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Autore: DanieldervUniverse    07/09/2015    4 recensioni
La Dissidia è finita, i cicli conclusi, i tiranni sconfitti e i guerrieri tornati nei propri mondi.
Anche Guerriero, che s'avanza fiducioso nel nuovo mondo in cui è giunto alla fine di tutto, fino al palazzo della grande città di Cornelia...
(Risistemati i primi undici capitoli e i momenti OOC, aggiunta scaletta capitoli 34-35).
Genere: Avventura, Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa, Un po' tutti, Warrior of Light / Guerriero della Luce
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dissidia - Kingdom of Light Fantasy'
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A\N: Il campo di battaglia arde, miei seguaci...

DII\N: Lettori e lettrici!

A\N: ...lettori e lettrici. Quindi, per evitare che bruci anche noi, andiamo subito a scaldare l'ambiente.

DII\N: Metà delle cose che dici non è di aiuto...


Gilgamesh calò una copia inesatta della Fraternity con la seconda mano destra, mentre Bartz contrattaccava con il Gunblade usando ambedue le proprie, per opporsi in modo soddisfacente alla forza del leggendario guerriero.

Fortuna che c'era Yuna che a suon di pistolettate rompeva tutte la altre armi che gli capitavano in mano.

-Perché continui a romperle?! Lo sai quanto mi ci è voluto per ottenerle?!- fece con un moto di disperazione lo spadaccino scordandosi di Bartz che per qualche ragione evocò un martello gigante che diede in testa al rivale.

Una volta compiuto il gesto però rimase a fissare l'arma nelle sue mani con uno sguardo confuso -E questa da dove è uscita?

-Bartz attento!- gridò Yuna a corto di proiettili, per cui per proteggere l'amico tirò il pallone di Blitzball in faccia a Gilgamesh.

L'oggetto rimbalzò a terra tornando nelle mani di Bartz, a cui piacque molto l'idea per cui iniziò a tirare pallonate al rivale.

Ci prese troppo la mano.

Per qualche motivo quella palla sembrava così...così legata alle sue gambe.

Yuna abbassò lo sguardo per qualche secondo, necessario per ricaricare le pistole, e voilà si ritrovò davanti un Gilgamesh che si grattava la testa guardando un Bartz che palleggiava.

Piede destro.

Sinistro.

Destro.

Sinistro.

Ginocchio destro.

Piede.

Ginocchio.

Ginocchio sinistro.

Destro.

Testa.

Piede sinistro.

Destro.

Tallone.

Ginocchio.

Testa.

Alla fine Gilgamesh si stufò e fregò la palla al rivale.

-Ehi! Così non è valido!

-Gnegnegne! Ti mostrerò io come si usa questo pallone!- esclamò lo spadaccino.

Yuna stava per protestare quando Gilgamesh iniziò a palleggiare a sua volta.

Bartz rimase sbalordito dal gioco di mani del Guerriero.

Destra.

Sinistra.

Destra.

Dietro.

Davanti.

Destra.

Sinistra.

Destra dietro.

Sinistra.

Destra davanti.

In alto.

Gilgamesh si preparò a lanciare dentro un canestro immaginario quando un super cross all'indietro di Bartz spedì la palla in aria.

-AH! Questo per me è pane quotidiano!- disse lo spadaccino

-Perfetto per un saltò carpiato all'indietro!- aggiunse il mimo.

Ma prima che la palla potesse iniziare la discesa Yuna spiccò un balzò fluido e incredibile.

I due rimasero affascinati, mentre la ragazza si distendeva, dalla punta dei piedi a quella delle mani.

Mentre il pallone scivolava verso di lei, la caccia-sfere piegò il braccio destro all'indietro.

Dalle labbra degli spettatori, ignari che Cloud stesse massacrando i loro compagni lì vicino, sfuggi un verso di ammirazione.

Quando Yuna fu immobile nell'aria, e la palla poco sopra la sua testa, il bracciò scattò in avanti, colpendo con tutta la sua forza, accompagnando il gesto con una flessione della schiena.

