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Autore: Giallo4ver    06/09/2015    1 recensioni
Regioni e capoluoghi, la loro (para)normale vita, tra le due italiche rappresentanze paranoiche ed ospiti esterni più o meno desiderati.
'Il mondo è bello perché è vario ', ecco perché l'Italia è il Bel Paese, perché è tutta diversa.
Genere: Comico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Città del Vaticano, Nord Italia/Feliciano Vargas, Nuovo personaggio, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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val d'aosta Valle d'Aosta era un ragazzetto di quindici anni, almeno in apparenza.       
Occhi così chiari da risultare di un grigio biancastro cangiante e capelli scuri e ricciuti, passava il tempo tra i suoi monti.                                                   
 Era sempre stato un territorio ristretto e poco popolato, ma estremamente autonomo ed efficiente, parlava diverse lingue e sapeva il fatto suo.          
Sua sorella Aosta, la Roma delle Alpi, il suo capoluogo, era tutta diversa da lui, preferiva la città alla natura ed era sempre impegnata politicamente e socialmente, somigliava a Giulia Romana Vargas, ovvero Roma, soltanto che aveva i capelli biondi e gli occhi scuri, la pelle nivea e la statura leggermente inferiore, le sue gote erano più rosse ed era più paffutella, ma in fatto di parlantina erano allo stesso livello, più o meno.                                                          
 Marilde e Piero Trèves, questi i loro nomi umani, erano sempre andati più o meno d'accordo con Svizzera, Piemonte e  Francia, anche se preferivano starsene per i fatti loro, anche con Feliciano, il capo, erano un po' più freddi rispetto alle altre regioni, però ci andavano d'accordo, soprattutto da quando l'aveva piantata col fascismo e le ostilità ai francesi.  
- Bonjour ragazzi, come va?- li salutò Francis, passava spesso le vacanze in Italia, anche se non voleva dirlo a Lovino e Feliciano, e loro due facevano finta di non sapere niente delle sue mete turistiche alternative, anche se Veneziano era costantemente preoccupato, il fatto che suo cugino d'oltralpe nollegiasse una villetta adiacente a quella delle incarnazioni dei suoi territori, gli dava la sensazione di avere sempre il suo fiato sul collo, cosa per nulla gradevole.
- Molto bene, grazie.- replicarono in coro, automaticamente, in tono piuttosto impersonale, squadrandolo biecamente.
Francis corrugò la fronte e si morse il labbro inferiore, a disagio, quegli sguardi incolore lo riportarono al 1943 e agli ultimi anni di guerra, in particolare alla resistenza e al momento cruciale, quando senza aspettare i rinforzi esterni, a furia di bastonate e proiettili, i fratelli Trèves e i loro partigiani, costrinsero alla resa il commando tedesco.
Francia aveva tentato di annetterli, dopo la guerra, e loro gli avevano rifilato un bel due di picche: Marilde lo aveva schiaffeggiato così forte, da fargli sanguinare entrambe le narici del naso, mentre Piero aveva sbadigliato annoiato un: 'Ti destabilizziamo la faccia, biondino zafferano', e da quel momento non ci aveva più provato.
Si guardò intorno: il deserto, se quei due avessero deciso di punto in bianco di saltare la siepe che divideva le loro abitazioni e pestarlo, nessuno sarebbe corso ad aiutarlo, del resto, era presto, le famiglie dormivano.
Marilde sorbì rumorosamente il té verde e gelido dal suo bicchiere con ghiaccio e cannuccia viola, riportandolo così alla realtà.-Vuoi che ti porti a visitare il Monte Bianco e i suoi crepacci, Francia?- più che una domanda sembrò una condanna a morte, Piero voltò la testa dal lato opposto, mentre innaffiava il giardino, per evitare che la nazione scorgesse il sogghigno divertito.
-Non, grazie comunque.- replicò subito l'altro, nascondendo l'ansia.- Credo che farò un giro in città, più tardi, buona giornata!- si congedò, sparendo oltre il muro di siepe e tornando in casa.- Più sono piccoli, più sono cattivi.- borbottò tra sè.

Angolo giallo:
Salve a tutti, gente, è da un bel po' che non scrivo su questo fandom, quindi questa è la prima ''raccolta'' che pubblico dopo tanto tempo, una sorta di nuovo esordio.
Ho scelto soggetti piuttosto difficili, le regioni italiane sono veramente molto diverse tra loro, tante piccole realtà, nella maggior parte dei casi con storie diverse ed anche antiche rivalità, che cercano di convivere in nome della tanto comune, quanto alle volte dimenticata, comune origine.
Io non ho visitato ogni regione italiana (purtroppo), perciò scrivo in base alla documentazione, i nomi dei personaggi saranno ispirati a personaltà storiche ed il loro aspetto dipenderà dai tratti fisici tipici degli abitanti, o dalla conformazione naturale e geologica del loro territorio, i rapporti di parentela o amicizia tra regioni e capoluoghi sono a mia discrezione, lo ammetto.
Le short sono scritte a tempo libero e certe volte di getto, è una raccolta disimpegnata socialmente e moralmente, quindi riferimenti a fatti e persone sono casuali, è solo un modo per dare voce alle semi- autonomie locali italiane, una sorta di omaggio.
Grazie a tutti per aver letto, scusate valdostani se non vi aspettavate esattamente questo, è una libera interpretazione, i suggerimenti (gentili, ovviamente), sono sempre ben accetti!
  
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