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Autore: ELIOTbynight    05/02/2009    4 recensioni
“Ero nel 2001 … Cosa ci facevo nel 2001 a Magdeburgo? Un momento... qualcosa è successo a Magdeburgo nel 2001... […] Non riuscivo a togliermi dalla mente quei benedetti e anche maledetti occhi … Quegli occhi verdi di cui mi ero invaghita … E più ci pensavo e più mi sentivo persa, spaesata, la testa cominciava a girarmi e mentre respiravo affannosamente sentivo crescere una forte sensazione di nausea … Ma stranamente questa terribile sensazione era molto piacevole … Mi rilassava, mi tranquillizzava, mi calmava … Riusciva a placare per un momento tutta la confusione che avevo in testa … [...] No. Non poteva continuare così. Non ho fatto male a cambiare il passato, ci sono venuta apposta...” LEGGERE PER GRADIRE!
Genere: Commedia, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Quinto capitolo - il malinteso

- no, no, no, non può essere successo … e adesso? Oddio, sono disperata, non so cosa succederà, se ho fatto bene a fare in modo che succedesse … mio Dio, non so più niente, ormai!!!-
Camminavo avanti e indietro andando a sbattere le ginocchia ogni tanto contro gli spigoli dei mobili della mia stanza. Era notte fonda e non riuscivo a dormire. Continuavo a ripensare a quello che era successo.
L’incontro con i Devilish … La conversazione con Georg … quegli occhi verdi … e quel bacio …
Sbattei la testa contro il muro e cercai di calmarmi. Rimasi con la testa appoggiata alla parete, con le palpebre delicatamente chiuse. Dovevo far chiarezza e capire se quello che avevo fatto era giusto o sbagliato.
Mi ero innamorata di Georg … e lui si era innamorato di me … Ed era una sensazione indescrivibile.
Non riuscivo a togliermi dalla mente quei benedetti e anche maledetti occhi … Quegli occhi verdi di cui mi ero invaghita … E più ci pensavo e più mi sentivo persa, spaesata, la testa cominciava a girarmi e mentre respiravo affannosamente sentivo crescere una forte sensazione di nausea … Ma stranamente era molto piacevole … Mi rilassava, mi tranquillizzava, mi calmava … Riusciva a placare per un momento tutta la confusione che avevo in testa …
Caddi sul letto e mi misi una mano sulla fronte cercando di riprendere il controllo di me stessa, delle mie emozioni e dei miei pensieri.
- e se tutto questo avrà effetti negativi sul presente e sul futuro? Io sono nel passato … e se cambia il passato cambia tutto … E il passato sta cambiando per colpa mia … -
Sentii una lacrima uscire dall’occhio e scivolarmi veloce giù per la guancia fino ad inumidire il cuscino. Ero troppo confusa … non sapevo cosa fare … cosa pensare …
No. Non poteva continuare così. Non ho fatto male a cambiare il passato, ci sono venuta apposta. Mi misi seduta e riaprii gli occhi. Riuscivo a malapena a tenerli aperti, ma lo sguardo che davo alla parete davanti a me era deciso … Finalmente avevo ripreso la calma e la fiducia in me stessa.

La mattina dopo tornai al solito luogo dove i ragazzi provavano. Mancavano solo tre giorni prima del più grande concerto che avessero mai fatto, con un pubblico che sarebbe stato quasi il doppio del solito. Arrivai abbastanza tardi e da fuori riuscivo già a sentire le loro voci.
- … come sarebbe a dire che Vicky ha due occhi strani?-
Mi fermai di colpo. Quello che aveva parlato era Bill. Subito pensai che Georg aveva raccontato tutto agli altri del pomeriggio passato insieme. Iniziai a sudare freddo, preoccupata dell’esito della conversazione.
- non so … hanno un non so che di strano … -
E’ lui, stavolta. Georg. Personalmente avrei sostituito quello “strano” con “sorprendente” o “magico”… Cominciai a preoccuparmi.
- … come dire, quando la fisso negli occhi mi aspetto di capire qualcosa di lei, invece niente … mistero … -
Ancora non capivo cosa volesse dire.
- non riesco a cogliere niente di lei, né a vedere niente … Più ci provo e più quella ragazza mi confonde … -
“Confonde“? Cosa intendeva con “confonde“???
- ma ormai è inutile che cerchi di capire cosa c’è nella sua testa … inizio a pensare che provarci è solo una perdita di tempo … -
No … Non può averlo detto … Non può averlo detto lui!
- cioè, proprio non la capisco! Basta, ormai è inutile … -
Non potevo credere alle mie orecchie. Volevo capire se l’aveva detto sul serio …
- io … io cosa?-
Uscii allo scoperto sotto lo sguardo esterrefatto di tutti, soprattutto Georg.
- Vicky …?-
- ripeti un po’ quello che hai detto … -
- cosa?-
- l’hai detto sul serio?-
Non mi rispose. E come si sa, chi tace acconsente … L’aveva detto per davvero …
- cosa significa che sono strana e che non riesci a capirmi? Perché non me l’hai detto subito? Avrei cercato di rimediare … -
- Vicky, ascolta un attimo … -
- No, ho già ascoltato abbastanza per ora. Adesso tu ascolta me. Io pensavo che ti piacessi … -
- ed è così! Vicky … -
- … ma da come hai appena parlato di me non si direbbe! Non hai detto che sono una perdita di tempo?-
- no, non intendevo questo! Io … -
- Georg, dimmi una cosa: quando ieri mi dicevi che i miei occhi ti infondono una sensazione di calore cosa intendevi?-
Non emise un fiato. Probabilmente la risposta ce l’aveva, ma non era quella che desideravo …
- adesso neanche io ti capisco. Perché hai detto quelle cose di me poco fa?-
Non un fiato. Niente. Non mi disse più niente. Il mio viso iniziò a rigarsi di lacrime.
- ascoltami … - dissi io con la voce strozzata. - qualsiasi cosa tu pensi di me, ricordati una cosa: tu per me non sei un semplice paio di occhi verdi … -
Mi guardò tristemente.
- Ho capito chi sei semplicemente fissandoli … E questo è bastato a farmi innamorare di te … -
Gli occhi iniziarono a tremargli.
- Sappi … che nei tuoi occhi mi perdo … -
Iniziarono a tremargli pure le mani.
- oltre a quegli occhi io vedo di più … io vedo te, Georg … io vedo te … così come sei … e l’ho capito semplicemente guardandoti … Tu invece continui a dire che non capisci niente di me … -
Cominciai ad agitarmi e a perdere autocontrollo.
- Scusa se i miei occhi non sono belli come i tuoi, almeno non dovrai fare tanti sforzi per capirmi!-
Adesso i suoi occhi, anziché calmarmi, mi mettevano agitazione, ansia, disperazione, mi facevano star male …
Corsi via. Non mi interessava se mi stava rincorrendo, tanto io non mi fermavo … Sentii piano piano la mia mente che si isolava da tutto, non sentivo più niente, non facevo più caso a dove andavo … L’importante era dimenticare quegli occhi …

la situazione si complica...
ringraziamenti:
eleonor483: ho ricevuto l'email e ti ho aggiunto su netlog!! grazie mille x il commento!!!
layla the punkprincess: sono proprio curiosa di sapere qual è il tuo delirio! e chissà se ci hai azzeccato...
Gente, il bello deve ancora venire.... Georg ha deluso Vicky e lei non ha idea di come fare x compiere la sua missione... ma la situazione cambierà in modo assolutamente imprevedibile!!
al prossimo capitolo, recensiteeee!
salutoni e un abbraccio a tt
by Eliot
   
 
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