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Autore: Alucard97    27/08/2015    2 recensioni
Sephiroth si trova in punto di morte, la sua vita sta scivolando via, ma non è ancora giunta la sua ora, il destino ha in serbo un altro destino per il One-Winged Angel, il destino gli darà un'altra possibilità... forse era meglio se lo lasciava lì a morire.
Genere: Avventura, Azione, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Capitolo 5- Gaping Dragon... And Cry, Prepare To Cry Edition


Solaire e Sephiroth ritornarono al ponte della Viverna per andare nelle fognature, aprirono la porta indicatagli dal guerriero abbattuto e scesero le scale, i due si ritrovarono nella parte bassa del borgo, erano circondati da un'orda di non morti, li uccisero senza difficoltà.

Attraversarono la parte bassa del borgo fino ad arrivare ad un'altra porta, questa conduceva a quella che sembrava la mensa del borgo, era pieno di tavoli e in più vi era persino la cucina, inutile dire che anche quella zona era pattugliata da non morti i quali vennero tutti sterminati a colpi di Murasame e dalla Spada del Sole (è il nome della spada di Solaire per intenderci, che vi aspettavate da uno come lui? -Nda), i due arrivarono alla cucina e videro che c'era un buco il quale conduceva chissà dove ; "Mmm, a giudicare dal tanfo che sento, questo buco porta alle fognature, molto probabilmente era il buco della spazzatura, forza compare! Gettiamoci!" Esclamò Solaire, Sephiroth lo guardava sempre con gli occhi spalancati: " Solaire, non pretenderai che io salti lì dentro vero? Non sappiamo se porta alle fogne, io dico di trovare un'altra strada", "Ma che dici Sephiroth, se questo è un buco dei rifiuti, è ovvio che porta alle fogne, forza saltiamo! Che c'è? Hai paura di sporcare la tua chioma argentata forse", Sephiroth gli lanciò un'occhiataccia e si buttarono nel buco atterrando così nel cumulo di rifiuti ed entrando nelle fogne.

"Visto compare, ce l'abbiamo fatta!" Disse Solaire ma i due vennero interrotti da un ruggito, sembrava il ruggito di un roditore gigante, infatti si avvicinò a loro un fatto gigante, era orripilante, era cieco da un occhio, il pelo grigio era quasi del tutto scomparso, sulla sua schiena erano conficcate armi di ogni tipo e il suo alito era fetido, probabilmente era stato mutato dal l'inquinamento delle fogne, "Fai attenzione Sephiroth, i ratti di Lordran sono portatori di parecchie malattie, se ti colpisce potresti venire avvelenato" lo avverti il guerriero di Astora, "Nessun problema, forza! Vediamo di cosa sei capace Jerry!" È detto questo trancio di  netto la testa del ratto con la sua katana.

Ripresero il viaggio nelle fogne, l'aria era fetida, Sephiroth non resisteva più in quel posto, gli stava dando alla testa, il tanfo e soprattutto la struttura a labirinto non giovavano per niente all'albino, il cui unico desiderio era ritrovare la strada e raggiungere città infame, alla fine arrivarono in un corridoio, davanti a loro un enorme portone, "La porta di Città Infame la disconosco! Ce l'abbiamo fatta! Forza andiamo!" Esclamò contento il guerriero del sole, "Aspetta Solaire, c'è qualcosa che non mi convince, avverto del pericolo" toccò l'elsa della Murasame e si guardò attorno, le sue preoccupazioni erano fondate, davanti a loro comparì una figura circondata da un'aura completamente rossa, era un cavaliere vestito con un'armatura spinata, "Uno spirito oscuro! Kirk il cavaliere delle spine" Esclamò Solaire, "E chi è?" Chiese l'albino, "Ne parliamo più tardi" disse Solaire attaccando Kirk con la sua spada, quest'ultimo si difese con lo scudo spinato anch'esso ma non poté difendersi dalla Murasame di Sephiroth che lo tagliò a metà con un fendente orizzontale, "Quindi? Chi è questo spirito oscuro?" "Kirk è uno spirito oscuro, invade i mondi degli altri non morti per rubare loro le umanità, come ti ho già spiegato a Lordran il tempo è distorto, con certi artefatti è possibile invadere gli altri per affrontarli, oppure aiutarli. Gli spiriti oscuri sono circondati da un'aura rossa e sono ostili, poi ci sono gli spiriti aiutanti, circondati da un'aura bianca, è possibile evocarli tramite la pietra bianca, io ce l'ho ora ti faccio vedere" disse Solaire estraendo una pietra di colore bianco, "Così con questa pietra è possibile evocare altri guerrieri, perché non l'abbiamo usata prima?" Chiese Sephiroth, "Perché, affinché l'evocazione funzioni, è necessario trovare il segno di evocazione sul terreno, lo so è un concetto difficile da spiegare, ma quando ci capiterà l'occasione ti farò vedere" spiegò Solaire.

