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Autore: Nejisfan    26/08/2015    1 recensioni
Ragazzi che si amano nei modi più disparati, negli istanti più vari. Incontri, scontri, passione e liti, difficoltà comuni e caratteri complessi.
L'amore è il centro di tutto, anche quando è confuso o a senso unico o difficile da esternare.
Riguarda loro come riguarda noi.
Questa raccolta parla di questo: dell'amore. Nulla di più facile e di più difficile insieme.
(Ambientazione: AU. Frasi ispiratrici prese dalle canzoni bellissime di Daniele Silvestri).
Conclusione: capitolo 30, Shikamaru e Ino alle prese con una manifestazione e qualche coro, tanti lamenti e tanto amore nascosto (ma neanche troppo).
Raccolta dedicata a chiunque abbia apprezzato e incoraggiato il mio percorso su Efp: ciao amici, mi prendo una pausa, e questo è il mio saluto.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Team 10, Team 7, Team 8, Team Gai
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Amarsi  in modo cosmico.


Capitolo diciassettesimo.
Titolo:  Un lieve sentore di emozioni contrastanti.
Introduzione: Una partenza e un saluto che manca all'appello, un ritorno improvviso e un po' troppi shots, una ragazza da portare in braccio e un letto da condividere in momenti di debolezza alternati, un discorso profondo in un bagno, un po' di vomito meritato.
Dalla fic: Poi la abbraccia, non sa proprio perché lo fa, e lei si aggrappa a lui con una forza fuori dal comune.
"Ti porto a casa, Tenten" mormora, una volta concluso l'abbraccio che zittisce per un secondo la castana.

 NejiTen-"Lo so che non ti piacciono le situazioni in bilico, le cose che succedono, e succedono, lo so"


 
17: Un lieve sentore di emozioni contrastanti.
 
"Lo so che non ti piacciono
le situazioni in bilico
le cose che succedono
e succedono lo so..."

Quando Neji entra nel ristorante, Tenten ordina dieci shot.
Il cameriere la fissa sbigottito, prima di consegnarglieli, poi lei li beve di seguito, uno dietro all'altro.
Rock Lee si alza dalla sua postazione per arrivare alla parte opposta del tavolo da quindici in cui sono seduti e raggiungere la sua migliore amica.
"Tennie! Neji è qui!" grida, contento. 
"Oggi è tornato dall'Erasmus!" aggiunge, continuando ad esaltarsi.
"L'ho visto".
Tenten è ferma e immobile, gelida quanto le è possibile.
"E perché non vai da lui?".
"Tra poco ci vado, ok?".
L'ultima frase la ragazza la grida in faccia all'amico piena di rabbia, e Rock Lee non c'entra niente, si è solo preso un po' del risentimento che la giovane prova per qualcun altro. Qualcuno che parte per un anno e neanche la saluta, qualcuno che se ne va e la fa incazzare, ma che non si è dimenticata neanche in un anno intero.





"Ciao, Neji che se ne va e neanche saluta!".
Ok, ha bevuto troppo, questo non è decisamente il modo migliore per iniziare una conversazione.
Neji Hyuga osserva una ragazza che a malapena si regge in piedi e scuote la testa nervoso.
"Quanto hai bevuto?" domanda soltanto.
"Quanto mi pare, sei venuto a controllarmi adesso?".
L'alcol accentua la rabbia di Tenten, che se non avesse bevuto la quantità spropositata di alcolici che ha bevuto probabilmente non sarebbe stata in grado di urlargli contro niente di tutto questo.
L'alcol scombina le emozioni di una giovane che nessuno ha mai visto piangere proprio nel momento in cui scoppia, una fontana di rabbia e dolore sottoforma di lacrime fredde.
"Fottiti, stronzo!" grida allo Hyuga, che la afferra per le spalle nel disperato tentativo di calmarla.
Poi la abbraccia, non sa proprio perché lo fa, e lei si aggrappa a lui con una forza fuori dal comune.
"Ti porto a casa, Tenten" mormora, una volta concluso l'abbraccio che zittisce per un secondo la castana.
Lei lo guarda interrogativo, lui la prende in braccio e varca la soglia del ristorante.
Tutti i loro amici seduti al tavolo si voltano a guardarli uscire: Neji sarà anche disinteressato, ma dopo un anno non ha rivolto uno sguardo a nessun altro.





"Puoi mettermi giù?".
Tenten grida come una pazza, Neji finge di non sentirla e la trascina di peso- letteralmente- fino alla residenza Hyuga.
"Mi sa che è meglio se i tuoi non ti vedono in questo stato" borbotta, poi apre la porta di casa sua.
Solo una volta arrivato alla sua stanza lo Hyuga permette alla ragazza di poggiare i piedi a terra, e lei si siede sul letto dell'altro.
"Dormi un po', ti farà bene, io vado sul divano" sbuffa il ragazzo, guardandola con attenzione.
"Mi prometti che domani parliamo?" domanda l'altra.
Neji annuisce, apre la porta della sua stanza e si prepara a uscire.
"Puoi restare qua? ti prego".
Le emozioni contrastanti di Tenten sono proprio complicate, lo Hyuga la guarda e non sa cosa fare.
"Ok".





