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Autore: LadyVaderFrancy    28/08/2015    4 recensioni
Questa è una raccolta di alcuni One Shot tutti incentrati sulla vita di Severus Piton. Ogni capitolo racconta un piccolo pezzetto di quello che ha affrontato nella sua vita e di come è diventato l’uomo che è … almeno secondo me. Non ha un carattere facile, è distaccato, è severo, è prevenuto, molto spesso è decisamente ingiusto ma vi siete mai chiesti perché? Tutti sono sempre stati pronti ad additarlo come un traditore, come un uomo spregevole, freddo e senza cuore….… tranne coloro che lo amano davvero e io sono tra loro. ….Lettura consigliata solo per amanti si Severus……e a coloro che mi daranno una possibilità di farvi capire chi è il Principe Mezzosangue, chi è il Mangiamorte e chi è la Spia.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Severus Piton, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
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Risentimento e speranze vane

Era mattina, e non una mattina come tante, ma la più importante della sua vita! Finalmente il grande giorno era arrivato, il giorno in cui sarebbe partito per Hogwarts, il giorno in cui avrebbe iniziato la sua istruzione, il giorno in cui avrebbe fatto parte del mondo che tanto ammirava, insieme alla sua Lily. Dopo aver fatto colazione, lui e sua madre uscirono di casa e si recarono alla stazione di King's Cross: l’atmosfera era un vero delirio, c’erano studenti di ogni età che sfrecciavano in ogni direzione con i loro bagagli, accompagnati dai propri genitori che sembravano tutti abbastanza provati. Eileen era in piedi davanti a suo figlio. “Forza Sev, è ora! Sali sul treno”.
 
Il bambino la osservò: aveva gli occhi stanchi e l’espressione cupa. L’ultima settimana era stata molto difficile, sua madre e il babbano non avevano fatto altro che litigare per la sua imminente partenza. Severus, nonostante fosse dispiaciuto per sua madre, era anche perfettamente consapevole che la sua presenza in casa non avrebbe aiutato la donna in alcun modo; così rispose “Sì mamma, ti scriverò ogni volta che posso”. La donna annuì, lo salutò e infine si allontanò senza ulteriori indugi.
 
Il bambino dai capelli corvini stava per voltarsi e salire sul convoglio quando sentì una voce sgradevole e fin troppo familiare che urlava “Non toccarmi, Mostro!”. Dunque si voltò e vide Lily con le lacrime agli occhi che cercava di parlare con sua sorella, mentre quest’ultima la spingeva via con disprezzo.
“Tuny per favore, lasciami spiegare… Io non volevo… è stato solo un caso… cercavo solo il mio maglione… Ma-ma forse, potrei aiutarti ora che lo so… potrei chiedere al professor Silente se…”

“Sta zitta! Non voglio mai più sentire una sola parola uscire dalle tue labbra!” urlò sprezzante Petunia.
“Ma Tuny, siamo sorelle! Ti prego, perdonami… Tuny… Tuny” sussurrò la bambina dai capelli rossi mentre piangeva.

Severus allora fece un paio di passi in direzione delle due ragazze pronto a prendere a pugni quell'orribile babbana, se necessario. Come osava maltrattare Lily in quel modo? Lei che era sempre così buona e dolce con tutti.
La bambina dai capelli rossi a quel punto si accorse della presenza del suo amico e con la voce tremante sussurrò “Sev…”

“Lily… vieni, faremo tardi” disse freddamente il bambino ignorando del tutto Petunia. Non sopporto di vederla così … Se potessi maledirei quello sporco muso di cavallo che si ritrova.

“Ahh eccolo il piccolo obbrobrio… mancavi giusto tu! Ma sì Lily vai pure con lui, in quella scuola di mostri. È giusto che le persone anormali come voi siano rinchiuse tutte insieme in un unico posto, dovete essere separati dalla gente normale e perbene! Potreste infettarci con le vostre stramberie”.

