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Autore: ClaryMalfoy    06/09/2015    4 recensioni
-Che ci fai qui Malfoy?- esclamò stupita la ragazza, appena lo vide.
-Sono venuto a prenderti, dobbiamo studiare insieme, ricordi? Se devo fare una cosa la faccio bene!
Harry e Ron rimasero a fissare i due, sconcertati.
Questa storia ha partecipato alla prova di un concorso di Wattpad arrivando al primo posto
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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La stanza era buia e regnava il silenzio più totale. D'improvviso la porta si aprì con un cigolio ed Hermione entrò in punta di piedi. Si avvicinò al letto dalle tende verdi e le scostò per poter vedere il ragazzo biondo, che dormiva beato.
-Draco- bisbigliò. -Sono qui, sono qui per te...
Il ragazzo aprì piano gli occhi e la vide; era seduta sul bordo del letto e lo guardava sorridendo.
-Hermione, sei tu?
-Sì, Draco, volevo darti una cosa- detto questo si protrasse verso di lui e lo baciò. Il biondo, gli occhi spalancati per lo stupore, le accarezzò una guancia e rispose. 
-Hermione...- i baci erano sempre più desiderosi; le labbra di Draco disegnarono piccoli cerchi sul collo della ragazza, che gemeva di piacere. Le loro mani si cercavano; il biondo le infilò sotto la maglietta della ragazza, andando sempre più su, fino all'allacciatura del reggiseno. Lo sganciò senza fatica e lo fece scivolare per terra, con la maglia. Hermione invece gli sfilò con delicatezza i pantaloni. Draco non riusciva ancora a crederci, la sua donna era lì e lo stava baciando per la prima volta. Le accarezzò tutto il corpo fino ad arrivare alle mutandine.
-Dra! Svegliati!- Blaise lo stava scuotendo violentemente. Quando Draco aprì gli occhi e comprese che era tutto un sogno si alzò in piedi, avventandosi contro l'amico.
-Io ti ammazzo, brutto...
-Dra, calmati! Che succede?
-Hai rovinato il sogno più bello di tutta la mia vita!
-Scusa, mi dispiace, eri forse diventato il più bravo della classe? O avevi battuto Potter a Quidditch?
-Ha ha! Che divertente, Zabini! Ho sognato la Granger...
-Uuuh! Racconta! Cos'è successo?
-Una cosa impossibile...è entrata in camera mia e mi ha... baciato. E poi altre robe che non sto qui a dirti...
-Cosa?! Non dirmi che l'avete...
-No, Blaise! Cosa vai a pensare? Anche se in realtà ci siamo andati abbastanza vicini...ma per colpa tua non è successo niente!
-Ah, caro il mio amico, ti sei fatto la Granger in sogno e non riesci nemmeno a sfiorarla nella realtà!
-Ti sbagli Zabini, l'ho fatto anche ieri!
-Ah, si! Ti vedo mentre per sbaglio le tocchi una mano e poi la sottrai schifato, come se ti fossi scottata dicendo "Bleah, ho toccato la Sanguesporco, mi ha contaminato,..." come fai tutte le volte che ti capita!-ghignò il moro, facendogli il verso.
-In realtà sono andato a prenderla a lezione e andando via le ho stretto i fianchi con il braccio, per non parlare delle volte in cui le sono andato talmente vicino da sentire il suo profumo- inspirò, cercando di percepire ancora quella leggera aroma di vaniglia e fiori di campo.
Blaise fece un faccia schifata.
-Sono riuscito a riaccettarti con fatica, ma calmati per favore, che mi fai venire su il vomito con le tue sdolcinerie! Mi viene il mal di testa!
-Hai ragione, un Malfoy non deve comportarsi così! Me la devo assolutamente dimenticare.
Come se fosse possibile! Ci ho provato anche anni fa...risultato? Da una semplice attrazione sta diventando una vera e propria ossessione. Non riesco a non pensare a lei... Ma io non posso essere così debole, sono un Malfoy cazzo! E oltre tutto devo sposarmi con quella odiosa della Greengrass...che schifo...e i miei sentimenti non contano mai? E se io non la volessi sposare? E se io amassi un'altra persona? Vaff-...
-Forse sì, forse dovresti dimenticarla...o almeno provarci...
-E tu pensi non l'abbia già fatto? Sai quanto ci ho provato? E ogni volta era peggio!- una lacrima gli rigò il volto serio. -Non so cosa fare...
-Ci tieni a lei?-Draco ci pensò un po' su e poi annuì. 
-Allora ti sei già risposto! Vai da lei, conquistala, fai quel cazzo che vuoi ma combina qualcosa, perché sono stanco di vederti così- il moro era esausto. Draco lo abbracciò sussurrandogli un grazie all'orecchio.
 
