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Autore: _GymInTheHeart    03/09/2015    0 recensioni
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Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Vennero svegliati la mattina dopo dalla luce del sole che irrompeva dalla finestra, erano ancora tenuti vicini dalla corda. Harry la tagliò con la sua spada e tornarono all'aperto.
“Cosa facciamo adesso?” chiese il prigioniero.
“Avevo intenzione di restare nella torre.”
“Per quanto tempo?”
“Per un po'. Almeno fino a quando si dimenticheranno di noi.”
“Ah, non preoccuparti, non ci sarà già più nessuno che si ricordi di me. A nessuno interesserebbe comunque.”
“Beh, neanche io ero particolarmente importante al Castello Nero. Ma sono pur sempre un confratello in nero e mi cercheranno. Probabilmente penseranno che io sia morto, non ci metteranno molto a interrompere le ricerche.”
“E dopo che faremo?” Riprese Louis.
“Smettila di fare domande, ti prego.”

Passarono la giornata a raccogliere legna per poter accendere un fuoco e alla ricerca di qualcosa da poter mangiare. Non potevano cacciare con una spada e le loro trappole non risultavano essere efficaci. Non sarebbero durati a lungo senza cibo.

Tornarono nella torre non appena il buio prese il sopravvento sulla luce. Restarono svegli per un po' vicino al fuoco con lo stomaco che brontolava per la fame fino a quando la loro attenzione si focalizzò su alcuni suoni provenienti dall'esterno. Si avvicinarono a una finestrella e intravidero una luce fra gli alberi. Un fuoco.
Harry si voltò, prese la sua spada e scese la scalinata che portava all'uscita.
“Harry, dove stai andando?” domandò con la voce che gli tremava. 
“Abbiamo bisogno di armi, e di cibo. Vado a controllare quanti sono e quanto possono essere pericolosi.” 
“Vengo con te.”
“No, è troppo pericoloso e tu sei disarmato. Aspettami qui.”
“E che succederà se sono in troppi, se ti vedono, se ti fanno del male?” chiese stringendo il suo braccio.
“Tornerò, non preoccuparti.” rispose sorridendo.
Louis si arrese e mollò la presa. Lo vide sparire nell’oscurità, il suono dei suoi passi si affievolì sempre di più fino a cessare del tutto. Il silenzio riempì l’ampia stanza nella torre. A Louis piaceva la solitudine, era l’unica situazione in cui non si sentiva giudicato. Ma in quel momento era totalmente diverso. La fuori poteva esserci una battaglia, qualcuno poteva morire. Qualcuno, ad esempio, che a malapena conosceva, ma a cui doveva la vita. 

Non aveva idea di quanto tempo fosse passato da quando aveva visto Harry allontanarsi dal loro rifugio sicuro. Aveva paura. Stranamente, però, il persistente silenzio iniziava a consolarlo. Non c'erano rumori di lotta, nè urla o suoni d'allarme. Era rimasto a fissare quella luce sfocata del fuoco la fuori per tutto il tempo; e avrebbe continuato se non avesse sentito dei rumori, proprio lì, sotto la torre, vicino all'entrata. Non si era accorto che qualcuno si stesse avvicinando. Poteva essere Harry, sperava fosse lui, ma poteva anche non esserlo. Intravide una sagoma introdursi all'interno e salire le scale con cautela, silenziosamente.
Harry non avrebbe avuto motivo di restare in silenzio. Sentì il cuore martellargli nel petto e l’ansia stringergli lo stomaco. Non aveva armi, perciò restò immobile, con le spalle contro il muro, a fissare sagoma avvicinarsi, fino a quando questa non fu illuminata dal lieve bagliore del fuoco facendosi sempre più nitida.

“Ehi, sei ancora sveglio? Pensavo stessi dormendo, ci ho messo un po'.” Era Harry. E Louis era così sollevato che si lanciò contro di lui e lo racchiuse fra le sue braccia. Solo dopo si rese conto di quel che stava facendo. Stava abbracciando un ragazzo che solo la notte prima aveva attaccato il suo gruppo. Non che ci fosse particolarmente legato, ma era sempre il suo gruppo. E avrebbe dovuto odiarlo. In un certo senso poteva anche avergli salvato la vita, ma per quanto ne sapesse lui, poteva averlo fatto solo per pietà e certamente poteva non gradire questo gesto azzardato.
“Scusami. Ero preoccupato, ho avuto paura che ti avessero fatto del male e mi hai fatto spaventare entrando così silenziosamente.”
“Ti avevo detto che sarei tornato. Scusa se ci ho messo tanto. Ma ho portato un po' di carne, è tutto ciò che hanno lasciato questa sera, e sono riuscito a prendere due coltelli e questo.” Solo allora Louis si rese conto dell'arco che Harry aveva con sé. 
“Potremo riuscire a cacciare con questo anche se non lo so usare e nella faretra ci sono solo 8 frecce. Dovremmo recuperarle una volta scagliate.”
Louis prese in mano l'arco e disse con fermezza: “Questo lo so usare io.” Si guadagnò un altro dei sorrisi del nemico, che ormai così nemico non era più. 
“Come hai fatto?” chiese poi il bruto, ancora incredulo.
“Erano solo dei ragazzini e dormivano. Non sono stati furbi, non hanno lasciato nessuno di guardia. È stato facile.”

Cenarono con i resti della carne che aveva procurato Harry e si addormentarono. Di nuovo uno accanto all'altro, anche se questa volta non erano obbligati da nessuna fune.


ANGOLO AUTRICE:
Eccomi puntuale con il secondo capitolo della storia. è leggermente più corto del primo, ma non volevo metterci dentro troppe cose.
Grazie per aver letto anche questo secondo capitolo.
Al solito, ci terrei a sapere cosa ne pensate, perciò aspetto una vostra recensione.
Vi lascio anche i miei profili twitter: @cobainsvoice e Wattpad:Cobainsvoice
Alla prossima settimana
_GymInTheHeart
 
  
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