Mentre il missile partiva a razzo Bartz e Gilgamesh iniziarono ad applaudire al massimo della loro ammirazione, almeno finché il secondo non ricevette la palla in faccia, che rimbalzò sul primo per poi tornare in aria tra le mani della sua padrona, che atterrò illesa (e se qualcuno si sta immaginando Yuna con una divisa da pallavolista, o da beach volley, allora continuate a sognare).

-Le donne ce l'hanno più grosso- disse, mentre i due campioni crollavano a terra dritti come fusi.

-Cosa?- chiese Light lì vicino.

-Il cervello- rispose Yuna voltandosi verso di lei.

Poi vide Tifa -Che è successo?

-Cloud. Ha perso la testa!

-Oh no!- esclamò Yuna, lanciando il pallone in un punto (per lei) imprecisato e correndo al fianco dell'amica. -Cosa facciamo!?

-Non lo so! I maghi sono tutti fuori uso, e anche gli Elisir!- rispose Light.

Intanto la palla attraversò gli scontri a missile, schivando Luneth e Vaan che correvano come pazzi, Squall e Guerriero che scambiavano stoccate in grande stile, per poi prendere in pieno Kain, rimbalzare su Cecil, Theodor e infine volare in aria.

I tre erano terribilmente infuriati e non ci pensarono tre volte a far esplodere l'oggetto sotto gli sguardi annientati di Bartz e Gilgamesh, che si erano risvegliati appena in tempo per scorgere il gesto.

I due si scambiarono uno sguardo costernato.

Poi balzarono in piedi sfoderando sei paia di braccia ciascuno.

-Perché hai sei braccia?- esclamò Gilgamesh.

-Perché ho copiato il tuo stile!- replicò Bartz, facendo comparire Fusion Sword, Gunblade, le daghe di Gidan e le pistole di Yuna.

-Così mi piace! Forza rivale, risolviamo questa faccenda una volta per tutte!

Dopo un ultimo sguardo di sfida i due incrociarono le lame, mentre l'ambiente esplodeva.


Squall intercettò la spada si Guerriero sopra la spalla, mentre caricava in avanti.

Il paladino si preparò a colpire con il suo scudo, ma il SeeD preferì evitare e saltò indietro, sparando alla spada dell'avversario e congelandola.

Guerriero fece per rispondere con un fendente di luce, ma visto lo stato della lama dovette desistere, dando campo al moro che cercò di disarmarlo con un fendente.

Ma il paladino era preparato e riuscì a colpire Squall al fianco con lo scudo.

A corto di fiato il SeeD sparò un Thunder, prima che Guerriero potesse infilzarlo, centrando l'avversario alla spalla.

Il paladino cadde sbalzato all'indietro, mentre Squall riprendeva fiato.

“La situazione non promette bene. Devo riuscire a togliermelo di torno prima che diventi troppo stanco per continuare a combattere. Dov'è il suo punto debole?” rifletté, usando quei preziosi attimi per riprendersi.

Guerriero si rimise in piedi, la ferita rimarginata.

“Dannazione, non dirmi che per fermarlo devo decapitarlo!” pensò ancora.

Il paladino tornò all'attacco, facendo giungere un fendente da sinistra, che Squall si limitò ad evitare facendosi un po indietro, ma ricevendo una lieve ferita al mento.

Guerriero insisté, iniziando a lanciare attacchi in rapida sequenza.

Da sinistra, da destra, da sopra, dritto al petto, alla gamba.

Il SeeD si mantenne sulla difensiva, riuscendo a parare tutto senza ricevere un graffio.

Tuttavia sembrò meno sicuro.

Guerriero registrò la differenza e divenne ancora più incalzante.

Mentre Squall scivolava all'indietro, con la spada del nemico che si allungava inesorabile verso la sua gola, una palla passò tra i due, attirando lo sguardo del paladino.

“Preso”.

Il Gunblade, che Squall aveva portato in basso, puntandolo alla gamba del nemico, fece fuoco con un Thunder.

Quindi, mentre questi si sbilanciava Squall riprese una posizione ferma, infilando l'arma nel petto di Guerriero.

Colpì consequenzialmente al volto con una gomitata, per poi estrarre il Gunblade e spingere l'avversario indietro.

