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Autore: ultimo_sorriso    30/08/2015    0 recensioni
Se Voldemort avesse una nipote? Cosa succederebbe se questa incontrasse due valenti gemelli Grifondoro?
"Naturalmente si ripeteva che avrebbe voluto incontrarla solo e soltanto per reclutarla, poiché essendo sangue del suo sangue non poteva che essere una strega potentissima. Però adesso si era ritrovato ad accudire una creaturina che di potente aveva solo il pianto."
[...]
"I tre scoppiarono in una fragorosa risata, con tanto di lacrime agli occhi, e i due ragazzi porsero la mano a Demetra per farsi battere il cinque. Lei li guardò e capì che quello era l’inizio di una grande amicizia, e di un mare di guai, quando si accorse che la McGrannit infuriata si dirigeva verso di loro".
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Fred Weasley, George Weasley, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo, Contesto generale/vago
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Secondo Capitolo
 
Il tempo trascorreva sereno alla Tana, Fred non aveva più dato segni di avere qualcosa di strano, Harry si era dato una calmata e tutto proseguiva per il meglio. Ormai mancavano soltanto due giorni alla partenza per Hogwarts e tutti si sentivano molto eccitati.
Per scaricare un po’ di quell’energia i ragazzi avevano deciso di giocare a Quidditch quel pomeriggio, sotto richiesta di Demetra. Quest’ultima aveva l’ambizione di riuscire ad entrare nella squadra della sua casa, una volta tornata a scuola, l’unico problema era la sua incredibile inettitudine nel praticare quello sport. Le riusciva sempre bene ogni cosa che riguardasse il mondo magico, ma con questa in particolare aveva dei seri problemi.
Una volta prese le scope e arrivati in giardino Harry si mise a giostrare i giochi:
“Allora, Fred, io, Demetra e Bill faremo una squadra, Ron, Ginny, George ed Hermione saranno i nostri avversari. I gemelli battitori, Hermione e Demetra portieri, Bill e Ginny cacciatori e i rimanenti cercatori” concluse, con un sorriso di sfida rivolto a Ron.
Demetra fece scambio con Bill, il ruolo per cui voleva fare l’audizione era quello di cacciatrice.
Hermione, dal canto suo, si ribellò: non voleva assolutamente giocare, l’idea di cercare poi di parare qualcosa a svariati metri di altezza la terrorizzava.
“Prometto che non passerà nemmeno una pluffa. E sta tranquilla che con i bolidi ci so fare! Fidati di me, non ti accadrà nulla.” La rincuorò George, sfoderando uno dei suoi migliori sorrisi. Tra quest’ultimo, che la fece arrossire, e Ginny, riuscirono a convincerla.
Il gioco iniziò.
Andarono avanti un paio d’ore, facendo più partitelle, ma nonostante la squadra di Harry avesse tre ottimi giocatori, la quarta compromise a tal punto il gioco che non riuscirono a vincere nemmeno una volta.
“Dem sei tremenda!” esordì Fred massaggiandosi la spalla, “vorrei davvero sapere con che logica hai continuato a tirare la pluffa addosso a noi, invece che nei cerchi avversari, ma soprattutto come diavolo hai potuto deviare quel bolide contro di me!!!” concluse demoralizzato. La ragazza sorrise e arrossì leggermente.
“Ho bisogno di allenarmi su! Non tutti nascono con il gene del Quidditch!”
“Non sei stata così pessima. Almeno sai volare bene, se vuoi possiamo allenarci insieme, una volta ad Hogwarts, sono sicuro di poterti rendere un’ottima giocatrice.” Si intromise Harry, posandole una mano sulla spalla.
“Rischi solo di farti male, ti servirebbe un miracolo solo per renderla una giocatrice accettabile. Non hai visto quanti danni ha fatto? Sembrava un goblin senza braccia. Pensa ad allenare te stesso e basta, Harry, abbiamo bisogno di un cercatore tutto intero per vincere la coppa di Quidditch quest’anno.” Disse risoluto Fred, sguardo duro e nessuna traccia di ironia nella voce. Gli altri si voltarono a guardarlo, non aveva mai osato dire nulla di lontanamente offensivo sulla sua amica, anzi, di solito era il primo a farsi avanti per difenderla, anche quando non ce n’era minimamente bisogno.
 “ Ehi!”sbottò Demetra, “ma come ti permetti! Non sarò una campionessa di Quidditch, ma non per questo sono una mina ambulante sfascia persone! Vedi di riprenderti, che la prossima volta il bolide te lo lancio in testa.” Concluse, e si diresse a grandi passi verso la casa, seguita a ruota da Harry e Bill.
“Se la prende per niente, ho detto solo la verità!” disse Fred, portando entrambe le braccia dietro la testa.
“A nessuno piace la verità fratellino, soprattutto se farcita di insulti. Non mi stupirei se trovassi del Torrone Sanguinolento nascosto nella tua cena stasera..sai quanto sa essere vendicativa Demetra.” gli rispose il gemello.
 
