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Autore: GReina    05/09/2015    3 recensioni
Cosa succederebbe se due semidei vedessero che la loro è solo una delle tante realtà? Cosa accadrebbe se capissero che il loro, non è l'unico mondo da scoprire? Vedremo Percy e Annabeth proiettati in un nuovo mondo a loro sconosciuto con mostri del tutto diversi da quelli che conoscono.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Percy/Annabeth
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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25. UNA MISSIONE DA QUATTRO

Ci mise un po' a capire che il buio era dato dalla notte; era davvero passato così tanto tempo dall'inizio della prova? I quattro campioni si alzarono barcollando, Percy aveva un senso di nausea, come quando esageri con i giri sulle montagne russe
''State bene?'' chiese 
''Credo di sì'' Sadie sembrava quella meno scossa ''dove siamo?'' 
''Sembra un cimitero'' gli occhi iniziarono ad abituarsi all'oscurità 
''la McGranitt ce ne ha parlato, ricordi? È dove Voldemort è resuscitato per la prima volta. Anche allora avvene dopo il Torneo Tre Maghi''
''pensi sia una coincidenza?'' 
''Non esistono le coincidenze'' 
''tipica frase da figlia di Ate-''
''ssh!'' Carter lo zittì mettendogli la mano davanti la bocca ''Lo sentite?'' chiese a bassa voce. Tutti tesero le orecchie 
''-stra vendetta.'' la voce era molto bassa, dovettero avvicinarsi per sentire meglio. Seguirono il suono e videro una decina di uomini con mantello e cappuccio nero. Ognuno di loro aveva una maschera argentata a coprirgli il viso e la bacchetta in mano. ''Oggi'' stava dicendo uno di loro al centro del cerchio ''porremo fine alle nostre sciagure. Oggi'' fece una pausa ''CONQUISTEREMO IL MONDO!'' urlò seguito da un boato collettivo. Estrasse la bacchetta e la puntò verso un calderone che fu circondato da fiamme verdi in un istante 
''Come faremo per il sangue del nemico mortale?'' si fece avanti un uomo. Quello del centro parve per un attimo confuso, poi capì
''Quindici anni fa Nostro Signore era ancora sospeso tra la vita e la morte, sebbene di poco. Bastò una goccia del sangue di Harry Potter per restituirgli un corpo. Questa volta dobbiamo riportarlo dall'aldilà, ci servirà ben più di una goccia: ci serviranno dei sacrifici, il mago e la maga che arriveranno dal Torneo, per esempio'' intorno si sentirono delle risatine ''direi che abbiamo aspettato a sufficienza, fratelli, per dodici anni, ad Azkaban. È arrivato il momento di riconguingerci al nostro Padrone!''
''E io direi che abbiamo svelato il mistero di quest'anno'' sussurrò Percy alla sua ragazza che lo zittì con uno sguardo di rimprovero 
''Saranno qui a momenti, e non appena metteranno piede nel cimitero li sentirò arrivare'' continuava l'uomo incappucciato ''cominciamo il rituale'' allargò le braccia e iniziò a recitare versi in latino con gli occhi spalancati verso il cielo nel quale regnava una nuvola verdastra a forma di teschio e con un serpevente che si muoveva in esso
''direi che dobbiamo fermarlo'' insistette il semidio, ma l'altra non pareva ascoltarlo: la fronte aggrottata e gli occhi concentrati suggerivano che stava pensando a un piano, così si rivolse ai Kane ''era questo il motivo per la quale avevate bisogno di vincere?'' ma i due sembravano più confusi che mai 
''No, noi..'' iniziò Carter ''noi siamo qui per un reperto archeologico, è una lunga storia.'' 
''Che cosa facciamo, Annabeth?'' tornò a concentrarsi su di lei 
''Ci sto pensando Testa D'Alghe!'' rispose questa un po' troppo forte 
''Avete sentito?''
''Veniva da dietro quelle lapidi!'' 
''Improvvisiamo?'' suggerì Percy
''Improvvisiamo'' confermò esasperata Annabeth. 
