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Autore: Paccy    02/02/2009    9 recensioni
"Il Team InoShikaCho viene spedito in missione con lo scopo di proteggere Mizumi; una nobile ragazza del Villaggio del Fiore. Sulla strada incontreranno ostacoli di ogni genere: sfide, incertezze, litigi, gelosia, rabbia, orgoglio, paura... ce la faranno i nostri eroi a superare loro stessi?" Ho scelto questo titolo perché la Neve è presente in tutta la storia e, in questo periodo nevoso, mi ha ispirato questa semplice ficcy!^^ Dedicata a Sakurina e a tutti gli amanti della coppia biancaH. [SHIKAINO] <3
Genere: Romantico, Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Choji Akimichi, Ino Yamanaka, Shikamaru Nara
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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T

 

AVVERTIMENTO: In questo ultimo capitolo c’è il pezzo Lemon.

Lo contraddistinguo mettendo prima e dopo questo simbolo: x

Così chi ha iniziato a leggere la ficcy ed è minorenne, non si perde la fine… X3

 

 

“ Capitolo IV ”

 

COSA???!!!” sbottò il Nara, prendendo a calci un cumulo di neve.

Choji, saggiamente, l’aveva portato fuori dall’albergo per riferirgli ciò che aveva appena visto. Nessuno dei due riusciva a credere che lei, proprio Ino Yamanaka, si fosse concessa ad un uomo così facilmente. Avrebbero capito se fosse stato con Sasuke, o chiuso un occhio con Sai… ma Koryo?! No. Shikamaru questo non l’accettava proprio.

“Perché?! Perché non l’hai fermata?! PERCHE’???!!!” urlò il Nara, fuori di sé.

“Ehi non è colpa mia, che ci potevo fare?! Perché avrei dovuto intromettermi?!” protestò l’Akimichi, preoccupato dalla reazione esagerata dell’amico.

“Perché è un bastardo! Ecco perché! E lei lo sa! L’ho avvertita! Lo sta facendo apposta! MENDOKUSE!!!” riprese a calciare la neve, iniziando a girare intorno al rossino.

“Un bastardo?” domandò Choji, ancora più preoccupato.

“Da che parte sono andati???!!!” urlò Shikamaru, scrollandolo con rabbia.

“Di là…” bisbigliò l’amico, indicando con il braccio.

Non fece in tempo a parlare che il chunin con il codino si era messo a correre in quella direzione, facendo una faticaccia per via della neve alta fino al ginocchio. L’Akimichi si ricompose e sospirò, mentre lo guardava sparire tra i fitti fiocchi che volteggiavano in aria.

“Lo sapevo...” sorrise Choji, prima di recarsi in stanza, per schiacciare un pisolino.

(Perché Choji SA!!! XD ndPaccy)

 

T

 

Koryo e Ino si addentrarono nel bel mezzo di un bosco di abeti, che li proteggevano da quella che stava divenendo una bufera di neve. I fiocchi, lì, cadevano radi e leggeri e il vento veniva smorzato dai tronchi degli alberi. Erano rimasti in silenzio tutto il tempo… che altro potevano dirsi conoscendosi così poco? La ragazza iniziò a dubitare che fosse stata una saggia idea seguire un perfetto sconosciuto in un posto così isolato. Scosse la testa e si fece coraggio; lei non era per niente indifesa e, se avesse allungato troppo le mani, l’avrebbe gonfiato di botte.

“Eccoci arrivati.” sorrise gentilmente lui, disarmando ogni suo sospetto.

Davanti a loro apparve un laghetto ghiacciato, nel mezzo di una piccola radura attorniata da rocce, che davano vita ad una cascatella, anch’essa completamente solida e brillante. Ino alzò gli occhi al cielo; il tempo era migliorato e la neve si era ridotta piccoli fiocchi. Un timido raggio di sole riuscito a penetrare le nubi si riflesse esattamente lì in mezzo, creando giochi di luce meravigliosi.

“E’ bellissimo…” proferì la biondina, con il respiro smorzato.

Il ragazzo si portò furtivamente alle spalle di lei e, con un movimento altrettanto rapido, le circondò le esili spalle con le braccia. La Yamanaka trovò piacevole quel calore, ma non gli avrebbe concesso più di quanto gli sarebbe dovuto.

“Mi auguro che tu sappia pattinare!” ammiccò furba, sgattaiolando dalla sua morsa per saltare con grazia sulla superficie del laghetto.

Lui sogghignò e la seguì, muovendosi altrettanto agilmente. Ino osservò con attenzione ogni sua mossa; Shikamaru ci aveva visto giusto… Koryo era senza dubbio uno shinobi. Quasi per istinto, Ino si guardò alle spalle ma, con sua grande delusione, non vide niente. Quasi sperava ci fosse uno Shikamaru incazzato pronto a fare a botte per lei… si diede mentalmente dell’illusa ed accetto la mano di Koryo che iniziò a guidarla in una sorta di balletto sul ghiaccio.

“Anche tu usi il chakra per formare i pattini?” domandò la bionda, con tono indagatore.

“Ovvio. Ogni ninja degno di questo nome deve avere una perfetta padronanza di esso.” replicò lui, cogliendola di sorpresa.

“Allora ammetti di esserlo?” domandò dubbiosa.

“Certo, perché dovrei nasconderlo?” ribatté lui, inarcando le sopracciglia.

“E tua sorella?” continuò la kunoichi, senza lasciargli tregua.

Lui si fermò di fronte a lei, ghignò ampiamente e la fissò silenzioso per qualche secondo.

“Lei vorrebbe imparare, ma non è dotata. E’ scarsissima in ogni tecnica. Mizumi è portata per il ballo, per il disegno, per lo studio, per la musica… ma è un caso disperato nelle arti ninja. Spiegò con semplicità, chinandosi su di lei e compensando la differenza d’altezza. “Tu invece mi sembri una brava kunoichi, ti devo i miei complimenti…” le sussurrò all’orecchio, provocandole una marea di brividi lungo la schiena.

“Grazie…” borbottò lei, insolitamente imbarazzata.

Quel ragazzo spazzava via le sue difese. Ino perse totalmente il controllo di sé e si scordò ciò che gli avrebbe voluto dire, inibita com’era dal suo fascino… il suo piano era di rubargli quante più informazioni possibili da riferire a Shikamaru, ma Koryo era fin troppo esperto a manovrare una donna… approfittando della sua distrazione la baciò una seconda volta, di sorpresa. La Yamanaka, presa di sorpresa ed afferrata con forza, non riuscì a respingerlo. L’istinto le diceva di abbandonarsi a lui ma il cuore urlava di tristezza… e il volto di Shikamaru le apparve ben nitido nei pensieri. Questa volta non era un gioco per farlo ingelosire e lei sentiva che Koryo non si sarebbe accontentato solo di quello…

“No!!!” protestò la biondina, appena riuscì ad allontanarlo.

“No?” ripeté il moretto, con tono tenebroso.

“Se dico no è no!!!” urlò Ino, spingendolo con forza.

Nel farlo scivolò e, se non fosse stato per la salda presa di lui, sarebbe rovinata sul ghiaccio. Koryo l’aiutò a rimetterla in piedi e si distanziò, senza perdere il sorriso.

“Pensavo di piacerti.” scosse le spalle, con indifferenza.

