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Autore: Alucard97    25/08/2015    2 recensioni
Sephiroth si trova in punto di morte, la sua vita sta scivolando via, ma non è ancora giunta la sua ora, il destino ha in serbo un altro destino per il One-Winged Angel, il destino gli darà un'altra possibilità... forse era meglio se lo lasciava lì a morire.
Genere: Avventura, Azione, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: Violenza
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Capitolo 3- The Son of Gwyn and Jolly Cooperation

Sephiroth aveva trovato un nuovo compagno di viaggio, questo fantomatico Solaire era un tipo strano ma sentiva che lo avrebbe aiutato molto durante il suo viaggio, conosceva bene Lordran, sarebbe stato una guida perfetta e anche un compagno d'armi eccelso per le battaglie più dure.



Si incamminarono sul ponte, quando ad un tratto Sephiroth si bloccò, "Che cos'hai? Non ti senti bene? C'è un gruppo di non morti su questo ponte, nulla che in due non possiamo gestire" disse Solaire, Sephiroth si allarmò e gridò: "SOLAIRE ALLONTANATI DA LÌ" prese il compagno per un braccio e fece un balzo all'indietro mettendosi al sicuro, "Seohiroth che ti..." Il guerriero di Astora non fece in tempo a finire la frase che una viverna gigante, la stessa incontrata dall'albino all'inizio del borgo, bruciò il ponte uccidendo tutti i non morti e appollaiandosi alla fine del ponte, in cima alla struttura che separava il borgo dalla chiesa.



"Perfetto, quella cosa si è messa proprio davanti all'unica via che abbiamo per raggiungere la chiesa, se riuscissimo a superarla riusciremo ad arrivare a destinazione" disse Solaire, "Superarla dici? Nessun problema" disse Sephiroth estraendo Murasame e lanciandosi verso la Viverna, "Sephiroth NO!" Solaire si lanciò verso di lui e lo trascinò in un angolo coperto del ponte prima che la Viverna sputasse altre fiamme, "Ma che diavolo fai Solaire, posso gestirla!", "Sei impazzito Sephiroth quella è una Viverna gigante, non possiamo abbatterla, le sue scaglie sono invulnerabili e per di più, essendo non morti, il suo fuoco ci ucciderebbe all'istante" disse Solaire, "E allora cosa proponi?" Chiese Sephiroth, "le Viverne sono estremamente territoriali, a quanto pare ha fatto di questo ponte il suo territorio, le Viverne sono molto suscettibili, basta un nulla per farle innervosire, ho due opzioni: ho la superiamo camminando lentamente, le Viverne adorano il silenzio, se camminiamo piano verso di lei e poi corriamo prima che sputi il fuoco la supereremo, beh ci brucheremo un po', però c'è la faremo" "Interessante, e il piano B invece?" "Le Viverne odiano qualsiasi genere di rumore, basterà creare un forte rumore e lei innervosita scenderà dalla torre, quando sarà sul ponte, sgattaioleremo sotto le sue zampe e correremo verso l'uscita" "Questo piano mi sembra il più ideale, e va bene Solaire facciamolo"; detto questo i due iniziarono ad urlare e creare baccano da dietro il muretto, la Viverna, innervosita ruggì e saltò sul ponte, "ORA!" Gridò Solaire e i due corsero sotto di lei e raggiunsero l'uscita, si guardarono indietro e videro la Viverna che ruggì a verso di loro e spiccava il volo per andarsene in un'altra zona.



"Anf anf, ce l'abbiamo fatta compare, da questo cancello sulla mia sinistra si arriva alla chiesa, ma prima direi di sederci accanto a questo falò e riposare" disse Solaire indicando il suddetto falò. Si sedettero e ripresero le forze, "Aspetta, prima di proseguire Sephiroth, vorrei uscire in quel cortile alla mia destra, lì c'è la statua del primogenito di Gwyn, Dio della guerra e protettore di noi guerrieri del sole, vorrei fermarmi a pregare" "va bene Solaire, ma sbrigati" disse Sephiroth, "Grazie mille amico mio" detto questo Solaire uscì nel cortile e si inginocchiò davanti ad una statua completamente distrutta, sul piedistallo che sorreggeva la statua erano rimasti solo i piedi, per terra vi erano le mani che imbracciavano una lancia, della testa e del resto del corpo, nessuna traccia. "Solaire, hai detto che questa statua rappresenta il figlio primogenito di Gwyn, dimmi, come mai è disintegrata? Chi è stato?" Chiese il One-Winged Angel, "È stato Gwyn stesso" "Cosa?!" Disse Sephiroth incredulo, "Ora ti racconto: devi sapere che molto tempo fa Gwyn ebbe un figlio, egli diventò il dio della guerra, il padre degli dei andava molto fiero del suo primogenito, ma un giorno il dio della guerra commise un fatto, qualcosa che fece adirare Gwyn, egli lo cacciò da Anor Londo, lo spogliò del suo status di divinità e dei suoi poteri e gli cancellò la memoria, come se non bastasse distrusse tutte le statue del figlio presenti a Lordran, questo rudere è l'unico manufatto rimasto,e non solo, Gwyn era così infuriato che cancellò completamente il nome del figlio, purtroppo non sappiamo ne come si chiamava ne che aspetto avesse; forse non ci crederai ma questa è una storia vera", "No, ti credo, incredibile" disse Sephiroth "sai, anche la statua situata davanti al falò di poco fa, quella della donna con in braccio il bambino rappresenta il dio della guerra, il dio in fasce, forse l'unica statua che lo rappresenta che è ancora integra, chissà perché non è stata distrutta? Va bene compare proseguiamo, facciamo attenzione, la via per la chiesa pullula di pericoli" disse Solaire estraendo la spada.



