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Autore: Alucard97    08/09/2015    3 recensioni
Questa fanfiction è una parodia della Divina Commedia con protagonista principale One Piece, ci saranno anche altri personaggi di altri anime e manga.
Spero di farvi ridere, spero.
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Canto III: Akainu occhi di demonio


La Thousand Sunny navigava in acque tranquille, all'orizzonte non vi erano navi della Marina, la ciurma, quindi, ne approfittò per ascoltare il nuovo canto della Divina Commedia, i Mugiwara adoravano ascoltare quel 'opera e letta da Robin, acquistava una certa magia che aveva impressionato tutti.

Robin non fece in tempo ad uscire dalla cabina e a sedersi che la ciurma si era già seduta attorno alla sedia, pronti per ascoltare i versi di quell'opera magistrale.

L'archeologa sorrise: "Ma bene, vedo che vi piace proprio la Divina Commedia, sono contenta che apprezziate un racconto di tale spessore", "Shishishi è fantastica! Dai Robin siamo impazienti!" Esclamò Rufy, "Va bene, va bene, arrivo" si sedette sulla sedia e prese in mano il libro, "nello scorso capitolo Virgilio spiega a Dante del perché è venuto a salvarlo, egli fu mandato da Beatrice" (al sentire quel nome Sanji iniziò a perdere sangue dal naso) "La quale in vita fu la donna amate da Dante. Il poeta soffrì molto la sua perdita, è per questo che la collocò nel Paradiso come angelo custode. Anche se, bisogna dirlo, si pensa che in realtà Beatrice non sia mai esistita e si tratti di un'invenzione del poeta fiorentino" spiegò l'archeologa.

"CHE COOOOOOOOOOSA?!" Esclamò l'intero equipaggio sconvolto, Sanji era quello che più di tutti ci era rimasto male, si rotolava per terra continuando a ripetere: "No non è vero, Beatrice, la bella Beatrice non è mai esistita, no, non è giusto non è giusto non è giusto", "Calmatevi ragazzi, ho detto che probabilmente è un invenzione. Nessuno sa se lei è esistita o meno. Alcuni studiosi affermano che in realtà Beatrice non è altro che il nome che Dante attribuisce alla figura storica di Bice di Folco Portinari". La ciurma si rilassò e Sanji si rialzò sedendosi al suo posto accanto a Nami.

"Bene ragazzi, nel terzo canto Virgilio e Dante si troveranno davanti alla porta dell'Inferno, vi entreranno ed arriveranno davanti a Caronte, con il quale dialogheranno. Possiamo iniziare"




’Per me si va ne la città dolente,
per me si va ne l’etterno dolore,
per me si va tra la perduta gente.

Giustizia mosse il mio alto fattore;
fecemi la divina podestate,
la somma sapïenza e ’l primo amore.

Dinanzi a me non fuor cose create
se non etterne, e io etterno duro.
Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate’.


 Queste parole, io vidi scritte con caratteri scuri al di sopra di una porta: per cui io (dissi): “Maestro, il loro significato mi spaventa, maestro voi avete già veduto codesta iscrizione?"

Ed egli mi rispose, come persona che comprende perfettamente: “Certo Dante le ho già viste, e lo sai dove? Sulle mutandine di tua madre! Ma porco Roger, come fai ad essere così coglione?! Io sono uno spirito, l'avevo già letta... Deficiente. Comunque. qui bisogna abbandonare ogni timore, bisogna che cessi ogni forma di vigliaccheria. Noi siamo arrivati nel luogo dove io ti ho detto che tu vedrai coloro che vivono nel dolore e che hanno subito la punizione di Don Corleone (si riferisce a Dio)”.