* * * *
-Come mai Lenticchia non ha mangiato con voi a pranzo? È ancora arrabbiato per ieri? Ha capito che nemmeno tu puoi resistere al mio fascino?
-Contaci Malfoy. Comunque sì, ha litigato anche con Harry ed ora non vuole nemmeno più vedermi, caro il mio "i miei piani funzionano sempre"!-rispose Hermione seccata.
Oh, sì che hanno funzionato Granger! E vedrai presto come...
-Quanto mi dispiace Granger...- un ghigno stampato sulla faccia.
La ragazza era davanti a un calderone, intenta a preparare una pozione dal colore bluastro. Draco era alle sue spalle e le si avvicinò pericolosamente. Non poté trattenersi e le sfiorò una ciocca di folti ricci, abbassando poi la mano sulla sua spalla. A quel contatto Hermione rabbrividì, irrigidendosi.
-Cosa dovrebbe essere?- chiese il biondo, curioso.
Odore di menta.
-Un veleno che ho preparato apposta per te- sorrise la Grifondoro sarcastica, voltandosi verso di lui.
-Grazie Granger, ma non mi può fare niente, perché ho l'antidoto qui con me...
-Ah davvero? Cioè?
-Te- un attimo e il biondo azzerò le distanze tra le loro labbra. Draco le accarezzò una guancia dolcemente, l'altra mano tra i suoi capelli. Hermione chiuse gli occhi, abbandonandosi a quel tocco e scordandosi il mondo che la circondava. La bacchetta le scivolò di mano, cadendo per terra con un tonfo, che nessuno dei due sentì. Il bacio si fece più intenso e Draco abbassò le mani sui fianchi della ragazza, attraendola a sé ancora di più. Hermione aveva ormai perso la forza di staccarsi da quel contatto che desiderava sempre di più. 
Emozioni mai provate, desiderio del proibito. 
Le loro lingue si ritrovarono a muoversi, quasi danzando tra loro e quell'improvviso contatto fece spalancare gli occhi alla ragazza, che resasi finalmente conto di ciò che stava accadendo, si staccò subito dal biondo, spingendolo via.
-Malfoy, ma che cazzo fai?!
Un forte "Paff" risuonò nella stanza e un attimo dopo Draco si toccò la guancia dolorante, lasciandosi sfuggire un "ahi!" sorpreso. Hermione lo guardò negli occhi, tristi e sconcertati, ma subito dopo si voltò, prese i suoi libri e se ne andò, sbattendo la porta dietro di sè e correndo al dormitorio, cercando di trattenere le lacrime che a momenti avrebbero rigato il suo volto.
 
* * * *
Arrivata alla sua stanza si buttò sul letto a righe rosse e oro con la faccia premuta sul cuscino e sfogò tutta la sua rabbia. L'immagine di quel bacio era nitida nella sua mente, non riusciva a cancellarla. Era stato il momento più bello della sua vita, era come se avesse sempre desiderato che accadesse. Ma non era possibile, lui era un Serpeverde dal cuore di ghiaccio, che non aveva fatto altro che insultarla per tutti quegli anni. Eppure quel bacio sembrava così vero, poteva sentire ancora le labbra di lui sulle sue. E poi aveva reagito, anche se se n'era pentita subito. Con quello schiaffo lo aveva colpito anche dentro, nel cuore, rivelando le sue vere emozioni. Quegli occhi rispecchiavano tutto quello che non aveva mai detto a nessuno. Hermione era scappata perché non riusciva più a guardarlo, se fosse rimasta lì si sarebbe buttata tra le sue braccia e lo avrebbe baciato di nuovo, cosa che non doveva assolutamente accadere. 
Stupido orgoglio Grifondoro.
E così adesso cosa avrebbe fatto? E la punizione? Come sarebbe riuscita a guardarlo ancora negli occhi? Questo la fece disperare ancora di più. Le lacrime le rigavano il volto, bagnandole le labbra, ancora calde di lui.
Basta Hermione, era solo un bacio! Il tuo primo bacio...la cosa che aspettavi da un sacco di anni! Sì, ma certamente non da lui! E allora? Ti è anche piaciuto!
La ragazza era confusa; è vero, le era piaciuto tantissimo il bacio, forse troppo, ecco perchè aveva dovuto interromperlo. Se non ne avesse avuto la forza forse in quel momento si sarebbe trovata su un comodo letto, avvinghiata a lui ed Hermione non voleva nemmeno pensarci. Ma una cosa che non riusciva proprio a perdonarsi era quello schiaffo. Avrebbe voluto dimenticarsi subito quegli occhi grigi così profondi e tristi che lo avevano seguito. Si asciugò le lacrime con il dorso della mano e si sedette a gambe incrociate sul tappeto, facendo dei respiri profondi. Doveva calmarsi prima che tornasse Ginny e la vedesse in quello stato; si sarebbe di sicuro preoccupata più del dovuto. Poco dopo si alzò e si affacciò alla finestra, quando si accorse che sul vetro era attaccato un piccolo foglietto verde un po' stropicciato.
 