Tenten si sveglia nel mezzo della notte e ha lo stomaco sotto sopra; è sempre stata debole di stomaco ma si ostina a bere troppo.
Le serve un po' di tempo prima di capire di stare dormendo accanto a Neji, di essersi raggomitolata sotto al suo braccio.
Neji.
Neji che parte senza dirglielo, che non mostra mai un sentimento che sia uno, che si ripresenta dopo un anno e sembra innervosirsi perché ha bevuto.
Neji e le mille contraddizioni di Neji, Neji e il viso bellissimo che si ritrova, e il corpo caldo e le braccia forti.
Neji, e il nome che si ripete in testa continuamente da sempre.
Neji Neji Neji.
Che apre un attimo gli occhi, la guarda e sbuffa.
"Come stai?" le chiede, mentre lei  si domanda come abbia fatto a sentire che si è svegliata.
"Bene" mente, perché le viene un po' da vomitare, ma non vuole dirlo.
La ragazza cerca di allontanarsi dalla posizione imbarazzante in cui è e dal ragazzo che le provoca troppe emozioni ma l'altro se ne accorge e inaspettatamente la attira a se'.
"Io non dormo mai bene, con te qui invece sono calmo" dice piano, e Tenten ha gli occhi lucidi- maledetto post-sbronza.
Si stringe più a lui e chiude gli occhi.
"Non me ne vado".





Quando Neji riapre gli occhi sono le dieci di mattina, è stupito da quanto è riuscito a dormire, si volta a cercare Tenten ma non c'è.
Sbigottito, si alza e si cambia, poi si incammina verso il bagno- dove può essere andata?
Continua a domandarselo finchè non apre la porta del bagno e la trova lì, seduta a terra, a vomitare nel water.
"Non è che stessi poi tanto bene" riesce a dire la ragazza, mentre l'altro scuote la testa.
Lo Hyuga chiude la porta del bagno e ci si appoggia contro, poi inizia a parlare.
Non si aspettava certo di farlo mentre lei vomitava, ma ogni cosa ha i suoi risvolti inaspettati.
"Parlo adesso, Tenten, almeno non mi interrompi" dice, inizialmente, e lei, ancora abbracciata al water ma per il momento non più in mezzo a una crisi di vomito, respira forte e si volta a guardarlo.
"Non ti ho salutata perché non volevo farlo. Avevo paura che succedesse qualcosa che ti impedisse di stare tranquilla per un anno".
Tenten lo guarda e basta, poi schiocca la lingua sul palato.
"Sono comunque stata in bilico ad aspettarti, Neji" dichiara, perché è stanca, sta vomitando e non riesce anche a mentire, proprio non ce la fa.
Lo Hyuga annuisce, da lontano.
"Forse non avresti dovuto".
"Sicuramente non avrei dovuto. Nessuno mi riduce così, solo tu".
Tenten è pallida e sfibrata, si alza a malapena perché le tremano le gambe, tira lo sciaquone e prende un respiro profondo.
"Forse dovremmo smetterla di avere paura, che dici? Tu hai paura che le cose succedano, io che non accada niente, in due siamo paralizzati dalle fobie"  dice, avvicinandosi all'uscita del bagno, e Neji si sposta per farla passare.
"Grazie del letto e del bagno, scusa per il vomito. Me ne vado" aggiunge la ragazza, improvvisamente triste.
E se ne va.





Neji resta immobile di fronte allo specchio e pensa che lei ha ragione, ha sempre ragione ma questa volta di più, pensa anche che lui non è uno che corre dietro alle ragazze ma a lei lo deve, e poi per lei vale la pena davvero.
Per cui smette di pensare- ed è raro, visto che si tratta di lui- e si mette a correre.
Esce da casa sua e trova Tenten seduta a gambe incrociate in mezzo al suo giardino.
"Non te ne sei andata?" si stupisce appena la vede.
"Sono così scema e così persa, Neji, che mi chiedevo quanto ci avresti messo".
La ragazza si alza in piedi ma resta ferma, lo Hyuga continua a correre e la raggiunge, poi la bacia.
Quando si stacca, Tenten lo guarda e scoppia a ridere.
"Sarebbe tutto terribilmente romantico se non fosse che dieci minuti fa ho vomitato" articola mentre ride, e la risata è liberatoria, è riso e pianto insieme.
Neji sorride ed è bello come è sempre stato, la abbraccia ed è rigido ma neanche tanto.
"Me lo merito, un lieve sentore di vomito" dichiara.
Tenten sorride come un'ebete, perché proprio non ce la fa a fargli scontare l'anno in cui l'ha atteso immobile e il non-saluto, ma pensa che abbia ragione.
Se lo merita decisamente, un lieve sentore di vomito.
"Un lieve sentore? Ma da dove esci tu, da un libro ambientato nel 1800?".







///
Ma che discorsi.

Non so cosa dire per il ritardo, davvero, ma ormai avete capito che sono incostante.
Presto o tardi ho deciso che questa raccolta la finirò, quindi non preoccupatevi.
Se esiste ancora qualcuno che attende i miei aggiornamenti, scusami e grazie, soprattutto grazie.
Le note non sono il mio forte, ma vi mando un abbraccio stritolante solo perchè avete letto fino a qua.
Fr
à

  
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