I cinque minuti successivi furono puro caos: Annabeth aveva indossato il cappello degli Yankees, Carter aveva evocato il suo avatar e ora era avvolto da un immenso bagliore verde, Sadie urlava parole incomprensibili con il suo bastone in mano e Percy menava fendenti con Vortice per evitare gli incantesimi dei nemici. Era quasi arrivato a un uomo incappucciato, Mangiamorte: così gli pareva di ricordare, schivò un'altro fascio di luce e colpì le gambe con la lama, ma questa le trapassò soltanto. Funzionava come per i mortali? Percy ci mise un po' troppo a chiederselo, nel frattempo l'altro aveva sollevato la bacchetta e un fascio di luce rossa lo colpì in pieno petto facendolo volare di cinque metri
''Non uccideteli!'' si raccomandò quello agli altri ''Abbiamo bisogno di due di loro!'' la vista di Percy era annabbiata, provò ad alzarsi ma doveva avere un paio di costole rotte. Fu raggiunto da Annabeth che tornò visibile 
''Tieni'' gli porse un quadratino di ambrosia ''riesci ad alzarti?''
''Ho scelta?'' 
''Non credo, Testa d'Alghe'' 
''Il mio sangue ha già fatto risvegliare Gea'' disse abbastanza forte da farsi sentire da tutti ''credetemi quando vi dico che non mi farò di nuovo usare per cose simili'' si tastò la tasca, la spada che gli era volata di mano era lì, ma non la estasse. Era inutile se li trapassava e basta. Si accostò di più alla sua ragazza le costole in fiamme
''La spada'' gli disse piano ''la spada non funziona'' lei annuì piano facendo partire gli ingranaggi della testa 
''Intanto prendi la mia, questa dovrebbe funzionare'' 
''non posso lasciarti disarmata!'' protestò 
''Hai più possibilità tu di attaccarli, e poi io ho il cappello che mi rende invisibile''
''ma-'' 
''non abbiamo tempo per discutere, Percy! Prendila e basta''
''sta attenta'' si arrese prendendole di mano la spada 
''anche tu'' fece sparendo sotto il cappello blu. 
Ricominciò da dove aveva interrotto. Mentre Carter e Sadie tenevano occupati gli altri lui avanzava verso quello che sembrava il capo. Come la prima volta gli arrivò abbastanza vicino da poterlo colpire, menò il fendente che questa volta andò a segno: il Mangiamorte cadde in ginocchio e Percy lo disarmo puntandogli contro la bacchetta. Ovviamente non sapeva usarla, ma era bravo a bluffare. Doveva bloccarlo in qualche modo, ma non poteva chiamare Sadie perché lo legasse al posto suo o gli altri incappucciati avrebbero capito che non praticava la magia. Fece un rapido movimento di polso e richiamò l'acqua nello stesso istante che si strinse intorno al nemico paralizzandolo completamente ''Resta qui'' gli disse sorridendo. 
Si guardò intorno: Carter se la cavava benissimo con il suo enome corpo da pollo verde; Annabeth non si vedeva, ovvimente, ma il semidio presuppose che si stesse dirigendo verso l'enorme pentola per sabotarla; mentre Sadie aveva decisamente bisogno di aiuto: il suo bastone si era trasformato in una leonessa e usava la sua bacchetta come boomerang, ma erano in troppi, sembrava come se si fossero tutti concentrati su di lei ''Hey!'' urlò nella sua direzione ''Voglio un po' di attenzioni anche io!'' fece allargando le braccia. Il suo piano funzionò, attirò due di loro verso di sé ''Solo due? Così mi offendete'' fece ruotare il polso con la spada e si mise in guardia. I Mangiamorte iniziarono a lanciare fasci di luce rossi e verdi, ma lui li schivava tutti avvicinandosi sempre più, non fu difficile sbarazzarsi di loro, li legò come il primo e si fece notare dagli altri che tallonavano la Kane. In tre abboccarono all'amo, lasciandone due a combattere con la ragazza che non ci mise molto a sconfiggerli, Percy fece altrettanto e insieme si diressero verso Carter che teneva con le spalle al muro l'unico nemico rimasto, o almeno così credevano. Era a un passo dalla vittoria quando fu copito da una maledizione, si accasciò a terra e iniziò ad urlare, sua sorella corse da lui, ma non accennava a calmarsi neanche con la pozione di guarigione, il mago continuava a indicare l'egittologo con la bacchetta e il semidio pensò che attaccarlo era l'unica via d'uscita. Si mise davanti al compagno, guardia alta e usò l'acqua per attaccare: racchiuse il nemico in un enorme bolla dove lo avrebbe soffocato fino a svenire, se non fosse stato per l'urlo di Annabeth. Il capo si era in qualche modo liberato dalla sua morsa e, sempre in qualche modo, aveva localizzato la sua invisibile ragazza afferrandola da dietro, le stava puntando la bacchetta al collo