Non dovevo farlo, scusa...dimentica tutto. Ci vediamo domani come sempre.
D.L.M.
 
Come faccio a dimenticare, Draco?
 
Mi dispiace, ma il primo bacio non si scorda mai...
H.J.G.
 
E lo mandò al ragazzo,dopo un attimo di incertezza. Era vero, nessuno poteva dimenticare il primo bacio, soprattutto se era dato da lui...
 
* * * *
Draco era immobile, gli occhi puntati sul foglietto da più di mezz'ora. Lo rileggeva in continuazione, camminando nervosamente per la stanza. Ora cosa avrebbe fatto? Non poteva far finta di niente...era successo qualcosa e tutti e due ne erano consapevoli. Si era lasciato andare al suo istinto e aveva fatto ciò che desiderava da molto tempo senza nemmeno rendersene conto. Era successo e basta. Ma adesso? Era cambiato qualcosa per lei? Si torturava le dita, pensando inutilmente a qualcosa...non voleva farle perdere la memoria, anche perchè era felice per le parole che Hermione gli aveva scritto: non si sarebbe mai dimenticata del suo bacio. E per lui era una cosa importante, nonché bellissima, visto che avrebbe sempre tenuto un ricordo di lui dentro di sè. Qualcuno bussò alla porta e pochi secondi dopo da lì spuntarono dei capelli neri, che contornavano una faccia da carlino.
-Ciao Dracuccio, sono venuta a trovarti, sei contento? Dra, che hai in mano?
-Nulla che ti possa interessare Pansy...
-E quel foglietto verde che stavi fissando fino a un secondo fa è "nulla"?
-Sì, vedo che capisci in fretta
-Accio foglio- la Parkinson con un incantesimo prese dalle mani del biondo il pezzo di carta, aprendolo e leggendo ad alta voce: -Mi dispiace, ma il primo ba-...bacio non si scorda mai...- la mora alzò gli occhi infuriati, chiedendo spiegazioni a Draco. 
-Chi è questa troia?Chi cazzo è?- stava urlando. 
-Calmati Pansy, non...- ma la Parkinson gli aveva già mollato uno schiaffo in pieno viso. 
-Stronzo!- urlò, sbattendo la porta dietro di sè e lasciando il ragazzo solo e confuso più che mai, con una guancia ancora più dolorante di prima.
 
