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Autore: _Niki_    05/02/2009    5 recensioni
E... se non fosse solamente Alice ad essere appassionata di matrimoni? Se Bella in realtà, contro le aspettative di Edward, che se la figurava timida, volesse un matrimonio il più bello possibile e diventasse per questo alleata di Alice e... anche di Rose??? chissà cosa succederà! [ff esperimento, spero vi piaccia!!!]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti ^^!!! Rieccomi qua! Non so voi ma mi sono affezionata moltissimo a questa storia ormai… non sapevo cosa scrivere qua, ma alla fine ho cercato di fare del mio meglio. Non ci credo che ci sia scritto 1137 visite accanto al primo capitolo! Mi commuovo… ma non mi commuovo MAI come ai commenti di amimy, che mi riempie sempre di complimenti!

Ringrazio subito, cominciando dai preferiti: amimy, Amo90, beba94, bellemorte86, cloe cullen, cullen isabella, eka, erini83, federikaBis, Francy13, giordana, Gio_Cullen, giugiu182, harrytat, kiarab, lupacchiotta_mannara, mikelina, Naoko, nene_cullen, NeSsIeCuLlEn,pikkolimorsi, pirilla88, sanvegeta, sara986, SaraMasenCullen, Shnusschen, Twilighter001 e _chocola_.

Poi ringrazio tantissimo chi ha commentato!

Balenotta: more! Eh lo so, ci hai quasi lasciato le penne con la battuta di Gerard! Ihih, è l’effetto che volevo ottenere ^^!

Amimy: ma ciauuuuu! Quasi quasi ti erigo un altare! Grazie, grazie, grazie! Per i capitoli con la luna di miele ci sarà da attendere poco ihih!!!

Vi lascio al capitolo, spero che vi piaccia! Se volete commentate. ^^

Baci, Niki.

 

Capitolo 11: A sorte.

 

Il pianista picchiettò sul microfono e disse:-Signore e signori, scusatemi, potrei avere la vostra attenzione per un attimo?

Tutte le coppie sulla pista smisero di ballare e tutti si zittirono per ascoltarlo.

-Scusate l’interruzione, ma volevo fare innanzitutto le mie congratulazioni agli sposi, poi volevo passare la parola al mio caro amico Edward. Viva gli sposi!

L’uomo si spostò ed Edward, che si era tolto la cravatta e la giacca, prese il suo posto sul panchetto ed al microfono.

-Bene-, disse, -sono qua, al pianoforte, perché voglio suonare una canzone. Questa è un brano che ho composto per Bella. Lei non l’ha mai sentito e volevo farle una sorpresa… comunque, questo è per te Bella… ti amo.

Edward si girò sul panchetto e cominciò a suonare.

Era una melodia inaudita, semplice ma al contempo complessa, come qualcosa di familiare modificato.

Sembrava di averla già sentita, ma sembrava anche che fosse qualcosa di completamente nuovo.

Le mani di Edward danzavano sui tasti del lucido pianoforte a coda e tutti lo ascoltavano.

Nessuno si muoveva e le persone presenti erano concentrate completamente sulla canzone.

Quando terminarono gli ultimi accordi tutti applaudirono commossi e guardarono Bella.

Bella era rimasta colpita dalla canzone di Edward… la sua canzone. “E’ bellissima…”, pensava.

Era rimasta impietrita, ancora incantata da quello che aveva appena sentito.

-Cosa aspetti, Bella addormentata? Va’ da lui! Muoversi!-, le disse Gerard.

Bella infatti non si era ancora accorta che tutti quanti la stavano fissando, presa com’era da Edward.

Adesso incerta sui tacchi alti Bella cominciò a camminare verso suo marito, facendo gli ultimi metri a corsa.

Tutti intanto (per non restare senza fare niente e per rompere un po’) cominciarono a fare:-Bacio, bacio, bacio…

Bella arrossì ma non si ritrasse al bacio di Edward, così che tutti fischiarono e applaudirono.

Gerard abbracciò Helen e le disse, commosso:-Ma non sono adorabili?

Dopo un:-Viva gli sposi!- del pianista la musica riprese.

Bella, Rose e Alice si misero in piedi sul palco e lanciarono insieme i bouquet, che finirono tra le mani di Angela, Tanya e Helen.

Dopo il lancio del bouquet gli sposi tagliarono la gigantesca torta a più piani e stapparono lo spumante.