E dopo che ebbe preso la mia mano con la sua, con volto sereno, per cui io mi sollevai, mi introdusse alle realtà nascoste, egli mi disse: "Su forza! Dammi la manina e andiamo", io mi rivolsi alla sua magnificente figura: "Maestro Virgilio, so che agli occhi di un poeta dotto e sapiente come siete voi io sono solo un mero fanciullo. Ma non sono un lattante", "Fossi mio figlio, pedate nel culo dalla mattina alla sera. Dai vieni coglione". Egli mi trascinò con lui ne lo abisso infernale recitando sante preghiere per le nostre anime: "Brutto coglione di un nasone. Ma che cazzo hanno nella testa sti giovani, loro e loro droghe, puttana Rouge, non ci sono più i giovani di una volta".


Lingue diverse tra loro, pronunce orribili, parole di dolore, esclamazioni d’ira, voci alte e fioche ed insieme ad esse un battere di mani producevano il tumulto che attraversa sempre, come sabbia sollevata dal turbine, quell’aria oscura, ed io, che avevo la testa cerchiata dall’orrore, dissi: “Maestro, che cos’è quello che sento? E chi sono costoro che sembrano così sopraffatti dal dolore?”.

Ed egli mi rispose: “Si trovano in questa infelice condizione le anime malvagie di coloro che vissero senza meritarsi infamia né lode, in poche parole sono i cagacazzo inutile al fine della trama di One Piece; guarda, vedi laggiù, il tizio sotto steroidi con i capelli viola? Quello è Don Krieg, un vero coglione dai retta a me. Ah, comunque la musica che senti é la musica infernale, si trova proprio in questo girone, e accompagna i morti"   

https://m.youtube.com/watch?v=qKggnBh2Mdw

Living easy 
living free 
season ticket on a one way ride 
askin' nothing 
leave me be 
taking everything in my stride 
don't need reason 
don't need rhyme 
there ain't nothin' that I'd rather do 
going down 
party time 
my friends are gonna be there too 
I'm on the highway to hell 
highway to hell 
I'm on the highway to hell 
I'm on the highway to hell 

Io mi tappai le orecchie, il suono orripilante di questa canzone infernale provocava in me forti dolori alla testa, "Maestro! Cos'è questa musica infernale? Vi prego, andiamo avanti, la mia testa. Maestro", egli mi guardò con lo sguardo carico di compassione: "Ma sei coglione? Ma questi sono gli AC DC, come fanno a non piacerti? Guarda che spaccano di brutto né! Senti che assolo di chitarra! I'm on the Highway to hell! Tan tan... Oh e va bene, non serve che mi fai questo sguardo da cane bastonato, ho capito benissimo. Dai seguimi. Ma si può sapere che minchia ascoltate voi giovani? Questa è la vera musica, non come i vostri One Direction di merda".

Lo seguii, voltandomi a guardare ancora una volta quelle anime dannate. Questi sciagurati, che non vissero mai realmente, erano nudi e tormentati dai mosconi e dalle vespe che si trovavano lì. Mi rivolsi ancora una volta al sommo poeta Virgilio: "Maestro, voi siete vestito, perché queste anime sono nude?" Lui si rivolse a me: "Come perché? Cosa sono tutti sti pregiudizi eh? Hai mai provato? No... Certo che no, guarda che è una figata né, ti cospargi di burro fino alle orecchie, poi vai giù a correre, dentro la folla. Ti denudi, ti riempi di burro e corri. Puoi usare anche la vasellina se vuoi. Ti diverti un casino. Te lo giuro, guarda la prossima settimana vieni con me, lo facciamo insieme ok? Dai! In piazza mercato, In mezzo alla folla. Alle 11:00 del mattino... Puoi cospargerti anche di Gorgonzola se vuoi, ti cospargi di Zola va bene?... Ti sto prendendo per il culo! Non lo so perché sono nudi, alcuni qui sono nudi, altri invece vestiti. Non l'ho mai capita sta storia. E non fare quella faccia da funerale, stavo scherzando! Che cazzo hai? Sembra che tu abbia visto un fantasma. ah l'hai capita? Fantasma eh? Uff, preso male di uno, vieni dai", riprese il cammino e io lo seguii dietro di lui.