“Sì mi piaci ma… cioè, sei un bel ragazzo, gentile e galante… ma io non posso.” si accigliò, immaginandosi il volto apatico del Nara quando Choji gli avrebbe dato la notizia… perché, secondo lei, sarebbe dovuto andare così. Forse, per un breve momento, aveva sperato che lui si arrabbiasse e la cercasse… ma non era andata come credeva. Si diede della stupida.

“Il fatto che tu non possa non vuol dire che tu non voglia, dunque?” domandò lui, ritornandole vicino con quel consueto sorrisetto.

“No, insomma ma quanto sei insistente???!!!” protestò lei, al culmine dell’agitazione.

Koryo si bloccò all’istante. La fissò intensamente per un po’, dopodiché scoppiò a ridere sommessamente. La biondina inarcò un sopracciglio e lo fissò infastidita.

“Scusa… non ci posso credere! Sei una donna imprevedibile!” fece lui, tentando di ricomporsi “Prima sembra che ci stai, poi ti tiri indietro… scommetto che ti piace sentirti desiderata!” constatò il ragazzo, tornando semplicemente a sorridere.

“Ah! Ora sembri quasi una persona normale! Proprio come tua sorella… all’inizio sembri elegante e all’antica e ora, finalmente, ti mostri come un ragazzo qualunque!” sospirò Ino, sollevata.

“Me lo potevi dire, che quel mio modo di fare ti metteva a disagio. Di solito alle ragazze piace.” sogghignò il moretto, scuotendo le spalle. Era sempre più divertito da lei e, ogni secondo di più, si convinceva del fatto che avrebbe voluto conquistarla, quasi fosse stata una sfida.

“Non ero a disagio… è che non sono più abituata a…” si bloccò, esitando sulla risposta.

“A essere corteggiata? Già, ho visto come guardi il tuo amico…” commentò lui, sornione.

“Io e Shikamaru siamo solo amici!!!” sbottò lei arrossendo.

“Davvero? Non l’avrei mai detto!” sogghignò lui, che ebbe la conferma che cercava.

Ino si zittì non appena si rese conto della gaffe commessa. Il solo averlo nominato l’aveva incastrata. Si morse il labbro inferiore ed incrociò le braccia, pensierosa. Si vergognava da morire a confessare i suoi sentimenti, non era tipico di lei mostrarsi così imbarazzata… eppure non poteva far a meno di esserlo, quando si trattava di Shikamaru; diventava docile e indifesa e questo la rendeva nervosa. In quel momento avrebbe voluto avere la parlantina ironica del Nara, per dare una risposta che avrebbe spiazzato quell’invadente.

“E va bene. Hai detto che sono carino, no? E allora perché non vuoi darmi un bacetto?” il ragazzo la strinse improvvisamente per la vita, facendo in modo che non riuscisse a liberarsi.

“Te l’ho già dato!!!” esclamò la bionda, con un ringhio di protesta.

“Sì, perché c’era l’altro tuo amico a guardarti. In questo modo è andato sicuramente a riferirlo a Shikamaru, che pensavi di fare ingelosire. Ma lui non ti considera più di un’amica, o forse una sorella… dimmi, ci ho visto giusto?” le sussurrò a poca distanza, con voce sensuale.

La Yamanaka sbarrò gli occhi e deglutì. Come aveva fatto a capire tutto così al volo? Immersa nei suoi pensieri si lasciò andare per la terza volta e, una terza volta, lui le rubò un bacio. Questa volta, però, era troppo debole per sottrarsi e lo lasciò fare… lui, compiaciuto, approfondì il contatto… finché due colpetti di tosse, a pochi metri di distanza, li costrinsero a girarsi.

“Ino.” la richiamò Shikamaru, con voce glaciale.

La kunoichi fu rianimata da un sorrisino di sollievo. Non solo l’aveva salvata dalle grinfie di Koryo ma, probabilmente, aveva assistito personalmente a quella scena. Ed era proprio ciò che voleva…

“Shikamaru.” salutò formalmente il moretto, che si staccò da Ino con aria infastidita.

“Dobbiamo ripartire. Subito.” ordinò il Nara, sbrigativo.

La ragazza sospirò lievemente. Si aspettava qualcosa di più: un commento, qualche imprecazione, una rissa… ma non era proprio da Shikamaru alzare le mani. Gli sarebbe costato troppa fatica, anche se avesse voluto. La Yamanaka mise il broncio e annuì, accarezzò velocemente la guancia a Koryo e, subito dopo, gli mollò un ceffone. Lui rimase immobile e sconvolto.

“Te lo concedo solo se ne ho voglia. In caso contrario, ti becchi uno schiaffo.” sentenziò la bionda, tirandogliene un secondo sull’altra guancia. “Tre baci… su cui due inappropriati. Mi spiace ma io mi faccio rispettare.” concluse, avvicinandosi al compagno di squadra.

“Lezione imparata. Mi piacciono le donne di carattere.” sogghignò il moro, alzando le spalle.

La biondina puntò lo sguardo sulla faccia di Shikamaru che, lentamente, stava diventando livida; Ino notò immediatamente il contrasto dal pallido iniziale al rosato finale.

“Shika?” lo richiamò in un sussurro, posandogli una mano sulla spalla.

Shika un cazzo. Con te faccio i conti dopo.” sibilò freddamente l’amico, scansandosi.

La ragazza sobbalzò sorpresa e, in una frazione di secondo, lo vide avventarsi su Koryo con la furia di un ciclone; gli saltò addosso, lo afferrò e iniziò una sfrenata raffica di pugni, gomitate, calci e ginocchiate, che Koryo parò senza fatica.

“LURIDO BASTARDO!!!” urlò il Nara, incazzato nero.

Ino non lo aveva mai visto così arrabbiato, nemmeno quando combatteva contro Hidan. Non era così furioso quando litigava con lei - e ce la metteva tutta per mandarlo fuori di testa - non sarebbe stato così arrabbiato nemmeno se gli avessero rubato il letto, o se le nuvole fossero scomparse per sempre dal cielo... la Yamanaka era assolutamente disorientata nel vedere quel lato nascosto del ragazzo. Le faceva quasi… paura. Non riuscì a pronunciare nemmeno una sillaba, tanto era presa a fissare i due ragazzi che se le stavano dando di santa ragione.

Koryo iniziò a contrattaccare, dimostrando capacità fuori dal comune. Shikamaru si stava impegnando al massimo e la sua forza era aumentata grazie alla rabbia, eppure… nonostante questo non riusciva a colpirlo come avrebbe voluto. Entrambi si fermarono qualche secondo, per riprendere fiato. Erano coperti di lividi e il Nara aveva un labbro spaccato, dalla quale fuoriusciva un rivolo di sangue.

“Te la cavi, maledetto…” ringhiò il chunin, pulendosi la bocca con il dorso della mano.

“Non avresti dovuto sfregiare il mio viso perfetto…” sibilò l’altro, irritato.

Ino avrebbe voluto gridare loro di smetterla… ma non riuscì. In realtà non voleva che Shikamaru si fermasse… perché sapeva che avrebbe vinto. Sapeva che si stava battendo per lei per una buona volta e non aveva la minima intenzione di interrompere quella scena. Era sicura che il Nara avrebbe sopraffatto il rivale e lei… si sarebbe dichiarata.

I due shinobi, stufi di utilizzare esclusivamente il taijutsu, si dedicarono anche ad altre tecniche. Koryo dimostrò possedere notevoli abilità per il ninjutsu, mentre il Nara conservava le sue tecniche dell’ombra come gran finale.

