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Autore: Dimplesaretheway    30/08/2015    6 recensioni
Innamorata, io?
Innamorata è riduttivo...
Zayn Jawaad Malik, ha letteralmente rubato il mio cuore.
Il figlio del primo ministro inglese ha dovuto faticare parecchio per farmelo ammettere. Ci siamo conosciuti già da adolescenti, quando i suoi tratti non erano ancora scolpiti del tutto, quando la sua pelle ambrata era ancora "pulita".
***
-Siamo in banca rotta Adele!- urla mia madre -se non lo sposi al più presto finiremo alla sfascio!- continua urlando, mi giro adirata -e perché io non lo sapevo?- lei abbassa la testa -volevamo risparmiarti questo fardello- una risata amara lascia le mie labbra -ma al fardello di farmi sposare contro la mia volontà non ci hai pensato proprio vero?!- urlo e mi dirigo verso la porta lasciandomi quella conversazione alle spalle.
***
-non ti stai innamorando di lui, vero?- la domanda del moro colpisce nell'animo Adele, che si sente messa nel sacco, balbetta qualcosa come delle negazioni, ma lui legge nei suoi occhi la verità che Adele si è dimenticata di nascondere e si sente morire.
***
"Lei brama libertà e per quanto innamorata possa essere non rinuncerà facilmente a quella..."
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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La mattina dopo mi sveglio presto e mi preparo per fare un po' di giri, metto dei semplici pantaloni di tuta grigi e una maglia a maniche lunghe nera, lego i capelli in una coda alta e metto le scarpe da ginnastica, una passata di mascara e sono pronta. Mi soffermo un po' a guardare Zayn e mi viene in mente un'idea, prendo un foglio di carta e ci scrivo sopra "Ti ho mai detto che sei bellissimo mentre dormi?" Lo firmo e lo lascio sul mio cuscino. Prendo la macchina e decido di andare dai miei genitori per poter mettere in chiaro le cose. Busso alla porta e mi accoglie Jack il maggiordomo che mi guida nella sala da pranzo dove mio padre legge un giornale e mia madre una rivista di alta moda -buongiorno a tutti- attiro l'attenzione dei presenti, mio padre mi risponde mentre mia madre mi riserva uno sguardo gelido a cui rispondo con un ghigno, mi metto seduta vicino a papà aspettando la sfuriata della bionda -ti sembra normale il tuo comportamento Adele?- chiede saccente abbassandosi gli occhiali -perché? cosa ho fatto di sbagliato?- si alza dalla sedia venendomi in contro, mi alzo anche io sfruttando la mia superiore altezza -e allora perché sei qui se non per chiedermi scusa?- rido -ci tengo a precisare che se proprio volessi chiedere scusa non la chiederei solo a te, sei la solita egocentrica- alza le sopracciglia -comunque sono qui per informarvi che stanotte Zayn mi ha chiesto di sposarlo- mia madre prende la mia mano sinistra per accertarsi e appena vede l'anello le si illuminano gli occhi, mi stacco violentemente dalla sua presa -quindi lo sposerò perché voglio e perché lo amo, non per fare un favore a te- continuo arrabbiata -lui me lo avrebbe chiesto tra poco, il giorno del mio compleanno, a Venezia- gli riservo uno sguardo carico di ira -decideremo insieme la data del matrimonio o la cosa salta, detto questo ti saluto- faccio per incamminarmi verso la porta ma una frase mi blocca -siamo in banca rotta Adele!- urla mia madre -se non lo sposi al più presto finiremo allo sfascio!- continua urlando, mi giro adirata -e perché io non lo sapevo?- lei abbassa la testa -volevamo risparmiarti questo fardello- una risata amara lascia le mie labbra -ma al fardello di farmi sposare contro la mia volontà non ci hai pensato proprio vero!?!- urlo e mi dirigo verso la porta lasciandomi quella conversazione alle spalle.
