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Autore: M4RT1    29/08/2015    0 recensioni
Quando avevo undici anni, Sirius si divertiva molto a spintonarmi in giro e farmi lo sgambetto. Poi cominciò a imparare alcuni incantesimi e decise che dovevamo assolutamente allenarci a combattere. Ecco, nel primissimo scontro con il mio migliore amico io caddi svenuto a causa di un suo movimento brusco - non un incantesimo, un movimento brusco che terminò con il suo pugno sotto la mia mascella.
Genere: Angst, Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Albus Silente, I Malandrini, Lily Evans, Mangiamorte, Ordine della Fenice | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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DAUNTLESS
PART I - HOGWARTS

CHAPTER IV
"Ho perso la scommessa, l'uscita con Lily e la credibilità. Ma soprattutto la Mappa."


 
E' venerdì ventidue ottobre. Il che vuol dire che sono esattamente venti giorni che non combino Malandrinate degne di nota tipo far crescere una seconda testa a qualcuno o imbrattare Mocciosus di bava di Vermicolo. In realtà potrei aver fatto una delle due cose, la meno eclatante, in un bagno del terzo piano mentre Piton lasciava sgocciolare l'unto nel gabinetto come si fa con l'olio del tonno, ma Evans non è a conoscenza di questo mio gesto e crede davvero che siano venti giorni che io mi sto comportando come Remus.

Ovviamente la cosa non le fa piacere, però ha i suoi risvolti positivi: ha cominciato a seguirmi ossessivamente per cogliermi in flagrante. Generalmente si porta dietro Marlene McKinnon, che a quanto pare è felice di poter ammirare il mio sedere che se ne va a spasso (o quello della Evans, questione di gusti) e trascorre il suo tempo libero a sbirciare dove vado, con chi vado e cosa faccio. Crede di non essere vista, ma non considera il fattore Mappa del Malandrino, che mi informa precisamente del luogo in cui si trova - guardacaso sempre vicino a dove mi trovo io. 

Io e Sirius, d'altronde, ci divertiamo parecchio a portarle a zonzo in una specie di uscita a quattro. In effetti potrei dire di essere già uscito con Evans, considerando che le abbiamo condotte fino al limitare della foresta e poi siamo spariti lasciandole a guardarsi intorno. Già, loro non sanno del Mantello. Loro non sanno di un sacco di cose, in realtà, tipo del fatto che ieri sera eravano nascosti nella Stanza delle Necessità mentre si scervellavano su dove ci avessero persi.

Tra parentesi, quello che Sirius definisce un Armadio magico è un semplicissimo armadio, a menoche non si attivi solo quando sente la puzza di cane bagnato che emana il mio migliore amico. 

Comunque, dicevo: siamo a metà del corridoio del quarto piano quando decido che mi sono rotto di essere pedinato e mi volto. Ovviamente non vedo nessuno, ma non è un problema perché la Mappa mi informa che Lily Evans e Mary McDonald (a quanto pare anche McKinnon si è stufata) sono appostate esattamente a cinque metri di distanza, presumibilmente dietro quell'orrida statua macchiata di nero. Così mi schiarisco la voce e, sovrastando le risate isteriche di Sirius, dico: "Sai, è assurdo che un Caposcuola irreprensibile come la Evans mi segua. Sembra quasi che stia prendendo la faccenda sul personale, al posto di valutare obiettivamente ciò che vede."

A questo punto Sirius dovrebbe annuire e continuare la pantomima sostenendo che tanto mi sto comportando bene e non ha proprio nulla da controbattere, ma è troppo impegnato a ridere e alla fine tocca a me saltare alla conclusione. E la conclusione è la Mappa del Malandrino: la mostrerò al corridoio e la Evans dovrà saltare fuori, perché andiamo, lo farà di sicuro - a quel punto la distrarrò con il fatto del pedinamento e il mio migliore amico, se mai smetterà di sghignazzare, nasconderà nuovamente la pergamena: la Evans umiliata e la Mappa salva. Perfetto.