Shikamaru era velocissimo; schivò tutti gli attacchi d’acqua che l’altro ninja gli sferrava contro. Avevano completamente distrutto la lastra di ghiaccio del laghetto che, ora, s’increspava ad ogni loro movimento. Il ragazzo con il codino, con un balzo, si nascose dietro ad un tronco ed attese che si Koryo si avvicinasse.

“Che fai, scappi come un coniglio?!” sogghignò il moretto, muovendo qualche passo verso di lui.

Ino sorrise, soddisfatta; aveva capito al volo il piano dell’amico. Ormai lo conosceva meglio di chiunque altro… il ragazzo con il codino agì immediatamente; congiunse le mani, come faceva sempre, e bloccò l’ombra dell’avversario.

Tecnica del blocco dell’ombra!!!” urlò il Nara.

“Che diavolo…” sibilò Koryo, incredulo.

Mendokuse…” brontolò il chunin, sbuffando sonoramente per tutta quella fatica.

“Bravo Shika!!!” trillò Ino, guadagnandosi un’occhiataccia da parte di entrambi.

“E va bene, ora mi tocca fare sul serio…” sogghignò il moro, liberandosi dalla morsa del Nara.

Ino e Shikamaru sgranarono gli occhi; nessuno si era mai sottratto alla tecnica dell’ombra! Si guardarono tra di loro e, con quel solo sguardo, s’intesero al volo. La biondina si portò alle spalle dell’avversario.

Tecnica dello sconvolgimento spirituale!!!” urlò Ino, proiettando parte della sua energia in Koryo, pronta a comandarlo a bacchetta.

Lo colpì in pieno e, nonostante questo, lui riuscì a sottrarsi all’attacco infallibile. Si preparò a reagire, ma una quarta presenza li bloccò, costringendoli a volgere lo sguardo verso l’alto. Fu come se un angelo fosse caduto dal cielo…

“Lasciatelo a me. Voi prendete Choji e tornate a Konoha.” ordinò, con un sorriso.

“Kakashi-sensei!!!” lo salutò la biondina, felice e sorpresa allo stesso tempo del suo intervento.

“Beh, io mi sono sfogato abbastanza. Lo lascio a lei, sensei.” approvò Shikamaru, afferrando poco gentilmente Ino per un braccio e trascinandola via.

“E tu chi sei???!!!” sbottò il moretto, mettendosi in posizione d’attacco.

“Il tuo incubo.” rispose Kakashi, perfettamente tranquillo.

(Lo amooo!!! *sbaaav* ehm, scusate… ndPaccy)

 

T

 

“Mi fai male!” protestò la bionda, mentre veniva trascinata con impeto dal compagno.

Il Nara rimase zitto e continuò a intercedere, tenendola saldamente per l’avambraccio. Ino mise il broncio e puntellò i piedi a terra, costringendolo a fermarsi. Il Nara, sbuffando, si guardò indietro e constatò di essere abbastanza lontano dal luogo dello scontro. Silenzioso la lasciò e incrociò le braccia, pronto ad ascoltarla. La fissò dritta negli occhi e lei, altezzosa, ricambiò.

“Beh?!” fece lui, con tono acido.

Ino sospirò. Poteva dichiarare vinta quella battaglia, anche se non era stato direttamente Shikamaru a batterlo? Ci rifletté su per qualche attimo… poi appurò che l’importante era stato il gesto di difenderla, piuttosto che il risultato.

“Ti devo parlare.” sentenziò la ragazza, con voce decisa.

Lui fece una smorfia e si guardò intorno. Le diede le spalle, pensieroso, e lei seguì ogni suo movimento, infastidita. Shikamaru sospirò e, quando si girò verso di lei, aveva cambiato completamente espressione. La Yamanaka aggrottò le sopracciglia e percepì il cuore battere sempre più veloce. Lo vide avvicinarsi a lei che, di riflesso, indietreggiò. Quando percepì la corteccia di un tronco alle spalle, capì di essere arrivata alla fine della fuga. Il Nara sogghignò, rivolgendole uno sguardo carico di malizia… e Ino trattenne il respiro; non l’aveva mai guardata così. La kunoichi allungò le braccia lungo i fianchi ed artigliò l’albero per il nervoso. Ormai Shikamaru era vicinissimo e poteva percepire il suo respiro caldo confondersi con il proprio…

“Anch’io.” sentenziò lui, schiacciandola contro l’albero con tutto il corpo.

Ino boccheggiò per la tensione; sentiva inspiegabilmente un tremendo caldo che partiva dal basso. Entrambi puntarono lo sguardo in quello dell’altro e si parlarono con gli occhi… nonostante fu un’occhiata fugace bastò a spazzare via tutti i dubbi di tutti e due. Il Nara posizionò le mani sulle spalle di lei e le strinse lievemente poi, senza darle il tempo di reagire, si chinò sul suo viso e sfiorò il suo naso con il proprio. La vide arrossire a dismisura e sogghignò. Ino chiuse gli occhi, aspettando un suo…

“Bacio?” domandò lui, che si era allontanato con uno scatto.

“Eh?” mugugnò lei, spalancando gli occhi smarrita.

“Vuoi un bacio?” ripeté Shikamaru, schioccando la lingua sul palato.

“Ma chi ti credi di essere!!!” urlò la biondina, per mascherare l’immenso imbarazzo che le aveva provocato con quella finta dichiarazione “SEI UN CRETINO!!!” sbottò, mischiando il rosso di vergogna con quello di rabbia.

“Non sono io quello che bacia la prima che passa.” si discolpò lui, incrociando le braccia.

“COSA???!!! Ho sentito bene?!” urlò lei riavvicinandosi al compagno, minacciosa.

“Te l’ho detto che Natsumi sta con Choji!” sbuffò Shikamaru, con ovvietà.

“No, bello mio, mi prendi forse per scema?! E Mizumi dove ce la mettiamo, su per il…” ma il ragazzo bloccò quella volgarità, posizionandole l’indice della mano destra sulla bocca.

“Io e Mizumi? Sì, sei proprio scema…” sospirò “… non l’ho mica baciata, quella svitata! Sì certo, lei ci ha provato nella grotta… ma poi tu che ne sai, dormivi!” protestò, lasciandola parlare.

“Ho sentito tutto!!! Non credere di passarla liscia, questa volta!!!” fece lei, sempre più irritata.

“Ah sì?” sogghignò “Ma non hai visto nulla. Mizumi ci ha provato, io mi sono spostato e mi ha dato un bacetto innocente sulla guancia. Tutto qui. Certo che la gelosia ti fa’ un brutto effetto!” replicò ironico, gustandosi la sua faccia allibita.

“Non ci credo neanche morta!!!” continuò lei, convinta di avere una buona ragione per accusarlo.

“Anche se fosse, da quello che mi risulta, tu hai baciato quello per ben tre volte…” tornò serio e la fissò, con evidente disapprovazione.

Ah-ha! Ora sei te quello geloso! Sì, lo ammetto… ma l’ho fatto per una giusta causa!!!” scosse le spalle, fingendo indifferenza.

“Ah sì?” inarcò vistosamente le sopracciglia “Non mi sembra ci sia niente di giusto a baciare un traditore… ma sentiamo, qual è questo tuo nobile intento?!” la stuzzicò.

“Non è affare tuo…” brontolò Ino, che era tornata ad arrossire.

“Io penso di sì.” la contraddisse, afferrandola fulmineo.

