieri, «Ha un non so che di… altisonante. Mi piace», sorride ancora, come se non fosse in grado di smettere.
È la prima cosa di cui mi sono innamorata, il suo sorriso.
«Se invece fosse una femmina…».
«Lucrezia», mi interrompe, forse in realtà non mi stava nemmeno ascoltando. «Vorrei chiamarla Lucrezia».
Lo guardo basita per qualche istante, «Oh Blaise, ti prego! Non è affatto un nome adatto a nostra figlia!».
«Perché no?», torna a guardarmi, questa volta dubbioso.
«Perché sembra uscito da un vecchio libro di storia sgualcito e polveroso. Ci vuole qualcosa di più…».
«Io lo trovo elegante e misterioso. Con una velata sensualità che lo rende affascinante. A mio avviso è perfetto».
«Non sarebbe meglio Eileen o Brida o…», non appena incontro i suoi occhi, così dolci ed emozionati, non posso fare altro che cedere, «E va bene. Sarà Lucrezia».
Le sua braccia mi stringono con più decisione, «Grazie», sussurra sulle mie labbra sorridendo, per poi soffocare ogni parola con un bacio.
 
 
 
Ed eccoci giunti alla fine di un altro capitolo ^^ … mi prendo un po’ di spazio per ringraziare le dolcissime che hanno lasciato una recensione:
olghisch: Oh mamma, addirittura un romanzo?? ^//^ Troppo troppo gentile…Non esageriamo!! Comunque sono contenta che ti abbia fatto questo effetto, riuscendo a trasmetterti tutto quello che ho immaginato potesse provare Pansy. Veder cresciuti sia lei che Draco ha fatto uno strano effetto anche a me…però vuol dire che in fondo in loro amore è durato davvero =) In realtà ho 23 anni, perché li compio a dicembre…. quindi, nonostante sia nell’anno dei 24, mi considero ventitreenne XD Spero continuerai a seguirmi! E grazie, grazie infinite per la recensione… Un bacio e alla prossima! Morgana
 
ranyare: Come ti capisco!! Scrivere per me è una cosa…indispensabile. Perché riesco a trovare uno spazio tutto mio, dove posso fare quello che voglio e come voglio. Quando non scrivo, invece dipingo. Dipende dall’umore ^^ Comunque, grazie per le splendide parole…mi hai davvero fatto commuovere. Posso ritenermi soddisfatta, se riesco davvero a far trapelare tutte le emozioni che vorrei trasmettere. Poi Caravaggio, beh… ha per me un fascino particolare. Non potevo non includerlo in questa raccolta. E in ogni caso, non credo tu debba aspettare fino a 24 anni (in realtà ne ho appena compiuti 23 a dicembre, quindi mi ritengo ancora ventitreenne XD) per diventare una buona scrittrice, perché hai già uno stile affascinante! ^^Grazie infinite per queste parole, che mi hanno davvero fatto emozionare. Alla prossima!! Un bacio Morgana
 
Thiliol: anche per me Caravaggio ha sempre avuto quella particolare carica misteriosa da rendere meravigliosi i suoi quadri…per questo non poteva mancare! =) Senza contare che fa parte dei miei pittori preferiti. Ci sono dipinti sicuramente più fa,osi della Maddalena, ma aveva quella giusta sfumatura sensuale e indefinita che mi ha permesso di farlo combaciare con Pansy. Grazie mille per i complimenti! Di questa cosa ne pensi? Un bacio e alla prossima! Morgana
 
daphne_91: tesoroooo!!! Ma tu lo sai perfettamente, che non ti devi ASSOLUTAMENTE preoccupare!! Posso capire perfettamente come la scuola con tutti i suoi allegati possa impegnare tutta la giornata! Ci sono passata anche io XD Certo, è sempre un enorme piacere ricevere il tuo parere, però non ti preoccupare se non riesci a commentare! Basta solo che leggi ^^ Ebbene si, mi hai scoperto…la parte di Pansy è stata in parte autobiografica…ho solo provato a descrivere cosa provo mentre dipingo. O mentre scrivo. Sono sensazioni strane, così ho cercato il modo più esatto per renderle…perché diciamo che erano una parte importante del capitolo. E sono contenta che tu le abbia colte alla perfezione! E sono oltremodo contenta che Pansy si avvicini all’idea di come tu la immagini…e che Draco ti sia risultato altrettanto piacevole. GRAZIE GRAZIE GRAZIE! Come sempre sei un tesoro! Un bacione e alla prossima! Morgana
 
vavva: oooh, ma questa si che è una bella notizia! Adoro i/le prof che si prodigano per far emergere i nuovi talenti! *_* Avevo il dubbio di risultare un po’ invadente mandandoti la mail…ma ho rischiato lo stesso ^^ In fondo sei una delle fedelissime che segue questa raccolta dall’inizio! Ormai sei diventata un parere importate =) Ho cercato di trasmettere un’immagine di Pansy un po’ diversa dal solito…troppe volte viene descritta solo come l’oca di turno ecc. Insomma, era una sottospecie di rivincita! ^^ E non poteva che essere legata a Draco. Perché non riesco ad immaginarli in maniera diversa, se non insieme. Adesso però mi hai fatto diventare curiosa *_* …come mai avevi immaginato Hermione? Di questo nuovo capitolo invece che mi dici? Un bacio e alla prossima! Morgana
 
Victoire: e io sono troppo troppo troppo contenta che ti sia piaciuta! Apprezzare Draco e Pansy non sempre è facile, soprattutto se insieme. Però, per me, hanno un fascino tutto loro…e proprio come ho detto il loro legame è un continuo equilibrio di compromessi. Per questo l’ho trovato interessante da analizzare. Aspetto il tuo commento! Alla prossima! Morgana

 
  
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