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Autore: Angiuz    28/08/2015    1 recensioni
“Si prega la gentile clientela di allacciare le cinture di sicurezza: stiamo per atterrare. Grazie per aver scelto British Airways!”
Harry di certo non sapeva che da quel momento in poi la sua vita sarebbe cambiata drasticamente, ma in fondo se lo sentiva: non è solo un viaggio, tutti i viaggi finiscono ma noi andiamo avanti, il mondo gira e noi giriamo assieme ad esso, i progetti svaniscono, i sogni prendono il sopravvento, ma ovunque andasse, Harry sapeva che da qualche parte c’era LUI: la sua sorte, il suo destino, la sua fortuna, il suo traguardo.
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Dal testo:
“Smettila di fumare: non fa bene!” dissi in un modo autoritario.
“E tu chi saresti, scusa?” chiese, con un sopracciglio alzato e l’aria da chi non si fa prendere per il culo da nessuno.
“La tua mammina, babe!” esclamai facendogli l’occhiolino e senza che quel ragazzo occhi mare potesse ribattere, entrai nel Theatre Royal Bar.
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Larry is real, bitches.
Edinburgh!AU UniStudent!Harry Photographer!Louis
Genere: Angst, Erotico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU, Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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HARRY

Ok, sì che ero contento di vivere finalmente ad Edimburgo in pace con me stesso lasciando il mio dolore alle spalle, ma svegliarmi di soprassalto sentendo qualcuno che si butta a peso morto sulla mia schiena gridando «Buooooooooooooongiorno Tigro!» non era uno dei miei obiettivi, ecco.
Si poteva notare di certo che mio cugino fosse eccitato e contento nell’avermi tra suoi piedi, come d’altronde lo ero anch’io, se evitiamo certi risvegli traumatici, ovvio.
Ma gli volevo bene.

«Buongiorno maialino! I tuoi risvegli sono stati sempre i miei preferiti. Mi hai spezzato la schiena!»

«Ma lo sai che ti voglio bene cuginetto!» disse ridendo. «E poi è suonata la sveglia già due volte e non l’hai sentita, quindi mi pareva giusto svegliarti con il mio metodo. Sai come si dice: a mali estremi, estremi rimedi!» continuò tirandomi un pizzicotto sulla guancia.

«Sì ok, ho capito ma prima di tutto levati da dosso: stai ancora beatamente sdraiato sulla mia schiena! E poi mi stai già facendo parlare troppo di prima mattina!!»

«Harold la mattina è intoccabile, ho capito» rispose lui togliendosi, finalmente, dalla mia povera schiena.

«Che si fa stamattina?» chiesi al biondo.

«Andiamo un po’ in centro, va bene?»

«Benissimo! Il tempo di fare colazione, prepararmi e possiamo andare!»

«E fu così che arrivò mezzogiorno…»

«Gne gne gne, faccio subito! Scommettiamo?»

«Vedremo, vedremo» disse lui con tono canzonatorio.

Avevo sfidato Niall e dovevo vincere, quindi sotto il suo sguardo cercai di fare colazione il più velocemente possibile bevendo il mio thè nero, bruciandomi così la lingua, data la fretta. Appena finii di masticare l’ultimo biscotto ai cereali, mi diressi in bagno e poi mi preparai per la grandiosa giornata che avrei passato con il mio cuginetto preferito.

 
Dopo aver preso il 37 ed esser scesi alla seconda fermata su Princes Street, decidemmo di fare un giro in piazza e concederci un po’ di tranquillità negli enormi parchi adiacenti alla strada principale.
L’aria scozzese si respirava in ogni angolo: uomini con il kilt che suonavano la cornamusa, bandiere scozzesi che sventolavano vicino ai monumenti, la caratteristica Old Town, negozi con mille e più cartoline che rappresentavano panorami mozzafiato e mucche hamish. E poi il castello.

«Oh cazzo, ma non assomiglia al castello di Harry Potter?» chiesi a Niall a bocca aperta.