La Yamanaka si lasciò andare a un sospiro di sollievo quando percepì nuovamente il suo calore pervaderla. Senza esitare ricambiò la stretta, avvolgendo il suo collo con le braccia. Shikamaru la strinse per la vita, deciso a non lasciarla più andare.

“Forse un pochino…” si corresse la ragazza.

Le mani del Nara furono rapide a scivolare sulle guance della ragazza e, le sue labbra, altrettanto veloci a catturare quelle soffici e rosate di lei. Prese a baciarla con una passione fuori dal comune… con veemenza, desiderio, avidità… i corpi di entrambi vibravano dall’emozione di quel contatto atteso per troppo tempo, che doveva compensare tutti quegli attimi persi in poche frazioni di secondo - che divennero ben presto minuti - le cui labbra si staccavano esclusivamente per riprendere fiato, di tanto in tanto, quand’era strettamente necessario. E, nell’intensità in cui erano avvolti, Ino si ritrovò spalle al muro contro l’albero, con le gambe avvinghiate alla vita del ragazzo, le mani che artigliavano la sua tuta da neve, il seno contro il suo petto muscoloso, il collo ricoperto da macchie violacee…

“Shika…” sussurrò dolcemente lei, lasciando che le labbra, nel dirlo, sfiorassero le sue.

“Spero che questo valga più dei suoi tre miseri baci…” sibilò lui, ansimando per l’eccitazione di avere le sue dolci forme premute addosso.

Mhhh no, ancora non bastano!” sogghignò la biondina, estremamente divertita.

Shikamaru reagì esattamente come aveva previsto; riprese con quella dolce tortura… lasciò il suo marchio su tutto il collo, senza risparmiare un singolo punto di pelle. Le soffiò nell’orecchio, lambendolo con la sua lingua calda, facendole scappare un gemito di piacere…

“Hai vinto… hai vinto…” lo supplicò “…questo vale per tutti i baci che ho dato in tutta la mia vita…” sussurrò Ino, baciandolo nuovamente.

Gli mordicchiò lievemente il labbro inferiore, giocherellò con la sua lingua, lasciò un singolo evidentissimo succhiotto ben in vista sul suo collo, ancora troppo candido

“Non sono ancora soddisfatto, ma per ora può bastare.” sentenziò il Nara, staccandosi dall’albero.

Ino si ritrovò con la schiena nel vuoto e si aggrappò a lui con tutta la sua forza. Shikamaru le avvolse subito la schiena con le braccia e la tenne in quella posizione senza la minima difficoltà.

“Era ora che mi baciassi, Shikamaru Nara… ho aspettato ben cinque lunghi anni…” ridacchiò la biondina, stampandogli un casto bacio sulla fronte.

“Ah sì?” fece lui, inarcando le sopracciglia “Beh, io potrei dirti lo stesso. Forse eri troppo impegnata a cercare le attenzioni di Sasuke e ad arrossire ai falsi complimenti di Sai, per badare a me!” scosse le spalle, allentando la presa su di lei.

“No, no! Non mi lasciare!” si agitò la kunoichi, aggrappandosi maggiormente a lui.

“Dipende dalla risposta.” sorrise lui, estremamente divertito.

“Beh, tu eri troppo impegnato a stare con Temari! O a decifrare stupidi codici con Shiho!” sbottò la Yamanaka, tenendosi saldamente alle sue spalle.

“Hai baciato Koryo.” fece lui.

“Hai flirtato con Mizumi.” lo rimbeccò lei.

“Era solo per farti ingelosire…” esclamarono all’unisono.

Si fissarono allibiti per qualche secondo, poi scoppiarono a ridere, con il cuore ricolmo di gioia. Il ragazzo sospirò soddisfatto, la fece scendere con delicatezza, le diede le spalle e si chinò lievemente; Ino sorrise e gli salì in spalla, dopodiché Shikamaru s’incamminò verso l’albergo.

“Ci sei proprio riuscita, mendokuse. Non mi sono mai arrabbiato tanto!” brontolò lui, imbarazzato.

“A chi lo dici. Quella bambinetta volevo strangolarla!” ribatté lei, stringendo la presa sul suo collo.

“Beh…” tossicchiò lui “… beh, ora sto con te.” rispose, dandole un pizzicotto sul fondoschiena.

“E chi l’ha detto?” cinguettò Ino schiaffeggiandogli la mano, con un sorriso a trentadue denti.

“Lo dico io. E chi si intromette… mendokuse...” sbuffò “… sarò di nuovo costretto a dargli una lezione. Perciò vedi di non farti troppi ammiratori, lo sai che preferisco stare in pace.” sentenziò con aria scocciata, ripensando al ritorno a Konoha; dove Ino aveva una decina di spasimanti.

“Cercherò di non farmi desiderare!” ridacchiò “E comunque il discorso vale anche per te. Non ti voglio più vedere da solo con Temari o Shiho… o qualsiasi altra donna.” esclamò con enfasi e con aria che non ammetteva repliche.

“Ma che c’entra, sono colleghe di lavoro!” protestò il Nara.

“Va bene… se proprio devi puoi lavorarci. Ma il meno possibile e niente extra… chiaro?!” scandì bene l’ultima parola, tornando ad aumentare la pressione sul suo collo.

Lo vide annuire più volte e, sorridendo, lo rilasciò tranquilla. Mentre camminavano iniziò a tormentargli il codino e lui a sbuffare come un treno.

“Lasciami in pace questi poveri capelli… quasi quasi me li taglio…” protestò lui, schioccando la lingua sul palato.

“Non ci provare! Io ti amo così!!!” replicò lei, senza pensarci.

“Tu cosa?!” sogghignò Shikamaru, fermandosi.

“Muoviti, Cho ci aspetta!!!” cambiò discorso, sempre più imbarazzata.

“Agli ordini, Ino-hime!” annuì riprendendo a camminare, con un sorriso compiaciuto.

 

T

 

Quando rincasarono in albergo era ormai sera. Choji gli andò incontro e, vedendoli insieme, sorrise ampiamente. I due si guardarono tra di loro lievemente imbarazzati e non poterono non ricambiare il suo sorriso candido.

“Bentornati!” li salutò con calore, scrutandoli con aria indagatrice.

“Sera, Cho!” trillò Ino, abbracciandolo per smorzare la tensione.

“Che ne dite di cenare? Ho una fame…” propose Shikamaru, togliendosi la giacca ricolma di neve.

“Buona idea!” lo imitò Ino, dirigendosi verso la sua camera.

“Ah, ehm… Mizumi è stata portata via da Kurenai-sensei. Penso fosse in missione con Kakashi-sensei, ma lui non l’ho visto!” li informò il rossino.

“Già, si è occupato di quello scocciatore del fratello!” sogghignò Shikamaru.

“Bene! Ora mi raccontate tutto!” sorrise incuriosito l’Akimichi, che già pregustava la buona notizia.

“Io prima voglio farmi un bel bagno caldo! Ci vediamo al ristorante per le otto!” esclamò la biondina, lasciando Choji steso sul divanetto dell’atrio.

“Anch’io devo cambiarmi, a dopo!” si congedò il Nara, seguendo la Yamanaka “Se vuoi facciamo il bagno insieme…” le propose in un sussurro, mentre salivano le scale.

“Forse… quando mi sposi!” sogghignò lei, sorniona.

“Che palle, devo aspettare così tanto?!” protestò il ragazzo.