''il gioco è finito, ragazzo'' era totalmente un'altra persona da quando lo aveva affrontato qualche minuto prima: il suo volto non tradiva emozioni, gli occhi sembravano pozzi vuoti che parevano risucchiare l'anima di chi li osservava, come se potesse leggergli dentro, persino la voce sembrava diversa ''appoggia la bacchetta a terra, e anche la spada'' Percy obbedì, il Mangiamorte aveva la sua fidanzata in pugno, e la spada gli sarebbe stata solo un peso, da quella distanza non poteva che contare sul potere di suo padre ''anche voi là sotto'' disse più forte per raggiungere i Kane ''disarmatevi'' lo fecero e lui, lentamente, iniziò ad alzare le braccia sperando che l'uomo lo prendesse come un gesto di resa mentre invece mostrava all'acqua il percoso da fare 
''che cosa vuoi da noi?'' cercò di prendere tempo 
''Sai ragazzo? Ci sono molti film babbani nel quale il cattivo della situazione inizia a spiegare il piano al protagonista mentre questo escogita una via di fuga'' non era la stessa cosa, ma più o meno stava facendo lo stesso ''questo è stato anche il problema del mio signore: si è messo a parlare con quel Harry Potter sul giro di possessione della bacchetta di Sanbuco invece di ucciderlo, e nel frattempo quel bamboccio di Neville Packiock ha distrutto l'ultimo horcrux.'' mancavano pochi metri, qualche secondo e avrebbe liberato Annabeth dalla sua presa ''Questo non succederà anche a me! Quindi ti consiglio di richiamare l'acqua, Perceus Jackson, o la tua ragazza muore'' al semidio venne un attacco di panico. Era stato attento, non aveva fatto rumore e le mani non si muovevano. Fece ricadere a terra l'acqua che venne assorbita nella terra
''come fai a conoscere il mio nome? Persino ad Hogwarts sono convinti che quello completo sia Percy!'' 
''Oh, ma io so molte cose, figlio di Poseidone'' iniziò a sentirsi male. Come diamine riusciva ad avere tutte quelle informazioni? 
''chi sei tu!?''
''Un mero servitore dell'Oscuro Signore, e voi, voi siete i suoi sacrifici!'' alzò la bacchetta che teneva stretta al collo di Annabeth e la puntò al petto della stessa
''NO!'' ma l'uomo aveva già colpito: un lampo di luce rossa avvolse la semidea che cadde svenuta, in un impeto di rabbia Percy raccolse la spada e iniziò a correre verso l'uomo, quando lo raggiunse iniziò la più faticosa battaglia contro l'aria che avesse mai fatto: il Mangiamorte riusciva a schivare ogni singolo colpo con il risultato che il semidio finì presto le energie mentre l'altro rideva. Sadie e Carter accorsero in suo aiuto, ma persino con i due maghi il Mangiamorte non si sbilanciava, tre contro uno e ancora non riuscivano a colpirlo. 
Il figlio di Poseidone raccolse il corpo inerme della fidanzata e andò a rifugiarsi dietro delle lapidi con l'aiuto dei fratelli Kane 
''Annabeth!'' l'uomo lasciato indietro non si curava dei suoi compagni, ancora immobilizzati dall'acqua o svenuti, invece avanzava verso di loro, con fare lento e arrogante, come un leone che gioca col cibo prima di azzannarlo. ''Annabeth!'' ripetè, ma lei non si svegliava. Prese un quadratino di ambrosia dalla tasca, ma neache quello bastò, quindi gli fece bere del nettare, solo allora iniziò ad aprire gli occhi ''Annabeth!'' 
''Percy?'' non parve capire subito dove si trovavano ''Che succede?'' si guardò in giro, e parve ricordare 
''Schiva tutti i nostri colpi! Lo abbiamo attacco in tre!'' le spiegò Sadie con il panico nella voce 
''Che cosa facciamo?'' le chiese il fidanzato. Lei e Carter iniziarono a pensare, il semidio quasi potè vedere gli ingranaggi dei loro cervelli dietro gli occhi carichi d'attenzione. 