«Sì Haz, hanno girato qualche scena del castello qui!» mi informò «Se vuoi ti porto anche al bar che ha dato l’ispirazione alla Rowling!»

«Niall, ma lo sai che ti amo?»

«Mi amo anch’io!» replicò.

Alzai gli occhi al cielo, gesto che provocò le risate di Niall mentre ci dirigevamo verso la Old Town.
Ero davvero curioso. Era passato solo un giorno da quando ero atterrato qui e la mia vita stava già prendendo una piega migliore di quanto fosse stata negli ultimi anni. Niall mi distraeva, riusciva a farmi ridere anche per una semplice cavolata e non mi ero ancora ritrovato senza sorriso sulle labbra. Solo la notte precedente, prima di cadere fra le braccia di Morfeo il mio pensiero cadde su mio padre: sarebbe stato contento nel vedermi così felice e cresciuto tanto da vivere lontano da casa. Ma non poteva sapere.
Lui ormai non mi considerava più suo figlio e chissà se, a volte, si ricordava di avere una famiglia.

La mattinata trascorsa con il biondo fu davvero divertente: dopo aver visitato il castello (dove, precisiamo, Niall mi aveva chiuso nella prigione per farmi uno scherzo) e il “The Elephant House” e quindi, aver concluso il capitolo Harry Potter, ci riposammo sull’erbetta di uno dei parchi in Princes Street.

«Ma ce l’hai ancora con me?» mi chiese mio cugino.

«Ma ti pare normale che mi chiudi in una prigione militare del castello?»

«Volevo solo farti uno scherzo!» disse soffocando una risata.

«Mi hai fatto prendere un attacco! Non riuscivo ad uscire e pensavo di morire!»

«Come sei catastrofico! Ma ti pare che ti avrei lasciato lì?»

«E che ne so! Mica sei tanto normale!» dissi tirandogli un pugno in testa.

«AHI!» urlò «Ma è stato divertente! Dovevi vedere la tua faccia dietro le sbarre mentre chiedevi aiuto sbattendo i pugni sulla porta! Stavo morendo dal ridere» disse ridendo.

«Avevo notato. Volevo ammazzarti» dissi rivolgendogli uno sguardo assassino. Certo che alcune volte riusciva ad essere davvero demente.

«Posso farmi perdonare offrendoti un BigMac e una Coca-Cola?» propose «Sai, ridere mi ha fatto venire fame e poi è già ora di pranzo.»

«Ma quanto sei stronzo? Mi vuoi pagare con il cibo?»

«Daaaaai Haz!!» disse abbracciandomi.

«Vabbè, accetto le tue scuse solo se oltre a quel che hai proposto aggiungi anche le patatine!»

«E poi dici a me che sono un maiale! E va bene. Aahh che mi tocca fare per farmi perdonare!» disse alzando gli occhi al cielo e alzandosi dal manto d’erba su cui eravamo seduti.

«Ti voglio bene piccolo irlandese!» dissi mentre ci incamminavamo verso il McDonald’s a pochi passi da lì.


Dopo la mega abbuffata del mezzogiorno, convinsi mio cugino ad accompagnarmi all’Università per definire l’iscrizione e chiedere informazioni per il test d’ingresso che avrei dovuto fare. Quindi prendemmo nuovamente il bus che ci lasciò a pochi metri dall’Università.
Passammo il cancello e proseguimmo per un lungo tratto di strada sbrecciolata a cui lati vi era una distesa di verde e alberi, e che portava all’ingresso della mia futura scuola.
Sembrava una di quelle che si vedevano nei film, non vedevo l’ora di frequentarla! Nuova scuola, nuovi amici, nuovo capitolo, nuova vita!

Entrati, mi rivolsi subito alla segretaria: una donna magra, abbastanza su con l’età, con gli occhiali poggiati sul naso e un rossetto fucsia che mi stava letteralmente accecando.

«Buon pomeriggio! Sono una pre-matricola, vorrei chiedere informazioni sul test che dovrò conseguire» chiesi educatamente.