La kunoichi scoppiò a ridere. Gli stampò un bacio sulla guancia e si chiuse in stanza. Il Nara sbuffò deluso e si diresse in camera sua, per cercare di placare i bollenti spiriti tenuti a bada troppo tempo. Un’oretta dopo, andò a bussare alla porta della compagna, trovandola vestita in modo molto elegante; un vestitino bianco, calze leggere fino a sopra il ginocchio, un copri spalle viola e i capelli rigorosamente sciolti. Il ragazzo fischiò compiaciuto e lei gli gettò le braccia al collo, stampandogli un veloce bacio sulle labbra.

“Non ti conviene provocarmi così.” l’ammonì il ragazzo, che percepiva un certo calore pervaderlo. Ino gli fece una linguaccia e scosse le spalle. Quindi lo sorpassò ancheggiando e prese a scendere le scale. diretta al ristorante. Lui sospirò e la seguì, puntando gli occhi su un punto preciso del suo corpo... riuscì a pensare ad altro solo quando raggiunsero l’Akimichi.

“Sì, sì, sì!!! Io lo sapevo, lo so e l’ho sempre saputo!!! VOI VI AMATE!!! VI AMATE TANTISSIMO!!! VI AMATE ALL’INFINITO!!!” gridò Choji, nel bel mezzo della cena.

“Cho, abbassa la voce! Ci guardano tutti!!!” lo riprese Ino, gesticolando.

“Beh, ovvio. Ino mi sbava dietro da quando la conosco!” fece ironicamente il Nara.

“Correzione: tu mi sbavavi dietro, carino!” lo apostrofò la biondina, indispettita.

“Ma se era palese! Andiamo, Yamanaka… sei sempre stata gelosa di tutte le donne che mi ronzavano intorno!” la provocò, troppo divertito per smettere.

“AH!!! Questa è proprio una grandissima cazzata! Al massimo eri tu che rodevi d’invidia quando ero persa per Sasuke, o quando Sai mi rivolgeva dolci complimenti!” rispose lei, ridacchiando.

“Ti prego! Quel diavolo di Uchiha ho sempre pensato che fosse gay! Mai a considerare le donne che aveva intorno… per non parlare di Sai, quel viscido falso e infame che ti reputa una racchia!” ribatté il ragazzo con il codino, afferrando una sigaretta fra le labbra.

“Si chiama gelosia, amore mio!” cinguettò Ino, facendolo quasi strozzare con il fumo.

Il povero Shikamaru prese a tossire così forte che se non fosse stato per la poderosa pacca dell’Akimichi, si sarebbe sicuramente soffocato. E la ragazza, a vederlo, era scoppiata a ridere senza contegno.

“Il fumo fa’ male, Shika-kun!” lo rimproverò, con aria innocente.

Il Nara la fulminò con lo sguardo. Buttò la sigaretta, ancora nuova, nel posacenere e si accomodò sulla sedia in modo scomposto. Choji li guardò con aria estremamente soddisfatta. Ormai sazio si lasciò andare contro lo schienale della sedia e si massaggiò la pancia piena con le mani. Socchiuse gli occhi e si gustò il suo film preferito per tutta la serata; i due amici che bisticciavano amorevolmente.

 

T

 

x

Inizio Lemon

 

Ino si rigirava continuamente nel letto. Era inevitabile che non riuscisse a dormire dopo tutto quello che era successo. Sorrise ed abbracciò il cuscino, immaginando che fosse Shikamaru. Il suo Shikamaru. Finalmente stavano insieme, o quasi, però era sicura di averlo finalmente incastrato tra le sue grinfie. Bastava un bacio; un semplice, innocente, tenero bacio per superare quel confine d’amicizia che da troppo tempo li divideva. Finalmente, pensò, poteva manifestare liberamente l’affetto che aveva per lui. E non poteva descrivere nemmeno lontanamente tutto quello che provava, tanto meno con una sola parola. Amore, amicizia, stima, rispetto, fiducia, comprensione, attaccamento, batticuore, desiderio, passione, compensazione…

Qualcuno bussò alla porta. Ino scattò seduta sul letto, con ancora il cuscino fra le braccia. Della porta riusciva ad intravederne solo la sagoma buia. Si alzò con un balzo e camminò in punta di piedi fino alla finestra, scostò il pesante tendaggio e permise ai fiochi raggi lunari di far luce nella stanza. Altrettanto silenziosa si diresse all’uscio e, con il cuore che martellava furioso nel petto, rispose.

“Shika?” sussurrò con un filo di voce.

“No, l’uomo nero…” replicò dall’altra parte la sua inconfondibile voce roca.

La biondina girò la chiave e, in pochi secondi, lui fu all’interno. Shikamaru richiuse la porta dietro di sé a chiave e si avvicinò alla ragazza con uno strano scintillio negli occhi. Ino corrugò le sopracciglia e portò le mani sui fianchi.

“Che vuoi a quest’ora della notte? Mi sembrava che l’ultimo litigio si fosse risolto in tuo favore! Il bambino ha vinto! Chissà Cho cosa pensa, adesso!” batté le mani, ironicamente.

Infatti voglio farmi perdonare…” ghignò lui.

“Ah sì? E come? Voglio proprio vedere se trovi le parole giuste!” lo stuzzicò, dedicandogli un’occhiata languida e satura di malizia.

“Chi l’ha detto che voglio scusarmi a parole?!” ribatté lui, afferrandola saldamente per la vita.

Il Nara fece scivolare le proprie braccia lungo la schiena sottile di lei, approfittando di quegli spazi che la ragazza aveva lasciato nel posizionare le mani sui fianchi. Il ragazzo, con un rapido movimento del bacino, la attirò a sé e le sussurrò qualcosa, facendo in modo di far sfiorare le due labbra ad ogni sillaba.

“Ti voglio…” le confessò, con voce resa roca dall’eccitazione.

Ino deglutì e avvertì improvvisamente la gola farsi troppo secca. Lo fissò lievemente smarrita, in quel momento non si sentiva decisamente la parte dominante della situazione. Era dannatamente debole e disarmata, domata da quello sconvolgente carisma sessuale che il Nara aveva acquisito con anni d’esperienza. Ormai non era più solo un ragazzino svogliato e apatico... era diventato maledettamente malizioso. Ed era stata proprio lei, inconsciamente, ad avergli sempre dato possibilità di un confronto femminile agguerrito e provocante, che l’aveva stuzzicato in ogni modo immaginabile. La biondina, all’improvviso, vide chiaramente in lui intelligenza e malizia che andavano a braccetto. Tutto ciò la innervosiva terribilmente… ma la intrigava allo stesso tempo. Lei, con un uomo, voleva sempre sentirsi superiore… ad eccezione di certi momenti, in cui impazziva all’idea di essere sottomessa. D’altro canto il Nara, finalmente, aveva l’occasione buona per scaricare su di lei l’immenso desiderio che aveva da sempre tenuto per sé, o sfogato su altre donne... sebbene non fosse mai stato completamente soddisfatto. Perché lui avrebbe potuto andare con venti o cento ragazze, ma nessuna di loro era lontanamente paragonabile a lei. Semplicemente perché nessuna di loro era Ino. E il ragazzo, per arrivare al piacere, doveva costantemente pensare al suo viso angelico, al suo modo di fare esuberante, alla sua dolcezza nascosta, al suo corpo perfetto…

“Aspetta!” lo bloccò la Yamanaka “Dobbiamo chiarire un po’ di punti.” esclamò, con fare deciso.