''La McGranitt continuava a dirci di non poter dare nessuna informazione su chi o cosa avremmo dovuto combattere o dove saremmo finiti'' iniziò a pensare ad alta voce ''il Mangiamorte ha detto che avrebbe percepito i maghi da sacrificare non appena avessero messo piede nel cimitero, ma noi eravamo già lì'' 
''non capisco dove vuoi andare a parare'' 
''avrebbero potuto affidare la missione agli auror o a dei maghi con decisamente più informazioni di noi riguardo a Voldemort e ai Mangiamorte, invece hanno affidato il destino del loro mondo a due semidei. Ci deve essere una ragione.'' l'uomo si avvicinava 
''Sapeva che Percy è un semidio quando tutto il resto del mondo magico non sa neanche della vostra esistenza e continuava a schiavare ogni nostro colpo, anche se eravamo in tre'' continuò Carter, lui e Annabeth si guardarono ''come se riuscisse a vedere le nostre mosse ancor prima di effettuarle'' propose l'egittologo
''o come se leggesse nel pensiero.'' aggiunse la semidea 
''Dite che riesce a sentire i nostri pensieri?''
''Spiegherebbe come ha fatto a scoprirti mentre cercavi di inondarlo d'acqua per liberare Annabeth,  o come fa a conoscere il tuo nome'' notò Sadie. Percy annuì
''come facciamo a colpire un avversario che può schivare tutte le nostre mosse?'' 
''Non possiamo'' concluse Annabeth, tutti la guardarono allibiti ''neanche il mio cappello fuziona, probabilmente sente da dove arrivano tutti i pensieri, e anche ora saprà che siamo arrivati a questa conclusione. Non ci attacca perché sta giocando con noi'' 
''Quindi?'' insistette il semidio ''Proviamo a bloccare i pensieri?'' 
''È impossibile Percy! Neanche tu che non pensi mai prima di agire non riusciresti a farlo'' 
''idee migliori?'' Sadie sudava freddo 
''Invece di bloccarli dovremmo-'' una delle lapidi dietro la quale si riparavano andò in frantumi e i quattro campioni furono costretti a separarsi per mettersi al riparo. 
Le opzioni erano tre: 1- Il Mangiamorte si era scocciato di aspettare; 2- Era stata una sfortunatissima coincidenza; 3- Il piano pensato da Annabeth avrebbe potuto funzionare e l'uomo non poteva permettere che lo riferisse agli altri. 
Percy non era mai stato bravo con i piani, si sapeva, e non esitava ad ammettere che senza Annabeth sarebbe morto dalla sua prima missione. Ma una cosa l'aveva capita: il Mangiamorte sapeva esattamente la posizione di tutti i ragazzi, se non si sarebbero mossi di continuo avrebbe potuto far saltare in aria il punto in cui si trovavano, d'altro canto se si fossero scoperti anche solo per meno di un secondo, li avrebbe colpiti con quell'incantesimo a luce rossa. Erano in trappola. L'unico modo che avevano per sopravvivere era arrivare alla stessa conclusione della figlia di Atena, impresa ardua 
''Percy'' sentì sussurrare ''Percy!'' 
''Sadie? Sei tu?''
''Hai capito il piano di Annabeth?'' veniva dal gruppo di lapidi dietro di lui 
''Io e te non siamo proprio la combinazione perfetta per pensare ai piani, eh?'' 
''Hey! La prendo come un'offesa!'' si imbronciò 
''Prendila come ti pare, ma resta il fatto che noi siamo il braccio, e le nostre rispettive menti  sono chissà dove'' che cosa stava per dire la figlia di Atena? Bastava capire quello ed erano a cavallo. Invece di bloccarlo dovremmo- dovremmo cosa? Come si può combattere un uomo che legge le tue mosse in anticipo? ''Non possiamo'' aveva risposto Annabeth, ma non era da lei. C'era sicuramente qualcos'altro ''argh'' Percy si arruffò i capelli ''pensare troppo mi fa venire il mal di testa!''
''Il mal di testa'' ripè Sadie come in trance ''Mal di testa, Percy!'' 
''È quello che ho detto'' continuava a non capire
''Oh avanti! Ci sono arrivata persino io! Possibile che tu sia così ottuso?''
