Storie originali > Soprannaturale > Maghi e Streghe
Segui la storia  |       
Autore: MissBlackdeVilliers    04/09/2015    1 recensioni
Maddison Monroe, 17 anni, genitori tutto meno che amorevoli, una nonna fantastica e una strana e morbosa fobia per l'acqua....Come può un abbozzo di tale mediocrità essere colei che può tutto?
I 18 anni sono un traguardo importante: patente, maturità sociale e libertà... Ma se fossero anche il termine ultimo dell'inevitabile chiamata ai confini del mondo?
E se la tua scelta fosse l'ago di una mistica bilancia che per molto tempo , forse troppo, è rimasta stabile?
Ma la vera domanda è: per amore, si può mettere a repentaglio un equilibrio cosmico?
Beh, ora forse la fantasia mi ha giocato un brutto scherzo, perché nell'irrimediabile realtà ciò è del tutto assurdo....
.... O forse no...
Genere: Fantasy, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Passai una nottata orribile, rigirandomi tra le coperte aderenti alla mia pelle madida di sudore.

Sapevo di sognare tra una dormita e l'altra, che, comunque, non durava più di un'ora, ma non ricordavo mai che sogno fosse. Mi svegliai almeno dieci volte con un sussulto e cercai di convincermi che se fossi tornata a dormire, mi sarei risvegliata appurando che tutto quello a cui avevo assistito fosse un lungo e realistico incubo. Ma non fu così...

Alle 8,30 sentii un leggero toc,toc alla porta di legno di camera mia. Era Dhorotea che mi diceva di scendere per la colazione. Pur non avendomi svegliata da un sonno profondo, ma semplicemente avendomi fatta riemergere da una dormiveglia sfinente, sobbalzai a quel leggero rumore... sembrava così ordinale e comune, rispetto a tutto quello che mi stava accadendo...

Sentii una forte nostalgia per quella banalità e mediocrità che avevano fatto da protagoniste nella mia vita, fino alla mattinata precedente.

Scesi le scale, sforzandomi di non cadere. Ero ancora in pigiama e ciò non sarebbe piaciuto alla zia, ma quello era, al momento, l'ultimo dei miei incasinati pensieri.

Il primo cambiamento che notai entrando in corridoio, fu un'immensa ondata di luce, luce?

Le finestre erano state spalancate.

Ero allibita. Per 17 anni abbondanti non avevo potuto nemmeno scostare una tenda per controllare il tempo fuori, che mia mamma iniziava ad urlare.

Fui talmente assorta da questo pensiero, che mi inciampai sull'ultimo scalino delle scale che conducevano al piano di sotto.

Entrai in sala tremando, impaurita da cosa avrei potuto trovare una volta aperta la porta.

-Ti sei fatta male inciampando?- esortò Clary, la sorella gemella di Adrian, con un sorriso sulle labbra appena entrai nella stanza.

-Tu come...?- ma mi risposi da sola, prima di riuscire a concludere la frase.

-Oh- esclamai, accorgendomi di aver fatto una domanda stupida –Un altro dei vostri trucchetti, giusto...-

-Dei nostri, splendore- Aggiunse Adrian, seduto di fianco alla sorella, con un tono davvero troppo squillante per i miei gusti. Non riuscii neppure a rabbrividire dal fatto che mi avesse chiamata splendore, che i miei occhi ricaddero sulle braccia nude di mia madre, la quale era seduta dall'altra parte del tavolo, affiancata da mio padre e da zia Prussy... Erano decorate con strani tatuaggi, molto sottili e chiari, color ambra, ma ben visibili, che le circondavano tutto l'avambraccio e le risalivano la clavicola, su fino al collo. Feci scorrere lo sguardo sul braccio e il collo di mio padre e così anche su quelli di tutti gli altri presenti.

Rimasi però particolarmente colpita quando osservai la pelle di mia nonna: anche lei era piena di quei disegni, anche se erano più sbiaditi e irregolari. Non capita tutti i giorni di osservare una signora anziana piena di tatuaggi, soprattutto se quella persona è tua nonna.

Com'era possibile che non avessi mai notato nulle del genere. Era vero che nessuno si scopriva mai troppo a casa, ma mi era già capitato di guardare le braccia a qualcuno.

Una voce interruppe i miei pensieri.