“Volevi vedere Sibilla giusto Harry? In cambio mi servirà un piccolo aiuto.” Disse Demetra al ragazzo, quando entrarono nella Tana. Era ancora rossa di rabbia per la scortesia del suo amico, ma contemporaneamente i suoi occhi brillavano di una strana luce malvagia, e un ghigno le si aprì sulle labbra.
“Non c’è problema!”
I due andarono nella camera condivisa dalle ragazze, e Demetra, non appena entrò, si diresse subito verso quello che sembrava un mobiletto di medie dimensioni, con sopra un lenzuolo. Tolse quest’ultimo e subito si udì un sibilo acuto.
Ssssh- ti sembra questo il modo? Ssstavo dormendo! Mi tieni chiusa in una gabbia da giorni, quando potrei andare tranquillamente in giro a cacciare e a muovere le sssspire nei prati. Solo perché quei Weasssley pensano che li possa mangiare, come se la carne umana avessse un buon sapore po-“ il serpente interruppe il suo monologo non appena vide il mago in piedi nella stanza, che la guardava  con un sorriso.
“Se ci fai parlare e fai la brava ti libero” disse Demetra, aprendo la gabbia. Sibilla uscì lentamente da questa e si diresse verso Harry, e fece una cosa piuttosto insolita: gli lecco le guance, con la lingua biforcuta.
“Ma cosa..?” iniziò il ragazzo.
“Non farci caso, quando era appena uscita dal guscio io, bambina, ero nella fase “amo gli animali babbani”, e le parlavo continuamente dei cani e dei loro gesti di affetto come il leccare i padroni..ecco, questa cosa in particolare le è piaciuta e ha pensato che si potesse adattare anche ai serpenti.” Disse lei.
“Comunque, Sibilla, abbiamo un lavoretto per te, ascolta…”.
 
Terminato quello che dovevano fare i due andarono in cucina, dove trovarono gli altri intenti a mangiare dei buonissimi dolcetti al mirtillo fatti dalla signora Weasley.
“Dem, non ti volevo offendere, senza rancore, vero?” disse Fred alla ragazza, tendendole una mano in segno di pace.
“Tranquillo, non me la prendo per così poco Weasley” rispose lei, con un largo sorriso in volto.
“Ora che ti sei scusato, dobbiamo andare a fare un paio di esperimenti, vieni Fred!” disse George al gemello e si diressero verso la loro stanza. Demetra diede una gomitata ad Harry e i due seguirono i gemelli senza farsi vedere, sotto gli sguardi incuriositi dei loro amici.
Dopo pochi minuti si udì un urlo di terrore e pesanti passi giù per le scale, seguiti da un tonfo sordo e altre grida.
“Oddio, levati!! Vai via!! Deeeeem!” e ancora “Toglimi quel serpente dalle gambe George! Aiutoooooo! Vuole mangiarmi…”
La ragazza, ancora seduta in cucina sfoderò uno dei suoi migliori sorrisi, addentando un muffin con estrema soddisfazione, prima di seguire gli altri.
Harry e Demetra si godettero la scena, ridendo di gusto, dal basso della rampa di scale, Fred urlava e si dimenava per togliersi Sibilla di dosso, che da copione lo stava terrorizzando avvolgendosi attorno a lui e sibilando. Quando gli altri arrivarono, attirati dalle urla Demetra richiamò il serpente, che lecco Fred prima di scendere le scale e salire attorno al collo della padrona per godersi le meritare carezze.
Tutti corsero da Fred, ansante e pallido come un cencio, ancora sdraiato per terra.
“Quella cosa, è sbucata da sotto il mio letto..mi ha afferrato un piede, mi ha inseguito per le scale..voleva mangiarmi..” ansimò il ragazzo. Gli ci vollero parecchi minuti per riprendersi, nei quali Demetra era scesa in cucina per dare un dolcetto. Come premio, a Sibilla.
Fred scese le scale di corsa e puntò il dito contro la ragazza, “ Sei stata tu! Gli hai detto tu di aggredirmi!”
“Non ti ha aggredito, voleva solo giocare” rispose lei con quel ghigno che tante volte i gemelli le avevano visto, “O forse ti ha sentito quando mi paragonavi ad un goblin senza braccia. È molto protettiva sai.”
“Protettiva un corno! La hai aizzata contro di me! Poteva uccidermi”
“Non lo avrebbe mai fatto e lo sai. Come si dice poi? Occhio per occhio..”
“Per la barba di Merlino Dem, io ho fatto una constatazione, tu hai attentato alla mia vita! Non mi sembra la stessa cosa, e se ti ha dato tanto fastidio quello che ho detto potevi anche parlarmene, o non rivolgermi la parola, o che so io, avevi tante altre opzioni.”
“Era un semplice scherzo, non stare a farne una questione di stato ora. Per me siamo pari così.” Concluse la ragazza e si alzò per andare nella sua stanza, seguita da Hermione e Ginny, che avevano ascoltato tutto dalla tromba delle scale, insieme agli altri.
“Pari un corno di bicorno..” soffiò Fred imbufalito.
 
