Fanfic su artisti musicali > One Direction
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Autore: Claudia_Scrive    04/09/2015    0 recensioni
Fai la loro batterista, mi avevano detto.
Ti divertirai, mi avevano detto.
Sono 5 bravi ragazzi, mi avevano detto.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 11

Padelle.
Quelle che sentivo erano PADELLE!

Ma che caaazzo sta succedendo a casa mia!?!”

Mi alzai di corsa dal mio amato letto tendendo una mano verso di esso come a dire “E’ un arrivederci, non un addio

Mi munì di mazza da baseball e scesi di sotto a controllare chi era quel pirla con un criceto morto in testa che alle 9 del mattino ha preferito entrare a casa mia e iniziare a sbattere padelle con un disperato, invece di ingozzarsi e strozzarsi con un cornetto!

SVEGLIAAAAA CLAUDIAAAA SVEGLIAAAAA”

“ MA DICO IO SEI PER CASO IMPAZZITO HARRY?!? VUOI SERIAMENTE MORIRE A QUESTA ETA’???”

Il cretino rise e mi stampò un bacio sulla guancia.

Buongiorno piccola!” e mi tocco due volte la testa, come per far notare ancora di più la mia statura minuta in confronto alla sua altezza abnorme.

“Non sei simpatico! Ora dimmi per quale motivo idiota sei qui.”

“Niente, volevo ricordarti che oggi alle 17 proviamo, tutto qui.”

“E tu vieni a casa mia, prendi le padelle, inizi a sbatterle, mi svegli, solo per dirmi qualcosa che avresti potuto benissimo inviarmi per messaggio….

MA CHE CAZZO TI PASSA PER LA TESTA, DICO IO MA SEI IMPAZZITO?!?”

Lo presi dalla schiena e inizia a spingerlo verso la porta, con le padelle ancora in mano.

Opponeva resistenza, il che rendeva tutto un po’ più complicato, ma solo un po’ eh.

Nonostante tutto riuscì nel mio intento e portai Harry all’ingesso.

Ora dammi le chiavi!”

“Cosa?”

“Dammi le chiavi Harry!”

“Maddai Clau, prometto che non accadrà più…” disse con la sua faccia da cucciolo bastonato.

Portà anche funzionare con le ochette a cui fai la corte, ma con me non attacca. Dammi le chiavi..e anche le padelle…anzi no, quelle le puoi tenere, così compenseranno la mancanza delle chiavi”

“Per forza?”

“Per forza” e tesi la mano aprendola e chiudendola verso di lui.

Abbassò la testa, mise una mano in tasca e uscì la chiave di casa mia.

Tieni, a sappi che mi aggrapperò al campanello, la prossima volta”

“E poi vediamo come ti arriva un vaso in testa, che dici?” dissi sorridendogli.

“ va bene va bene, me ne vado” e si avviò con le mani alzate verso la sua BMW nera.

HARRY, ASPETTA!”

Si fermò e con una faccia speranzosa si fermò in mezzo al vialetto.

Andai da lui, mi misi in punta di piedi e gli diedi un bacio sulla guancia dicendogli “Buongiorno riccio!”

Lui un po’ sbalordito mi afferrò per il braccio e me ne stampò un altro sulla guancia.

Rimasi a toccare il punto in cui le sue labbra toccarono la mia pelle, poi lui si girò con un sorriso stampato in bocca e andò via.

Cosa era quelle morsa strana che provavo allo stomaco quando Harry semplicemente mi sfiorava? Che cosa mi stava succedendo?

 

I miei pensieri furono interrotti da un rumore di freni sull’asfalto, mi girai di scatto e vidi quella pazza di Mary scendere e per poco cadere sull’asfalto.

“Vaffanculo a questa fottuta macchina del cazzo!”

Andava borbottando parolacce verso la sua apparente macchina nuova mentre rimetteva le chiavi in borsa

EiEi sono io quella che dice tutte le parolacce, che succede?” le andai incontro per prendere i cornetti, ovviamente.

Mio Padre. Ha voluto a tutti costi regalarmi una macchina nuova, dicendomi che la mia amata, amatissima SMART ormai era troppo vecchia. E ancora non sono abituata, che cazzo!”

Sporsi leggermente la testa per vedere oltre le sue spalle, e vidi una Bugatti nera.

M-ma ma que-quella è è una Bu-Bu-Bug…”

“Claudia non ti ci mettere pure tu a farmi venire i nervi con i tuoi momenti balbuzienti!”

“CAZZO MARY, HAI UNA BUGATTI! COSTA UN OCCHIO DELLA TESTA E TI LAMENTI PURE?!?”

Mi girai di scatto e tornai dentro borbottando “ma tutti con me ce l’hanno oggi?” “Ma cosa ho fatto di male?” “quello con le padelle”poi le farfalle allo stomaco” “Ora ‘sta cretina che rifiuta una bugatti

Sono circondata da un branco di idioti.”

Entrai a casa e chiusi la porta.

Dopo due secondi il campanello suonò, e solo allora mi ricordai di Mary ferma in giardino.

Aprii la porta con un sorriso innocente stampato in faccia e lei con le braccia conserte che mi guardava in cagnesco.

Ehm, ci sono i cornetti! Yeee”

“ sei un cretina!”

Ed entrò a casa, posò la giaccia e la borsa e si accomodò in uno degli sgabelli, io mi misi di fronte a lei e la mia faccia cambiò totalmente, dovevo diglielo, almeno a lei.

Ei ma che succede? Ti sei rabbuiata in un secondo”

Addentai il cornetto, la guardai e con tono fermo le dissi:

“Luca. E’ tornato.”

Per poco non sputò il cornetto.

“Non è possibile!” disse incredula e allo stesso tempo terrorizzata.

  
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