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Autore: AliceMiao    28/08/2015    2 recensioni
Il mio nome è Julie. Credevo che la mia vita sarebbe stata semplice,ma mi sbagliavo. Da quando un vampiro mi ha catturata per ottenere qualcosa dai miei genitori, qualcosa della quale ovviamente nessuno mi aveva messo al corrente, la mia vita ha subito una svolta improvvisa. E ormai, per quanto pensi a loro, mamma e papà, sono consapevole che indietro non si può tornare.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~(Emma)

Mia sorella non aveva mai saltato il lavoro. Mai. Per quello non ero tranquilla. Non stava a casa nemmeno se era ammalata. Quando entrai in casa vidi che la sua borsa non c'era, quindi era uscita. Ma la casa era sottosopra, come se qualcuno avesse cercato qualcosa. I soldi c'erano e anche i gioielli. Cosa avevano preso? O meglio, cosa stavano cercando? Dopo mezz'ora, passata a pulire, suonarono al campanello. Quando aprii la porta non vidi nessuno, ma vidi una scatola per terra. Al suo interno c'era un cd. Decisi di aspettare la sera e vederlo con i miei genitori, magari era importante.
Quando gli dissi che qualcuno era entrato sembravano preoccupati e quando gli dissi del cd si allarmarono ancora di più. Inoltre Julie non era ancora tornata e ciò mi rendeva ancora più nervosa e preoccupata. Non so perchè, ma avevo la sensazione che quel cd avesse a che fare con lei, anche se mi auguravo con tutto il cuore che non fosse così.
Dopo cena, anche se Julie non era ancora tornata, decidemmo di guardare il cd. Quando il video iniziò mi si fermò il cuore. Apparve una scritta: Voi avete qualcosa che io voglio. Datemela e io vi darò qualcosa che volete.
E partì il video. C'erano una ragazza e un ragazzo. Lei era immobilizzata e lui la stava picchiando, tagliando. Le faceva di tutto. Poi, guardando bene, mi resi conto di conoscere quella ragazza. Era Julie.
"Ma quella è Julie!".
"O mio Dio! Le sta facendo del male!". Mia madre.
"Mi chiedo cosa voglia da lei!". Mio padre.
"Vuole qualcosa in cambio, lo ha detto prima".
Il video durò due ore. Mia sorella stava passando l'inferno là dentro.
"Dobbiamo chiamare la polizia!".
"No. Niente polizia".
Alla fine del video comparve un'altra scritta: Avete visto? Prima me lo consegnerete, prima la rivedrete.
E il video finì. Ecco perchè non era venuta al lavoro!
"Perchè non dobbiamo chiamare la polizia?! Julie è in pericolo!".
"Emma, è ora che tu sappia chi siamo veramente".
"Che intendi papà?".
"Noi siamo... Noi siamo cacciatori di vampiri. Nella cantina c'è un sangue particolare e il vampiro che hai visto nel video lo vuole".
"Hai detto vampiro? Vuoi dire che Julie si trova con un vampiro?!".
"Sì. E mi sorprenderebbe se non l'avesse già trasformata". Mia madre.
"Voi farete lo scambio, vero?".
I miei non risposero, ma si guardarono. "Vedi cara se lui mette le mani su quel sangue diventerebbero più forti e non possiamo permetterlo". Mia madre.
"Che vuoi dire che non potete permetterlo?".
"Non faremo quello scambio. Può tenersi Julie". Mio padre
"Ma è mia sorella! Vostra figlia! Non potete lasciarla là! La ucciderà!".
"Lo sappiamo, ma non possiamo condannare a morte tutta l'umanità per salvare una singola persona".
Tentai di ribattere. "Ma...".
"Niente ma! Non si farà lo scambio, che ti piaccia o no. Forza ora vai a letto. Domani inizia l'addestramento".
Con le lacrime agli occhi e furiosa come una iena salii in camera. Dopo una doccia veloce mi infilai sotto le coperte e pensai a Julie.

(Julie)
Alcuni minuti dopo arrivò veramente qualcuno. Era un ragazzo circa sui ventiquattro anni (era più grande di me), capelli biondi e di media lunghezza. Mi sollevò senza fatica e mi portò in una camera. Era molto bella, piena di libri e oggetti per la pittura. Il ragazzo mi portò sul letto e mi liberò.
"Adesso ti curo, ma devi promettermi che non proverai a fuggire".
"Promesso". Prese una benda e iniziò a tamponarmi le ferite e poi le bendò. Sembrava che non volesse farmi niente, ma avevo paura lo stesso.
"Come ti chiami?".
"James e tu sei Julie. Ora sta zitta".
Annuii e lui finì di curarmi. Poi mi mostrò il bagno dove potevo farmi una doccia e mi chiuse a chiave, dicendomi che nel vassoio c'era la cena e che potevo sia leggere sia dipingere.
Inizialmente feci la doccia e misi dei vestiti puliti che qualcuno aveva preparato. Poi mangiai la cena: una bistecca, un panino e una bottiglia d'acqua. Finii tutto e andai a letto, piangendo.

Note: ecco il secondo capitolo! Spero vi piaccia!
Baci AliceMiao

   
 
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