"Il punto" continuo quindi, tirando un paio di gomitate a Sirius, "è che lei non sa della Mappa. Sai, quella con cui possiamo conoscere la posizione di tutte le persone che vivono a Hogwarts."

Sto per tirarla fuori. Non sento né vedo nessuno, ma la Mappa non mente mai e se dice che Lily e Mary sono a cinque metri da noi, allora lo sono. Così la tiro fuori e la alzo all'aria e sto per dire qualcos'altro che possa incuriosirle quando sento qualcuno privarmi della pergamena alle spalle.

"Bene bene, signor Potter. Cosa abbiamo qui?"

Cacchio. Gazza non ci voleva. Sto per protestare quando una porta a circa cinque metri da noi si apre e Mary e Lily ne escono, sorridenti, con in mano dei libri. Non mi stavano spiando. In compenso, ora lo fanno, e gli occhi di Lily luccicano in maniera davvero curiosa alla visione di me che vengo trascinato via dal custode.

Ho perso la scommessa, l'uscita con Lily e la credibilità. Ma soprattutto la Mappa.

 
***

Uno sguardo non può incenerire davvero qualcuno, né ucciderlo, a meno che non si tratti di quello di un Basilisco. Sono salvo, quindi.
Anche se la bacchetta che Sirius sta puntando verso di me non la pensa allo stesso modo e, a dirla tutta, anche Peter sembra un po' incacchiato - il che è assurdo dato che si tratta di Peter e lui per antonomasia passa la sua vita a mangiare cioccolata e tutti sanno che chi mangia cioccolata non può essere così arrabbiato - ma il vero problema è che perfino Remus sembra contrariato e la cosa mi terrorizza. 

Sirius arrabbiato è quasi la normalità, ma Lunastorta potrebbe rivelarsi letale. 

E siccome è da quando ho fatto il mio ingresso trionfale in Dormitorio che tutti e tre mi guardano come se avessi commesso un omicidio, sento il bisogno di assicurarmi ancora una volta dell'innocuità dello sguardo del mio migliore amico.

Niente, non sono morto. Però non mi sento poi tanto bene, sospeso tra i loro lampi e la rabbia e la frustrazione che si respira qui dentro. E okay che è colpa mia, ma dopotutto Sirius era d'accordo e potrei perfino azzardare che se si fosse attenuto ai piani al posto di ridere come una ragazzina isterica ora non saremmo neanche qui a parlarne, dato che quattro occhi funzionano meglio di due (soprattutto se con quattro gradi in meno) e sicuramente qualcuno si sarebbe reso conto che il puntino di Gazza era in avvicinamento.

Vorrei dirglielo, ma qualcosa mi spinge a desistere. E forse è il fatto che Sirius sta sfogliando freneticamente il Manuale di Incantesimi, vol. 7 e non credo lo faccia per scoprire come si fanno crescere i geranei in camera da letto. 

"Sirius" mormoro, vergognandomi della mia codardia. "Ti ho già chiesto scusa."

Nessuna risposta proviene da quel lato della stanza: sia Sirius che Peter abbassano lo sguardo - uno lo punta sul libro, l'altro sulle ragazze in bikini che il primo tiene appese alle pareti. Sarebbe una situazione quasi divertente se la causa di questo malumore non fossi io.

"Remus?" tento quindi, voltandomi a sinistra. Remus non può tradirmi, lui è troppo tranquillo per tenermi il muso per più di un'ora.
"Diglielo tu che non è colpa mia."

Ma perfino il mio Prefetto preferito scuote la testa. "Mi dispiace, James" mi dice, prima di tuffarsi letteralmente sotto il letto a recuperare qualche enorme libro in cui mettere il naso. Begli amici che ho. 



Credo che chiederò a Silente di cambiarmi di Dormitorio. Frank Paciock l'ha fatto, al quarto anno, e ora dorme con quelli del sesto ed è felice. Okay, potrebbe essere stata colpa mia se ha avuto l'esigenza di fuggire da quello che ha definito un inferno, ma attualmente è colpa di Sirius, Remus e Peter se io ho questo assurdo desiderio di trasferirmi a metà novembre dell'ultimo anno e dovrebbero almeno aiutarmi a fare i bagagli, dato che si sono tutti rifiutati di lasciarmi in pace almeno per un giorno.