«Le do un foglio con tutte le informazioni necessarie, attenda un attimo» disse lei con voce nasale, mentre si girava e rovistava tra mille fogli posti in un cassetto.

«Ecco a lei!» fece e mi porse il foglio.

«Grazie mille. Senta, vorrei chiederle un’altra informazione se non le dispiace» dissi mentre lei masticava una chewing-gum e mi guardava annoiata. «Si tiene, per caso, qualche corso di preparazione per il test?»

«Mi dispiace fiorellino, ma sei arrivato tardi. L’ultima lezione si è tenuta 3 giorni fa» mi informò, mentre Niall tratteneva malamente una risata per il nomignolo che mi aveva affidato la signora.

«Oh okay, grazie per la sua disponibilità. A presto!» dissi sorridendo alla signora McGonagall -come mi informava il suo cartellino-.

Mi voltai verso Niall, accorgendomi così che non era più accanto a me. Sorpreso mi voltai completamente per vedere dove si fosse cacciato, trovandolo così all’ingresso mentre parlava con due ragazzi: Liam e Zayn.

Mi avvicinai a loro e 
«Heilà ragazzi!» salutai.

«Hey Harry» fece Liam, che non vedevo dalla sera precedente nonostante abitasse in casa mia, salutandomi con una pacca sulla spalla.

«Ciao riccio!» mi salutò, invece, Zayn.

«Come mai qui?» chiesi incuriosito.

«Dovevo lasciare qui qualche documento per l’iscrizione e Liam si è offerto di accompagnarmi» spiegò Zayn. «Voi invece?»

«Volevo un po’ di informazioni sul test che dovrei fare, quindi sono venuto con Niall che mi fa da guida turistica» dissi ridendo.

«Simpatico Styles» aggiunse mio cugino.

«Anche tu farai il test martedì quindi?» mi chiese il moro, sorprendendomi per il suo interesse nei miei confronti. La sera precedente non mi era sembrato un tipo molto loquace, ma fuori dal campo lavorativo era un’altra persona. Mi sembrava molto meno misterioso e più amichevole, ma la sua bellezza rimaneva costante.

«Sì, per Biotecnologie è necessario» risposi dopo qualche secondo.

«Bene, mi sa che lo faremo assieme» esclamò sorridendo.

«Oh già, Sophia mi aveva detto che anche tu farai Biotecnologie!»

«Ecco, Sophia come al solito…» disse il moro con tono seccato.

«Hey hey hey! E’ della mia ragazza che stai parlando Zayn, vacci piano» disse Liam dando una pugno a Zayn, fingendosi offeso e tutti scoppiarono a ridere.

«Zayn, tu sei abbastanza preparato per il test?»  azzardai. Volevo veramente stringere un rapporto d’amicizia con lui, in fondo avremmo frequentato la stessa scuola e lo stesso gruppo di amici.

«Oh sì sì, ho studiato come un matto nei miei giorni liberi! Tu?»

«Ehm, sto nella merda. Ho appena saputo che i corsi di preparazione sono finiti e non so un cazzo di Fisica! Non so come fare!» dissi disperato.

«Oh non preoccuparti. Se avessi avuto qualche giorno libero avremmo studiato insieme, ma fino a martedì sono occupato con il lavoro, ma se vuoi posso prestarti i miei appunti di Fisica e il libro!» mi disse.

«Oddio grazie mille! Se puoi, sarebbe davvero grandioso!». Cavolo, non mi sarei mai aspettato che Zayn fosse un tipo così amichevole e disponibile; dato il suo fascino avrei scommesso tutto che fosse un tipo molto più riservato e sulle sue, ma evidentemente mi sbagliavo. Oltre alla città, anche le persone non erano niente male qui.

«Puoi passare più tardi da casa, visto che oggi è giornata di chiusura del pub e quindi sono libero! Fatti accompagnare da Niall a casa» propose lui.

«Perfetto. A dopo allora! E grazie eh» dissi salutandoli, rivolgendo a loro un sorriso.

«Di nulla. A dopo! Ciao Harry, ciao Niall» salutò Zayn.

