Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Indelible93    25/08/2015    6 recensioni
Per un istante, l'idea di domandare a Inuyasha di fingere di essere realmente una coppia non le sembrò una cattiva idea. Di reale, infondo, non sarebbe accaduto proprio nulla. Sconcertata dai suoi stessi pensieri, Kagome scosse la testa, rattristandosi. Inuyasha non avrebbe mai accettato di partecipare ad una simile recita.
[.....].
Si divincolò con estrema naturalezza, pregando che i suoi sviluppati istinti predatori non gli avessero trasmesso le stesse sensazioni che quel contatto aveva suscitato in lei. Aveva percepito qualcosa di diverso nello sguardo di Inuyasha. Soddisfazione, forse?
Il modo in cui continuava a fissarla le provocò un nodo alla gola. Quando arretrando toccò la porta con le spalle, si ritrovarono così vicini da percepire il respiro reciproco. Per un istante ebbe la sensazione di essere in trappola. Kagome lo guardò dritto negli occhi. Il suo sguardo era ancora fiammeggiante. L'ardore con cui l'aveva stretta e accarezzata quella mattina era una sensazione così reale.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Nuovo personaggio | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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3 capitolo
                                                                                                 5° Capitolo

I tenui raggi di sole, che filtravano dalla finestra, risvegliarono dal suo tepore il sonno di Inuyasha.
Il giovane mezzodemone impiegò qualche istante a riprendere contatto con la realtà e a comprendere da dove provenisse quel calore umano.
Poi, aprì gli occhi, e capì.
Rimase per un pò a contemplarla mentre dormiva.
Lei, distesa al suo fianco, con i capelli sbarazzini, riposava placidamente accanto a lui e lo inebriava con il suo profumo delicato.
I lunghi respiri regolari le muovevano le ciocche, che le ricadevano sul viso.
Sembrava che nel sonno si sentisse del tutto al sicuro, protetta dalla sua vicinanza.
Un sorriso per un attimo addolcì il suo sguardo quando, posatosi su di lei, venne rapito dalla sua bellezza.
Il suo corpo caldo, stretto al suo, emanava un profumo così delizioso che affondò il viso nella sua spalla e chiuse gli occhi per un istante, assaporando quell'attimo di felicità. Per la prima volta nella sua vita era lì e da nessun'altra parte.
Pian piano si abbandanò alla sua natura, per metà umana, e la sfiorò delicatamente.
Improvvisamente gli tornarono alla mente i trascorsi della sera precedente, quando Kagome si era rannicchiata teneramente sul suo petto, stringendo tra le dita i lembi del suo kariniju.
-Io ho bisogno di te, Inuyasha. Possibile che tu questo non riesca proprio a capirlo?-, gli aveva detto, sospirando, poco prima di cadere in un sonno profondo.                                           
-Kagome.- sussurrò il mezzodemone, sfiorandole una guancia. -Non credo che tu abbia bisogno di uno stupido mezzodemone come me, che non fa altro che metterti in pericolo. Anche se.. la verità.. la verità è che io non posso fare a meno di te, perchè..-                                                                                         
Aishietru, pensò, scostandole i capelli per deporle un bacio sulla guancia.
A quel contatto, i loro sguardi s’incontrarono e rimasero irrimediabilmente incatenati l’uno all’altro.
Così Kagome rimase immobile, quasi senza respirare, nel timore di rovinare la magia di quel momento.
Non poteva negarlo: il calore di quel casto bacio aveva provocato in lei una scossa che l'eveva fatta rabbrivire da capo a piedi.
Qualcosa di ingovernabile e inspiegabile le faceva desiderare di sfiorare le sue labbra e di attirarlo a sé, ma quel poco di lucidità che le rimaneva riuscì a destarla dal suo intento, appena in tempo per accorgersi che sarebbe stato un sbaglio cedere a quell'irrefrenabile impulso.
-Dovresti smetterla di fingere di dormire, sai?-, le sussurrò lui in un orecchio, specchiandosi negli occhi scuri di lei. -I miei sensi da mezzodemone sono nettamente superiori ai tuoi, non puoi nascondermi nulla.-
Osservò la curva decisa dei suoi zigomi e il respirò improvvisamente le si arrestò in gola.
Il silenzio che li avvolgeva era denso di significato.
Sempre più combattuta per le sensazioni che la lasciavano senza fiato, per poco cedette al magnetismo di quegli occhi ambra che per lungo tempo aveva desiderato la guardassero in quel modo.                                                                                                                  
Noi non siamo destinati a stare insieme, pensò, rattristandosi.
Con uno sforzo enorme, chiuse gli occhi, poggiando le mani sul petto di lui per allontanarlo da sè.
Provò in tutti i modi, ma i suoi tentativi risultarono vani.
Era lui che opponeva resistenza oppure era il suo desiderio a renderla così debole e vulnerabile?
Se lo chiese a lungo, prima di tentare nuovamente di scostarsi dalle braccia che la teneva inevitabilmente imprigionata.
Ma anche quel tentativo fallì, quando lui aumentò la presa su di lei per non lasciarla andare.
Le faceva male il pensiero di non poterlo avere e, peggio ancora, di dover rinunciare a lui per non rimanere troppo ferita dopo.
-Inu.. yasha!-, sussurrò.
-Non ti ho chiesto di separarmi da te, Kagome. E non chiedermelo neppure tu, perchè non ne sarei capace. Non ora.-, sussurrò con voce roca, avvicinando ulteriormente il viso a quello di lei.
Non ora?
Kagome socchiuse gli occhi per un istante e si morse le labbra, ritraendosi leggermente per cercare di recuperare quanto più possibile il controllo di se stessa.
-Io non appartengo al tuo mondo e..-, rispose lei ad un centimetro di distanza dalle sue labbra, mentre la mano di lui le sfiorava i capelli.
Tutte le sue difese ormai stavano per crollare, ma quando alle sue orecchie arrivò il suono di un campanello, Inuyasha tentennò, come colto improvvisamente da un ripensamento.
-Devo andare, perdonami.-, balbettò a quel punto lei, cogliendo la palla al balzo.
Doveva.
Si allontanò, nonostante le costasse un pò di fatica allontanarsi da quel contatto inaspettato.
Mentre usciva da quella stanza, scalza e con il cuore ancora palpitante per l'emozione, ripensava al modo in cui l'aveva guardata Inuyasha quando era scappata via.  
  
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