Severus allora ghignò e con tono sprezzante sbottò “Non la pensavi così… quando hai scritto al Preside della scuola di mostri per supplicarlo di ammetterti”.

Gli occhi della riccia divennero di colpo torvi, si voltò verso sua sorella e urlò “Glielo hai detto?! Come hai potuto?”
“Nooo Tuny! Te lo giuro, non l’ho detto a nessuno! Lui… l’ha trovata lui… la lettera… Cercavamo solo il mio maglione, credimi, e….”

“Tu hai osato far entrare un mostro simile in camera mia? IN CAMERA MIA?! Ha- ha toccato le mie cose con quelle sue mani sudicie… Che schifo! Ti odio Lily… Vi odio entrambi!”. Poi si voltò e dandogli la schiena urlò “Vorrei che non tornassi… vorrei che non fossi mia sorella… Anzi, sai che ti dico? Da oggi non ho più una sorella” e poi si allontanò andando verso i suoi genitori, senza voltarsi più indietro.

Lily allora corse sul treno con le mani che le coprivano il volto, entrò in uno scompartimento a caso e si rannicchiò in un angolo, mentre cercava di dimenticare le parole velenose di sua sorella.

Severus dopo aver assistito all’intera scena salì a sua volta sulla carrozza in cerca della sua amica; non l’aveva mai vista così sconvolta. Dopo averla cercata invano su un paio di vagoni, vide una massa di capelli rossi rannicchiata in un angolino; aprì lo scompartimento ed entrò, prese posto accanto a lei e le sussurrò “Lily…”

La bambina si voltò con gli occhi pieni di lacrime e urlò “Te l'avevo detto che non dovevamo leggerla! Ora Tunia mi odia… Perché ti sei intromesso prima? Hai peggiorato solo le cose! Ora Tunia mi odia ed è tutta colpa tua! Vattene Sev, voglio stare da sola…”

Il bambino dai capelli corvini si sentì come se fosse stato schiaffeggiato con forza. Quelle parole lo avevano profondamente ferito. No Lily! Ti prego… io … non è stata colpa mia…. Volevo solo farla smettere… Lily. Allora si leccò le labbra secche mentre cercava le parole giuste da dirle “ Lily, per favore… Dai, finalmente ci stiamo andando! Sono anni che sogniamo questo momento… anni che immaginiamo quanto sarebbe stato bello… e ora io e te ci stiamo andando…ad Hogwarts… Li-Lily”.

Sentendo il tono supplichevole del bambino Lily si voltò e fissò gli occhi neri e profondi del suo amico: un’espressione preoccupata gli solcava il viso, poi lo vide fare l’accenno di un piccolo sorriso e lo sentì sussurrare “Io e te ci stiamo andando…”, così, nonostante tutto, si asciugò gli occhi e si costrinse a sorridere a sua volta. Severus fece un sospiro di sollievo; non avrebbe sopportato di vederla così arrabbiata e affranta. “Chissà come sarà lo smistamento? Non vedo l’ora di arrivare… Speriamo di finire tutti e due in Serpeverde!”

“Serpeverde?! Ma chi mai vorrebbe finire in quella casa di viscidi serpenti?” disse un bambino dai capelli corvini che nel frattempo si era seduto di fronte a loro.

Severus assottigliò lo sguardo e osservò il ragazzo che aveva di fronte: era vestito di tutto punto dalla testa ai piedi, aveva un costoso libro tra le mani e sfoggiava un’espressione estremamente irritante. “Allora, sentiamo quale casa preferiresti” sbottò Severus irritato.

“Oh, di certo Grifondoro! La culla dei coraggiosi, come tutto il resto della mia famiglia!” sentenziò il ragazzo pieno di orgoglio.

“Ahhhh, se preferisci i muscoli al cervello” ribatté con disprezzo Severus.

