Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: myki    05/02/2009    5 recensioni
Inghilterra, primi anni del 1800.
CAPITOLO 5: LA STANZA
"La biblioteca della sua casa non era grande come quella dei Felton. Era piccola, intima, e nascondeva i tesori che suo padre aveva raccolto in lunghi anni di viaggi, quelli che lo avevano tenuto lontano dalla famiglia. In fondo, in un angolo, seminascosta da uno scaffale, nasceva da terra una piccola scala a chiocciola di legno scuro, che attorcigliandosi su se stessa portava ad una stanza segreta nascosta sopra la casa.
Il loro nascondiglio.
Per un accordo di cui non ricordava più le condizioni, si erano ripromessi di non svelarne l’esistenza a nessuno, neanche a Sarah.
Ed era su quella scala che si erano baciati."

STORIA IN REVISIONE
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

   

Perdonate il ritardo… ma la verità è che avevo pubblicato il primo capitolo proprio per spingermi a continuare questa storia… che altrimenti sarebbe rimasta chiusa nella mia mente. Inoltre… mi sono data un po’ da fare, ed ho letto un po’ di libri per calarmi meglio nella vita quotidiana del periodo. Cosa che non mi terrà lontana dagli errori… anzi, vi prego di dirmi tutte le volte che sbaglio!

Per il resto, spero che la storia vi incuriosisca almeno un po'. Io ci tengo infinitamente, e spero di restituirvi almeno un riflesso della gioia con cui scrivo.

                       

 

 

 

2. LA LETTERA

 

La sera le era parsa lunghissima e la notte estenuante. La sua mente non riusciva a concentrarsi su nient’altro se non su di lui. Aveva detto a Sarah che l’avrebbe uccisa se gliene avesse parlato, ma poi aveva passato tutta la mattina ad inseguirla per la casa, per conoscere da lei qualche dettaglio in più su come era diventato. Durante il pranzo fu impossibile frenare le chiacchiere di sua madre e di sua sorella Caty, che parlavano di lui come fosse stato l’uomo più gentile che avessero mai incontrato. E ciò non aiutava Emily a toglierselo dalla testa.

“Non è solo gentile... è educato, e istruito”

“E bello, mamma, hai dimenticato bello!!”

“Certo cara, la bellezza è importante...”

Emily non si trattenne più. Si piegò sulla sorella maggiore e sussurrò:

“Ma è davvero così bello?!”

Sarah era una persona concreta. Non una che avrebbe perso la testa per chiunque.

“Non dovrei infierire ma... è un uomo affascinante”

Emily ingoiò a vuoto, cercando di farsi coraggio. Quando l’avrebbe visto? L’attesa la stava uccidendo. E sembrava che tutti lo avessero già incontrato almeno una volta, tranne lei. Tutto il paese ne parlava, non c’era un argomento più amato, nè persona che non volesse vantarsi di sapere qualcosa in più del vicino.

“Ma è vero che lui è qua per cercare una moglie?”

Chiese Caty con la sua vocetta stridula, portandosi indietro i boccoli scuri.

“Oh cara, non si sa per certo! Anche se il fatto che sia tornato qua, nel luogo dove è nato…”

“In effetti è piuttosto strano che un uomo come lui non si sia ancora sistemato” osservò Sarah.

La bionda spiava Emily ascoltare tutto con molta attenzione, in silenzio, senza osare aprir bocca, persa in pensieri che lei poteva conoscere solo in parte. La vide alzarsi da tavola senza aver quasi toccato cibo, e lasciare la stanza con la scusa di un mal di testa.

                                                                        *

“Cosa dite, moglie?”

“La verità!”

“Ma non è possibile, è passato tanto tempo, e sono cambiate così tante cose…”

“Vi dico che è così, bene o male lo pensano tutti, e non ci sarebbe altro motivo”

L’uomo prese a misurare la stanza a grandi passi, tenendo le mani legate dietro la schiena, e continuando a parlare ad alta voce tra sé, senza più degnare di uno sguardo la moglie.

“Allora, che ne pensate?”

“Penso che non ne sappiamo abbastanza”

“Ma è certo un buon partito!”

“Non metto in dubbio l’integrità del Signor Wade, ma la sincerità delle vostre parole”

La signora Hampton si irrigidì, accusando il colpo. ma rialzandosi in fretta per merito dell’abitudine.

“Vi dico solo ciò che già pensano tutti: Andrew è tornato per sposare Sarah!”

                                                                      *

Seduta sulle scale di legno che avrebbero dovuto portarla nella sua camera, Emily sentì risuonare quelle parole nella sua testa, tanto forte da farle male. Sentì le lacrime pungerle gli occhi, ma le ricacciò indietro infastidita, decisa a non mostrare il suo dolore.

