Capitolo 6: tentativi di suicidio
Nella stanza della signora Raimon, la donna sta parlando con dei suoi colleghi ex criminali.
-A che cosa serve la confessione se quel fattorino è ancora vivo?! - dice la signora Vanguard, una donna dai capelli rosa e gli occhi grigi.
-è stata una mossa avventata, Nelly! - le dice il signor Kane.
-Gli agenti hanno accertato che non c’era veleno nel cocktail! - afferma il signor Stonewall, un uomo dai capelli castani e occhi verdi.
-Non credevate mica che volessi ucciderlo, volevo solo
ubriacarlo e metterlo su un treno o una nave diretta altrove! -
-No, non era sicuro cara, poteva tornare! -
-E adesso dobbiamo uscire da questa situazione! -
-Ho la soluzione! - afferma il castano, prende la confessione e la guarda - quel fattorino stanotte si toglierà la vita e questo biglietto sarà trovato accanto al suo cadavere! -
-Si suiciderà? - domanda la rossa un po’ sorpresa - e come fai a saperlo? -
-Conoscete tutti i miei metodi, lasciate fare a me! -
Il signor Caleb Stonewall è un grande ipnotizzatore, è stato accusato di molti omicidi: ipnotizzava le sue vittime e le induceva al suicidio.
Quella sera stessa il signor Stonewall approfitta del fatto che Axel è alla ricerca di indizi e si intrufola nella stanza di Mark, che dorme come un ghiro.
Anche durante il sonno riesce a ipnotizzarlo.
-Ora sei addormentato … profondamente! - comincia a parlare a bassa voce - non senti altro che il suono della mia voce! Ora farai tutto ciò che ti chiedo senza far domande! Apri gli occhi! -
Il moro li apre e fissa il vuoto. Caleb agita la mano davanti alla faccia e lui non fa niente, segno che l’ipnosi è avvenuta con successo.
-Mark, il tuo avvenire è nero, un fato terribile ti tormenta e non hai più ragione di vivere … ma hai una via di uscita! -
-Uscita! - ripete Mark sempre ipnotizzato.
-Si, il sonno eterno, il sonno che porta la pace, il sonno dal quale non ti sveglierai più! -
-Ma … ma è come morire! -
-Esatto! Mark alzati in piedi! -
Mark balbetta qualcosa di incomprensibile, come se spaventato, ma ubbidisce e si alza sul letto.
-Sali sul bordo del letto! -
Lui continua ad ubbidire. La sua testa arriva all’altezza di un laccio attaccato al soffitto.
-Metti il laccio al collo! -
Lui prende il laccio e lo mette al collo.
-Perfetto, quando arrivo a tre … salta! Uno … due … tre! -
Fa per saltare ma perde l’equilibrio e cade all’indietro sul letto staccando la corda dal soffitto.
-Mark rialzati e scendi a terra! -
Mark si alza a terra e gli va vicino.
-Levati il laccio dal collo! -
Si toglie il laccio dal collo e glielo da.
-Forse vuoi decidere tu il mezzo di autodistruzione! Rispondi, come preferisci morire? -
-Di vecchiaia! - risponde l’ex fattorino.
Caleb sospira, la cosa si è rivelata più complicata di quel che credeva.
Il signor Stonewall si avvicina alla finestra, che si trova nelle stanza accanto alla sua camera. La apre e guarda in basso: la camera si trova al secondo piano.
-Mark … vieni qui e sali sulla finestra! -
Mark ubbidisce.
-Da bravo Mark, salta! -
Mark si prepara e poi fa un salto all’indietro tornando nella stanza.
-Non devi saltare in dentro ma in fuori! Avanti sali sulla finestra!-
Mark scuote la testa. Si sta opponendo. Ciò manda in bestia il signor Stonewall.
Si mette una mano all’interno della giacca e prende un pugnale.
Si avvicina a Mark che, lentamente, si allontana.
-Mark … prendi il pugnale … - lui lo prende - e usalo! -
Mark lo fissa un po’ negli occhi, poi prende la punta del pugnale e comincia a pulirsi le unghie delle dita.
Caleb glielo strappa dalle mani.
-Mark, devi obbedire, eseguire tutti i miei ordini! - dice camminando verso di lui che indietreggia ad ogni suo passo.
Tornano nella stanza di Mark.
-Mark, prendi questo pugnale e piantatelo nel cuore! -
Mark scuote la testa.
-Devi farlo! -
Continua scuotere la testa.
-Oh ma questa è bella … - esclama ridendo esasperato - nonostante lo abbia ipnotizzato anche se è stupido è attaccato alla vita! -
Si guarda intorno: vede che accanto a loro sta un grande specchio che, dal suo punto di vista, riflette l’immagine di Mark.
-Mark, pianteresti il pugnale nel cuore di quell’uomo? - chiede indicando lo specchio.
Dal punto di vista di Mark l’immagine dell’uomo che riflette è quella del signor Stonewall.
Infatti appena la vede annuisce sorridendo.
-Bene, tieni il pugnale e piantalo nel cuore dell’uomo dello specchio! -
Mark riguarda lo specchio e poi, con sguardo da pazzo, si avvicina a Caleb alzando la mano con l’arma.
-No, no, no non a me! Non a me, scemo, all’uomo dello specchio! Mark, ubbidisci! -
Si allontana e schiva il colpo abbassandosi.
Poi sente qualcuno bussare alla porta, allora scappa nell’altra stanza.
In camera entra Axel.
Mark, tornando indietro, vede allo specchio l’immagine di Axel.
-L’uomo dello specchio! - esclama.
Si avvicina a lui brandendo il pugnale.
-Mark, Mark che fai?! -
Il biondo si allontana sorpreso, poi gli schiocca le dita in faccia facendolo rinvenire. Quando questo si ferma gli toglie l’arma dalla mano.
-Insomma Mark, ma che ti è preso? Perché mi rincorrevi con il pugnale? -
-E come potrei rincorrerti, sono a letto! - risponde lui.
Fa una faccia sorpresa quando vede davanti a se il suo letto.
-Un momento … ma io cammino mentre dormo! Strano, non succede da quando avevo 10 anni! -
-Per un attimo ho creduto veramente che tu fossi l’assassino! - sospira Axel.
-Mmmh Axel, sapessi che ho sognato!!! -
-Me lo dirai più tardi, adesso devi aiutarmi! Non trovo Hawkins da nessuna parte, dobbiamo trovarlo e farlo cantare! -
-Che canzone? -
-è un modo di dire, dobbiamo fargli vuotare il sacco! -
-Quale sacco? -
Axel lo spinge - Insomma vestiti, so io quello che dobbiamo fare! -
Angolo dell'autrice.
Wooooah, Mark l'ha scampata bella ... meno male che è stupido e attaccato alla vita.
Mark - ti butto io giù dalla finestra! -
Axel - zitto che per poco mi ammazzavi! -
mentre quelli discutono io vi chiedo ... cosa dovevo dire?!
ah giusto: secondo voi è stato il signor Stonewall perchè lo voleva ammazzare? o uno della sua combriciola?
beh siamo più o meno a metà storia ( credo, non vorrei dire ca**ate )
Un bacio da Sweet <3