Comincio a capire come si sente la Evans quando la perseguito, perché è esattamente così che mi sento io: osservato sempre e ovunque, a lezione e a pranzo e anche durante gli allenamenti. Lo sguardo di almeno un Malandrino mi segue sempre, credo che facciano anche i turni di notte per farmi sentire in colpa. Il che non è bello, certo, né tantomeno da buoni amici. 

"Sentite, non vi sembra di esagerare?" dico quindi un giorno, all'improvviso. Siamo tutti in Dormitorio a fare le solite cose: Peter mangia, Remus studia, Sirius cazzeggia e io gioco con il Boccino. Solo che stiamo tutti zitti. E in effetti non riscuoto nessun tipo di reazione neppure cominciando a parlare per primo, così ritento: "Forza, ragazzi, abbiamo perso la Mappa ma almeno siamo tutti qui. Pensate se avessimo perso un braccio!"

Giuro che Remus ha alzato lo sguardo per un secondo, ne sono certo. E vedo le sue sopracciglia cambiare posizione, anche se non so se sia un segnale positivo.

"Remus, tu mi capisci, vero? Un mese fa ci hanno attaccato i Mangiamorte!" esclamo. E' vero: i Mangiamorte hanno provato a ucciderci tutti e qui ci si preoccupa di una stupida Mappa. E lo so che se fosse stato Sirius a combinare questo macello io a quest'ora l'avrei già fatto precipitare dalla Torre di Astronomia, ma ehi, sono più obiettivo standone fuori e vi assicuro che non c'è nulla di più grave di un branco di folli seguaci di un mago oscuro che vogliono reclutare studenti a Hogwarts facendo fuori tutti quelli contrari.

"James ha ragione."

Oh, sia ringraziato il Cielo! Almeno Remus mi ha capito.

"Ma merita comunque una punizione."

Grazie tante, eh.

"Essere stato brutalmente ignorato e fissato senza pudore non è abbastanza per te?" sbotto, incrociando le braccia. Remus mi lancia un'occhiataccia della serie "sta zitto che è già tanto se ti sto aiutando" e io sto zitto. Sirius, invece, non è dello stesso avviso, perché decide che è proprio il momento giusto per dare aria alla bocca.

"Sai cosa avrei fatto in questo momento due settimane fa?" mi domanda con dolcezza. E Sirius non è dolce, quindi il punto è che la sua dolcezza equivale al mio odio. "Avrei guardato la Mappa proprio in questo momento, precisamente il cartiglio di Marlene McKinnon. Avrei fantasticato su cosa stesse facendo, poi fingendo di passare lì per caso l'avrei salutata e in una mezz'ora avrei avuto il mio appuntamento per il primo fine settimana a Hogsmeade" annuncia. E' ovvio che sta sognando a occhi aperti, perché tiene lo sguardo puntato sul nulla e non oso nemmeno pensare a cosa stia immaginando. "E invece non posso" si riprende, comunque. "E sai perché? Perché non ho idea di dove si trovi Marlene McKinnon e così facendo perdo metà del mio fascino."

Vorrei dirgli che l'ha già perso quando, al quinto anno, è ruzzolato giù per le scale aggrovigliandosi a Peter, ma credo che peggiorare la situazione non sia una mossa saggia e sto ancora zitto.

Remus si è reso conto di star perdendo il controllo della situazione. "Lo so, Felpato" dice accondiscendente. "Ma è quasi venti giorni che lo
stiamo ignorando e tu sai quanto James odi essere ignorato" gli spiega. Annuisco per dargli man forte, ma nessuno di loro sa quanto effettivamente lo detesti.

"Beh, sì" borbotta Sirius, guardandomi di sottecchi. Imbastico l'espressione più pentita del mondo e lo fisso, lui distoglie lo sguardo.