I due si avviarono verso la porta, la quale però non si apriva, "Dannazione! Serve una chiave! E adesso come facciamo?" Chiese Sephiroth, "Se è la chiave che cercate, io so dov'è se vi interessa" parlò una voce, si girarono e videro una strana figura vestita con una strana armatura d'ottone il cui elmo presentava delle corna, l'uomo parlò: "Salve! Sono Domhnall di Zena, io so dove si trova la chiave, dovete entrare in quella porta (indicò una porta alla sua destra), vi ritroverete in un enorme spazio, la chiave si trova lì", "Un enorme spazio mh? C'è altro che dobbiamo sapere?" Chiese il One-Winged Angel, "Mmmh, forse sì, forse no.... Magari se uno di voi è così gentile da aiutarmi a ricordare...." E sfregò il pollice, l'indice e il medio, "Tzè, andiamocene Solaire, non ho voglia di perdere tempo", i due entrarono nella porta ritrovandosi in un enorme spazio aperto, "Mmmh non vedo nessuna chiave" disse Solaire, quest'ultimo si girò a guardare il suo compagno il quale stava tenendo la mano sull'elsa di Murasame, "avevo ragione, siamo in pericolo" disse l'albino.

In lontananza comparve la testolina di quello che doveva essere un rettile, era piccola, "Oh! E quella creaturina sarebbe pericolosa, a me sembra carina! Vieni qui amico!" Disse innocentemente Solaire, "No Solaire, quella cosa è più pericolosa di quanto pensi" e infatti aveva ragione, la creatura si alzò mostrando le sue reali dimensioni, era enorme, anche più grossa della Viverna, aveva ali da pipistrello e zampe deformi, era un vero e autentico Drago, ma la cosa che colpì di più gli eroi era che aveva il ventre squarciato dal quale comparivano migliaia di denti affilati come rasoi, era una seconda e gigantesca bocca, il drago era stato mutato dalle scorie delle fognature.

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Solaire spalancò gli occhi: "Oh... Mio..... Sole.... E QUELLA COSA CHE DIAVOLO È?!" "Non lo so... Ma di certo tu mi darai l'eccitamento che cerco non è così? Sei un vero mostro, e allora va bene, combattiamo alla pari, mostro contro mostro" ghignò Seohiroth in modo sadico, estrasse il fodero e lo picchiò contro il terreno, un'aura blu lo circondò, e gli comparve un'ala d'angelo nera sulla parte destra della schiena.

"Bene, e ora... Diamo inizio alle danze" disse Sephiroth ghignando, si lanciò velocissimo all'attacco, il drago provò a colpirlo con la sua coda, ma bastò un colpo di spada per reciderla, il rettile urlò dal dolore, Sephiroth spiccò un balzo enorme e si lanciò all'interno dello stomaco perforandolo, il drago cadde, ma non era morto, ruggì e provò ad attaccarlo on le sue zampe fallendo, "Voi draghi siete resistenti, incredibile, finiamola qui", il One-Winged Angel schivò tutti gli attacchi e tranciò di netto la testa del drago. Sephiroth atterrò, l'ala scomparve e rinfoderò l'arma, "siete resistenti... Ma tu sei stato una sfida banale... Forse non avrei dovuto usare il mio potere".

Solaire gli corse incontro, "Sephiroth, sei stato straordinario!  Che cos'era quello?" "Quello che hai visto è il mio vero potenziale, amplifica di molto la mia forza e i miei riflessi... Ma ora muoviamoci, ti spiegherò tutto un'altra volta", Sephiroth recuperò la chiave dallo stomaco del drago e aprirono finalmente la porta.

