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Autore: DanieldervUniverse    04/09/2015    5 recensioni
La Dissidia è finita, i cicli conclusi, i tiranni sconfitti e i guerrieri tornati nei propri mondi.
Anche Guerriero, che s'avanza fiducioso nel nuovo mondo in cui è giunto alla fine di tutto, fino al palazzo della grande città di Cornelia...
(Risistemati i primi undici capitoli e i momenti OOC, aggiunta scaletta capitoli 34-35).
Genere: Avventura, Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa, Un po' tutti, Warrior of Light / Guerriero della Luce
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dissidia - Kingdom of Light Fantasy'
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A\N: Va bene gentile pubblico, mi sento più in forma. È tempo di sognare...

DII\N: Arifacce! Devo tirarti un pianeta dietro per farti stare zitto?!


White Knight sorrise, fiducioso, assaporando la vittoria.

La figura davanti a lui era come una farfalla appena uscita dal bozzolo.

I capelli biondi si erano scuriti, divenendo incredibilmente più lunghi, l'abito misterioso si era trasformato in una toga grigiastra, con righe nere; anche la pelle, una volta candida e delicata, sembrava più liscia, lucida, priva di ogni umanità, color verde smorto.

Le mani sembravano nascoste dall'abito, e non si vedevano neanche le punte dei piedi.

Ma era decisamente lei.

Aveva funzionato?

Forse i suoi poteri semi-divini non erano sufficienti.

Avere ancora il rubino avrebbe reso il tutto più semplice.

Ma doveva accontentarsi.

Sarebbe stata una fatica inutile riprendersi il rubino.

Si chinò sulla creatura, mettendole una mano dietro la schiena, sollevandola lievemente fino alla posizione seduta.

La testa di lei gli si reclinò sulla spalla.

Ghignò.

Non appena si sarebbe svegliata, quei pallidi eroi sarebbero stati spacciati.


Lo sguardo di Guerriero corse subito alle macerie.

Anche lui, come Guardiano, vide il cavaliere nemico chinarsi per raccogliere qualcosa.

O qualcuno.

Senti lacrime di dolore scendergli lungo le guance.

“No...nonono, non adesso. Non me la portare via...” pensava disperato.

Intanto Tifa aveva riguadagnato la sua forma giovane, e gli altri incantesimi del cavaliere bianco erano scomparsi.

-A che gioco stai giocando?- chiese Light, alzandosi per fissare dritto negli occhi Guardiano.

Rispetto a lei l'uomo sembrava grande e grosso.

-Parla, lurido...- fece per dargli un pugno ma la sua mano venne praticamente avvolta dalla sua.

-Lo so, non capite- disse quello.

La spinse indietro, apparentemente in modo delicato per lui, ma per lei abbastanza forte da farla indietreggiare di un paio di metri.

-Neanche io capisco tutto, ma quello che so per certo è che siete di fronte ad una minaccia che non avete mai affrontato prima.

-Quell'uomo?- chiese Thedor raggiungendo con naturalezza Guardiano.

Non c'era neanche un filo di disagio, o sospetto.

Anche Squall si avvicinò.

-Ci ha tirati fuori dalla Crepa, sconfiggendo un orda di Manikins. Ha convinto Sephiroth e me a collaborare invece che combatterci all'infinito. Vuole aiutarci, di questo sono sicuro- disse Cloud alzandosi tra tutti.

Per la prima volta il suo volto impassibile parve sicuro, deciso.

Il resto dei suoi compagni si girò a guardare il SeeD, per ottenere conferma.

Squall fece un cenno col capo.

Guerriero, in lacrime, si alzò per primo.

-Aiutarci...

Gli occhi di tutti caddero su di lui.

-Tutto questo è colpa tua...lei sarebbe stata al sicuro se non fossi arrivato tu!

-Guerriero...- replicò Guardiano, scuotendo il capo.

-Colpa sua!?- esclamò Luneth fuori di sé -Tu sei l'idiota che ha cominciato a farneticare di Cosmos! Tu sei quello che ci ha attaccati!

-Fa silenzio!- urlò il più anziano, calciando il ragazzino lontano con forza.