Così Guerriero rimase vulnerabile ed accecato.

Una Blizzard congelò lo scudo, che venne tranciato in due nuovamente assieme all'arto poco sotto l'ascella.

Quindi Guerriero tentò un maldestro fendente dall'alto, che Squall evitò spostandosi appena di lato, colpendo la nuca del paladino con il manico del Gunblade.

Quindi senza ulteriori preamboli congelò la mano che reggeva la spada e, con l'ausilio di un proiettile potenziato, l'intero corpo del paladino.

-E ora stai qui buono buono, dovresti essere abbastanza forte da sopravvivere no?


-Kuja! Kuja! Mi senti!?

Il Jenoma più anziano agitò appena la mano, come a chiedere a Gidan di abbassare il tono.

-Oh grazie a Tera!- continuò invece quello.

“Cosa dici idiota?” pensò Kuja, tirandosi a sedere.

-Presto dobbiamo aiutare gli altri!

-Gidan...- fece l'altro, confuso.

Tra i suoi pensieri vi era una forte presenza, una presenza inarrestabile, che lo piegava dolorosamente.

Era il richiamo dell'oscurità.

Ma non era niente che non potesse sopportare.

-Gidan, non posso- disse Kuja, tirandosi in piedi.

-Ma cosa dici!?- fece quello, cercando di essere più pressante.

-Vedi, per molte persone io mi sono redento in quanto ho scelto di seguire la tua guida di come vivere nel mondo. Garneth e tutto il regno mi hanno perdonato, dandomi una casa e persino un ruolo a corte. Ma purtroppo il mio cuore non è mai stato incline a vivere quella vita. Sento ancora un legame forte con l'oscurità. Alla fine neanche tu sei riuscito a farmi trovare la luce- Kuja si diresse verso il limite della sporgenza, osservando la battaglia che si consumava sotto di lui.

-Ah, mi stai facendo venire un mal di testa tremendo parlando così- Gidan si portò le mani alle tempie, chiudendo gli occhi.

-Non è molto diverso da ciò che sto provando io in questo momento. Gidan, temo di doverti chiedere un favore molto importante- replicò il più anziano senza voltarsi.

-Qualsiasi cosa purché tu la smetta di parlare così- replicò il Jenoma scuotendo il capo.

-Combattimi.

-Cosa?- improvvisamente tutti i sensi di Gidan scattarono

-Hai sentito benissimo fratello- replicò Kuja alzandosi in volo con le sfere di luce che lo circondavano -Non sono riuscito a trovare la luce finché tu non mi hai sconfitto, dandomi una chance di vedere oltre i miei desideri. Ora compi di nuovo questo miracolo, e liberami dall'oscurità che mi opprime in questo triste campo di battaglia. Ti prego Gidan.

Il Jenoma biondo rimase ad osservare basito il fratello, senza proferire parola.

-Presto, o non potremo andare a soccorrere i nostri compagni in difficoltà.

-Kuja, non capisco.

-Allora guarda- il Jenoma indicò Kain, Cecil e Theodor intenti al loro duello mortale -Se non mi aiuti adesso diventeremo come loro, ossessionati dalla battaglia. Aiutami fratello, ho bisogno della tua forza.

Gidan rimase titubante ancora qualche secondo -Va bene- estrasse le daghe e si preparò a combattere -È passato parecchio tempo dall'ultima volta che ci siamo affrontati, fratello, non deludermi.

-Certo che no!- replicò Kuja, preparando un incantesimo.


Firion cercò di sfuggire alla furia ma per quanto schivasse o rotolasse Cloud lo superava e lo respingeva indietro.

Doveva averlo fatto arrabbiare.

Maledetta la sua sfortuna.

Stanco di quel gioco il SOLDIER separò la Fusion Sword, lanciando la lama più piccola sul mantello dell'avversario, fermandolo.

Vedendosela brutta Firion scagliò un coltello dietro di se, beccando a culo un occhio del biondo, che si piegò per il dolore.