Scesero le scale e si ritrovarono in una caverna con varie piattaforme di legno che portavano tutte in basso, verso la Grande Palude, l'aria era maleodorante, pesante, Sephiroth non si sentiva bene, sembrava che in quel posto la gravità fosse più potente del normale, si avventurarono e vi trovarono creature disgustose, completamente rosa e con denti accuminati che cercavano di divorare i due guerrieri, "Fai attenzione Sephiroth, Città Infame è piena di veleni di ogni genere, il rischio di essere avvelenati è enorme" lo raccomandò Solaire.

Si avventurarono sempre più in basso fino ad arrivare alla Grande Palude, la fine della Città, "Finalmente ce l'abbiamo fatta! Per fortuna non siamo stati avvelenati! Tieni Sephiroth, prendi un po' del mio muschio purpureo, questo cura l'avvelenamento, adesso dobbiamo attraversare questa melma per arrivare alla grotta là infondo; le acque di questa palude sono estremamente tossiche è meglio essere prudenti". 
 
I due attraversarono la melma e arrivarono alla grotta, come detto da Solaire, Sephiroth inizió a non sentirsi bene, era il veleno, prese un muschio e lo mangiò, si sentì subito meglio; entrarono nella grotta, era piena di ragnatele, ma la cosa che colpì gli avventurieri fu che al suo interno vi erano degli individui grotteschi sulla schiena avevano quelle che sembravano enormi uovo, erano rivolti verso una nebbia e pregavano, non erano interessati ai due guerrieri, "Solaire, chi sono questi esseri disgustosi?" Chiese l'albino, "Non lo so amico, ma non sembrano ostili, meglio non provocarli", i due si trovarono di fronte alla nebbia, stavano per oltrepassarla quando a Solaire cadde un anello, era un anello di colore rosso con una strana incisione, "Solaire che cos'è quello?" Chiese il guerriero argentato, "È solo un anello che trovai al Rifugio, non serve a niente, se vuoi te lo regalo" lo diede a Sephiroth che lo mise nella tasca del suo cappotto.

Entrarono e davanti a loro comparve un ragno gigante fatto di fuoco, sopra di esso vi era una donna avvenente, sembrava fusa con la creatura, aveva una spada nera infuocata, i e lunghi capelli rossi, Sephiroth la guardò con gli occhi spalancati notando che era nuda, "Mph, questo sì che è un avversario" pensò Sephiroth (non vede una donna da un bel po', cercate di capirlo, scommetto che anche voi eravate distratti quando affrontavate Queelag -Nda).

"Queelag la strega del Caos!" Esclamò Solaire, "Sephiroth fai attenzione, le streghe del Caos sono molto pericolose, colpiscono con potenti attacchi infuocati, il fuoco è molto pericoloso per i Non Morti, attento!", Sephiroth ghignò e si lanciò all'attacco, Queelag menò un fendente con la spada, Sephiroth lo parò, il ragno sotto la donna aprì la bocca, stava per sputare fuoco, l'albino lo evitò con uno scatto laterale, "Avversario tosto" disse Sephiroth "come lo battiamo?" "Ho un piano" disse Solaire, "Il suo punto debole è Queelag, la donna sopra il ragno, tu la distrai e io le trafiggo il ventre con una lancia del fulmine" "Mi piace questo piano" Sephiroth si lanciò all'attacco, "Hey schifoso essere sono ora te la vedi con me" Sephiroth colpì la testa del ragno, Queelag ringhiò, "Hey Queelag, perché non esci da quel ragno così giochiamo!" Queelag disse una frase, ma l'albino non la capì, era un'altra lingua, sentì tremare l'anello nella sua tasca, che cosa poteva mai significare?

Queelag stava per colpirlo ma si fermò, qualcosa l'aveva ferita, si guardò lo stomaco, era stato perforato dal fulmine di Solaire, grondava sangue, Queelag urlò con tutto,il fiato in gola e cadde, Seohiroth la osservò, stava piangendo... Perché una strega piange? Non è forse la guardiana della campana? Sapeva benissimo che sarebbe dovuta morire e allora perché piangeva? Questi dubbi si insinuarono nella mente di Sephiroth, ma non ci fece caso più di tanto, i due andarono verso la campana e la suonarono.