Cloud lo afferrò per le spalle, mentre Kain, tanto per cambiare, gli piantò un pugno tra le costole.

-Basta!- gridò Guardiano, mettendosi in mezzo -Qualcosa di molto potente sta per attaccarci, non potete concedervi il lusso di dubitare l'uno dell'altro.

Fece una pausa, aspettando che tutti fossero pronti ad ascoltarlo -Si, in un certo senso è anche colpa mia, ma è soprattutto colpa di quell'uomo. Ha deciso di farsi chiamare White Knight, ed è un vile bastardo. È un manipolatore, e probabilmente ha raggirato quella donna per ottenere ciò che voleva.

-E cos'è che brama in modo così passionale?- chiese Kuja, decisamente irritato.

-È meglio che voi non lo sappiate. Almeno per ora- rispose Guardiano.

-Smettila di fare così!- ringhiò Light preparandosi a farlo nero ma Firion la trattenne.

-Perché dovremmo crederti?- chiese Vaan, facendosi avanti -Non fai altro che dirci mezze verità.

-Ci sono realtà più grandi della vostra, e universi ancora più vasti. Io cerco di proteggere tutti quello a cui mi capita di incrociare la strada. A volte essere all'oscuro può proteggerti. Solo il futuro potrà darmi ragione o torto. Per ora dirvi di più potrebbe mettere in pericolo voi e i vostri mondi. Se invece riusciremo a trionfare, forse potrò raccontarvi quanto vi è di dovere sapere.

-Allora perché reggi la gemma?- chiese Luneth, massaggiandosi lo stomaco dolorante.

-Perché se fosse nelle mani di qualcun altro quel mostro l'avrebbe già ripresa- rispose sicuro.

-Un ultimo sforzo e potrete tornare a casa.

-Chi ce lo garantisce?- chiese Cecil, che ormai cominciava a dubitare delle parole del guerriero nero.

-Io.

-Tanto mi basta- intervenne Yuna -Ho visto cosa ha fatto alle persone qui, quell'uomo. Anche se fossero nostri nemici non sarebbe giusto lasciargli carta bianca.

Calò il silenzio.

Ancora battaglie.

Stavolta il nemico sarebbe stato invincibile.

O peggio.

-Oh beh, non torneremmo a casa in ogni caso se dovessimo perdere, vero?- chiese Cloud, sembrando più sollevato.

-Io non mi lascerò morire qui. Tornerò a casa, costi quel che costi- decise Cecil, ritrovando la propria grinta.

-Che provi a sconfiggerci, insieme siamo invincibili!- esclamò Gidan, fiducioso.

-Ben detto!- gli fece eco Gilgamesh, prima che Bartz potesse aprire bocca (Tié!).

-Basta. Stavolta non è sufficiente essere decisi per vincere!- li fermò Guardiano -Dovete agire come un unico gruppo. La bravata di prima per poco non vi è costata la vita. Sono molto deluso. Specialmente da te Thedor, credevo avessi più giudizio!

-Non sta a me guidare questi guerrieri. La macchia del mio tradimento passato è ancora visibile in me. Anche volendolo prendermi questa responsabilità non sarebbe giusto- replicò scuotendo il capo lo stregone.

-E non mi sembra che tu abbia fatto molto per aiutarci, dopotutto- replicò Light facendosi avanti e puntandogli il dito al petto.

-È stato lui a chiamarci- rispose Kain freddo.

-Sapevo che se avessi portato anche loro formare un legame adatto alla battaglia sarebbe risultato più difficile. Ho preferito chiedere aiuto quando ormai non poteva essere altrimenti- rispose Guardiano, incrociando le braccia sul corpo -Adesso temo che dovrete fidarvi l'uno dell'altro, per combattere. Dovrete essere ancora più precisi che contro i Manikins. Un singolo errore e questo nemico vi farà a pezzi. Ma soprattutto dovrete fidarvi della persona che sceglierete come guida- si volse verso Guerriero, che chinò il capo in segno di vergogna.

-Non ci guiderai tu?- chiese Firion, attirando su di se lo sguardo di tutti.

