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Autore: Atatakakakunakatta    25/08/2015    2 recensioni
“lascia che le cose vadano come devono andare, ma intervieni se non vanno come vuoi”
E sì;
Juvia conosceva bene il significato di queste parole, in fondo erano le stesse parole che, anni addietro, le permettevano di andare avanti, di sperare che Gray-sama, il suo Gray-sama si accorgesse di lei.
SI impegnava ogni giorno, cercando di essergli sempre accanto, sempre presente, cercava di essere la spalla su cui potesse piangere e una compagna di risate, qualcuno con cui condividere tutto perché si, lei lo amava profondamente già dal loro primo incontro, in fondo..acqua e ghiaccio non sono fatti apposta per stare assieme?
“lascia che le cose vadano come devono andare, ma intervieni se non vanno come vuoi”… chi avrebbe mai detto che, un giorno, Juvia avrebbe pensato a queste parole come ad un incantesimo di felicità?
Ebbene sì,in fine, la maga dell’acqua era riuscita ad ottenere l’amore del suo adorato Gray-sama…e non solo.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Gray/Lluvia, Natsu/Lucy, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dall’ora di pranzo Rin non aveva più profanato parola, se ne stava in silenzio ed osservava il pavimento con sguardo perso, ciò che era successo poco prima lo aveva messo a disagio, aveva fatto in modo che le idee che gli ronzavano in testa sui sentimenti di suo fratello si rafforzassero.

Lui lo aveva sempre ammirato, fin da piccolo lo guardava con occhi ricolmi di ammirazione, il suo adorato fratellone era un vero genio, il più giovane nella storia ad essere diventato un mago di classe S, lo adorava, se non è dir poco, tuttavia la luce che emanava era troppo forte per lui, la bramava ma non riusciva nemmeno a guardarla, per questo è sempre rimasto nella sua ombra, per paura di fallire, per paura che il mondo gli potesse fare troppo male, il fatto di non poter usare la magia era un fardello enorme, soprattutto comparato alla sua famiglia, aveva paura di essere lasciato indietro, di perdere suo fratello.

Il suo sogno era superarlo proprio per paura di perderlo, aveva pensato che, battendolo lo avrebbero tutti riconsiderato e non lo avrebbero gettato via come si fa con l’immondizia, non si sarebbero stufati di lui, ma era più facile a dirsi che a farsi; per quanto ci provasse, non era in grado di uscire dall’ombra del fratello, non era in grado di risplendere di luce propria come faceva lui, per Rin  Storm era come il sole, caldo, sicuro che illumina il tuo cammino ma che nello stesso momento può accecarti tanto è brillante, un sole solitario, distante da tutti, e per questo, a volte, diveniva di ghiaccio, in fondo sono pochi quelli che riescono a stare al passo di un genio e lui, ne era consapevole, non ne sarebbe mai stato in grado, tutto quello che voleva era bearsi di quel tepore ancora per un po’, somigliargli anche solo di poco, essere come lui, camminare al suo fianco, essere anche solo una piccola, minuscola stella che brilla accanto a quel sole maestoso, gli sarebbe bastato questo per essere felice…

-hei Rin! Ma mi stai ascoltando?- gridò Sylvia ridestando il gemello dai suoi pensieri

-e?- chiese lui sbigottito ritornando nel mondo reale ed accorgendosi di essere sulla strada per la Gilda assieme agli altri

-si può sapere che hai? È da prima che sei strano- dice la blu imbronciandosi

-Sylvi ha ragione, non dovresti sforzare il tuo cervellino in pensieri oltremodo profondi, potrebbe esplodere Rin- rise sadica Luna osservandolo di sottecchi

-da che pulpito ciuf ciuf girl, sbaglio o è la tua testaccia che ogni tanto perde vapore? Quel tuo cervellino da primate ormai dovrebbe essere ben lessato- sogghigna Rin guardando il cagnesco la rosa che ricambia lo sguardo sorridendo

-piantatela- supplica Sylvi esausta – di qeusto passo mi farete invecchiare prima del tempo-

-è lei che ha cominciato!- grida Rin indicando la maga del fuoco

-cooosa?! Ripetilo se hai il- gridò Luna prima di essere interrotta dal fratello

-e Storm-sempai?-  chiese guardandosi intorno non vedendolo

Il viso di Rin si fece d un tratto cupo

-è vero, aveva detto che potevamo andare alla gilda tutti insieme!- dice Luna delusa

-probabilmento lo ha dimenticato, sapete com’è- sospirò la blu – se non avesse la testa attaccata al collo la perderebbe di certo-