Si divincolò dalla sua presa, allentata per la sorpresa, e lo trascinò verso il letto, dove lo fece sedere di forza. Subito dopo lo affiancò e accavallò le gambe, in attesa che lui dicesse qualcosa. Per tutta risposta il ragazzo sbuffò.

“Che noioso!” continuò la kunoichi “Devo sempre fare tutto io… beh? Stiamo insieme? Smetterai di uscire con le altre? Guarderai sempre e solo me?!” lo incitò, scocciata dal suo silenzio.

Lui la fissò qualche secondo, con aria allibita. Lentamente, un sorrisino appena spiccato gli storse le labbra e si accentuò sempre più.

“E allora?!” protestò Ino, al limite della sopportazione “Troppa fatica rispondere a delle domande così semplici?!” sbottò, alzandosi in piedi di scatto per darsi un’aria più minacciosa.

Il sorriso di Shikamaru non fece altro che crescere fino ad esplodere in una risata sommessa. La Yamanaka rimase a fissarlo, come inebetita. Quando lui si ricompose, parlò.

“Ino, Ino… mi farai diventare pazzo, prima o poi!” scosse il capo, rassegnato “Possibile che voi donne vi dobbiate fare sempre mille paranoie? Perché per un uomo è tanto più semplice?!” sospirò pazientemente, mentre s’alzava in piedi per fronteggiarla.

“Cos’è che sarebbe semplice, Nara? Per me non è semplice! Non lo è mai stato!!!” lo apostrofò la ragazza, inacidendo il tono di voce.

“E’ lampante… persino Cho ci è arrivato prima di te! Mendokuse Yamanaka…” sbuffò, incrociando le braccia al petto “Mi fai proprio uscire di testa!!!” protestò.

“Possibile che tu debba sempre fare il misterioso?! Io sono una donna di fatti e parole schiette, non di indovinelli e doppi sensi!!!” sibilò sempre più nervosa, senza mai abbassare lo sguardo.

Era estremamente irritata dalla sua eccessiva calma. Lui sorrise, questa volta più dolcemente.

“Tu sei mia e io sono tuo… anche se avrei voluto mettere in pratica questo ragionamento da quando ti conosco!” brontolò a bassa voce, facendola sorridere ampiamente.

“E’ il tuo modo per dirmi che stiamo insieme? E che avresti voluto stare con me da quando mi conosci?!” lo provocò lei, ben consapevole di metterlo in imbarazzo.

“Insomma…” sbuffò lo shinobi, per l’ennesima volta “Vuoi proprio costringermi a dirlo?!” sospirò.

“Che cosa?” domandò Ino, curiosa.

“Che ti amo... mendokuse…” proferì  Shikamaru, con espressione estremamente seria.

La biondina si sciolse completamente… era la certezza che cercava. Quelle rare parole, che mai aveva sentito pronunciare da lui, l’avevano fatta sentire in pace con il mondo. Impetuosa come un tornado gli gettò le braccia al collo e lo baciò, con una passione irrefrenabile. Shikamaru le circondò i fianchi con le braccia muscolose e la fece aderire al suo busto ben scolpito. Entrambi percepirono una vampata di calore travolgerli per tutto il corpo... era passione pura, fuoco ardente, amore represso…  le mani di lui si insinuarono sotto il maglioncino viola di lei e presero a massaggiarle audacemente la schiena. La Yamanaka, di riflesso, spinse il bacino contro di lui e sentì con chiarezza qualcosa che si era sempre e solo immaginata. Interruppe quel bacio frenetico solo per scoccargli uno sguardo prettamente tentatore. Le sottili mani presero a torturare il codino dritto del ragazzo che, fino a quel momento, non le aveva mai permesso di sfiorare.

“Se te lo lasciavo toccare…” le rivelò “… mi venivano in mente pensieri indecenti.” sogghignò, tra un bacio e l’altro “Diavolo, Ino… non so come ho fatto a resistere fin’ora…” le bisbigliò in un orecchio, soffiandole dentro. Lei gemette e si ritrasse, come se fosse stata scottata.

“Le tue parole hanno un altro doppio senso…” ridacchiò piano la Yamanaka.

“Ma questa volta ti piace, ammettilo…” esclamò, aumentando la stretta su di lei.

Il Nara le catturò le labbra in una morsa dolce e inevitabile. Le succhiò avidamente il labbro inferiore e lei gli permise di impossessarsene per qualche secondo. Poi ribaltò le posizioni e approfondì il bacio, spingendo Shikamaru contro al muro. Lo schiacciò contro la parete, iniziando ad artigliargli il maglione nero per cercare di sfilarlo. In pochi movimenti riuscì nell’intento e, quando il ragazzo esibì i suoi pettorali, Ino emise un ghigno soddisfatto. Con frenesia iniziò a carezzarli, prima dolcemente, poi sempre più arditamente. Lui la lasciò fare, socchiudendo gli occhi per il piacere che il suo tocco vellutato gli provocava. Quando la biondina saggiò ogni sua parte con il tatto, passò al gusto. Audacemente lo baciò, partendo dalla clavicola, fino ad arrivare agli addominali. Lui, a quel punto, chiuse gli occhi ed ebbe l’impulso di spingerla più giù con la testa, ma si bloccò… non voleva iniziare in modo così volgare. Con lei doveva essere dolce e speciale… indimenticabile. Quando Ino tornò dritta davanti a lui con aria furba, lo shinobi la squadrò da capo a piedi, inclinando il capo da un lato. La ragazza assunse un’espressione curiosa e inarcò le sopracciglia, attendendo una sua mossa. Shikamaru, con faccia seria, si passò sensualmente la lingua sulle labbra. Quel piccolo gesto, in apparenza insignificante, provocò alla Yamanaka un tuffo al cuore. S’immaginò quello stesso movimento addosso a lei e chiuse gli occhi, per assaporarne l’immagine. Non fece in tempo a riaprire le palpebre che si trovò sbalzata in aria e atterrò di schiena contro qualcosa di morbido. Realizzò che era il letto solo quando Shikamaru la posizionò dritta, facendola poggiare comodamente sul cuscino. Come un animale sulla preda si avventò su di lei, a cavalcioni, senza pressarla troppo. Si puntellò sulle ginocchia e sui gomiti e riprese a baciarla con implacabile desiderio. Ino gli circondò il collo con le braccia, per avvicinarlo ulteriormente a sé e lo intrappolò con le gambe, che allacciò saldamente intorno alla sua schiena. In quel movimento urtò la parte sensibile del compagno e lui, che tremava per l’emozione, aumentò d’impazienza. Le lasciò una scia di saliva lungo tutto il collo, sulla quale spiccava un evidentissimo marchio violaceo. Il suo marchio. Un succhiotto che non sarebbe andato via prima di due settimane, dopodiché lo avrebbe rinnovato per rivendicarla sua. La biondina non era da meno, aveva impresso lo stesso segno anche a lui, ancora più evidenziato rispetto al suo. Quando lo shinobi decise che l’impedimento era troppo, si mise in ginocchio sul letto, l’afferrò per i polsi e la fece sedere davanti a lui. Con gesti delicati e fulminei le sfilò il maglione e il reggiseno. Lei gemette di sorpresa, quando percepì il petto libero e privo di sostegno davanti agli occhi famelici del compagno. Le girava la testa. Il Nara l’aveva nuovamente schiacciata sotto il suo peso e, la nuova mira, era ovvia... Shikamaru iniziò a torturarle ogni minima parte del busto: il seno morbido, la pancia piatta, i fianchi arrotondati... erano ormai sul punto del non ritorno. Ansimanti, sudati, impazienti, smaniosi, passionali e lascivi continuarono ad amarsi, come mai si erano amati prima. Ad un tratto si trovarono ribaltati;  Shikamaru sdraiato a pancia in su e Ino seduta su di lui che lo provocava strusciandosi avanti e indietro, tra un bacio e l’altro. Il ragazzo posizionò le mani sul suo fondoschiena, stringendolo con foga e attirandolo verso di sé. Lei, in contemporanea, muoveva il proprio bacino verso l’alto.