"Ce l'abbiamo fatta Sephiroth! I cancelli di Sen si sono aperti! Ora possiamo andare ad Anor Londo!" , Seohiroth sentì di nuovo l'anello tremare, e vide delle scale che portavano in basso, "Solaire voglio dare un'occhiata", scese le scale e si ritrovò in un atrio e una grotta sorvegliata da uno di quegli esseri visti all'inizio della caverna, l'essere parlò: "Salve! Siete qui per servire la Signora? Io sono Einji, venite, se siete servitori è giusto che vi inginocchiate" Einji entrò nella grotta seguito dai due, vi era un falò e... Un'altra strega del Caos, ma non era aggressiva, era bloccata alla parete, piena di ragnatele, aveva i capello biondi, lunghi e stava pregando, guardandola meglio stava addirittura tremando.

Sephiroth le si avvicinò, "Chi sei?", la strega lo guardò e Sephiroth notò non solo che non parlava la sua lingua... Ma era cieca, "Che cosa le è successo?" Chiese Solaire, Einji rispose: "La Fair Lady è la sorella di Queelag, si chiama Queelan, non parlano la nostra lingua, un giorno una grande nube tossica si espanse su tutta la palude contaminandola, saremmo tutti morti se non fosse stato per la Lady che assorbì il pus infetto, da allora è inchiodata qui, assorbe l'infezione per tenerci in vita, poverina soffre tantissimo... Se solo potessi darle sollievo", Sephiroth sentì l'anello tremare sempre di più, decise si metterselo al dito, "Chissà cosa significa" disse l'albino, Queelan alzò la testa, aprì i suoi occhi ciechi e disse con tremendo dolore: "Quee...lag?" Sephiroth si girò di scatto e la osservò incredulo, lei pensava che lui fosse... "Mia... Cara... Sorella" le uscì un rantolo di dolore e una lacrima rigò il volto di Queelan riprendendo a parlare con più dolore: "Queelag... Le uova.... Che male.... Fanno molto male.... Non mi rimane più tempo... Temo che sia troppo tardi... Mi dispiace... Adorata sorella, mi dispiace dal profondo del cuore... Me la caverò... Sorella mia... Io ho te... Ma promettimi... Che ti prenderai cura di te.... Addio Queelag... Fai attenzione... Senza di te.... Io.... Non ce la faccio", Sephiroth rimase in silenzio e allibito, allora era per quello che Queelag si rifiutava di morire, era per quello che cercava di ucciderli, della campana non gliene fregava nulla, voleva solo proteggere la sorella, quell'anello permette di comunicare con le streghe del Caos, Queelan è convinta che lui sia la sua sorella; lei non sa che è morta e non sa che chi gli sta davanti è in realtà il suo carnefice, Sephiroth ha ucciso senza pietà l'unica cosa capace di alleviare l'eterno tormento di Queelan. Si inginocchiò:"Che cosa ho fatto?" Si disse fra sè e sè, "Sephiroth, cosa ti prende?" Chiese preoccupato Solaire, Sephiroth irato si tolse l'anello dal dito, "CHE COSA HO FATTO! ARRRRGHHHH!" "Sephiroth calmati, non è successo nulla rialzati" Sephiroth si rialzò... "Andiamocene" disse semplicemente e venne seguito da Solaire... Il prezzo da pagare per essere una spietata macchina assassina.

Note dell'autore
Allora.... Alzi la mano chi ha pianto alla fine, ragazzi io vi giuro che ho pianto quando sentii questo dialogo la prima volta, ve lo giuro, mi scendevano le lacrime, avevo adoperato persino un fazzoletto, quando vedo una storia che mi commuove davvero io di solito verso solo una lacrima, ma quando vidi questo dialogo, quando udii queste parole, dovetti usare il fazzoletto. Noi che abbiamo giocato a DS, abbiamo strappato la vita ad un essere innocente che amava la sorella, lasciando quest'ultima completamente sola nel suo dolore. Voi giocando questa parte vi siete sentiti dei gran bastardi? Io sì.
Alla prossima!
Per chi volesse vedere meglio il drago famelico, eccolo qui: http://img1.wikia.nocookie.net/__cb20130807151818/darksouls/images/f/f1/Gaping_Dragon.png
   
 
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