-in effetti…- ammette Luna rassegnata

-probabilmente sarà andato con Reiki- sospirò Rin un poco sollevato dal non dover incontrare il fratello dopo quello che era successo

-Rin, ti fai troppi problemi, se ne sarà già dimenticato, e poi non è successo nulla di grave in fondo-

-già, nessuno ha visto Gale usare la magia, quindi siamo salvi- ride Nash dando una spallata amichevole a Rin che annuisce triste – comunque se gli altri studenti avessero visto e scoperto che dei maghi frequentano la scuola…aaaaaa, non ci voglio pensare, sarebbe stato un macello, per fortuna che il sempai  è intervenuto-sospira il mago del vuoto

-su fratellino, fra poco scommetto che non sarai più depresso- sorrise Sylvi indicando la gilda qualche metro davanti a loro – rosemary ti aspetta – rise facendo diventare il fratello rosso come un pomodoro

-n-nee-san!- gridò lui imbarazzato

-waaa, incredibile- esclamò Luna con aria di sufficienza – ancora le vai dietro? Dovresti muoverti a dichiararti –

-detto da te…- disse Rin guardandola con un sorriso sadico a cui la maga del fuoco rispose con un calcio nello stinco.

-vi prego basta…- sospirò Sylvi di nuovo.

 

All’interno la gilda era allegra come al solito, i membri di Fairy Tail stavano facendo festa, bevevano, scherzavano come ogni giorno, al bancone Mirajane salutò i ragazzi non appena li vide entrare mentre era intenta a servire un boccale a Luxus seduto accanto a Nova, loro figlia, una ragazza dai capelli lunghi e biondi legati a coda di cavallo con due grandi occhi azzurri, lei, tra i membri della nuova generazione è la più grande(ha 20 anni), una specie  di sorella maggiore per i ragazzi della gilda che la salutano con un sorriso ricambiato da un leggero cenno con il mento

RIn e gli altri si avvicinarono al bancone dove, sedute vi erano come loro solito Juvia e Lucy intente a chiacchierare

-siamo arrivati- disse Nash rivolto alla madre che si girò verso di lui sorridendo

-Rin-sama, Sylvia-sama, come è andata oggi?- chiese Juvia abbracciando i suoi adorati figli che rassegnati se ne stavano immobili subendo le manifestazione esagerate d’affetto della madre

-tutto bene..- sospirò Rin quando fù libero dalla sua morsa

-Juvia-san, per caso Storm è già arrivato?- chiese Luna guardandosi intorno e non vedendo il suo amato

-storm-sama? È arrivato prima con Reiki-kun - sospirò pensierosa per poi guardare i figli – è successo qualcosa? Aveva un aria strana….non avete litigato con vostro fratello, vero?  Questa mattina eravate rimasti d’accordo di venire insieme-

-e? a no no, non è successo nulla- si affrettò a rispondere Luna nel panico – probabilemnte se lo sarà dimenticato, sai com’è- rise nervosa la ragazza mentre notava Rin farsi più cupo – comunque ..d-dov’è ora?-

-mmm, probabilmente è al solito posto- disse sorridendo la maga dell’acqua osservando il soffitto

-eeeeeeeeeeeeeeeeeed ecco che Luna si dilegua..- scherzò Sylvia osservando l’amica con la coda dell occhio

-e? m –ma no…s-sylvia smettila…- disse rossa spostando lo sguardo verso il pavimento

-potreste piantarla con queste scenate da femminucce?- disse cinico Rin sospirando

-oooo, guarda, c’è Rosemary!- esclamò Sylvia indicando alle spalle del fratello che, agitatissimo e porpora in viso si girò cercando con lo sguardo il volto della ragazza tanto adorata, non vedendola  e capendo la provocazione della sorella si rigirò con in volto un espressione tra l’imbarazzato e il disperato

-neeeeee-saaaan!- gridò arrabbiato mentre la sorella lo osservava di sottecchi sospirando

-rin….capisco che il solo parlare di Rosemary ti metta in agitazione..però…non credi sia il caso di tenerti almeno gli abiti addosso?- esclamò Luna incrociando le braccia ed osservando con sguardo cupo il ragazzo che, senza neanche accorgersene si era liberato nella t-shirt che indossava mostrando così il suo fisico scolpito e la sua carnagione olivastra interrotta solo da un tatuaggio nero a forma di croce dietro il collo e dal simbolo in blu della gilda sul fianco destro.

