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Autore: Mir7    31/08/2015    0 recensioni
-Hai visto, no? Basta andare dritti contro il muro- spiegai.
-Ma se poi invece ci sbatto davvero contro?- si preoccupò Alessandra.
-Ti prego, vai e basta. Sennò ti ci spingo- le dissi.
Genere: Fantasy, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Corvonero, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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Una Corvonero in punizione

Come aveva detto Claudia? “Stai tranquilla, nessuno te li ruba, avrai tutto il tempo di studiarli quando sarà iniziato l'anno ad Hogwarts”. Sì, come no. A chi diamine è venuta la brillante idea di rubarmi il libro di Pozioni? Ne ho troppo bisogno, e non solo perché senza di esso non brillo in quella materia. Il professor Piton è molto difficile e se scopre che non ho il libro per la prossima lezione... non voglio finire nei guai! Non avrei potuto neanche chiederne uno in prestito perché con molta probabilità avrei fatto esplodere tutta la scuola e sarei finita lo stesso in punizione. Senza le mie minuziose annotazioni ero finita. Decisi di affiggere per tutta Hogwarts dei fogli così se qualcuno, di gentile, me lo voglia riportare... ma chi voglio prendere in giro! Se me lo hanno rubato non penso me lo riportino indietro dal nulla. Il mio libro si nota molto perché è pieno di fogli con appunti dettagliati. Mentre chiedevo in giro per i corridoi del piano terra se qualcuno lo aveva visto, sentii i gemelli Weasley ridere poco lontano. Cosa hanno quei due sempre da sghignazzare? A volte sono peggio delle ragazzine pettegole. Avranno fatto un altro dei loro scherzi a ragazzini innocenti di passaggio. Molte parole potevano descrivergli alla perfezione ma io finivo sempre per scegliere le solite tre: insopportabili, indisciplinati ed idioti. Probabilmente una delle poche note negative della scuola, quei due. Riuscivano a rovinarmi la quiete quando studiavo, o semplicemente leggevo. Non riuscivo a capire perché Alessandra e Claudia li trovassero simpatici, o, forse ero io con la mente chiusa da Corvonero. Il giorno dopo ci sarebbe stata la lezione di Pozioni e sentivo che non sarebbe andata bene. Quando il professor Piton vide che non avevo il libro mi osservò con uno sguardo tra lo scettico e lo schifato.

-Domani sera verrai a fare l'inventario qui, capito?- disse severo.

Deglutii. La mia prima punizione. Uscii dalla lezione un po' triste. Volevo evitare le punizioni per tutti i sette anni di studio e già al primo ne avevo ricevuta una. Fortunatamente il professore non aveva tolto punti ai Corvonero.

-Hey, potevo prestarti il mio. Così andavo io al posto tuo!- si offrì un po' in ritardo Michael.

-Tranquillo, va bene. Subirò l'ora e mezza d'inventario sotterraneo- dissi sospirando.

La sera faceva freddo nell'aula di Pozioni e il mantello con lo stemma di Corvonero riscaldava poco. Bussai e quando ebbi il permesso di entrare vidi altri due ragazzi seduti. Harry Potter e George Weasley. Poteva andarmi peggio?

-Queste sono le cose che dovete fare e mi raccomando, niente bighellonamenti- disse lentamente.

Ci consegnò un pezzo di pergamena vuota ed uscì dalla stanza. Guardando il foglio le scritte comparvero da sole. Lessi ciò che avrei dovuto fare e mi misi all'opera. Controllai quanti Bezoar avesse ancora il professore mentre i ragazzi continuavano a parlare tranquillamente. Dopo un po' notai che George Weasley si era messo a fare il suo lavoro e che Harry Potter era scomparso. Ma che gli passava per la testa? Non è mai un bene abbandonare le punizioni del professor Piton, da quel che sento dire.

-Allora, che ci fa un geniale corvo qui?- iniziò il rosso.

-Ho perso il mio libro- dissi semplicemente.

Non avevo voglia di fare conversazione con lui. Non volevo neanche sapere cosa ci faceva lui in punizione, molto comprensibile, o cosa ci doveva fare il suo compagno. Tornai ad annotare gli ingredienti per la pozione Scordarella.

-Per caso intendi questo? È pieno di fogli scritti in una calligrafia poco decifrabile, mi sa che è tuo- disse lui facendo apparire fra le sue mani il mio libro di Pozioni.

Attirò la mia attenzione e mi girai verso di lui.

-Siete stati voi! Avrei dovuto saperlo! Nessun incantesimo di localizzazione o Accio sono serviti, come...- ero troppo curiosa di sapere il loro metodo ma poi mi ripresi.

-Posso riaverlo indietro?- chiesi gentilmente.

-Sai, siamo più esperti di te in fatto di magia e... no, non puoi riaverlo. Non sarebbe divertente. Prova a prenderlo!- mi rispose alzando il braccio.

Lui era troppo alto e io troppo bassa. Provai a saltare una o due volte, sapendo che era inutile usare un incantesimo, mentre lui se la rideva.

-Ma così togli tutto il...- iniziò lui, ma non lo lasciai finire.

-Aguamenti!- dissi puntando la bacchetta verso il suo petto.

Un getto d'acqua spruzzò fuori dalla mia bacchetta e lui cadde all'indietro in una pozza d'acqua. Presi in tempo il libro, prima che potesse raggiungere il malfattore, e lo misi sulla cattedra. Vederlo zuppo nella pozzanghera, da me creata, e osservarlo cadere nei suoi tentativi -Allora anche tu sai ridere- disse quando finalmente riusciva a stare sui suoi piedi.

-Ah ah ah. Sai non sono solo libri e prediche, io- gli risposi spingendolo per terra.

-Mi fa piacere sentirlo- mi prese per andare a fargli compagnia nella pozza.

Menomale avevo messo il libro al sicuro dall'acqua. Ridemmo in serenità sul pavimento dimenticandoci quello che dovevamo fare. Nel momento in cui ci alzammo usai “Evanesco” per sistemare per terra e George sistemò la sua e la mia divisa con “Tergeo”.

-Sarà meglio finire l'inventario, non voglio altre punizioni- tornai seria al foglio che il professore mi aveva consegnato. Lui annuì e seguì il mio esempio. Qualche Amortentia e qualche Piuma di Jobberknoll più tardi, concludemmo la punizione ed Harry Potter non si era ancora fatto vivo. Il professor Piton ci diede il permesso di tornare ai rispettivi dormitori, presi il mio libro di Pozioni e mi avviai.

-Grazie per la divisa e, in un certo senso, il libro- dissi imbarazzata a George per le scale.

-Grazie a te per avermi mostrato quel lato di te- mi rispose.

-Buonanotte!- corsi subito verso i piani più alti, impaziente di raggiungere la mia Torre.

  
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