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Autore: YouMakeMeStrong1309    26/08/2015    1 recensioni
-Non poteva sapere che quei buchi neri che aveva al posto degli occhi intimorivano buona parte degli studenti della London high school, non poteva sapere che quelle curve che lei chiamava difetti facevano girare la testa a tutti i ragazzi della scuola e ovviamente non poteva neanche immaginare che quel suo viso tanto fine quanto innocente le avrebbe causato l'incontro con la persona che le avrebbe scombussolato la vita.-
°il ratings potrebbe variare da Arancione a Rosso
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 5 
La sua migliore amica era una cavolo di manipolatrice.
era riuscita a convincerla che non era poi così male avere uno sconosciuto in casa.
Che cavolo già la turbava parecchio l'idea di essere senza i suoi, adesso ci si metteva anche un'estraneo ad aumentare la sua ansia.
Nei suoi diciassette anni mai si era trovata in una situazione simile e per questo motivo era abbastanza terrorizzata. Si maledisse mentalmente per averle dato ascolto mentre girava per il supermercato alla ricerca di qualcosa da preparare per quella sera.
Che diavolo poteva saperne lei di cosa piaceva al suo nuovo coinquilino? Inizialmente aveva optato per un semplice piatto di pasta all'italiana, ma poi era stata assalita da mille domanda del tipo "e se fosse allergico al glutine? o al pomodoro?" E così ora si trovava in un gigantesco supermarket trascinando un carrello pieno di qualsiasi alimento.
Era arrivata al reparto frutta quando, persa nei suoi pensieri finì addosso a qualcosa, o meglio qualcuno.
Davanti a lei infatti si trovava uno dei ragazzi della biblioteca, Zayn le pareva si chiamasse, che la stava fissando sempre con quel ghigno divertito stampato in faccia.
<< ragazzina dovresti stare più attenta quando cammini, o rischi di farti male. Se poi lo fai solo perché vuoi conoscermi non farti problemi dolcezza, basta chiedere>> Le disse con un tono tremendamente strafottente da farla innervosire. 
Ma chi si credeva di essere quello? Che poi dolcezza? Tutta questa confidenza da dove usciva? L'aveva vinta alla lotteria? 
Raramente aveva trovato qualcuno che le stava sulle scatole a pelle, la sua era un'indole tranquilla e la maggior parte delle volte era gentile e disponibile con tutti, ma quel ragazzo, i suoi modi di fare e persino il suo sorriso le davano ai nervi.
Per questo motivo gonfiò le guance e soffiò via l'aria alzando gli occhi al cielo in un'espressione profondamente scocciata per poi superarlo con il carrello. << mamma non ti ha insegnato che si chiede scusa quando si urta qualcuno "per sbaglio"? >> Continuò il moro raggiungendola, e calcando sulle ultime due parole.
<< si ma mamma mi ha detto anche di non parlare con gli sconosciuti quindi scusa, ma ora devo andare >> E riprese a camminare, un po' più in fetta.
<< ma quali sconosciuti, noi ci siamo presentati qualche giorno fa, non puoi averlo già scordato! guarda che potrei offendermi! >> Esclamò con finto tono indignato Zayn, piantandosi davanti l carrello bloccandolo.
E a questo punto Liz aveva raggiunto il limite. non bastava tutto quello che l'aspettava quella sera, la immensa spesa che stava facendo probabilmente senza motivo, adesso ci si metteva anche "questo qui" a darle fastidio.
<< si può sapere cosa vuoi? >> esasperò quindi.
<< niente di particolare, IO mi ricordavo di te, e quando mi sei finita addosso ti ho riconosciuta ed ho pensato che non sarebbe male conoscersi meglio >> e le fece un occhiolino.
ll rossore comparve inevitabilmente sulle guance della ragazza che comunque con << io invece penso che sarebbe una buona idea se tu mi lasciassi stare e andassi per la tua strada. >> lo liquidò, una volta per tutte continuando a camminare, sentendo come risposta qualcosa come << tanto ci saranno altre occasioni, dolcezza>> o roba del genere, a cui però non prestò la minima attenzione.
 