I due andarono al cancello, prima di aprilo Sephiroth guardò la statua della donna, portava in braccio un bambino in fasce, quest'ultimo aveva con sè una spada, "Ma cosa diavolo?!" Pensò Sephiroth, infatti osservando meglio la spada del piccolo dio della guerra, l'albino notò che era identica alla spada di Solaire in tutto e per tutto, "No, è solo una coincidenza, nulla di più" pensò il guerriero albino.



Solaire e Sephiroth uscirono dal cancello e affrontarono un gruppo di non morti, purtroppo però, il cancello più grande che portava alla chiesa venne chiuso, i due rimasero fuori, "MERDA! E adesso?" Chiese Sephiroth, "c'è un'uscita qui sotto, questo tunnel ci porterà al retro della chiesa, forza prendiamolo" i due vi si avventurarono e anche lì dovettero affrontare un'orda di non morti, in quel tunnel Solaire trovò una chiave misteriosa "Mmm, che cos'è?" Chiese Solaire "Sembrerebbe la chiave di una cella, prendiamola, potrà esserci utile" disse Sephiroth, i due uscirono dal tunnel e si ritrovarono nel retro della chiesa quando vennero attaccati da uno strano cavaliere non morto, aveva un'armatura diversa, non era rovinata come le altre, aveva un mantello rosso ed era armato con uno stocco e uno scudo nero con inciso un albero bianco, i due lo uccisero senza troppa difficoltà.



"Un'altra guardia, Mph magari era un generale considerato l'equipaggiamento" ipotizzò Seohiroth, "Sbagliato amico mio, questo è un Cavaliere di Balder" "un cosa?!" Chiese l'albino, Solaire iniziò a spiegare: "Questi cavalieri vengono dalla terra di Balder, questo regno è famoso per il suo re cavaliere Randal, il quale, secondo una leggenda, fece a pezzi una Viverna gigante con la sua spada, i suoi cavalieri sono famosi per combattere con lo stocco e sono dei maestri nell'arte del contrattacco, non sottovalutarli compagno. Guarda il suo scudo, lì è raffigurato lo stemma di Balder", Sephiroth lo guardò, aveva una forma triangolare, di colore nero e sopra di esso era inciso un albero bianco "Mph, questo stemma mi ricorda molto un simbolo che vidi tempo fa in un film" (se vi state chiedendo perché Sephiroth dice una cosa simile è perché me lo sono inventato io. Lui non ha mai visto Il Signore degli Anelli, ho voluto farglielo dire per sottolineare i riferimenti alla saga di Tolkien presenti nel gioco. Ce ne sono un bel po', nel corso della storia ve ne parlerò -Nda).



I due si trovarono di fronte ad un bivio, l'altro invece portava chissà dove "prima di entrare seguimi un attimo, vorrei prendere questa strada, da questa parte c'è un fabbro a me caro proveniente dalla mia terra, è un fabbro esperto, riparerà il nostro equipaggiamento" disse Solaire "va bene ti seguo", i due si incamminarono e giunsero in un piccolo edificio ritrovandosi il fabbro, era molto robusto, aveva dei lunghi capelli grigi e una barba grigia, il fabbro si presentò: "Salve! Sono Andre di Astora, oh! Solaire da quanto tempo! Sei qui per riparare la tua spada? Chi è il tuo amico?", "Salve mastro Andre! Sì, siamo qui per riparare le armi, lui è Sephiroth, un mio compagno di viaggio" "Interessante, prego datemi le spade" disse Andre, Solaire gli diede la sua e così anche Sephiroth, "Che incredibile lama! Non ho mai visto una spada di queste dimensioni, dal suo aspetto ne deduco che proviene dalle terre orientali, dimmi figliolo, come si chiama?" Chiese stupefatto Andre, "Murasame" disse Sephiroth, "Murasame mh? Sì, chiaramente viene dalle terre orientali, dimmi figliolo, la tratti con il dovuto rispetto?", "Con il cosa?!" Chiese confuso l'albino, Andre rise e disse: "Buona parte delle armi e armature sono molto resistenti, ma ogni pezzo di metallo ha un suo punto di rottura. Se mai dovessi notare un oggetto con la resistenza ridotta dovrai ripararlo al più presto. Caro figliolo, il bello delle armi... È che non ti tradiscono mai, perciò porta un po' di rispetto eh?" "La gente di Astora è davvero eccentrica" pensò Sephiroth.