E dopo che mi fui rivolto a guardare oltre, vidi delle persone sulla riva di un grande fiume; per cui io dissi: “Maestro, concedimi adesso di sapere chi siano e quale legge, le faccia apparire tanto ansiose di passare al di là del fiume, come mi sembra di vedere attraverso la poca luce". Ed egli mi parlò: "Le cose ti saranno chiare quando noi arresteremo i nostri passi sulla dolente riva dell’Acheronte”, "Maestro perché dobbiamo andare all'Acheronte? Perché queste anime prave si dirigono verso le sponde del fiume?" Il sommo poeta mi interruppe: "E tu perché mi scassi il cazzo? Perché perché perché".

Allora, con gli occhi velati di vergogna e bassi, temendo che le mie parole fossero per lui un fastidio, mi trattenni dal parlare finché non arrivammo al fiume. "Ah, finalmente hai capito che tutto quello che dici sono stronzate, bravo, sta zitto che è meglio".

Ed ecco giungere nella nostra direzione su un’imbarcazione un vecchio, canuto per l’età della chioma, che gridava: “Guai a voi, anime malvagie! Non sperate di veder mai il cielo: io vengo per portarvi sull’altra riva, nelle tenebre eterne, tra il fuoco e il ghiaccio. E tu che sei lì, anima viva, allontanati da codesti che sono morti!”. Ma poi, vedendo che io non mi allontanavo disse: “Per un’altra via e per altri porti giungerai su una spiaggia da dove passerai all’al di là, e non da qui: tu devi essere trasportato su una barca più leggera”.

E la mia guida gli disse: "Akainu non ti crucciare! Ve bene che c'ha i coglioni girati perché sei trapassato mentre eri grand ammiraglio ma ora esageri" si rivolse a me: "Lui è Akainu Dante, il traghettatore degli Inferi, guardalo bene, perché questo qui è un pirla con la P maiuscola. Cioè io mi ricordo la prima volta che era venuto qui che gridava che quello non era il suo posto e che doveva andare in Paradiso. Un vero demente, e si è messo a ciambellare i demoni, poi Satana ha deciso di fargli fare il traghettatore, perché non ne poteva più delle lamentele di sto tizio" poi guardò di nuovo il traghettatore: "Noi siamo in missione per conto di Don Corleone (sempre riferito a Dio), perciò trasporta pure noi è vedi di farti i cazzi tuoi" 

Il demonio Caronte, con gli occhi come bracieri, facendo loro dei cenni, le raccolse tutte, colpendo con il remo qualunque tra loro si mettesse seduta.

"Figliolo” disse il mio cortese maestro “coloro che muoiono nell’ira del Padrino si radunano tutti qui, da qualsiasi paese; sono smaniosi di attraversare il fiume dal momento che la mafiosa giustizia li sospinge, al punto che la paura si tramuta in desiderio. Da qui non passa mai un’anima pia, perciò, se Akainu si lamenta di te, ben comprendi adesso cosa vogliano dire le sue parole” 

Al termine di questo discorso, la campagna buia tremò così forte che lo spavento ancora oggi mi bagna di sudore la fronte. La terra piena di lacrime sprigionò un vento che fece balenare una luce rossa la quale sopraffece ogni mio sentimento, E caddi come colui che viene colto dal sonno.

"Oh perfetto è svenuto! Ma Roger cane! Ma per chi cazzi mi avete preso? Per un medico, ma porca, dai adesso ti alzo... Che, ma che cosa?! Porco giuda sto cretino si è pure pisciato addosso... MA PORCO ***!"


"Fine terzo canto" disse Robin, Usopp e Chopper si erano abbracciati terrorizzati, mentre Rufy e Zoro la guardavano meravigliati. "Bene, vedo che il canto III vi è piaciuto molto, allora aspettate che arrivi il quarto". Disse l'archeologa.

Note dell'autore
Anche il canto III è stato fatto. Piaciuto? Povero Rayleigh, cos'è costretto a fare.
Alla prossima!
   
 
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