-No. Questo è la vostra battaglia da molto tempo, la mia intromissione non vi aiuterebbe a risolverla. E poi...- rispose volgendosi verso la figura bianca che adesso sorreggeva una forma divisa tra il nero e il grigio -...ho un conto in sospeso da saldare.

-Quindi dobbiamo scegliere chi ci guiderà in battaglia adesso?- chiese Luneth, scettico.

Guerriero volse il capo, non volendo incontrare gli sguardi dei suoi compagni, ma Guardiano gli afferrò il volto.

-Hai appena imparato come gira il mondo, se continuerai a chinare il capo per la vergogna della tua ingenuità, non andrai mai da nessuna parte. Credevo che ormai lo avessi capito.

L'uomo in nero fece un passo indietro.

-Questo non risolve il problema. Siamo una squadra ma finora non ci siamo mai affidati ad altri che a noi stessi- intervenne Kuja, dando per una volta un commento senza fronzoli.

-Io credo che sia molto semplice- fu la risposta.

Per la prima volta da quando erano entrati nella caverna il tono di Guardiano assunse una nota distesa.

Di primo istinto gli sguardi tornarono tutti su Firion -Me?

La timidezza del ragazzo lo fece arrossire -M-ma...- Light gli diede una leggera gomitata allo stomaco.

-Non c'è ragione di aver paura Firion. Sei riuscito a guidare una squadra di fortuna per sconfiggere un nemico che più di dieci tra maghi e guerrieri scelti non erano riusciti a piegare, riuscendo nell'impresa in modo strabiliante.

-Ma c'erano molte variabili che hanno influito sulla battaglia...

-E sei stato anche l'unico ad averla ferita, mi pare.

Tutti ammutolirono di colpo.

-Capisco- Firion fece un cenno di assenso -Ma non sono l'unico capace di una tale impresa.

-È vero- intervenne Squall -Anche io avrei potuto svolgere un compito simile, ma il mio primo istinto è stato affrontare Guerriero in duello ed ignorare voi altri. Non è stata una scelta strategica, ma un reazione spontanea, in quanto è stato Guerriero la minaccia che mi si è parata davanti. Un vero leader non commette questo genere di errori.

-Da dove viene tutta questa sincerità?- chiese Gidan, con lo sguardo compiaciuto.

Le parole del SeeD parvero convincere tutti, tranne Light che continuava a far scorrere il suo sguardo da Guardiano a Firion e viceversa, preoccupata per l'amato.

Accorgendosi di ciò Yuna prese la parola -Anche Light potrebbe. In fondo l'ha già fatto- poi la sua bocca si piegò in un sorriso derisorio mentre lanciava uno sguardo furbetto all'amica -Ma credo che sia un po di parte in questo caso, vero Light?

La donna colse l'allusione e divenne color porpora -C-c-cosa dici?- disse volgendosi verso l'amica, visibilmente nervosa.

Lo sguardo di Yuna crebbe d'intensità, e con suo massimo imbarazzo Light si accorse che Kuja la stava imitando, molto da vicino.

-Che cosa insinuate!?- esclamò la guerriera sulla difensiva.

-La ragazza sembra avere la delicatezza di un Chocobo in un negozio di dolciumi- replicò Thedor, guardando fisso davanti a se.

-Proprio vero- si aggiunsero in fila Bartz, Gidan, Vaan e Gilgamesh, con il rombo luminoso vicino al volto, gli occhi ridotti a fessure e la mano che massaggiava il mento.

-Finitela di prendermi in giro!- gli gridò Light, in serie difficoltà.

-Non temere- intervenne Firion, trafelato, prendendole la mano, prima che la ragazza potesse perdere la pazienza, e tirandola a se -Insieme ce la faremo.

Lei lo fissò negli occhi con un espressione sbigottita per alcuni secondi, prima di sbottare -Farai bene a prometterlo!

Poi senza tanti preamboli lo tirò a se e lo baciò con forza.

-Ooooohhh- fecero (quasi) tutti.

Cloud non resistette e avvolse Terra in un morbido abbraccio, che la ragazza ricambiò.

