Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Segui la storia  |       
Autore: Iron Sara    25/08/2015    2 recensioni
Courtney prese posto nell'unico banco libero, ossia il penultimo vicino alla finestra. La professoressa seduta alla cattedra una donna ossuto e dalla faccia inacidita squadrò con attenzione tutta la classe.
Non fece i tempo ad aprire bocca che la porta dell'aula si aprì e ne entrò un ragazzo bruno che Courtney marchiò a prima vista come uno con cui non avrebbe mai voluto parlare.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Courtney, Duncan, Un po' tutti | Coppie: Duncan/Courtney
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Io Bridgette e Gwen salimmo sulle scale di marmo dirette al secondo piano dove doveva trovarsi la nostra stanza. Al secondo piano imboccammo un corridoio e arrivammo difronte alla porta con la targa 246. Gwen la aprì ed entrammo nella nostra nuova stanza. Bellina disse Bridgette contenta buttandosi su un letto. -Spaziosa dissi io- la stanza infatti era abbastanza grande e comoda per tre persone. C’erano tre letti, una scrivania, tre comodini, un armadio e un bagno. Svuotammo le valigie e mettemmo i vestiti nell’armadio. G -Quanto manca alle lezioni?- Io-Sono le sette, quindi un’ora- G-Bene- Io-Voi conoscete qualcuno qui?- -Solo Geoff uno che ho conosciuto alle medie- disse Bridgette con l’aria sognante- Gwen sorrise guardando l’attegiamento di Bridgette. -Io Lindsay e Beth, tu? – Disse invece Gwen. -Io non abito neanche a Toronto ma a un’ora di distanza da qui- Gwen mi guardò comprensiva e cominciò a disegnare su un block notes. Confrontammo l’orario: avevamo tutte e tre in comune Inglese mentre in Geografia avevo solo Bridgette mentre in storia canadese ero sola. Tutte le altre materie e corsi facoltativi ero per la maggior parte con loro. In un’ora ci dammo una sistemata e alle otto meno cinque ci dividemmo nei rispettivi corsi. Alla prima ora avevo storia del Canada. Entrai nell’aula e presi posto nell’unico banco libero ossia il penultimo vicino alla finestra. La professoressa seduta alla cattedra, una donna ossuta dalla faccia inacidita mi squadrò da capo a piedi con sguardo indagatorio. -Tu devi essere la signorina Barlow vero? - Chiese socchiudendo gli occhi. -Si signora- Dissi io cercando di sostenere lo sguardo. Lei mi osservò per un attimo per poi girarsi a scrivere qualcosa alla lavagna. -Tranquilla fa sempre così- Disse una voce sussurrata alle mie spalle. Mi girai e vidi una ragazza di colore con i capelli raccolti in una folta coda. -Leshawna- disse, indicandosi con il pollice Una ragazzina con i capelli ricci e rossi, affianco a lei mi porse la mano e disse urlando e contemporaneamente sorridendo come una pazza: -Io Izzy! - La Professoressa si girò ma non la sgridò, si limitò a guardarla con aria esasperata. -Ne manca uno- Disse poi. In quel momento la porta dell’aula si aprì ed entrò un moro con un ciuffo di capelli neri ribelli e un ghigno strafottente sulla faccia. La professoressa lo guardò ancora peggio di come aveva guardato me e disse: -E’ in ritardo signor Nelson- -Scusi prof- Disse lui, ma non sembrava seriamente dispiaciuto. -Signor Nelson le dispiace prendere posto affianco alla signorina Barlow? – Sobbalzai a sentire il mio nome e con orrore guardai la sedia vicino alla mia accorgendomi solo in quel momento che era l’unica vuota. Il ragazzo mi fece l’occhiolino e si sedette accanto a me. Distolsi lo sguardo e fissai la professoressa fingendomi interessata al discorso che aveva iniziato riguardante la scuola, il suo metodo di lavoro e altre cose del genere. Il Ragazzo se ne stette zitto per un po’. -Che lagna ma quando finisce? - Mi chiese poco dopo a bassa voce (del che mi stupii) dondolandosi con la sedia. -Finirà quando finirà- risposi io acida. -Ti sei svegliata delle parte sbagliata del letto dolcezza? – Ghignò lui ironizzando sulla parola dolcezza. -Non chiamarmi dolcezza- lo fulminai io con tutto l’odio che provavo per lui per soli 15 minuti che lo conoscevo. Si limitò di nuovo a ghignare. L’ora passò lentamente tra i discorsi noiosi della professoressa Lewis e i silenziosi battibecchi con Duncan (così si chiamava) e poi aveva anche scoperto il mio nome frugandomi nell’astuccio e trovando la tessera dello studente. Finita l’ora ci alzammo dalle sedie e mi diressi verso l’aula successiva quando mi accorsi di aver dimenticato in classe il libro di storia e tornai indietro affrettando il passo. Ovviamente incontrai Duncan che “casualmente” aveva in mano il mio libro. Mi disse che lo avevo lasciato sul banco e che lui me lo stava riportando. Non gli credetti ma mi limitai a guardarlo con odio invece che dargli un calcio e mi allontanai verso l’aula di inglese. Le lezioni finirono verso le 17.30 e io mi avviai insieme a Gwen e Bridgette verso la nostra stanza. -Come è andato allora il primo giorno di scuola? – chiese la bionda. -A me bene, ho incontrato un ragazzo gentilissimo - Rispose Gwen. -Io invece ho incontrato Geoff…- -Il suo ragazzo- Spiegò Gwen ridacchiando. -Tutti a voi quelli simpatici e carini? – Chiesi io fingendomi offesa. –A me invece è capitato il deficiente bastardo di turno! – La mensa era al piano terra nel cortile interno e rimasi piuttosto stupita di quanto fosse grande: infatti c’erano una piste da corsa solo per i giorni più caldi, un campetto di calcio e uno di pallavolo e una palestra al chiuso. La mensa era una grande sala con un bancone dove c’era un grosso omone di colore simile ad un armadio che serviva i pasti. Nonostante non ci fosse abbastanza caldo ci scegliemmo un tavolo all’aperto. Al nostro tavolo si unirono anche altre persone e feci la conoscenza di Trent l’amico gentile di Gwen un moro con gli occhi verdi, Geoff il fidanzato di Bridgette biondo pure lui, Lindsay una bella ragazza bionda con gli occhi azzurri e Beth una ragazzina un po’ bruttina occhialuta e con i capelli castani come i miei, e DJ un ragazzone di colore piuttosto infantile. Con grande fastidio anche il deficiente si sedette con noi perché scoprii che era amico Di Geoff e di DJ. -Così ci rincontriamo di nuovo principessa? – Ghignò lui -Sta zitto- Risposi io, mi ignorò. –A proposito principessa ti ho restituito il libro e non mi hai ancora detto grazie-. Quindi mi afferrò per il mento avvicinando il mio viso al suo, aveva gli occhi azzurri. -Grazie- Bofonchiai e mi liberai dalla presa stizzita.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: Iron Sara