Ed eccoci qui, io e Louis così vicini da essere quasi una cosa sola.

Vediamo la tenda smuoversi e dal lato escono 3 teste, una sopra l'altra. I nostri migliori amici, Liam, Niall e Zayn ci corrono incontro e si siedono davanti a noi.
"È andata così male?" mi chiede Liam guardandomi con sguardo dispiaciuto. In fin dei conti, proprio lui era quello più positivo riguardo questo gesto tra tutti quanti.
"Mi hanno detto che se non smentisco potrei andarmene dalla band.. perché quello che ho fatto va contro il contratto.." rispondo io tirando su col naso e asciugandomi le ultime lacrime che mi rigavano le guance.
"Dobbiamo fare qualcosa.. ma cosa?" chiede Louis guardando gli altri, uno alla volta.
"Beh, tutto va fatto entro quando?" Domanda Niall
"Sabato" rispondo io. E vedo Niall nella sua solita posizione da pensatore.
"Dai abbiamo ancora una settimana. Ragioniamo e vediamo cosa possiamo fare"

Dopo essere usciti incappucciati dallo stadio siamo tornati nelle nostre rispettive case. 
L'autista si rifiutó di far lasciar venire Louis con me, quindi dovetti entrare in quella casa immensa da solo. 
Chiudo la portiera del furgoncino con calma, e all'ultimo Louis mi sussurra: "Ti amo." 
Lo guardo, ma non rispondo, sono troppo distrutto da tutto ciò che sta succedendo.

Entro in casa, butto sul pavimento il borsone e corro in bagno a farmi una lunga doccia calda.
Ci deve essere una soluzione.. di sicuro ci sarà.
Indosso un paio di boxer e mi sdraio sul letto. Quel letto che è così grande stanotte, mi ero abituato ad addormentarmi abbracciato a lui. E stanotte? Stanotte devo buttare le braccia intorno ad un cuscino freddo e inutile. 
Dopo il pianto che ho fatto gli occhi mi si chiudono da soli, e il sonno piomba su di me.

Sto sognando.

Siamo in un prato enorme, io e Louis. Siamo mano nella mano. Il sole ci scalda, l'aria fresca ci sfiora la pelle, e la cosa più bella è che sorridiamo. 
Ma, aspetta..tutto sta cambiando. 
La luce va ad affievolirsi, stanno uscendo da ogni dove tante persone, volti conosciuti e no.
Vedo mia mamma, e mia sorella. Vedo Simon, e i 3 ragazzi.
E altre 100 o forse più persone, delle quali non conosco i nomi.
Louis mi lascia la mano e ci allontaniamo.
Tutti ci urlano: "Lasciatevi! Fate ridere!" 
Louis piange, provo a correre da lui ma non posso, sembro quasi in una teca di vetro. Le voci si ovattano, fino a quando sento solo quella di Louis.
"Amore ti prego pensa.. so che troverai la soluzione"

Mi sveglio di scatto, mi siedo sul letto. Sono sudato, e sto piangendo.. ho l'affanno. Mi giro quasi convinto che ci sia qualcuno a lato, ma vedo solo un misero cuscino posizionato nella parte dove solitamente dorme Louis.
Prendo in mano il telefono. Sono le 03.39.
Non mi interessa dell'orario, chiamo Louis. Sarà sveglio sicuramente.
Passano 3 secondi, ed ecco la sua voce.
"Harry, ma sei impazzito, sai che ore sono?"
"Ho la soluzione" gli rispondo.