-e? ma quando…- chiese il ragazzo osservandosi stupito

-hanno ragione quando dicono che la mela non casca molto distate dall’albero…-sospirò Nash alludendo alla trasmissione a quanto pare ereditaria di quest’”abitudine” di padre in figlio

-Luna ha ragione…devi smetterla di spogliarti quando sei nervoso…- sospirò la sorella del suddetto spogliarellista ormai arresasi a questa situazione

-la colpa è vostra!- gridò il blu – se non mi aveste agitato con queste farse su rosemary…!- ma il non mago si interrupe subito sentendo una voce famigliare che lo salutava

-ciao Rin- sentendolo, il suo viso divenne porpora e le parole gli si fermarono in gola; girandosi lentamente, nel panico potè ammirare la ragazza che lo osservava leggermente stupita alle sue spalle.

Aveva lunghi capelli rossi, legati in una treccia laterale da un nastro dorato.

Gli occhi, del medesimo colore dei capelli, stavano scrutando incuriositi il ragazzo che la osservava come un cerbiatto osserva i fari i un auto.

-ragazzi..- aggiunse cancellado dal suo viso ogni cenno di emozione

-ciao Rosemary- la salutarono tutti, eccetto Rin, troppo imbarazzato per poter fare una qualunque cosa,Vedete, per quanto  possa assomigliare a Juvia nel carattere…bhe…diciamo che sul lato sentimentale ha in un certo senso preso da lei….ma in un modo un tantino differente , è infatti timido/nervoso cronico quando si trattava di parlare, guardare, salutare o respirare la stessa aria della persona che gli piace e , da 10 anni a questa parte la persona da lui amata è stata una e una sola, Rosemary Fernandez, sorella di Reiki, conseguentemente figlia minore di jellal e…e di elsa….poi non venitemi a dire che rin non è masochista

-è un po’ che non ci vediamo!- sorrise Sylvi prendendo per mano la rossa che le riservò un leggero sorriso

-la missione è stata più lunga del previsto-

-in effetti è andata parecchio per le lunghe, abbiamo saputo qualcosa da Gale questa mattina…- sospirò Luna

-ma come mai non sei venuta a scuola anche tu?- chiese Nash ripensando al fatto che nonostante fossero nella stessa squadra Gale era venuto comunque a lezione

-mio fratello ha insistito affinchè mi riposassi- dice la rossa impassibile

-aaa, ecco perché Reiki sempai è arrivato tardi questa mattina…- sussurrò luna

-a proposito, sapete dove possa essere?-

-probabilmente è al piano di sopra con mio fratello- disse Sylvia guadagnandosi un occhiata omicida da parte di Luna

-S-Storm sama è..è qui..?- chiese rossa Rosemary mentre la sua espressione immutabile lasciava spazio ad un sorriso dolcissimo e a degli occhi lucidi e strasognanti

-NEEEEESAAAAANNN!!!!!!!!- gridò Rin risorgendo da sotto il tavolo in cui si era sepolto ben consapevole dei sentimenti che la ragazza provava per il fratello (il che costituiva una ragione in più per odiarlo)

-Rin…n-non è che potresti accompagnarmi da lui? Io..ecco, mi vergognerei ad andare da sola…- sussurrò la baby titania osservando imbarazzata il pavimento mentre il ragazzo bruciava di odio per il fratello

-ti ci porto io!- sbottò Luna gelosa –ti ci porto io , tanto devo parlare di una cosa con Storm- sorrise  per poi prendere per mano la rossa e trascinarla via da un Rin in fiamme.

 

POV STORM

 

-certo che solo tu puoi rifugiarti in un posto del genere- sospira Reiki sedendosi sulle tegole rossastre che ricoprono l’intero tetto della Gilda

Risi

-è un posto tranquillo, e poi guarda che vista!- dissi indicando il cielo blu che si staglia sopra di noi

-ma fammi il piacere, da quando sei così poetico?- sorrise lui poggiandosi sulle mani ed inarcando la schiena all’indietro – e poi scommetto che non ti riferisci solo al cielo-

-mi sopravvaluti Reiki- sorrisi io incrociando le braccia dietro la testa

-dimmi la verità, da quanto tempo l’hai materializzata?- sospira lui osservandomi come si osserva un libro aperto

-waaa, non ti sfugge niente-

-storm….-

-mmm, da questa mattina più o meno- dico io dubbioso

-storm..- dice lui irritato

-ok, ok , più o meno da ieri sera- dico imbronciato, non riesco mai a fargli mangiare la foglia

-e fino a dove riesci ad estenderla?-

-mmm, fin’ora solo sull’area di Fiore-

-stai scherzando…?!- chiede lui allarmato

-ti sembra qualcosa su cui scherzare?- rido io godendomi il fresco venticello che mi arruffa i capelli