“E tu che non possiedi né l’uno né l’altro dove speri di finire? Potresti fare l’apprendista del custode Gazza, visto che sei vestito in quel modo” lo derise un bambino con una criniera leonina ed un’espressione da furbetto.

“Ben detto amico… Come ti chiami?”

“Io sono Sirius Black… piacere di conoscerti”.

“Black! Ohhh, allora anche tu finirai in Serpeverde” rispose deluso il ragazzo con gli occhiali. “E io che pensavo fossi un tipo a posto… peccato, mi eri simpatico”.

“Io sarò di sicuro l’eccezione della mia famiglia, stanne certo” ridacchiò il bambino, e poi si scambiarono un occhiata divertita mentre osservavano Severus.

Il bambino dai capelli corvini era infastidito: quei due ragazzini erano orribili. “Vieni Lily… andiamo, cerchiamo un altro posto…”

“Oh, perché non siamo abbastanza viscidi per i tuoi gusti Mocciosus?” lo schernì James.

“Volete smetterla voi due? Siete due veri cretini!” sbottò Lily infastidita dal comportamento che i due ragazzi avevano riservato al suo amico. “Hai ragione Sev, meglio trovare un altro posto”.

“Sì sì, andate piccioncini… e tu divertiti Mocciosus!” li canzonò Sirius.

Una volta che Lily e Severus abbandonarono lo scompartimento James guardò l’altro ragazzo. “Sei stato grande! Io sono James Potter”. Però, che temperamento la rossa… peccato che sia amica di un tale idiota.

Il resto del viaggio era stato tranquillo, Severus e Lily avevano passato tutto il tempo a fantasticare sul castello e sul tipo di vita che li aspettava. Quando arrivarono alla stazione di Hogsmeade, un enorme gigante li raggruppò e li accompagnò sulle rive del Lago Nero, salirono su delle barchette e seguirono Hagrid fino al castello. Una volta entrati all’interno furono accolti dalla professoressa Mc Granitt, la Vice Preside: era una strega di una certa età, vestita in maniera elegante, con un'aria molto severa. 

“Bene, ora verrete smistati in quella che per tutto il resto della vostra permanenza in questa scuola potrete considerare un po’ come la vostra famiglia. Vi prego di fare un attimo di silenzio, vi chiamerò uno alla volta”.

Severus osservava affascinato come uno dopo l’altro i bambini venivano assegnati alle varie case.
 
“Potter James”. Il cappello non aveva avuto nessun dubbio e aveva urlato Grifondoro, come era stato per l’altro odioso ragazzo Sirius Black. Ovviamente… A conferma del fatto che quei due non hanno un minimo di cervello.

Poi sentì chiamare il suo nome. “Severus Piton”. Il ragazzo dai capelli corvini si avvicinò allo sgabello, guardò in direzione della sua amica e poi indugiò sullo stemma della casa di Salazar Serpeverde.

Uhm, vediamo cosa abbiamo qui… una gran voglia di mettersi alla prova, grande intelligenza e furbizia… e molta ambizione… determinazione quanto basta… Direi che non ci sono dubbi. SERPEVERDE!”.

Severus si alzò dallo sgabello e un gagliardetto verde e argento comparve sul lato sinistro della sua tunica, fece un piccolo sorriso guardandolo con orgoglio e poi si unì ai suoi compagni di casa. Un ragazzo più grande con i capelli lunghi, quasi bianchi, gli fece segno di prendere posto accanto a lui.

Il resto dello Smistamento passò quasi inosservato per il ragazzino dai capelli corvini, finchè non sentì il nome della sua amica. “Lily Evans”. Serpeverde… fa che sia Serpeverde. Il bambino trattenne il fiato finchè sentì l’ unica parola che non avrebbe mai voluto ascoltare: “GRIFONDORO!”. La rossa guardò un attimo nella sua direzione, diede un'alzata di spalle e poi corse sorridendo tra i membri della sua casa, sedendosi proprio accanto a quell’odioso marmocchio di James Potter.