"E sai anche che è terribilmente noioso quando James non dice le sue cavolate, perché nessuno può prenderlo in giro" continua Remus e temo che sia una piccola vendetta anche questa. Apro la bocca per ribattere ma subito la richiudo.

"In effetti non è la stessa cosa senza i deliri di James sul Quidditch" ghigna Sirius, prima di lanciarsi in una mia imabrazzante imitazione in cui corre su e giù per il Dormitorio cercando di arraffare un Boccino che ovviamente avrei preso subito e urlando: "Oh mio Dio, sono troppo bravo! Evans uscirà di sicuro con me e-" per poi cadere (e non credo che anche la caduta fosse voluta). Alla fine mi sfida guardandomi negli occhi e, senza staccare il contatto, domanda: "Tu che dici, Pete?" 

Peter è accucciato sul suo letto e se ne è stato zitto per tutto il tempo. A questo punto, però, crede che la tempesta sia passata e annuisce con vigore. "Io dico che possiamo perdonarlo!" esclama, felice. Lo sapevo che era dalla mia parte.

E poi cominciano a saltare tutti sul mio letto.

 
***

24 Dicembre 1977

Caro Remus,
auguri da me e da Sirius.

In questo momento è seduto qui a fianco che sbircia e critica ogni parola che scrivo <--- Nota di Sirius: ti sembra bello iniziare una lettera in modo così patetico? No, dai, sul serio, Lunastorta!!!

Dicevo, Sirius critica critica ma non accenna ad andarsene da qui, cosa che gli ho più volte proposto. Dice che sua madre non cucina mai e il suo Elfo lo avvelenerebbe (o forse era il contrario, non mi ricordo) e che i biscotti di pan di zenzero che fanno qui da me non li ha mai mangiati eccetera. Insomma, scuse stupide per mascherare il vero motivo che lo spinge a restare qui a casa mia, ovvero il fatto che non può fare a meno di me. E poi anche che i suoi genitori lo crucerebbero prima ancora di essere sicuri che sia lui, certo.

Nota di Sirius: Ignora tutto ciò che dice, è in fase di iperattività perché ha mangiato otto Cioccorane di seguito.

Remus, volevamo anche parlarti di una cosa seria. Ho sentito Peter, ieri, gli ho telefonato a casa della sua vicina Babbana e per fortuna non mi ha urlato nella cornetta come qualcuno di mia conoscenza (NdS: non è colpa mia se qualcuno qui ha bisogno di telefoni Babbani per farsi sentire e solo perché non ha un camino per la Metropolvere). In ogni caso, mi ha parlato delle notizie che gli sono giunte sui Mangiamorte: sono sempre di più, anche Rosier si è unito a loro e gira voce che tutti gli studenti dalla loro parte - quelli che sono scappati, per intenderci - torneranno ad Hogwarts dopo le vacanze. Si preannuncia una serrata lotta (ndS: speriamo solo che Mocciosus non ci stenda con il suo olio // Quella battuta dovevo farla io, porco cane!) ed è qui che ho qualcosa da dire.

Tre parole (ndS: sole, cuore, amore): Ordine della Fenice. Se non sai cos'è te ne parlerò ad Hogwarts, ma i miei genitori ormai sono praticamente membri e credo sia il caso di prendere posizione, dato che quegli imbecilli dei Serpeverde lo hanno fatto.

NdS: sono stufo di non poter parlare mai, quindi ora tocca a me. Lunastorta, in sintesi porta la tua bacchetta migliore, nonché unica, perché ci prepariamo a parecchie risse nei corridoi. E metti a tacere la tua coscienza da Prefetto perché i Serpeverde lo faranno di sicuro (se hanno mai avuto una coscienza, eh). Ah, dimenticavo: James ha inviato un gufo alla Evans (è restata a Hogwarts questo Natale) e le ha chiesto di andare a Hogsmeade insieme il quindici di gennaio. Lei non gli ha risposto, ovviamente. Ora scappo che mi sta strappando la piuma dalle mani, è stato un piacere e auguri ancora.

XOXO
Siri Felpato e James Capitano di Quidditch
 
  
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