Ringraziando Cosmos per la sua benevolenza il ragazzo tolse la spada dal mantello con la mano che reggeva lo scudo, fato salvo che Cloud lo disarmò riprendendosi l'arma e rimettendola al suo posto.

“Credevo ce ne fossero di più” penso Firion mentre compiva una rotazione con la Ragnarock, tentando di deviare il successivo assalto, ma la cosa non riuscì e dovette ringraziare lo scudo se il colpo non lo fece secco.

Cadde a terra.

Cloud alzò nuovamente la spada sulla sua testa per abbatterla sul nemico di fronte a lui, ma Firion riuscì a rotolare via per un soffio.

Quindi cercò di filarsela ma il biondo spiccò un balzo mirando a trafiggerlo in volo.

Il ragazzo riuscì a voltarsi in tempo per parare, ma venne schiacciato dolorosamente a terra.

Cloud infierì con rabbia sul suo avversario, mentre Firion restava sempre più incavato nel pavimento.

A corto di fiato, si vide strappare lo scudo, mentre il braccio che reggeva la Ragnarock venne sbalzato via dolorosamente.

Al limite del tempo sentì la mano libera chiudersi sull'impugnatura di qualcosa.

Riuscì a sollevare l'oggetto che collidette con forza alla lama nemica, ricevendo poi anche l'ausilio della Ragnarock.

E vide che la Zanketsuken era tornata nelle sue mani.

Sfrutto la chance: usò i piedi per fare pressione e lanciare Cloud via con una capriola.

Si diede a gambe.

Era sicuro di farcela stavolta.

Vide Light lanciargli un avvertimento affrettato.

Si volse e fu una gran fortuna perché Cloud l'aveva raggiunto di nuovo.

Le scintille esplosero.

Attaccò con la Ragnarock nella destra, mentre Cloud lo respingeva con la lama di piatto.

Il SOLDIER liberò una delle lame che componevano la sua arma e colpì l'avversario al volto.

Stordito, Firion non vide arrivare il pungo al petto ne il fendente al fianco, che lo gettò dolorosamente a terra.

Per fortuna le sue spade erano ancora nelle sue mani e passò all'offensiva.

Benché Cloud l'avesse messo in difficoltà, riuscì a recuperare rapidamente terreno quando ferì la gamba dal SOLDIER, per poi raggiungere di striscio l'occhio precedentemente ferito.

Cloud per rabbia lo colpì con il pomolo dell'arma al petto, per poi estrarre il coltello e puntarlo verso il ragazzo, che tuttavia si era portato nel suo punto cieco, tagliandogli il fianco con la Zanketsuken, e quindi infilando la Ragnarock nel petto del biondo.

Quello lo fissò stravolto, mentre Firion stava per chiedere scusa.

D'improvviso un grosso masso cadde dal soffitto centrando la gamba sinistra del ragazzo, che crollò a terra, urlando.

Cloud ribaltò rapidamente la situazione liberandosi della Ragnarock con uno strattone per poi intrappolare la Zanketsuken sotto il suo piede.

Firion afferrò il tridente, nel disperato tentativo di difendersi, ma il biondo gli piantò il coltello nel braccio, inchiodandolo al suolo.

Terrorizzato il ragazzo fissò la lama prepararsi a trafiggerlo.

-Ops- disse la donna fissando il buco nel soffitto.

Ma all'ultimo istante Lightning arrivò addosso all'avversario, gettandolo di lato con una spallata.

-Ahahah eccitante. Chissà come finirà- continuò la figura misteriosa deliziata.

Cloud, benché barcollante e ferito, scagliò Light lontano con una testata, per poi volgersi ancora verso Firion.

Il ragazzo rimase a guardarlo, incapace di opporsi.

Almeno finché con un esplosione Light non si rialzò inferocita e armata con le lame gemelle di Odino.

-Eh no, così non vale!- esclamò la donna, osservando l'altra caricare a velocità incredibile Cloud e spedirlo a diversi metri di distanza con un singolo colpo dell'impugnatura.


A\N: Visto come si sono fatte bollenti le cose? E ancora non è finita.

DII\N: Di questo passo non finirà mai.

A\N: Alla prossima ragazzi, godiamoci questa battaglia.

  
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