Severus rimase pietrificato. Aveva la nausea: sapeva perfettamente che Serpeverde e Grifondoro erano due case rivali e quindi la sua amicizia con Lily era appena stata distrutta da uno stupido cappello parlante. Nooo Li-Lily… Tu eri la mia unica amica… io… non voglio che noi...

“Lucius, di grazia potresti dirmi perché quel marmocchio sudicio è seduto vicino a te?” sputò velenosamente una ragazza più grande con gli occhi scuri e una massa di capelli ricci informi.

“Bella, che maniere” rispose in tono altezzoso il Prefetto.

La ragazza filiforme si avvicinò a lui e ringhiò “Spostati sporco Mezzosangue!”

“Bella smettila! Non vedi che è solo un ragazzino? Perdona mia sorella; come hai detto che ti chiami?” rispose una bellissima ragazza dai capelli biondi con un dolce sorriso.

“Severus Piton” rispose il bambino mentre si spostava per fare posto a quella detestabile ragazza.

“Non penserai davvero che io, una Black, mi sieda vicino a te! Muoviti!, trovati un altro posto!” ringhiò la mora.

“Bella… il Preside… ci sta guardando” sibilò il prefetto con gli occhi di ghiaccio. “Mettiti accanto a tua sorella”.

“Lucius, se pensi di potermi dire cosa fare solo perché un giorno speri di diventare mio cognato, allora…”

Ma tutti i vari discorsi furono interrotti dal Preside che richiedeva l’attenzione dell’intero corpo studentesco per dare un caldo benvenuto. Per tutto il tempo in cui rimase seduto lì, i pensieri di Severus erano diretti ad una sola ed unica persona, la sua ex migliore amica Lily Evans. Non posso crederci… Lily è finita in Grifondoro… Perché lei è così intelligente… Guardala, sembra si stia divertendo con i suoi nuovi amici… Cosa? Perché, perché sta parlando con quel tipo? Ora che ricordo anche lui ha detto che il suo cognome era Black… proprio come questa tizia… Devono essere parenti: hanno la stessa aria strafottente.

Un paio di ore dopo, Severus si ritrovò in quello che sarebbe stato il suo dormitorio per ben sette anni, disteso nel suo letto con le tende tirate e lo sguardo fisso nel vuoto. La sua grande felicità era durata ben poco dopo lo Smistamento: vedere la sua Lily seduta al tavolo dei Grifondoro gli aveva lasciato l’amaro in bocca e il cuore pieno di inquietudine, si sentiva di nuovo infinitamente solo.
 
 
Angolino dello scribacchino

Ciao a tutti,

mi scuso enormemente per la mia prolungata assenza, ma sono stata davvero molto impegnata fuori dal web, e così in quel poco tempo che avevo ho preferito terminare la mia prima Long FF. Ma tranquilli ora pubblicherò con molta più frequenza… perché ho tantissime cose da dire e raccontare.
Ma passiamo al capito, volevo fare una piccola precisazione, questa storia è dedicata principalmente ai missing moment o a vedere e approfondire dei momenti della vita di Severus (con i suoi occhi e i suoi pensieri principalmente). Ovviamente per esigenze di trama a volte cambierò un po’ le cose, come in questo capitolo. Bellatrix è 9 anni più grande di Sev, quindi teoricamente non è mai stata ad Hogwarts con lui. Come la mia fantastica beta mi ha fatto notare forse in realtà in pochi sapevano che Sev non era un purosangue. Io onestamente questa informazione non la ricordo, però immagino che Piton non era un cognome che rientrava tra le famiglie privilegiate. Quindi per l’evoluzione della storia preferisco che invece si sappia che lui era un mezzosangue.
Bene ora basta con tutto questo ciarlare, spero che il capitolo vi sia piaciuto, lasciate un commento perché vorrei davvero capire se questi piccoli scorci sono di vostro gradimento.

Un saluto
Lady Vader
   
 
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