 
-Dra, cos'è successo?- chiese Blaise, entrando nella stanza. -Ho appena visto Pansy uscire di qui in lacrime, cosa le- oh cazzo! Che hai alla guancia?
-Penso che oggi le ragazze si divertano a schiaffeggiarmi...- disse tristemente, facendo comparire del ghiaccio.
-E hanno ragione...- rise l'amico, dandogli una pacca sulla spalla.
-Almeno fosse stata una sola...-continuò Draco, senza badare alle parole di Zabini.
-Non è stata solo Pansy?
-Ecco...no- rivelò Draco, guardando il moro negli occhi.
-Oggi l'ho baciata.
-Hai baciato Pansy?- disse sorpreso.
-Ma non ti p-
-Sei fuori Bla? Ho baciato Hermione...
-Oh, finalmente! Mi avevi fatto prendere un colpo...Com'è andata?- disse Zabini, impaziente di sapere i dettagli. Draco indicò la guancia rossa e Blaise capì all'istante. Gli raccontò cos'era successo quel giorno, senza tralasciare alcun dettaglio.
-E poi sei arrivato tu- concluse il biondo, con un sospiro.
-Cazzo...tu si che ci sai fare con le donne!- cercò di sdrammatizzare Blaise, senza alcun successo.
-Ok, non è il momento di scherzare, lo so...- aggiunse poi, avendo ricevuto un' occhiataccia dall'amico. 
-Pansy lasciala stare, è solo gelosa. Il problema qui è la Granger...
-Prima penso che mi odi per quello che è successo, poi però in quel biglietto...- riflettè Draco -ha scritto che non lo dimenticherà mai...cosa significa questo?
-Devi lasciarle tempo, sarà molto confusa...pensaci Dra, se ti trovassi nella sua situazione cosa faresti? Se arrivasse una persona l'opposto di te, che ti ha insultato e disprezzato per anni e un bel giorno ti baciasse, cosa penseresti?
-O che si è bevuta il cervello o che le hanno dato una pozione...- esclamò Draco, senza riflettere.
-Appunto, è quello che penserà anche lei di te!
 
* * * *
Malfoy era sicuramente sotto effetto di qualche incantesimo o pozione d'amore...non può avermi baciato di sua volontà...o forse sì? I suoi occhi parevano sinceri. Che confusione! E tutto per uno stupido bacio! Stupido, meraviglioso, primo bacio...
 
-Ehilà Herm! Finita già la lezione con Malfoy?- a sentire quel nome la riccia sussultò, tornando alla realtà. 
-S-sì, avevo un forte mal di testa, così sono tornata in stanza
-Ah, pensavo non lo volessi più vedere-esclamò Ginevra, divertita. Infatti...
-Beh, non sai cos'è successo oggi! Io e Harry...- e la Weasley iniziò a raccontarle le ultime novità sulla coppia. 
-Ah, sono così felice, non è bellissimo?-concluse la rossa, con voce squillante. 
-Sì, sì!-le disse Hermione, abbracciandola e fingendosi contenta per lei, anche se in realtà non aveva ascoltato nemmeno una parola del discorso dell'amica, perchè era presa da altri pensieri molto più importanti.
-Beh, andiamo a cena? Ho una fame!-
Effettivamente anche Hermione sentiva un certo vuoto allo stomaco, perché non mangiava dall'ora di pranzo e perché era scombussolata dalle troppe emozioni. Decisero di scendere a cenare e la riccia sperò con tutto il cuore di non incrociare per strada qualche bel biondino dall'anima spezzata e un livido in faccia o le gambe non l'avrebbero più retta.
 
 
Come non detto...
Draco stava entrando in sala con Blaise, che quando la vide le scoccò un occhiata triste con una sfumatura di rimprovero, quasi volesse dirle "perché lo hai fatto?". Allora Zabini sa già tutto... Non era uno scherzo, era serio e...sincero...
Si sedette al tavolo dei Grifondoro, ancora turbata, lanciando occhiate a Blaise per cercare delle spiegazioni.
-Herm, ci sei? Non ti basta vederlo tutti i giorni per la punizione?- le disse Ginny ridendo. 
-Ma che diavolo dici! Non stavo mica guardando lui!- si difese la Granger.
-Ah, allora ti interessa il suo caro amico, Zabini...- Hermione arrossì violentemente, balbettando un "no". 
-Ah-a! E io che pensavo ti piacesse Draco- Brividi.
-Anzi, ne ero quasi convinta del tutto!-
-Ma che...come ti è venuto in mente?!?-
-Diciamo che vi scambiate occhiate ogni due secondi e tu di notte continui a borbottare il suo nome...- disse Ginevra tutto d'un fiato.
-E perché diavolo non me l'hai mai detto?- esplose Hermione, rossa di vergogna.
-Beh, era divertente!
-Si, immagino...- disse la Granger a denti stretti.
-Guarda, ti sta fissando anche adesso! È un po' inquietante...
Hermione alzò gli occhi verso Draco, e vide le sue iridi grigio-argentee puntate su di lei. Non abbassava lo sguardo, si limitava a fissarla senza incertezza, senza vergogna. Era sicuro di quello che aveva fatto, non se n'era pentito nemmeno per un momento. Lui l'amava, non poteva farci niente.
 