A quella vista lo sguardo di Yuna si oscurò e lei chinò il capo.

-Giovane Yuna, cosa ti affligge? Ho colto un immenso dolore provenire da te...- stava dicendo Kuja, ma prima che potesse continuare Bartz e Gidan gli balzarono addosso tappandogli la bocca.

-Non...mi va di parlarne- rispose lei con la voce rotta.

Kuja ebbe un tuffò al cuore e versò qualche lacrima.

-Amici- intervenne Guerriero, portandosi di fronte a tutti -Vi ho radunati per condurvi alla battaglia, in una guerra che non era vostra, e avete accettato volenti o nolenti. Come vostro compagno io vi chiedo scusa per il comportamento dimostratovi poco prima. Ciò dimostra che si, ci sono molte cose al mondo che ancora non comprendo, e altre di cui non ero a conoscenza. Quella donna era il mio passato, un lontano passato che non avrei creduto di rivedere mai. Non sono in grado di proteggervi qui. Ho la massima fiducia che Firion si dimostrerà un capo capace, ma devo chiedervi di fidarvi anche di me. Se la situazione fosse meno grave non vi richiederei questa ulteriore dimostrazione di fiducia, ma ognuno di noi qui è in pericolo, e non posso permettere che vi venga fatto del male senza che...

-Wow wow wow, okay. Abbiamo capito bello!- lo interruppe Tifa.

-Non sei l'unico ad aver tradito i propri compagni- Kain lo raggiunse -Tutti ci siamo passati.

-Parla per te- replicò Gilgamesh, causando un gran gocciolone d'imbarazzo a tutti quanti.

-Bando alle ciance!- esclamò d'improvviso Guardiano, al che tutti si misero in fila di fronte a lui.

-Ascoltatemi bene: non dovete ingaggiare battaglia per primi, la creatura che affronterete ha delle capacità inimmaginabili. Non avrete il lusso di caricare alla cieca. Ignorate White Knight, lui è mio. Come ultima cosa: restate vivi, e copritevi le spalle a vicenda. Tutto chiaro?

-Sissignore!- risposero come un sol uomo.

-Bene allora, chiudiamo questa storia- ordinò con forza, afferrando il lembo del mantello e saltando giù dal ripiano.

-Avete sentito ragazzi, facciamola finita!- dichiarò Firion, alzando il pugno e correndo dietro al guerriero nero.

-Si!

-YEEE!

-Andiamo!

-Imbecilli!- Guardiano si volse di scatto, congelando gli eroi sul posto e come risultato facendoli crollare gli uni sopra gli altri.

“Ma perché deve essere sempre così!?” pensò seccato.

-AHAHAHAAHAHA! E questi AHAHAHAH sarebbero AHHAHAHAH degli eroi!?! AHAHAHA- quell'idiota di White Knight stava ridendo come un matto, mentre la figura femminile al suo fianco si limitava a d osservare la scena con un sorriso di godimento.

La rabbia montò e Guardiano non ci vide più.

Si teletrasportò di fronte al suo letale nemico e gli piantò un pugno nello stomaco, così velocemente che anche la donna indietreggiò per lo spavento.

Quindi afferrò il collo del cavaliere bianco e lo sollevò in aria, guardandolo con gli occhi iniettati di sangue -Non c'è incantesimo nel tuo arsenale- la voce divenne di nuovo un profondo rombo malvagio -Che possa impedirmi di ucciderti.

Detto fatto una energia blu esplose dalla sua mano scagliando White Knight verso il tetto della grotta, scatenando un forte impatto che probabilmente sfondò fino alla cima della montagna.

Con un ultimo ringhiò Guardiano interruppe l'attacco e spiccò il volo, lasciando dietro di se nient'altro che una spaventosa onda d'urto e degli sbigottiti spettatori.


A\N: E così avete avuto uno stralcio di cosa può fare Guardiano. Purtroppo il resto non posso farvelo vedere perché...

DII\N: Non c'entra niente con Dissidia. E già, purtroppo.

A\N: Ma non temete, i vostri beniamini sono ancora in gioco. Via con lo show!

  
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