«Ciao ragazzi!» dissero Liam e Niall in contemporanea.

Ci dirigemmo così alla fermata del bus.
 


«NIAAAALL! Sono già le sei, alzati, devi accompagnarmi da Zayn!»

Eravamo tornati da un’ora a casa, il tempo di una doccia e 
«Riposiamoci qualche minuto» aveva proposto Niall. Ma il suo “qualche minuto” si era trasformato in venti minuti.

«Mmh,si, ora mi alzo» borbottò il biondo, con pochissima voglia di alzarsi.

«ALZA.QUEL.CULO.DI.LI’» scandii bene le parole, prima di prendere Niall dalle gambe e tirarlo giù dal letto.

«Harry, okay okay! Ora mi alzo» disse ancora un po’ assonnato, incamminandosi verso il bagno, da cui ne uscì dopo un quarto d’ora, pronto.

«I’m reeeeaady!» urlò Niall dalle scale, raggiungendomi in salotto che, pronto già da un pezzo, stavo guardando la tv insieme a Liam con il quale avevo chiacchierato un po’.
Era davvero un bravo ragazzo, insomma non sapevo con facesse a sopportare Niall ogni santo minuto. Se fossi stato in lui avrei cacciato Niall di casa già il secondo giorno.






«
Dove abita Zayn?» chiesi curioso, entrando in macchina.

«Qui vicino, a Pennywell Road» rispose subito il biondo.

«E perché non ci andiamo a piedi, scusa?» domandai guardandolo con un sopracciglio alzato e una smorfia stampata sulle labbra.

Tossì e 
«No, perché…» stava cercando di rifilarmi qualche scusa mentre accendeva la radio e «Oddio. Not letting go! Amo questa canzone!» urlai.

«Uuh you were something i can’t replace» intonai tutto eccitato, alzando il volume.

«You made my heart work, you make me strongeeer» continuò il biondo, sorpreso che anche io conoscessi quella canzone.

«And i’m not letting goo, ohhh ohh» cantammo insieme, come in un duetto, seguito da tante risate.

Arrivammo sotto casa di Zayn e 
«Harold, non credo verrò a prenderti» mi annunciò Niall rivolgendogli uno sguardo sorpreso.

«E perché?» chiesi sempre più curioso, notando il sorriso imbarazzato di Niall e le sue guance farsi sempre più rosse.

«Niall James Horan?!» chiesi, ormai divertito.

«Devo….ehm….ho….un…appuntkdjf….oddio sono quasi le sette, vai da Zayn che è tardi

«Non ci posso credere, Niall Horan ad un appuntamento?!» dissi ridendo «Poi mi racconti tutto eh?»  tirandogli un pizzicotto sulla guancia bordeaux di mio cugino, ricevendo come risposta uno schiaffo sul collo.




Suonai al campanello e dopo poco il moro mi aprì. Indossava dei pantaloni della tuta e una t-shirt semplice nera. Era davvero sexy.
«Hey Harry, come va?» chiese sorridente Zayn

«Zayn, tutto bene tu?» risposi, educatamente.

«Lo stesso, non mi posso lamentare. Entra dai» il moro mi fece entrare in casa e la prima cosa che notai fu che le pareti erano tappezzate da disegni, di qualsiasi cosa. Erano molto belli, tanto da rimanerne incantato.

«Di chi sono questi disegni?» chiesi, infatti, incuriosito.

«Miei, come hobby disegno e se viene fuori qualche bel lavoro li appendo qui» rispose mentre si grattava la testa, cercando di nascondere il rossore delle sue guance. Wow! Avevo messo in imbarazzo Zayn.

«Cavolo se sono belli!» dissi sinceramente.

«Grazie, Harry» rispose lui. «Uh ecco questi sono gli appunti, questo è un raccoglitore di un po’ tutte le materie, e questo è il libro che ti servirà. Spero ti siano d’aiuto, anche perché sono argomenti abbastanza difficili»

«Grazie mille. Non so come avrei fatto senza di te!». Era davvero un bravo ragazzo, gentile e disponibile.