* * * *
-Granger, aspetta!- bisbigliò Blaise, approfittando del momento in cui, uscita dalla sala, la Grifondoro era rimasta sola. In un angolo, nascosto nell'ombra, la fissava insistente, finché lei non si decise a raggiungerlo, un po' intimorita.
-Cosa vuoi Zabini?- sibilò Hermione, guardandolo diffidente.
-Dovresti saperlo...- gli occhi color cioccolato in cui ci si poteva perdere avevano un espressione indecifrabile, forse triste, forse furiosa. 
-Seguimi- le ordinò, prendendole il braccio e trascinandola in un corridoio laterale deserto.
-Se sei qui per parlarmi del tuo amico non serve, grazie. Ti ha detto lui di venire?
-No, Granger. Non mi ha mandato lui, non sa nemmeno che sono qui. È che non mi piace vederlo soffrire per una Mezzosangue!- disse lui sbuffando. Hermione si irrigidì a sentirsi chiamare in quel modo, dopo tanto tempo.
Soffrire...Malfoy soffriva per lei? Ma soprattutto...Malfoy soffriva?
-Blaise, a volte sai essere così divertente! Non penso che Malfoy abbia mai sofferto in vita sua! Non capisco cosa ci trovi di tanto bello a prendere in giro una ragazza così!-sbottò Hermione, che non vedeva l'ora di andarsene da lì.
-Non ti sta prendendo in giro! E sì che pensavo fossi la più intelligente di Hogwarts!
-E baciare una ragazza che ha ricoperto per anni di insulti non è una presa in giro?
-Lo so, è difficile da capire e soprattutto da accettare. Non sai quanto ci ho messo io...non riuscivo a vedervi insieme, troppo diversi. Ma, come si dice, gli opposti si attraggono!- sorrise, toccandosi i capelli cortissimi.
-Lui...ti ha parlato di me?- chiese curiosa Hermione.
-Ecco, non dovrei dirtelo io, ma è l'unica cosa che posso fare per farti capire quanto lui tenga a te!
-Che scemenze, Zabini, non mi convinceresti mai! Quanto durerà ancora questo gioco?
-Svegliati un po' Granger! Non sai quanto soffre quando ti incontra e deve insultarti! Tu e la tua testardaggine! E quant'era felice quando mi ha parlato della sua attrazione, di te, dei tuoi occhi dorati e del tuo profumo. Sorrideva come un bambino a quei pensieri...
Hermione rimase in silenzio, sbigottita. Si ricordò di tutte le volte che Draco le aveva scostato di lato i capelli, sentendo il suo profumo. Era sincero... -Quando parla di te non fa altro che dire cosa belle, quasi troppo sdolcinate per un Serpeverde...e non ti chiama nemmeno più Mezzosangue, non riesce nemmeno più a pronunciarla quella parola! Quando io sto per dirla mi blocca, guardandomi serio, e mi dice: "Lei non lo è, lei è solo Hermione". Credevo stesse impazzendo, ma era felice ed era questo l'importante... E poi oggi la felicità era quasi del tutto svanita...quasi del tutto, certo, perché ti aveva finalmente baciata. Ma, Hermione, perché l'hai ferito così? Ti pare che lui si diverta a baciare le persone che "odia"?
La ragazza non rispose; era immobile, gli occhi un po' lucidi e le gambe che non la reggevano più.
-Rispondi!- Blaise le prese le mani. Hermione tremò a quel contatto
-I-io non lo so...io ho reagito d'istinto...Malfoy mi ha sempre...
-Amata- concluse Zabini.
-Ti ha sempre amata, Hermione. Ma non era possibile! Un Purosangue e una Mezzosangue...è contro ogni regola! Ma tu...tu eri diversa...Devi credermi, non farlo soffrire ancora, pensaci e fa quello che è giusto.
Non aveva ancora finito di parlare che si ritrovò la ragazza tra le braccia, le lacrime che le rigavano il viso minuto. Sorpreso, le accarezzò i capelli e le prese il volto tra le mani. Le asciugò con il pollice le lacrime e la guardò sorridente. 
-Ora va...
Hermione gli rivolse un'ultima occhiata di gratitudine, poi sparì dietro la porta.
 
 
Ciao a tutti! Questo è uno dei miei capitoli preferiti...spero tanto che vi piaccia!
Un bacio
   
 
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