"ragazza interessante" pensò, guardandola allontanarsi. E da quel momento qualcosa scattò nella mente di Zayn. Lui era fatto così, ormai aveva deciso che quella ragazza lo incuriosiva e non avrebbe rinunciato a conoscerla e perché no magari sarebbe riuscito a portarsela a letto. Si sentiva abbastanza sicuro di se il ragazzo, con quel bel faccino che si trovava gli bastava un niente per far cadere le ragazze ai suoi piedi e la cosa non poteva che fargli comodo, visto la sua nomea di don giovanni.
...
Erano ormai le sette di sera quando il suono del campanello interruppe Elizabeth dalla cottura dei suoi involtini, preparati per tutto il pomeriggio. Aveva i capelli raccolti in una crocchia disordinata, e addosso un semplice paio di leggins neri abbinati ad un maglione arancio ormai un po' scolorito. 
La faccia sorridente di Josh fece capolino nel su campo visivo non appena aprì la porta.
<< principessa! >> la salutò il ragazzo. << sono solo passato a vedere come stai e magari a salvarti da una crisi di nervi, conoscendoti. se è un brutto momento però non c'è problema ripasso più tardi>>
<< macché accomodati, vuoi qualcosa da bere ? io devo finire di fare una cosa in cucina>> ammise.
<< lo sai che sono un cuoco nato, modestamente, se vuoi posso darti una mano. >> e facendo sorridere la bionda la seguì nell'altra stanza.
...
Liz non sapeva come si fossero trovati in quella situazione. Ricordava solo che per gioco lei gli aveva soffiato in faccia quella poca farina che le restava tra le mani, dopodiché era iniziata la guerra.
Fatto sta che ora lei e ciò che restava di Josh erano completamente ricoperti di quella polverina bianca, mentre continuavano a rincorrersi e a lanciarsela da lontano. Quando entrambi si fermarono con il fiatone si guardano negli occhi per poi scoppiare una fragorosa risata. Forse troppo alta però, tanto, che non sentirono la porta aprirsi e subito dopo chiudersi, così alta, da sovrastare del tutto il “siamo arrivati” pronunciato da Ashley e talmente rumorosa da non accorgersi minimamente delle due persone che erano dietro di loro, e che li stavano guardando chi con uno sguardo divertito, chi invece con uno sorpreso e infastidito allo stesso tempo.
Quando i due si ripresero, asciugandosi le lacrime si girarono contemporaneamente verso le figure appena arrivate, e fu allora che ad Elizabeth, una volta focalizzato colui che accompagnava la sua migliore amica, cadde dalle mani il pacco di farina che stava reggendo. La sua bocca assunse la forma di una grande "O" e le sue guance assunsero la loro solita tonalità di rosso, magari anche un po più scura questa volta. << TU?>> esclamarono insieme guardandosi negli occhi.
Non poteva essere, Lui era lì e, a meno che Ashley non l'avesse appena conosciuto e avesse deciso di portarlo a casa sua senza motivo, cosa altamente improabile, sarebbe stato il suo coinquilino.
...
Non poteva essere, Lei era lì, e sarebbe stata la sua coinquilina. 
Ancora una volta la fortuna aveva girato a suo favore, tolto per quell'energumeno che la stava abbracciando, certo.

ECCOMI QUA :) HO RIPRESO QUESTA STORIA DOPO QUASI DUE ANNI QUINDI MI SCUSO PER EVENTUALI ERRORI NEI PRIMI CAPITOLI. AD OGNI MODO SE VI VA LASCIATE UNA RECENSIONE, A ME FAREBBE MOLTO PIACERE SAPERE COSA NE PENSATE. SPERO PIACCIA, A PRESTO D.
  
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