“Shika… facciamolo…” bisbigliò la ragazza, che tremava dall’impazienza.

Lui la prese in parola. La riportò sotto di sé maneggiandola come se fosse stata un fuscello e la inchiodò al materasso. Si puntellò con la mano sinistra sul letto, mentre l’altra scivolava lentamente sull’addome di lei… sempre più in basso…  e quando raggiunse i miseri pantaloncini li abbassò di getto. La Yamanaka non fu da meno e, nel mentre, fece lo stesso con lui. Entrambi, ormai completamente succubi l’uno dell’altra, rimasero semplicemente con addosso l’intimo. Si rimirarono per qualche secondo, senza mai essere sazi di quelle effusioni. Nonostante il sudore, Ino sapeva ancora di fiori e Shikamaru emanava un forte ed inebriante profumo maschile. Anche questo influiva a scatenare gli ormoni, poiché si dice che l’olfatto è uno stimolo all’eccitazione. Shikamaru inspirò forte il suo dolce profumo e per poco non la soffocò con l’ennesimo bacio, che servì a distrarla dall’ultima fase. Senza che Ino se ne accorgesse, presa com’era dalle labbra di lui, il Nara sfilò gli ultimi due ostacoli e si posizionò contro di lei, ormai inarrestabile. Iniziò a torturarla dolcemente, in modo da facilitare l’unione. La biondina ansimava sempre più forte, sempre più impaziente… e lui, nel sentirla così calda sotto di sé, non resistette oltre. Con un colpo secco e deciso affondò in lei, strozzando il suo gemito con la propria bocca. Assaporò ancora quelle dolci labbra rese più morbide dalle proprie e lei, nel mentre, inarcò la schiena verso di lui. Questa volta fu Shikamaru ad emettere un verso di sorpresa e, ormai coinvolto in quell’estremo desiderio, chiuse gli occhi ed affondò il viso nell’incavo del suo collo. La ragazza lo imitò e si rilassò, senza comunque diminuire l’intensità delle spinte. Lo shinobi aumentò il ritmo, lo rallentò e si fermò tutto d’un tratto. La kunoichi emise un ringhio di disapprovazione e, proprio quando stava per protestare, lui entrò nuovamente in lei. Ripeté il tutto per altre tre volte, finché Ino non lo strinse saldamente tra le sue gambe per impedirgli di staccarsi. Gli lasciò giusto lo spazio per muoversi avanti e indietro e lo aiutò a raggiungerla fino al suo punto più intimo. Questa volta fu impossibile reprimere un gridolino, cosa che eccitò ulteriormente il ragazzo già su di giri. Shikamaru si sollevò un poco, per ammirarla. Lei era sua, completamente sottomessa a lui, con le guance arrossate e il fiato accelerato per il piacere che lui le stava dando. Quella visione lo fece impazzire e, senza più riuscire a controllarsi, raggiunse il Paradiso. Ino lo seguì qualche secondo dopo, completamente in estasi. Per loro quel breve momento parve un’eternità, che unì completamente le loro anime.

Qualche secondo dopo, il Nara si accasciò su di lei, soddisfatto e appagato come mai era stato. La Yamanaka sospirò e percepì gli occhi farsi lucidi. Quando lui sollevò la testa e la vide, si allarmò.

“Ti ho fatto male???!!!” fece lui, avvolgendole le guance fra le mani.

La biondina negò con un sorriso e gli dedicò uno sguardo ricolmo di dolcezza.

“No… sono felice.” ribatté in un sussurro, facendolo sospirare di sollievo.

Lo shinobi si spostò, sdraiandosi a lato della ragazza a pancia in su. Lei ne approfittò per accoccolarsi di lato contro il suo petto e Shikamaru le avvolse le spalle con un braccio. Rimasero così, in completo silenzio, per vari minuti. Non avevano più bisogno di parole, si erano già detti tutto con l’amore, le emozioni, i baci, le carezze, gli sguardi… e ormai facevano parte l’uno dell’altra. Erano diventati un essere unico, inseparabile, completo.

“Ti amo da morire...” gli bisbigliò la ragazza, all’orecchio.

Mendokuse…” ribatté lui, con un falso sbuffo e un ghigno in volto.

“Cosa?!” s’irritò la ragazza, dandogli un pugno sul petto.

“Ehi! Scherzavo… anche io ti amo… seccatura…” brontolò il ragazzo, imbarazzato.

“Così va meglio!” cinguettò Ino, tornando ad abbracciarlo.

 

x

Fine Lemon

 

T

 

La mattina seguente Choji osservava gli amici, con un sorriso largo trentadue denti. I due compagni marciavano mano nella mano, senza l’ombra di alcun litigio, ne arrabbiatura.

“Quand’è che avete fatto pace?” domandò curioso l’Akimichi.

“Ieri notte…” rispose schietto Shikamaru, guadagnandosi uno schiaffo sulla nuca dalla ragazza.

“Maiale che non sei altro!!! Non gli credere Cho!!! Lo sai che è diventato mezzo scemo!!!” sbottò la biondina, che era arrossita di vergogna.

I due ragazzi scoppiarono a ridere di gusto nel vederla così agitata.

“Sì, sì… ridete pure…” brontolò lei, offesa “Vorrà dire che la prossima volta ti lascio in bianco!” sussurrò divertita all’orecchio del fidanzato.

“Dimentichi che io posso saltarti addosso in qualsiasi momento…” ribatté lui, con tono schifosamente maschilista.

Di tutta risposta la Yamanaka gli tirò un sonoro ceffone e non gli rivolse la parola per tutto il giorno. Nonostante stessero insieme, i bisticci non sarebbero mai finiti. Choji ridacchiò tra sé e sé, allegro e spensierato… era particolarmente su di giri e non vedeva l’ora di raggiungere la meta tanto agognata: la sua Natsumi. Ma questa è un’altra storia.

 

T

 

“Shika?” sussurrò Ino, mentre passeggiava sulla neve che rischiarava il paesaggio notturno.

Seh?” ribatté il ragazzo con il codino, soffocando uno sbadiglio.

“Lo facciamo sulla neve?” propose la biondina con estrema naturalezza.

Gli occhi del Nara si illuminarono all’istante. Immediatamente risvegliò ogni senso e scacciò quella dannata voglia che aveva di dormire, per soddisfare un desiderio ancora più agognato. Con uno scatto sbatté la ragazza contro un enorme masso, la sollevò per le cosce e fece aderire perfettamente a sé. Lei si strinse forte alle sue spalle per non cadere e, dopo il primo bacio, ricaddero in quella frenesia che li avvolgeva almeno una volta al giorno… ma anche questa è un’altra storia.

