“Ricapitolando: dobbiamo stare molto attenti perché forze oscure tentano di entrare nel castello ogni cinque minuti, dobbiamo stare attenti a Tom Riddle aka Signore Oscuro che tenta di ucciderci ogni dieci minuti ma soprattutto dobbiamo stare attenti alla felicità di Severus Piton che ha finalmente avuto il posto di insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure. Evvai”
“I grandi discorsi di Albus Silente, ma per favore.”
“Già… Draco, hai pensato a qualcosa per riuscire a trovare la Stanza delle Necessità?” “Non so, domani all’ora di pranzo proviamo, va bene?” “Okay.”
Andarono nella sala comune dei Serpeverde. C’era tantissima gente che li aspettava.” Appena Pansy Parkinson vide Draco si alzò e si avvicinò, ma tornò subito a sedersi quando vide che Narcissa le stava lanciando un’Avada Kedavra con gli occhi.
Dopo poco andarono a dormire nei rispettivi dormitori e si ritrovarono a pensare al loro compito: uccidere Albus Silente all’interno della sua stessa scuola. So che può sembrare un’impresa impossibile, soprattutto per due ragazzi di sedici anni, ma per Lord Voldemort nessuna impresa è impossbile.
Essere dei mangiamorte, portare avanti il compito dei loro genitori, senza avere scelta. Non avere il controllo delle proprie scelte, del proprio destino.
Non potevano cambiare le cose? Non potevano far parte dei buoni della storia? Credo proprio di no.