-stai esagerando, se continui a portarti al limite in questo modo il tuo corpo non riuscirà a tenere il passo- sospira lui osservandomi preoccupato

-non preoccuparti, anche se all’inizio era sfiancante ora riesco a gestirlo, se continuo di questo passo entro la fine del mese potrei riuscire a espanderla sui paesi confinanti, l’unica difficoltà in fondo è stabilizzarla-

-e dimmi, se n’è accorto nessuno?-

-no, non che io sappia-

-e tuo padre?-

-bhe, lui sa cosa sto cercando di fare, ma quando l’ha vista lui riuscivo a malapena a coprire la mia stanza-

-mmmmm….certo che…è qualcosa di incredibile…-reiki tornò ad osservare il cielo azzurro -se dovessi riuscire in questa cosa...episodi come quelli di Ul…o come quelli di Zeref…mpf toglieresti il lavoro a tutte le Gilde di Fiore- scherzò lui ma non riuscì a finire la frase che la porta del terrazzo sottostante al nostro lato di tetto si spalancò.

-Storm sempai! Reiki sempai!- gridò Luna sporgendosi leggermente dal terrazzo per cercare di vederci mentre il vento le scompigliava i capelli color dei fiori di ciliegio.

-luna!- sorrisi io mettendomi seduto per poterla guardare, è così carina, ogni volta che mi vede diventa rossa come un pomodoro e i suoi occhi, i suoi bellissimi occhi nocciola cominciano a brillare come le stelle, a volte penso di potermici perdere dentro.

Sorrido non appena la vedo, il suo viso mi mette allegria, è sempre così vivace e dolce.

-e già, guarda un po’ che bella vista- mi prese in giro Reiki facendomi arrossire e guadagnandosi una gomitata nel fianco che lo fa tossire.

-nii-sama?- questa voce la conosco, anche se è un po’ che non la sento…

-Rosemary!- saluta Reiki  mentre la sorellina è intenta a salire sul tetto assieme a Luna – che ci fai qui?-

-Storm-sama!- grida lei non appena mi vede, ignorando il fratello che per la disperazione quasi si mette a piangere

-hey, Ros-chan, ti trovo bene, come è andata la missione?- chiedo io sfoggiando il mio solito sorriso

La vedo inginocchiarsi accanto a me mentre mi guarda con le gote rossissime

-bene, p-però..ho sentito terribilemnte la tua mancanza Storm-sama- dice guardandomi negli occhi

-alla faccia dell’imbarazzo -.- - sento sussurrare Luna che la guarda spiazzata

-ti prego Ros-chan,  non è necessario aggiungere il –sama . lo fa già mia madre e posso garantirti che basta e avanza- sorrido io

-ma- cerca di dire lei prima che Reiki si pari tra di noi

-Ros-chan! Il suffisso –sama andrebbe dato a qualcuno di importante, non al primo segaiolo che incontri- dice sorridendo accarezzando la testa della sorellina

-ohi, ohi- dico io offeso

-s-storm- sama non è- cerca di ribattere lei

-si , si, Storm-sama è il più meglio il più figo il più buono e bla bla bla- dice scocciato il fratello guardandomi con la coda dell occhio e trasmettendomi odio funesto

-Reiki-sempai, cerca di contenere gli ormoni di tua sorella per favore.- dice secca Luna osservando la scena impassibile e scocciata al contempo.

-l-luna-nee…- si imbarazza lei scagliandosi contro la rosa che la guardò con sufficienza

-si,si, come vuoi tu- disse con tono lascivo la rosa

-e-ecco. S-storm-sama- disse rivolgendosi di nuovo a me imbarazzata –n-non pensare male, è solo che io- non fece in tempo a finire la frase che il fratello le tappò a sorpresa la bocca

-tu un bel niente- disse sorridendo sadico – e giusto per intenderci Storm, tu toccala e io ti riduco a un frappè – sorrise 

Lo osservai sbigottito, sa benissimo che non lo farei mai

-senti un po’ tu- cercai di dire ma una spada si materializzò in verticale con la punta che mi sfiorava il mento

-NII-SAMA!- si lamentò la rossa liberandosi dalla presa del fratello

-tranquilla Ros-chan, è in quel periodo del mese- scherzai io spostando con un dito la spada che si dissolse nel nulla

-anche se fosse….nii-san come puoi trattare Storm sempai così?- chiede la rossa arrabbiata mentre il fratello mi osserva.