I due ritornarono alla chiesa e una volta entrati videro un colosso che sbarrava loro la strada, era vestito con un enorme corazza nera, una mazza ferrata gigantesca e uno scudo a torre nero anch'esso, "Questo non è umano" disse il One-Winged Angel, "ti sbagli, è umano anche lui, è un cavaliere di Berenike" disse Solaire, a Seohiroth bastarono due colpi della sua spada per metterlo fuori gioco. "Cavaliere di Berenike?!" Chiese Sephiroth, "I cavalieri di Berenike sono i cavalieri più imponenti e forti di tutte le terre, usano indossare armature d'acciaio mastodontiche, certo non tutti i suoi abitanti sono così colossali, ma la maggior parte di loro lo sono".



Il duo salì le scale, uccisero altri nemici ed entrarono in una porta, la quale portava ad una cella, dentro la cella vi era un cavaliere interamente vestito con una corazza gialla, il cavaliere li vide e li salutò: "Oh, siete ancora esseri umani eh? Potete aiutarmi? Come vedete sono bloccato qui, senza speranza" "Ma certo amico mio" disse Solaire, "Solaire aspetta..." Non fece in tempo a finire che il guerriero del sole aveva già aperto la cella, il cavaliere li ringraziò: "Grazie, davvero... Io sono il cavaliere Lautrec di Carim, vi sono grato e vi garantisco una ricompensa... Anche se in futuro" Lautrec si alzò e se ne andò.



I due si incamminarono di nuovo verso la campana, erano ormai vicinissimi, dovevano solo salire le scale, "Quel Lautrec ha detto di venire da Carim, che posto è?" Chiese Sephiroth, "Carim è una terra molto lontana e soprattutto molto strana amico mio, venerano altri dei, ma so poco riguardo a quella terra" disse Solaire.



I due salirono le scale e si ritrovarono sul tetto della chiesa, davanti a loro il campanile, neanche in tempo a cantare vittoria che due gargoyle posizionati sul campanile presero vita, si lanciarono sul tetto urlando.



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"Sono i guardiani della campana, forza mio prode alleato attacchiamo!" Incitò Solaire, i due si lanciarono all'attacco; la creatura fece un balzo e attaccò con un fendente verticale della sua alabarda i guerrieri che lo schivarono senza problemi, Sephiroth gli andò dietro e con un colpo della sua spada recise la coda della bestia, essa urlò dal dolore, il secondo Gargoyle sputò fiamme verso l'albino che le schivò con un balzo all'indietro, in quel momento vide una saetta schiantarsi sulla faccia del Gargoyle, il quale urlò per il dolore atroce, in quel momento Solaire gli si avvicinò trafiggendolo con la sua spada. "Solaire, quella saetta..." Se era mia? Sì compare, lancia del fulmine, in miracolo a cui solo noi guerrieri del sole abbiamo accesso", i due si concentrarono sull'ultimo Gargoyle e lo uccisero senza troppa difficoltà.



"Anf anf, ce l'abbiamo fatta!" Gridò Solaire, i due salirono il campanile e suonarono la campana, il cui suono risuonò per tutta Lordran.



"Incredibile, quel Seohiroth ce l'ha fatta! Ha ha ha, beh la prossima si trova a Città Infame, voglio vedere come te la caverai in un inferno come quello, ha ha ha" disse il guerriero abbattuto il quale aveva sentito il suono della campana dal Santuario.



Note dell'autore

Ebbene anche questo capitolo va giù, abbiamo trattato ancora di lore i questo capitolo, in particolare quella riguardo l'identità del primogenito di Gwyn. Volete Sapere perché ho sottolineato la frase di Andre sulle armi? Ve lo spiego: quando il gioco venne creato, all'inizio doveva essere proprio Andre il figlio di Gwyn, eh sì, il fabbro doveva essere il dio della guerra spogliato dei suoi poteri, ma Miyazaki (il creatore del gioco) decise di rinunciarvi. Adesso non è più Andre il figlio di Gwyn ma bensì un altro personaggio, chi è questo personaggio? Ha ha ha, vedrete, vedrete, più avanti lo scoprirete.
   
 
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