''Hey! Guarda che-''
''SMETTILA'' era il Mangiamorte ''vieni fuori saputella!!'' Percy ebbe il coraggio di sporgere la testa per vedere cosa stava accadendo, l'uomo aveva le mani tra i capelli 
''Deve essere Annabeth'' suppose Sadie ''il piano sta funzionando'' 
''quale piano?'' chiese esasperato il semidio 
''Se non possiamo bloccare i pensieri, allora forse dovremmo liberarli!'' il mago continuava ad urlare imprecazioni contro la sua ragazza – cosa che gli avrebbe fatto pagare - e Sadie colse l'occasione per passare dietro la stessa lapide del figlio di Poseidone ''Non capisci? Tu e Annabeth sembravate traumatizzati davanti al molliccio! Magari dovete ripensare a quei momenti, così il Mangiamorte non avrà modo di leggere le menti mia e di mio fratello mentre lo attacchiamo!'' come aveva fatto a non pensarci prima? Era facile: bastava ripensare al sogno della notte prima, o di quella prima ancora, o quella prima di quella. 
''D'accordo, facciamolo!'' a Sadie gli si illuminarono gli occhi, doveva proprio divertirsi a sconfiggere il male. ''Va' da quella parte'' indicò alla sua destra ''io cercherò di attirarlo qui e tu lo prenderai alle spalle'' l'uomo si dirigeva verso un gruppo di lapidi cadute, non era chiaro se perché vi ci fosse nascosta Annabeth, o per allontanarsi il più possibile da lei e i suoi ricordi. Doveva provare: chiuse gli occhi e ricordò, ricordò il molliccio – come aveva suggerito la Kane – ma anche il Tartaro ovviamente. Portò alla mente anche tutte le emozioni negative che aveva provato quando gli avevano portato via la figlia di Atena: rapita solo perché non avrebbe mai lasciato Luke a sorreggere il peso del cielo. Ricordò l'amarezza di fronte al gigante arrugginito nella discarica che diventò la tomba di Bianca Di Angelo e la delusione negli occhi del fratellino che aveva deluso ''Avevi promesso'' rivedeva il suo volto in lacrime. 
Aprì gli occhi: i fratelli Kane stavano combattendo, il Mangiamorte - più confuso che mai – sembrava furioso. Continuava ad arretrare e non appena aveva uno spiraglio mirava a un punto alla sinistra di Percy. Seguì il fascio di luce con gli occhi e rannicchiata per proteggersi meglio trovò Annabeth. Il semidio ebbe l'impulso inrefrenabile di andare al suo fianco, sembrava terrorizzata, disperata, le lacrime le rigavano il viso, ma dovette trattenersi: se si fossero avvicinati l'uno all'altro ricordare tutte le orribili cose che gli erano successe sarebbe stato molto più difficile. 
Si costrinse a richiudere gli occhi. Vide la dea Artemide che offriva un posto tra le sue cacciatrici a quella che poi sarebbe stata la sua ragazza, ma lei aveva rifiutato, troppo felice. Si immaginò la stessa scena ma con il finale diverso: Annabeth accettava volentieri di rimanere a fianco alla dea per l'eternità rinnegando tutti gli uomini Il mio cuore sarebbe potuto andare solo a Luke, ma non succederà mai. 
Riaprì gli occhi, Annabeth era ancora là, nella stessa posizione, i Kane continuavano a combattere, non sembravano feriti a differenza dall'uomo in nero, gli occhi carichi di rabbia. Sembrava starsi abituando ai loro pensieri, o forse avevano già pensato a tutte le cose più orribili che gli erano successe
''Hey!'' il Mangiamorte non si aspettava di essere chiamato dal semidio, quindi si voltò quasi d'istinto e lui continuò a ricordare. Tenendo lo sguardo fisso sull'uomo, ricordò di quando aveva creduto che sua madre fosse morta, di quando fu costretto a guardare mentre il minotauro la uccideva. Non doveva essere un ricordo molto triste o traumatizzante per un mago oscuro pronto a risvegliarne uno ancora più cattivo che sicuramente avrebbe fatto strage di babbani e mezzo-sangue, ma fu abbastanza per distrarlo: Carter sollevò la spada e lo colpì in un punto mortale, Sadie gli tolse la bacchetta mortale e mentre questo si accasciav, Percy correva incontro alla semidea che stava facendo altrettanto. Si incontrarono a metà strada dove si abbracciarono più forte che mai 
''È tutto finito'' disse lei sollevata e questa volta sorridente. Si girarono verso gli egittologhi 
''è morto'' confermarono con un sospiro. Carter sembrava sentirsi in colpa 
''hey'' il semidio gli mise una mano sulla spalla ''non avevi scelta'' 
''sì…'' gli chiuse gli occhi con le dita ''lo so''. 
   
 
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