Quella sera a cena tutto sembrava tornato alla normalità, tranne il fatto che Demetra e Fred non si rivolgevano la parola, cosa che metteva George in una posizione piuttosto scomoda: sapeva di trovarsi esattamente in mezzo a due fuochi, per giunta con una faida di scherzi in atto.
Andarono tutti a dormire presto, controllando le ultime cose prima della partenza e addormentandosi parlando delle nuove meravigliose avventure che avrebbero potuto vivere quell’anno, che sapevano, che come sempre, non sarebbe stato tranquillo.
 
La mattina seguente, come ogni primo di settembre, fu frenetica: c’era gente che girava con le gabbie dei gufi, Grattastinchi che tentava di agguantare Leo saltando da ogni superficie rialzata, e 7 ragazzi alle prese con la partenza.
Arrivati a King’s Cross attraversarono il binario 9 , posarono i bauli, salutarono i signori Weasley e partirono per il loro nuovo anno ad Hogwarts.
Il loro scompartimento era strapieno, con un netto via vai di persone che passavano a salutare: Ron e Hermione, costretti nello scompartimento dei prefetti, erano praticamente spariti, in compenso si erano uniti al gruppo Neville, Luna, Lee. Il viaggio fu piacevole, tranne qualche tiro mancino che si lanciarono Demetra e Fred, che dopo aver infilato degli occhi di anguilla nei panini della ragazza, fu costretto a scendere dal treno con un becco da pappagallo le orecchie di un elefante, in quanto nessuno era riuscito a disfare la fattura della ragazza.
“Ma che ti è successo durante l’estate Weasley? Hai cercato di farti più bello, diventando un animale? In effetti vedo un netto miglioramento!” urlò un ragazzo alto e biondo, dirigendosi verso il gruppo di amici. Dietro di sé una decina di serpeverde lo seguiva sghignazzando.
“E a te invece? Si vede chiaramente la ricrescita Draco, per non parlare del fatto che ti hanno fatto una permanente da schifo. Fossi in te cambierei parrucchiera, o è sempre la tua mammina che ti acconcia come un angioletto?” replicò Demetra, facendosi avanti prima che qualcun altro prendesse la parola.
Un moto d’ilarità scoppiò dietro la ragazza.
“Come osi!” iniziò il biondo, infervorandosi, “giuro che questa…”
“Tuo padre la verrà a sapere? Conosciamo la solfa, è meglio che trovi una minaccia più convincente, senza considerare che Lucius non mi fa paura e lo sai.” lo interruppe Demetra, con un ghigno di sfida.
Malfoy si fece più vicino alla ragazza, sfoderando la bacchetta.
“Vuoi sbrigartela solo noi due? Fuori la bacchetta, questa volta non hai scampo Keen.”
Un lampo di eccitazione passò negli occhi smeraldo della ragazza, mentre levava la bacchetta. I due gruppi di ragazzi alle loro spalle guardavano la scena trattenendo il fiato, non erano ancora ad Hogwarts e iniziava il primo scontro tra i Serpeverde e i Grifondoro.
“Tre, due..”
Prima che Demetra finisse di contare Malfoy scoppiò in una fragorosa risata e  andò incontro alla ragazza, che aveva abbassato la bacchetta e andava ad abbracciare l’amico.
“Pensavo di doverti stendere anche quest’anno!”
“Ma smettila, ti faccio vincere solo perché sono un cavaliere.”
“Dobbiamo ripetere questa scena di odio tutti gli anni? Ormai non ci casca più nessuno, lo sanno tutti che siamo amici. La serpe e il grifone. Facciamo quasi tendenza!”
“Si mia cara,” rispose Draco, prendendo sotto braccio la ragazza e dirigendosi con lei verso le carrozze che li avrebbero portati al castello, “è sempre divertente ed è bello portare avanti queste tradizioni. Comunque complimenti per la fattura che hai fatto a quel Weasley, anche se potevi far di meglio, due antenne da scarafaggio non sarebbero state male su quella feccia.”
Con queste parole i due si allontanarono, parlando fitto, lasciandosi dietro i rispettivi amici che erano rimasti con gli occhi sgranati e senza parole. Era vero, ci cascavano tutti gli anni, quell’amicizia era tanto assurda che nessuno riusciva a credere che potesse andare avanti, eppure quei due erano ancora insieme.


Angolo dello Srittore

ecco qui il nuovo capitolo. Scriverlo è stato impegnativo scarseggiavano un po' le idee. Mi scuso per averci messo tanto ad aggiornare la storia, ma tra l'università e l'estate non sono riuscita a fare di meglio. Ringrazio tutti coloro che leggono le mie parole e quelli che hanno inserito la mia storia nelle seguite o preferite, mi fate felicissima! 
Fatemi sapere se vi piace :)
   
 
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