Dopo aver finito delle commissioni ne approfitto per andare a trovare Anne all'ospedale. Decido di togliermi l'anello e di metterlo in tasca, non voglio parlare di questo, voglio solo distrarmi.
Mi dirigo nella stanza con un mazzo di peonie, busso e faccio capolino, Anne alza lo sguardo da un libro e mi sorride felice -Adele!- entro sorridendole, le poso un bacio sulla guancia e le faccio vedere i fiori -ho pensato ti facesse piacere- dico timidamente temendo di essere troppo espansiva, lei scuote la testa -le peonie sono il mio fiore preferito! Grazie tesoro- posiziono i fiori in un vaso e mi siedo vicino a lei -come va Anne?- lei chiude il libro e lo poggia sul comodino -sto meglio rispetto a ieri, ma a volte faccio fatica a respirare- mi spiega non perdendo il sorriso. Mi lascio andare sulla sedia accanto a lei -tranquilla tesoro, non è nulla di grave- le sorrido e decido di cambiare argomento -che cosa leggi?- chiedo riferendomi al libro -sono un'appassionata di re Artù- ridacchia leggermente in imbarazzo -anche io adoro la storia!- esclamo forse con troppo entusiasmo -perché non lo leggiamo insieme?- domanda gentilmente la donna, annuisco e mi sporgo per prendere il libro -dove eri arrivata?- scorro le pagine con le dita -potresti leggerlo dall'inizio?- mi chiede -ma certo Anne!- inizio la lettura regalandomi alcune ore di pace assoluta. Finiamo i primi cinque capitoli e vedo Anne con lo sguardo perso -cosa c'è Anne?- le prendo la mano -ti sarò infinitamente grata tesoro, potevo morire se tu non fossi intervenuta- sorrido dolcemente alla donna, le squilla il telefono, la vedo sorridere per poi attaccare con un "a tra poco" -mio figlio dovrebbe essere qui a momenti...ah eccolo, Adele ti presento Harry, Harry lei è Adele- sposto il mio sguardo sulla nuova presenza nella stanza, vedo un uomo alto, con la pelle diafana, gli occhi cangianti e indefiniti, le labbra rosee e i capelli mossi con qualche riccio ribelle, con in mano un enorme mazzo di fiori. Assomiglia alla madre davvero tanto, mi alzo in piedi porgendo la mano al ragazzo che ricambia per poi tirarmi in un abbraccio -grazie per aver salvato mia madre, gliene sarò immensamente grato- la sua voce arriva calda al mio orecchio, uno starnuto mi scuote, mi allontano velocemente -garofani?- lui annuisce -sono allergica- si apre in un dolce sorriso -comunque non c'è di che- continuo dopo, lui scuote la testa -resto comunque dell'idea che le devo la vita Adele- rido -puoi darmi del tu, non credo di avere tutti questi anni più di te- -ne ho 23- esclama precisando -io 21, dovrei essere io darti del lei- scoppia in una risata -beh io devo andare, ci vediamo domani Anne- esclamo prendendo la giacca -non c'è bisogno che tu venga anche domani tesoro- le prendo la mano -è un piacere per me Anne, non un obbligo- mi riserva un dolce sorriso -allora a domani- esclama la donna -ciao Harry, è stato un piacere- mi dirigo verso la porta -piacere mio piccola- mi blocco a quel soprannome, ricordandomi la prima volta che Zayn mi chiamò così, sorrido -la sfacciataggine non ti dona Harry- esco dalla stanza con un sorrisetto vittorioso.
 
 
 
 
 
Salve bellezze!
Eccomi tornata con il quarto capitolo! Spero vi piaccia, anche se così non fosse ditemi cosa c'è che non va, cosicché io possa migliorare.
Mi piacerebbe tanto se questo capitolo arrivasse a 2 recensioni, a quel punto andrei avanti.
Quindi...spero che sia di vostro gradimento.
Un bacione, alla prossima❤️
•Sara
  
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