-Sono rune Mad- disse Adrian, probabilmente osservando la mia faccia interrogativa... Oh ma che dico, naturalmente non aveva bisogno di osservarmi il volto, visto che poteva leggermi la mente come un libro aperto. Dovevo ancora farci l'abitudine... Mi fece segno di accomodarmi vicino a lui, accarezzando eloquentemente il cuscino. Essendo l'ultima sedia rimasta feci come mi aveva detto.

-Ecco, vedi, sono come tatuaggi- disse mostrando il polso – ma hanno un significato ben più profondo e complesso. Simboleggiano il fatto di aver donato l'anima al sole, come puoi vedere da qui- e così dicendo indicò sulla sua spalla un complesso insieme di linee che formavano un sole, con i raggi che risalivano su tutto il collo. Li seguii attentamente con gli occhi, rapita da quel turbinio di line e tratti. Appena mi accorsi di averlo fissato insistentemente, arrossii violentemente e distolsi lo sguardo, che ricadde sul suo polso.

-Questo che stai osservando ora...- aggiunse lui con un ghigno compiaciuto – è una Chiave. Indica la supremazia dei Guardiani solari su quelli lunari. Loro, invece, hanno un lucchetto chiuso, intorno al polso, simbolo del loro dovere a rispondere ai nostri ordini. – e concluse il tutto con un tono trionfante.

Appena pronunciate queste parole, mi ricordai di Eatan... Lui era un Guardiano lunare... per quello si era allontanato da me così violentemente la notte scorsa... chissà se due guardiani di fazioni opposte potevano...

Ma subito mi ricordai della facoltà di tutti, in quella stanza, di leggermi nel pensiero e cercai di pensare ad altro. Mi concentrai su una cosa qualsiasi, come le tende... che erano stranamente scostate...

-Come mai avete aperto tutte le finestre?- chiesi, mossa da una sincera curiosità

A rispondere fu mia madre, che disse: -Vedi Maddison, questi simboli, o rune, come dice il brillante Adrian, - Aggiunse con uno sguardo mieloso che mi provocò un conato di vomito, -che ci identificano, rispondono e si evidenziano solamente quando la Luce diretta del Sole, nel nostro caso, o quella riflessa della luna, nel caso di quei sporchi lunari, ci picchia sopra. Se la pelle rimane a lungo senza essere illuminata da una o dall'altra luce, allora pian piano sbiadiscono. Per questo le finestre sono sempre chiuse, i vetri oscurati e nessuno di noi esce spesso di casa, e quando capita, ci dobbiamo coprire più del necessario.-

Mi venne in mente la visione di mia mamma che entrava in cucina il giorno prima, quando arrivarono Clary e Adrian, e mi ricordai di aver pensato che fossero vestiti tutti fin troppo, per un pomeriggio estivo. Ora capivo.

-Come avrai di certo notato non ci sono i tuoi fratelli sta mattina, e così sarà ancora per due settimane, fino a quando anche te non avrai effettuato la Cerimonia di iniziazione, che avverrà il giorno del tuo diciottesimo compleanno: non possiamo permetterci che si accorgano di qualcosa....- disse la zia in tono solenne. Arrossii, accorgendomi di non aver per nulla notato la mancanza di Lucy e Cody.

–Quindi, ora che tutti in questa casa sono a conoscenza della nostra vera natura, possiamo finalmente lasciarci illuminare dal sole e tornare a respirare- concluse quella con un profondo sospiro.

Stavo per domandare come mai non potevamo essere messi al corrente di tutto fin dalla nascita, le cose sarebbero state indubbiamente più semplici e lo shock non così forte, che mia madre saltò in piedi osservando l'orologio.

-Oh cielo! Maddison andiamo, l'allenamento inizia tra pochissimo... gli Shodow saranno già arrivati...- annunciò in tono preoccupato. –Non possiamo permetterci che si prendano certe libertà quelli-

-Oh fantastico-pensai, alzandomi dalla sedia rumorosamente. -Non vedevo proprio l'ora.

A quanto pare Clary mi aveva appena letto nel pensiero, perché mi sorrise, passandomi a fianco, comprensiva.

******************************

Il sole era caldo e piacevole sulla pelle nuda. Uscendo di casa ci dirigemmo tutti nel giardino, circondato da betulle, dietro casa. Ero impaziente e molto agitata. Cosa avrei dovuto fare? Come avrei potuto nascondere i miei pensieri , se mi fossi trovata faccia a faccia con Eatan? Di sicuro non potevano aspettarsi che io esercitassi del controllo su di lui...