Gerard, ormai con il naso rosso, prese il bicchiere e ingurgitò anche lo spumante di Helen.

Ci furono altri balli, brindisi… insomma, possiamo dire che festeggiarono per bene.

Cominciava ad essere notte fonda quando Carlisle ed Esme salirono sul palco, con tre buste in mano.

Carlisle prese il microfono e disse:-Allora, qua ho le destinazioni dei viaggi di nozze…

Tutti mormorarono, curiosi di sapere dove sarebbero andate le coppie.

-Visto che non sapevamo a chi assegnare quale posto-, continuò Esme, -verrete voi a estrarre a sorte.

“Oh mio Dio!”, pensò Bella, “chissà quanto avranno speso per tre viaggi di nozze… poverini”.

“Accidenti”, pensò Edward, “non possono nascondere i pensieri così bene quei due!”.

“Oh, non mi importa dove andremo!”, pensò Emmett, “basta che io e Rose rimaniamo soli!”.

“Spero che mi permetteranno di comprare i vestiti appena arrivata...”, pensò Alice, “ho bisogno di fare shopping!”.

-Quindi… bene ragazzi, decidete chi dovrà prendere la busta e chi per primo-, disse Carlisle.

-Chi va?-, chiesero tutti.

-Vado io-, disse Emmett.

Avanzò verso Esme, che gli porgeva tre buste, e prese l’ultima a destra.

Tornò da Rose per aprire la busta e quando la aprirono lui esclamò:-Sì! Le cascate del Niagara!

Rose ridacchiò e disse:-Possiamo andarci in macchina, lo sai vero?

Ad Emmett si illuminarono gli occhi:-Grazie! Amore mio, hai ragione!

Poi fu Alice ad avvicinarsi per prendere la busta: prese la seconda e tornò da Jasper.

-Non ci credo… una crociera in Antartide!-, disse, -non dobbiamo preoccuparci di scintillare al sole!

-Alice… questa è una nave extra lusso, potrai…-, cominciò Jasper.

-Potrò fare shopping! Oh mio Dio, grazie, grazie grazie!-, disse e corse a baciare i “genitori”.

-Bene-, disse Bella a Edward, -adesso manchiamo solo noi…

Prese la busta e la aprì insieme a Edward.

Sul foglio c’era scritto: Prenotazione per un soggiorno a Roma.

-Non ci credo!-, disse Bella. –Non può essere! Edward, andiamo a Roma!

-Esatto…-, le rispose lui.

-Quando partiamo?-, chiesero tutti a Carlisle.

-Emmett e Rose possono partire anche domani, visto che vanno in macchina; Alice e Jasper si imbarcano dopodomani; invece Edward e Bella… hanno l’aereo domattina alle 10.

Bella saltò su e disse:-Cosa??? Praticamente tra 8 ore! E dobbiamo arrivare… a Seattle!

-Dovete partire subito…-, disse Esme.

-Partiremo TUTTI subito-, ridacchiò Emmett.

-Ma… le valigie?-, chiese Rose.

-Non preoccupatevi, comprerete quello che vi serve per strada… avete comunque qualche cambio nelle auto…-, le rispose Esme.

Gli sposi si fecero dare le chiavi delle macchine, che erano rimaste sul vialetto davanti casa.

In men che non si dica Emmett fu al volante della Ferrari, con Rose al fianco, e stava facendo rombare il motore, beandosi del suono che emetteva.

Tutti li salutarono e con un ultimo colpo di acceleratore scomparvero.

Jasper salì sulla Mercedes e mise in moto mentre Alice lo guardava con occhi sognanti.

Anche loro furono salutati e sparirono.

Bella venne abbracciata da tutti gli ospiti e da Renèe in lacrime, e dopo aver promesso di farsi sentire presto salì sulla Aston Martin.

-Bella, mi raccomando, vedi di fare qualche giro per negozi a Roma! Via Condotti…-, sospirò Gerard.

-Via che?-, gli chiese Bella.

Gerard alzò gli occhi al cielo e rise.

Vennero salutati di nuovo, e quando erano per strada Bella aveva un sorriso enorme sul viso.

-Allora, amore mio, sei contenta?-, le chiese Edward.

-Certo che si… dopo aver trascorso una giornata bellissima sono su una macchina fantastica, con accanto mio marito, la cosa migliore che ci sia in questo universo e che amo più di qualsiasi altra, e poi… stiamo andando a Roma!

  
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