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Autore: Lady_Marmalade    03/02/2009    5 recensioni
Gli amari pensieri di Jessica Stanley, corrono veloci sulle note di una canzone...
Partecipante al contest di princess hina, nona classificata
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jessica
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note: song-fic, una delle partecipanti al contest indetto da Princess Hina sul forum di Efp. La canzone da me scelta è “La regola dell’amico” di Max Pezzali. Lo so, lo so, non è un granchè ma col personaggio che ho scelto mi sembra azzeccato^^. Buona lettura, spero vi piaccia. Commenti, critiche, recensioni et similia, sempre molto gradite e apprezzate^^.

 

 

© la regola dell’ amico

 

“Sarà una bella gita a LaPush, non credete?”

“Bhè certamente, e poi ho sentito che i giovani Quileute non sono affatto male”

“Lauren, ma i ragazzi son proprio il tuo chiodo fisso vero?”

“No, non direi… diciamo un pensiero ricorrente”

Chiacchiere banali, sempre le stesse, tipiche della piccola cittadina di Forks. Si discute della prossima gita a LaPush. Mike che come sempre tende a essere il capo della comitiva; Eric che si adegua tentando di dire la sua; Angela che non si scompone, rimanendo come al solito taciturna; Tyler che ride e scherza, giocando con i capelli di quell’acida di Lauren. E io che non posso fare a meno di voltarmi verso la porta della mensa, salutandoti mentre entri e ti dirigi a passi incerti verso il nostro tavolo.

“Io non capisco che gli fai, quando arrivi in mezzo a noi, tutti i miei amici, si dileguano e vengon lì” penso. Appena arrivi tu, tutti si scansano, facendoti posto; oppure arrivando verso di te, abbracciandoti, e salutandoti con un bacio sulla guancia che vorrebbe diventare qualcosa di più. Sarà la novità, sarà che in fin dei conti sei molto carina, per quanto tu possa non essertene accorta; ma il fatto è questo: tutti ti vogliono.

“Hei, Bella allora, novità?” prova Eric, come al solito pieno di attenzioni.

“Come stai? Tutto bene?” si intromette Tyler, abbandonando sfacciatamente la ciocca bionda di Lauren.

“Prendon posto accanto a te, accanto ai tuoi capelli che hanno quel profumo…è il balsamo o sei tu che emani?”. Sembrano tutti affascinati dai tuoi capelli.

Ci stanno il più vicino possibile, attirati come gli orsi dal miele. Sembra quasi vogliano perdersi nella tua chioma castana, come se il profumo che diffonde non fosse merito di un buono shampoo alla fragola, ma fossi tu stessa a spanderlo nell’aria a manciate.

Anche Tyler, che si è sempre dichiarato un fan delle bionde, non riesce a essere immune al tuo fascino di mora.

“Verrai a LaPush, vero Bella? Non possiamo proprio fare a meno di te” scherza Mike, passandosi una mano tra i capelli biondi scompigliati dal gel. Il mio Mike. O almeno, quello che vorrei fosse il mio Mike.

“Tutti qui ci provano, aspettano un tuo segno e intanto sperano che dal tuo essere amica, nasca cosa, però non si ricordano…” invece Mike ci sta provando proprio con te. Come del resto fanno tutti gli altri. Provando a farti ridere, o a strapparti un sorriso su quel viso pallidissimo. Ti passano i compiti, ti aiutano a ginnastica (dove sei un disastro completo), ti invitano alle feste, fanno di tutto per entrare nelle tue grazie. Per esserti almeno amici. Ma si dimenticano di una cosa fondamentale.

“Bhè certo Mike, come potrei darvi buca? Siete degli amici fantastici” rispondi, stiracchiando un sorriso.

“Il principio naturale che la regola dell’amico non sbaglia mai. Se sei amico di una donna non ci combinerai mai niente. ‘Non vorrai rovinare un così bel rapporto’”. La scusa che hai dato a tutti per gli inviti ricevuti al ballo, è stata la gita imminente a Seattle. Ma la verità è un’altra. E anch’io che sono una normale ragazza di provincia riesco a capirla: qui sono tutti troppo amici. Per te manca di gusto, quasi fosse una sfida. Perché ormai si è capito su chi hai messo gli occhi. E quindi tra poco cominceranno le solite scuse della serie “No, siamo troppo amici, non potrei mai rovinare un’amicizia come la nostra”.

Come se a te di Mike, o di tutti gli altri, ti importasse veramente qualcosa.

“E poi LaPush mi piace, ci andavo spesso da piccola. Charlie è amico di Billy, uno dei vecchi abitanti della riserva. Mi ci portava a pescare alle pozze” spieghi.

“Tu, parli e tutti ascoltano; ridi e tutti ridono, è una gara a chi ti asseconda di più”. Tutti pendono dalle tue labbra, come se stessi raccontando la cosa più interessante sulla faccia della terra. Ogni volta che invece parliamo io, Angela e Lauren la reazione è quella di un’attenzione moderata e presto rivolta nuovamente verso di te. Una delusione su tutta la linea insomma.

Con te invece (il nuovo giocattolino, quella di cui non si sa ancora nulla) è tutto un assecondarti, un voler esaudire ogni tuo singolo desiderio.
“Mentre tu, giochi e un poco provochi, però mai esageri” continuo a riflettere.