-giuro ti sto odiando- sibila lui furioso, incapace di sopportare il fatto che la sorella fosse arrabbiata con lui

-amici del cuor ricordi?- lo canzono io sorridendo

-ti ammazzo nel sonno…-

-con amici come te i nemici ci rinunciano <3-

-ohi ohi ma fate sul serio ….? -.- - chiese Luna esausta, sentendola Raiki si caricò la sorella in spalla

-sarà meglio che ti porti dentro prima che tu sia ancora più in balia dei feromoni di quel ghiacciolo pervertito- disse mentre la sorella cominciò a dimenarsi

-g-….ghiacciolo pervertito…? Wow questa è nuova…- dissi io incredulo mentre li vidi rientrare lasciando così me e luna da soli sul tetto

-wow…allora anche reiki può fare certe cose…- dice lei stupita

-già, per certi versi somiglia un po’ a RinRin, toccagli la sorella e sono dolori hahahah- risi vedendola sedersi accanto a me con le ginocchia che le sfiorano il mento

-già…- sussurrò piano sistemandosi i capelli leggermente mossi dal vento dietro l’orecchio, rivelando alla mia vista la pelle lattea del suo collo.

La fissai un po’, in silenzio, caspita quanto è cresciuta, non sembra nemmeno più la stessa Luna con cui giocavo da piccolo

-senti…Strom- disse lei timidamente

-mmm?-

-sei…sei ancora arrabbiato con Rin?- chiese guardandomi di sottecchi

Sospirai

-anche volendo non potrei mai tenergli il broncio- sorrisi

-lo immaginavo- sorrise –so che non sono affari che mi riguardano ma…a mio parere dovresti diglielo, è molto preoccupato per quello che è successo…-

-non preoccuparti, gli passerà-

-ma..- si girò preoccupata verso di me mentre il vento cominciò a soffiare forte

-se dovessi correre ad aiutarlo ogni volta che è in difficoltà…non diventerebbe mai forte…- sorrisi guardando il cielo

 

LUNA POV

 

Arrossì come mai prima d’ora

Eravamo soli sul tetto, parlavamo, e, quando mi girai pensai che il mio cuore non avrebbe retto; era lì, accanto a me, seduto con il ginocchio destro alzato, sul quale teneva appoggiato il gomito destro mentre il resto del braccio era abbandonato alle spire del vento, il braccio sinistro poggiato sulle tegole faceva da appoggio al resto nel corpo, leggermente piegato all’indietro, a sostenere la testa completamente rilassata, a penzoloni mentre i suoi occhi scrutavano il cielo con quegli occhi così azzurri da potersi confondere con l azzurro degli astri, beandosi del vento primaverile che gli faceva ondeggiare i capelli corvini.

Quanto cazzo era bello!

Non potei trattenere una nuvoletta di fumo che si espanse da sopra la mia testa destando la sua attenzione, mi guardò, sorridendo con il suo solito sorriso di circostanza

-che hai Luna? Sei tutta rossa…- disse abbamdonando il suo sorriso e mettendo su un espressione quasi preoccupata – hai anche gli occhi lucidi…- sospirò

-e? a, no-nn-no non è nulla…!- cercai di dire io imbarazzatissima abbassando lo sguardo quando sentìì qualcosa premere sulla mia fronte, alzai lo sguardo e lo vidi, a um mm da me, con la sua fronte appoggiata sulla mia e gli occhi chiusi, il suo naso che sfiorava il mio, potevo sentire l’odore dei suoi capelli che mi solleticavano il vis mentre sentivo, sbattendo le palpebre le mie ciglia scontrarsi con le sue, non potei fare a meno di arrossire, in particolar modo quandosentii il suo respiro su di me.

-wow, scotti davvero- disse rieprendo piano gli occhi– forse è meglio che rientriam- si fermò all’improvviso e cominciò a guardarmi negli occhi.

Le nuvolette di fumo continuavano ad uscire in maniera compulsiva da ormai tutto il mio corpo, mi mancava l’aria, non riuscivo a respirare nemmeno socchiudendo le labbra, eppure, non volevo muovermi, non ne avevo alcuna intenzione,  sarei voluta rimanere lì per sempre, a specchiarmi nei suoi occhi limpidi come la rugiada.

-s-storm-sem- cercai di sussurrare ma fui bloccata da Storm che dolcemente, pocciando la mano sinistra sul mio viso mi accarezzò le labbra con il polpastrello del pollice, facendomi avvampare.

-l-luna…- sussurrò lui avvicinandosi piano mentre io continuavo ad arrossire a dismisura

-S-strorm…sempai….- sussurrai io socchiudendo gli occhi

-Luna….io…- sussurrò mentre il vento soffiava su di noi
  
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