Il nuovo giorno portò nuove chiacchiere, nuovi argomenti di discussione grazie ai quali le donne del paese avrebbero potuto intrattenersi per giorni. Si diceva infatti che a casa Hampton fosse giunta una lettera, proveniente dalla dimora degli Wade, e ciò convinse anche i più scettici che qualcosa che lo legava a quella famiglia dovesse esserci davvero. Ed effettivamente, per una volta la lettera c’era, non era indirizzata a nessuno in particolare, ed era stata aperta con gioia dalla Signora Hampton, che aveva voluto tutte le figlie riunite in salotto per leggerla ad alta voce. E sebbene Emily fosse molto curiosa, riuscì ad afferrare ciò che vi era scritto solo per metà, tanto che non appena la madre si ritirò in cucina si affrettò a recuperare la lettera e a portarla nella sua stanza. La dispiegò con mani tremanti, rimanendo immediatamente colpita dalla calligrafia chiara ed elegante, che pur non volendo, le strappò un sorriso malinconico.

Dopo molto tempo mi sono deciso a tornare dove sono cresciuto,

e a rioccupare la vecchia casa che fu dei miei genitori. I miei zii non vollero venderla proprio perché pensavano sarei stato felice di tornarvi, e sono contento di farlo adesso.

Sono passati alcuni anni dall’ultima volta in cui ci siamo visti, ma ricordo con affetto il tempo trascorso insieme e l’appoggio che mi avete dato alla morte dei miei genitori. Proprio per questo ci terrei molto a riallacciare il vecchio rapporto di amicizia nato tra voi e la mia famiglia.

Mi farebbe piacere invitarvi già da ora a pranzo nella mia casa, sebbene non sia stata ancora interamente rimessa a posto dopo la mia lunga assenza, e non possa essere così accogliente come vorrei che fosse.

Mi scuso in anticipo, se tutto ciò dovesse risultare inopportuno, come credo che in parte sia, e in mia discolpa posso dire solo di essere mosso dai sentimenti migliori.

I miei ossequi

                                                                            Andrew Wade

Un invito!

Emily richiuse la lettera, nascondendola poi infondo al cassetto. Portò gli occhi sullo specchio, studiando il suo riflesso come non faceva da tempo. Il volto era pallido, la pelle chiara, in contrasto con la bocca piccola e rossa. Un paio di occhi castani la fissavano, non belli come quelli di Sarah, né brillanti come quelli di Catherine. Morbidi capelli biondo cenere le ricadevano sulle spalle, non affascinanti come quelli rossi di Amy, ma abbastanza per essere il suo unico vanto. Provò a chiedersi quanto fosse cambiata in quegl’anni, a quanto avrebbe potuto apparire diversa a lui, una volta che l’avesse vista. In realtà, non poteva nemmeno pensare al loro probabile incontro senza che il cuore le scoppiasse nel petto, fuori da ogni suo possibile controllo. Non capiva.

Non poteva.

Non ancora.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note:

Fine!! Uff!! come sono agitata… che ne pensate?! E dalla prossima volta arriva Andrew perciò dovrò impegnarmi al meglio per descriverlo in tutto il suo fascino ;)
Perdonatemi inoltre per la brevità di questo capitolo, ma credevo fosse meglio spezzare temporalmente la situazione.

X soad: È inutile scusarmi per il ritardo inumano, perciò ti ringrazio per aver apprezzato da subito la mia storia. Fortuna che è apparsa interessante dall’inizio! Baci

X MaryMatrix: eh… già, credo che il mio stile dopotutto non cambierà poi molto. In realtà spero che sia un po’ più maturo, per lo meno… e grazie, grazie per tutto. Perché hai letto anche questa… e perché mi hai ricordato che l’avevo abbandonata. Dopotutto, è anche per te che ho ripreso in mano tutti miei spaiati appunti!!

X mArtinz: ehhhhhh… il mio presto si è fatto un po’ aspettare! Scusa. La scuola mi ha impegnata tantissimo… ma non ci sono scuse, perciò mi prostrerò in ginocchio! Sono felice che questo sia il tuo genere! Sapevo che Harry Potter non ti piaceva tanto, ma spero che almeno qui il mio romanticismo non stoni! Un abbraccio

X Tigerlily: Mmh… hai notato eh? E io che ho cercato a lungo 2 parole che iniziassero per “P”… proprio per avvicinarmi a “Pride and Prejudice”.. e comunque, la storia a te l’ho raccontata, perciò sai che è molto diversa. La verità è che non voglio affatto riprendere Jane Austen –cosa impossibile- ma scrivere qualcosa che mi è stato ispirato dai suoi libri. Ho amato così tanto quell’atmosfera, quelle parole, quei luoghi… e tutti quei sentimenti che nascono –e crescono- nell’ombra! Ho cercato solo di farli rivivere… ^^ Ma grazie per i complimenti, e per la costanza. E come vedi ti ho accontentato, dato che qualcosa riguardo al loro aspetto si vede già in questo capitolo… a presto

X Viu_5: Grazie!!! Spero davvero che continuerai anche questa storia… nonostante la mia scarsa costanza… ma probabilmente sarò spinta anche dai tuoi complimenti, perciò.. grazie per tutto il tuo appoggio!!  ti voglio bene

               

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: myki