Mi invitò a bere un caffè e mi offrì un pezzo di torta preparata da sua mamma, il che accettai. Come rifiutare un buon dolce preparato da una mamma?
Parlammo un po’ dell’università e della nostro corso, avevamo molte cose in comune.

«Oh cavolo, sono già le otto! Ho un appuntamento con un mio amico. Scusa ma devo ancora preparami» esclamò Zayn, rendendosi conto dell’orario.

«Si è fatto tardi, non preoccuparti» dissi alzandomi dalla sedia «Ci sentiamo Zayn e grazie ancora per tutto. Ciao!» dissi mentre mi mettevo la felpa.

«Ma di nulla amico! Ci si vede» rispose lui.


Uscii dalla casa, chiusi la porta dietro di me e iniziai a percorrere il vialetto della casa del moro. E fu lì che lo vidi.
Un ragazzo in skinny neri, vans e maglia bianca era appoggiato comodamente su, quel che presumo, la sua auto rossa mentre fumava pacificamente la sua sigaretta.
Non avevo mai visto niente di più meraviglioso: aveva un visino roseo, con le guance incavate e una fronte alta. Capelli disordinati e un ciuffo di capelli castani si innalzava sulla sua testa e un accenno di barba che lo rendeva davvero bello.

Alzò il suo sguardo e posò i suoi occhi su i miei, rendendomi conto solo in quel momento che lo stavo esaminando da troppo tempo.
Ero ad un metro da lui e mi stava fissando di rimando, mentre soffiava via dalle sue labbra sottili il fumo della sigaretta.
Mi soffermai sui suoi occhi. Occhi azzurri. Chiari e bellissimi come il mare, da farne anche invidia. Due pozzi d’acqua che fissavano i miei occhi verde smeraldo, che messi in confronto ai suoi non avevano nulla di speciale.

Mi mancò il respiro. Mi voltai, girando a destra: dovevo tornare a casa. Non ce l’avrei fatta a sopportare il peso di quello sguardo neanche un minuto di più.
Sentivo il suo sguardo ancora su di me, sapevo che mi stava ancora guardando. Girai la testa e i miei pensieri furono confermati: aveva ancora i suoi occhi puntati sui miei e, preso alla sprovvista, si girò di scatto. Mi girai anche io, ancora sconvolto dal ben di Dio che avevo avuto vicino poco fa, incredulo di aver visto due occhi così magnifici da destabilizzarmi.

“Porca troia
» fu il mio unico commento rivolto a quel ragazzo a me ancora sconosciuto, consapevole che, da quel momento in poi, i suoi profondi occhi mare non mi avrebbero lasciato in pace nemmeno per un secondo.






Note d'autore
Hey belle! Ci scusiamo per il ritardo, ma tra lo studio per il test d'ingresso all'Uni e impegni vari abbiamo slittato di un giorno! Poi le prossime due settimane andremo in vacanza, ma non preoccupatevi, troveremo assolutamente il modo per non abbandonarvi per 15 giorni.
Parliamo del capitolo: come vi sembra? Siamo entrati proprio nel vivo della storia e abbiamo avuto una bella entrata in scena: Louis! Harry è rimasto letteralmente folgorato dal suo sguardo. Come credete si evolverà la storia? Non dovete far altro che aspettare hahah
Non trovate adorabili i due cuginetti che continuano a farsi i dispetti? Noi li amiamo! Invece, per quanto riguarda Zayn abbiamo voluto dargli un aspetto diverso dal solito, molto più aperto; anche nei confronti del nuovo arrivato, il che è molto insolito. Mmmh, neinte spoiler ehehehe
Intanto potete scriverci lasciando un vostro pensiero positivo o negativo, ne abbiamo bisogno!
Okay, non ci dilunghiamo troppo altrimenti le note diventano un altro capitolo hahaha
Ringraziamo Gaia, la nostra beta, che è sempre disponibile e di una gentilezza unica.
Alla prossima! All the love xx
P.s. Ci trovate  anche su twitter e wattpad con il nick @STYLINSON10s!

  
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