 

 

 

TTTThe EndTTT

 

T

 

Non ci credo… ce l’ho fatta?! L’ho finita?! Davvero?! BWAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHH!!! *sfogo* che esaltazione!!! Sono davvero contentissima di averla conclusa. Questa ficcy mi soddisfa pienamente, lo confesso. Ho cercato di rendere al meglio l’essenza di Ino e Shikamaru, anche se in alcuni pezzi potrebbero essere un po’ OOC… e poi perdonate il cambio di rating, ma con questa scena Lemon finale era inevitabile!!!^^” Grazie infinitamente per Voi tutti che avete letto fino a qui *inchino* mi scuso per il mega ritardo e vi ringrazio anche per l’infinita pazienza! Ma ora, eccomi qui… con un cappy in più del previsto e una mega scena Hot che ho dedicato alla mia Sakurina… spero fortemente che tutte voi possiate/vogliate leggerla… T.T Detto ciò mando un mega bacione a tutti coloro che mi hanno sopportato fin’ora, a Sil-chan e nonna Rinoa, a tutti gli amanti ShikaIno e alle mie favolose recensitrici. Vi adoroH!!! E… ShikaIno Is Rock!!! <3

 

 

 

 Ed ora, risposte alle amate recensioni:

 

X Bakalandia: Bakaaaaaaaaaaaaaa l’ho finita!!! E’ tutta per te, soprattutto l’ultimo pezzo!!! Ho sudato davvero per scrivertelo, quindi se non ti piace mi offendo U.U mwuahuahauah ora ti farò morire di curiosità con la prossima ficcy, anche se per metà me l’hai suggerita te!!! XD Certooooo Shika geloso è proprio un amore <3 ma mai quanto la dolce Ino <3 però qui ho fatto soffrire un po’ il nostro baldo giovine, perché toccava decisamente a lui XDDD Sììì Koryo è tipo Van, però più sfigato… e il mio amatissimo Kakashi l’ha messo al tappeto!!! <3 Quanto lo amo!!! *Kakashi non Koryo* >.< Allora?! Shika che salta addosso a Ino ti soddisfa o volevi che la sbattesse per tre volte consecutive?! X3 naaah… mi tengo l’immaginazione per la prossima ficcy, mi servirà assolutamente!!! *ghigno* uhauahauaha Zumbumi (alias Mizumi) e Koryo… no, niente incesto, semplicemente un’immensa adorazione per suo fratello perché è il suo esempio di vita… ma tu pensi sempre agli incesti?! Maniaca che non sei altro XP Ok, ci sentiamo su msn caVa!!! Ti amoH <3

 

X Ryan: (nota la confidenza) XD Macciao!!! <3 Ohohohoh *anch’io imito la risata da Babbo Natale è scimmiosissima* XD ovvio, ovvio. Ino si vendica sempre dei torti e della sofferenza subiti. E’ una donna forte e determinata, che ottiene sempre ciò che vuole, compreso Shikamaru!!! Spero davvero che la fine non ti abbia sconvolto… ti dirò, ho cercato di essere più fine possibile!!! >//< Siii ho creato Koryo sulla base di un mio vecchio personaggio… e comunque ci voleva qualcuno che tenesse testa a Shika quindi, oltre che stragnocco, anche molto dongiovanni!!! XD Certo che le supposizioni di Shika sono esatte, lui è un genio dopotutto *invidia* beato lui che capisce tutto al volo, io sono tarda invece… T.T  Chooooo *_____* poverino, in ogni ShikaIno mi viene l’istinto di fargli trovare una ragazza… sennò si sente solo soletto e, buono com’è, proprio non se lo merita. Dico bene? <3 Ti devo davvero ringraziare, il tuo sostegno è stato fondamentale!!! Un bacione grandissimo, spero di risentirti presto in qualche recensione!!! Ja Nee X3

 

X Crybaby: Uhauahuahauahauaheggià, Cho lo dovrebbero fare santo!!! XD La tua citazione mi ha lasciato inizialmente perplessa (in mente mi dicevo: ma l’ho scritta io?) poi la mia testolina baka-ta si è ricordata… povero il nostro Choji… ma dai, anche se all’inizio l’ho trascurato, alla fine l’ho sistemato insieme a Natsumi!!! *.* Il tuo commento “finalmente”… beh, mi sono letteralmente scompisciata XD Sei geniale!!! Grazie infinitamente per avermi seguito fino a qui, ti meriti un bacione!!! Ehm… e non ti shockare per la fine!!!^^” Alla prossima!!! Ja Nee X3

 

X Diana: (nota la confidenza) XD Eccoti!!! <3 Grazie dei commenti sempre così affettuosi *come sempre mi commuovo* davvero ti piace questa ficcy?! Mi rendi immensamente felice XDDD Grazie delle recensioni e di averla messa tra i preferiti… ti adoroH!!! Uhauahauah *allunghiamo tutte i tentacoli su Shika* e io anche su Kakashi… XP  Ahhhh un’altra fan di Kiba, come Sakurina (alias Bakalandia) X3 questo Inuzuka fa’ un successone!!! Ehhhh sìììì se non soffrono non possono amarsi così tanto, alla fine… l’irrefrenabile desiderio che si scatena tutto in un solo colpo… *paccy che sogna ad occhi aperti* ehm ehm… comunque qui è Shika che soffre, finalmente!!! Ino ha già subito abbastanza… uhauahauah la scena della vasca è stata una perla molto ispirata <3 Come vedi Koryo è andato fuori gioco, dopo averci messo lo zampino… ma ringraziamolo lo stesso, senza di lui Shika non si sarebbe mai fatto avanti U.U (sto stordito) Come spiegavo a Sakurina, Mizumi è gelosa del fratello ma non esiste incesto… è semplicemente gelosa perché lui, per lei, è come un eroe!!! XD Sì, l’ho fatta un po’ strana e incoerente… grazie del tuo preziosissimo sostegno!!! Spero che la fine non ti abbia sconvolto troppo!!! Un bacione immenso anche a te e a prestissimo!!! Ja Nee X3

 

X Kikky: (nota la confidenza) XD insomma, tutti questi nomi complicati, per forza mi viene da abbreviarli!!! Yoooooo <3 mwuahauhauahauh scusa se ti ho lasciato in sospeso, ma è quello che induce il lettore a voler andare avanti con desiderio!!! <3 O sbaglio? XD (mi sento osservata in modo minaccioso) ehm ehmahhhh ovvio che ho allungato per voi amate recensitrici!!! Tutto il vostro entusiasmo mi ha dato una forza incredibile per andare avanti!!! *sono davvero commossa* vero, vero, vero: anch’io AMO Shika geloso… molto meglio che Ino (sono gli uomini a dover soffrire) giusto?! X3 Ma no, Ino fa’ un po’ la cattivella per provocarlo, sennò questo sveglione non si faceva più avanti!!! Ha fatto bene, sì U.U (me lo dico da sola XD) Ecco, appunto… Ino ha sofferto di più, quindi il Nara deve solo starsene zitto in un angolino a ringraziare XD (non sono d’accordo… ndShika / cavoli tuoi U.U ndpaccy) Choji alla fine trova l’amore!!! Anche se non l’ho scritto esplicitamente… altrimenti rischiavo di allungare troppo!!! Al massimo faccio una storia solo per lui, che se la merita tutta <3 (W il nostro Cupido dello ShikaIno!!!) *.* Mi scuso anche con te, se la scena finale si è sconvolta… dopotutto ho deciso di mettere rating rosso solo adesso… spero che tutte voi possiate leggere!!! T.T Un grazie infinito per le super incoraggianti recensioni!!! Mi auguro di sentirti presto!!! ShikaIno4ever, carissima!!! Un bacione enorme!!! Ja Nee X3

 

 

 

 

 

 

  
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