Appena giunti a metà del vialetto, un viaggio che durò un'eternità a parer mio, in quanto Adrian non smetteva di stiracchiarsi per mettere in luce i muscoli decorati dalle rune, sempre più evidenti, scorsi in lontananza quattro scure figure. Il cuore iniziò a martellarmi violentemente e la testa a girarmi.

Una volta raggiunti i quattro individui notai che anche loro erano coperti da rune, che, però, non splendevano riflettendo la luce del sole. Pensai che probabilmente sarebbero state molto più evidenti di notte, al chiaro di luna.

-Bene, vedo che ci siamo tutti- disse mia zia in voce formale e distaccata. Tutti i presenti si squadravano, anche se era palese che coloro che dettavano legge fossero i miei parenti. Eatan non alzò però lo sguardo, anche se io cercai più volte i suoi occhi.

-Questi, Maddison, sono la famiglia Shadow, naturalmente te non sai chi sono.- Mi sentii sprofondare per un attimo...perché era così ovvio che non li conoscessi, se avessero saputo...

- Ci sono la signora e il signor Shadow e i due figli.- continuò quella con fare altezzoso. Però fu presto interrotta da una voce roca, ma decisa.

-Abbiamo dei nomi, noi- disse la quarta figura con un uno scatto d'ira. Doveva essere il fratello maggiore di Eatan. Subito la madre lo mise a tacere con un gesto della mano e gli sussurrò qualcosa che somigliava preoccupantemente a 'tortura'.

- Allora, ora che abbiamo soffocato gli animi caldi- riprese Prussy minacciosa - stavo dicendo, questa prima sessione di allenamento sarà puramente formale e decisamente basica. La ragazza è a conoscenza del minimo indispensabile, per ovvie ragioni, e, oltre tutto, abbiamo dovuto anticipare di una settimana l'inizio delle lezioni, per altrettante ovvie ragioni.-

Tutte queste ovvie ragioni erano tali per tutti, tranne che per la sottoscritta.

- In poche parole mostreremo alla nuova iniziata il potere più importante per un guardiano solare, avvero quello di controllare, attraverso tortura psicologica e fisica, i guardiani lunari, piegandoli così al nostro volere...- concluse con un sorriso così ampio da sembrare Joker pronto ad uccidere Batman.

A quelle parole mi sentii mancare. Tortura? Piegare al proprio volere? Ma che diavolo...

Subito un braccio mi circondò la vita, con fare protettivo e possessivo. Era Adrian, naturalmente non mi sorprendevo più dei suoi modi insistenti, ma quando alzai lo sguardo vidi che Eatan aveva smesso di osservare con strano interesse l'erba, ma mi, o meglio ci, stava guardando con aria ostile. Appena capii che il suo sguardo indugiava sulla mia vita attorniata dal braccio di Adrian, mi scostai violentemente. Ero abbastanza certa che quest'ultimo lo avesse fatto apposta.

-Bene, Maddy- disse mia madre prendendo in mano la situazione. –Naturalmente te non hai ancora effettuato la cerimonia di iniziazione in cui sacrificherai la tua anima al Sole, ma i poteri della luce diretta sono sempre stati dentro di te, latenti... beh, è giunto il momento di liberarli.

-Ora Adrian ti mostrerà come fare a piegare la mente di un lunare. Se il ragazzo più giovane potesse avvicinarsi al centro- disse indicando con il mento Eatan –potrai osservare attentamente ciò che succede, e poi lo ripeterai tu, quindi sta attenta.-

Prima che Eatan potesse avvicinarsi ad Adrian, quest'ultimo aveva già toccato con le dita il sole sulla sua spalla, che si accese di una luce propria appena venne sfiorato. Nello stesso momento la chiave posta al suo polso scattò. La mia attenzione fu subito richiamata dall'urlo disperato di Eatan, che dopo essere crollato a terra, si contorceva in preda al dolore, strofinandosi convulsamente i polsi, attorno ai quali delle rune che tracciavano il disegno di una catena, si colorarono di un rosso vivo, come un misto di sangue e fuoco.

Avrei voluto urlare e piangere per far cessare quella gratuita sofferenza, ma delle mani gentili mi fecero voltare, distogliendomi da quell'atroce spettacolo, e facendomi appoggiare la testa sella sua spalla.

-Lo so- disse Clary. -So tutto Maddison-

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Maghi e Streghe / Vai alla pagina dell'autore: MissBlackdeVilliers