Ci stai e non ci stai, dando piccoli contentini a tutti (un sorriso, una parola di cortesia, un saluto un po’ più affettuoso), magari provando a scherzare a tua volta per alleggerire il clima, ma senza mai sbilanciarti o altro.

Noi che invece mettiamo in mostra il nostro cuore e i nostri sentimenti, veniamo ripagate con una moneta ben misera. Qualche saluto di circostanza, in contrasto con la montagna di attenzioni che sprecano con te.

Il suono della campana. L’ora di pranzo è finita. Ci alziamo tutti, e tu ti dirigi in fretta verso l’aula di biologia a grandi passi, da sola. Ansiosa di trovarci chissà chi.

“Sul più bello vai via sola, e lasci tutti così, a rodersi perché ‘ha dato retta a un altro non cagando me, però domani le offrirò da bere e poi starò da solo con lei’” questo è ciò che ognuno pensa, allontanandosi dalla mensa verso le rispettive classi. Mike compreso, che si chiede sotto quei capelli biondi, se avrà mai una chance con te, e intanto si accontenta delle piccole emozioni che gli posso offrire io.

Ma cosa potrà mai essere la banale Jessica Stanley in confronto a te, affascinante e misteriosa Bella Swan? E quindi tutti si tormentano, pensando che domani saranno loro ad avere la tua attenzione e non solo un certo ragazzo che siede accanto a te nell’ora di biologia.

“Non riescono a capire che la regola dell’amico non sbaglia mai. Se sei amico di una donna non ci combinerai mai niente. Proprio perché se sei amico ‘non potrei mai vederti come fidanzato’” non si rassegnano all’idea che per loro rimarrai sempre irraggiungibile. Un’ambizione che resterà sempre nel limbo delle intenzioni, ma che non si trasformerà mai in realtà. Perché il tuo cuore è già preso, da qualcuno; che, a dar retta alle voci in giro, amico non ti vuole essere. Perché si vede che ha capito come ragioni.

“Io vedo i lampi d’odio, che tutti stan lanciando a te, mentre stai entrando mano nella mano con lui”. Ormai che stai con Edward Cullen si sa.

Sarò sincera, sono contenta. Mike e gli altri hanno finalmente smesso di illudersi, e anche la loro attenzione è rivolta verso di me e verso le altre mentre mangiamo; dato che tu ormai sei rimasta intrappolata nell’orbita privata dei Cullen.

Ma si vede che ai ragazzi brucia: ogni volta che entri da quella porta, la mano nella sua, lanciano sguardi carichi d’odio a chi li ha privati della speranza impossibile di conquistarti. Una piccola fragile illusione, che nelle loro menti di ragazzi, non riescono a mandar giù del tutto.

“Lui, che magari non avrà la nostra loquacità, ma lo vedo che sa dove metterti le mani”. Mi ricordo di averti detto che Cullen era roba irraggiungibile, che non aveva mai accettato nessuna di noi, di metterti il cuore in pace. Evidentemente mi ero sbagliata. Quel ragazzo strano che non ha mai parlato né avvicinato nessuno di noi, adesso addirittura sorride, giocando con quei capelli castani e con quelle guance bianche che tutti avrebbero voluto sfiorare, e che invece non potranno mai più neanche desiderare.

“Qui i commenti piovono ‘che cazzo c’entra con lui? Che stupida, io so che la farà soffrire, invece io sarei il tipo giusto per lei’” al nostro tavolo le insinuazioni e le frecciatine si sprecano ogni giorno, come prima i sorrisi e le attenzioni.

“Ma dai, Cullen? Tra tutti quelli che ci sono, Cullen?” sbotta Eric, quello che è rimasto più colpito dalla tua scelta.

“Bhè Eric, non è che avesse poi tutta questa grande alternativa. O io o Cullen, quindi vedi tu” scherza pavoneggiandosi Tyler, dall’altra parte del tavolo.

“Ragazzi” interviene Mike, il braccio intorno alle mie spalle, ma gli occhi azzurri puntati su di te “Non si tratta della varietà di scelta che aveva. E’ semplicemente stata molto stupida ad accettare Cullen. Voglio dire si sa, è pieno di soldi, brillante a scuola, sempre alla moda… ma di sicuro la sta usando. La farà soffrire ci scommetto” conclude.

Ha dimenticato di aggiungere che Edward è anche bello da far paura, e che anche se ti dovesse spezzare il cuore, tu rimarrai per sempre legata a lui. Sei troppo presa dal suo modo di fare (prima indifferente, poi romantico, poi nuovamente indecifrabile), per prestare anche la minima attenzione ai normali ragazzi seduti al nostro tavolo. Che continuano a non capire come mai hai ceduto ad Edward e non a loro.

“Non riescono a capire che la regola dell’amico non sbaglia mai, se sei amico di una donna non ci combinerai mai niente. Proprio perché se sei amico ‘non vorrai rovinare un così bel rapporto, e poi non potrei mai vederti come fidanzato’” rimugino per l’ennesima volta, mentre tu ti alzi dall’altra parte della mensa, dirigendoti verso l’uscita col tuo nuovo ragazzo. Che amico non lo è, e non lo è stato mai: perché sarà sempre qualcosa di più.

  
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