Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
Segui la storia  |       
Autore: AlexTurnerisGod    08/09/2015    1 recensioni
Purtroppo la storia di tutti noi non è rosa e fiori come vogliamo che sembri,o come crediamo che sia.Ognuno ha i proprio segreti,i propri flagelli da portarsi dietro per tutta la vita,che a volte è meglio dimenticare...Così come Alexandra Turner,rimasta orfana a soli tre anni, cresciuta assieme al corpo di ricerca,ha da sempre il sogno di arruolarsi nell'esercito e diventare il soldato più forte dell'umanità.Ma,come ben tutti sappiamo,l'anno 850 segnerà la storia dell'umanità,e da allora tutto cambierà...
Genere: Avventura, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Rivaille, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

“L’odore dell’erba,il vento tra i capelli,il fruscio delle foglie…Che bello!”Pensò la bambina appena aprì gli occhi.Si trovava all’ombra di una vecchia quercia in mezzo ad un campo di grano,mentre ancora cercava di riprendersi del tutto dal suo sonno indisturbato. “Devo tornare a casa altrimenti si farà tardi,e poi si sta facendo brutto tempo”,la bambina si alzò e iniziò a dirigersi verso casa sua,là l’avrebbe aspettata sua madre,come tutti i giorni.Non ci volle molto prima che riuscì ad intravederla, iniziò a correre prontamente verso quest’ultima,riusciva scorgere appena la figura di sua madre,in piedi vicino alla porta,pronta ad accoglierla.
-Mamma eccomi!
Non ricevette nessuna risposta, “Non mi avrà sentito...”
-Mamma sono io Alex!!
La bambina fece un cenno con la mano alla madre per salutarla,la quale rispose simultaneamente.Ecco che mancavano pochi metri prima che le due potessero riabbracciarsi quando dal cielo iniziò a sgocciolare.La bambina si mise a correre più velocemente, per riuscire ad entrare in casa e bagnarsi il meno possibile,ma più lei si avvicinava, più la casa le si allontanava e più la pioggia aumentava, “ma che succede?”,si bloccò di colpo quando un tuono colpì la casa,che prese fuoco all’istante.Le iridi bluacee parvero come restingersi,e il cuore della bambina iniziò a rallentare sempre più,quasi come volesse fermarsi.Ora era lì davanti a casa sua in fiamme,immobile, cosciente di non poter far più nulla,mentre ascoltava in silenzio le urla strazianti della madre che veniva divorata viva dal fuoco.
-No,nooo…Non è possibile…Mamma vengo a salvarti!!
Qualcosa dentro di lei la spinse a dire quello,ora doveva assolutamente salvare sua madre,fosse l’ultima cosa che avrebbe fatto,tremante e in lacrime la bambina iniziò a dirigersi verso la casa in fiamme.Quando qualcosa la afferrò per il vestito e la scaraventò indietro,mandandola a sbattere violentemente contro il terreno. La bambina si voltò di scatto e fu proprio in quel momento che intravide davanti a sé un gigante, “è la fine,devo scappare”cercò di alzarsi in piedi,ma l’impatto fu così violento da romperle la gamba destra,era spacciata.Con tutte le sue forze iniziò a trascinarsi in avanti con le braccia,sapeva che non sarebbe scappata,ma avrebbe preso tempo,doveva chiamare aiuto,ma le riuscì impossibile aprir bocca,da quanto era il terrore che stava provando in quel momento.Troppo tardi ormai…Il gigante allungò la sua enorme mano verso di lei e la prese tra le sua grinfie,avvicinandola alla bocca aperta.La bambina riusciva a sentire l’alito pesante del gigante sulla sua testa, un po’ di bava le colò addosso.Sarebbe stata davvero così la sua fine?Sarebbe stata divorata da uno di quelli senza nemmeno provare a combattere?Non sarebbe morta lì,non ora…Una scarica elettrica le attraversò il corpo e fu allora che riuscì a ritrovare il controllo di sé,non provava più né terrore né paura,e con le sue ultime forze riuscì ad urlare…
-NOOOOOOOO! AIUTOOOO!
                                                                                     …
-AAAA!Che è stato?Un altro incubo?
Alex si svegliò di colpo,guardandosi attorno,era in camera sua,nel suo letto,avvolta da strati e strati di lenzuola,le quali sembravano tenerla in trappola.Si alzò dal letto,liberandosi dalla morsa delle “spietate” lenzuola e si sedette su una sedia lì accanto. “Un altro incubo?è il terzo questa settimana non ce la faccio più.”Si portò una mano alla fronte, “Come immaginavo,sono sudata fradicia..”si stiracchiò e poi si diresse verso il lavatoio,per lavarsi bene la faccia, “Che caldo che c’è in camera mia santo Dio,ti credo che poi mi sveglio grondante si sudore”,aprì la finestra e un soffio di vento le scompigliò appena i capelli,capì che era il momento di inziare la gionata.Sulla sedia vi erano i vestiti che aveva usato il giorno prima,una camicia beige e una gonna bianca che le arrivava fino al ginocchio,li prese e si vestì.Si guardò allo specchio per mettersi a posto quell’ammasso di capelli rosso scuro che si trovava in testa,era sempre stata una che ci teneva a quelle piccole cose,per quanto fossero inutili e senza scopo né direzione.Prima di uscire guardò l’orologio a cucù che si trovava vicino al suo letto,segnava le 5;30. “Vorrà dire che questa volta toccherà a me preparare la colazione a tutti…Che palle!”.Fin da piccola era vissuta e cresciuta nella caserma del corpo di ricerca di Trost,sua madre era un soldato per il corpo di ricerca,poi quando venne a mancare la ragazza si trovò da sola,senza una madre e senza un padre ,che per giunta non ebbe mai l’occasione di conoscere.Così venne cresciuta da quei pochi soldati che possono ritenere la caserma quasi come una casa,loro che riescono a tornare indenni,o quasi,da ogni  spedizione al di fuori delle mura.La ragazza entrò in cucina, aprì la dispensa,e si mise in cerca di qualcosa da mangiare che non le facesse regurgitare la cena del giorno prima,cosa impossibile visto che vide sono una gran quantità di pane vecchio al suo interno.
-Si può sapere che stai facendo?
-RIVAILLE!
Presa alla sprovvista si rovesciò addosso quel poco pane che non sembrava rancido,e che era riuscita ad accaparrarsi per sé,che ora giaceva a terra,ricoprendo gran parte del pavimento di briciole.
-Stavi per caso rubando?
-IO?Ma sei matto?Volevo solo preparare la colazione…
-Evita di fare la scocciata ragazzina,con quella pagnotta di pane ci mangi a malapena tu da sola…
-Mi sono presa il pane migliore,chi primo arriva meglio alloggia ahah!Tu piuttosto,che ci fai sveglio a quest’ora?
-Stavo per farti la stessa domanda ragazzina…Da quando in qua sei così mattiniera?
-Beh…Ho fatto un altro incubo,così ho deciso svegliarmi e di scendere a fare colazione,contento ora che lo sai?
-Ecco allora perché hai gli occhi lucidi…
-Cosa?Io non piango per queste cose lo sai!
Si toccò la guancia,la quale risultava ancora umida al tatto,doveva aver pianto da poco,senza nemmeno rendersene conto.Prese uno straccio e si asciugò gli occhi.
-Allora?
-Allora cosa?
-Mi dici che hai sognato?
-Mia mamma…Ho fatto ancora quell’incubo…
-Secondo me è perché mangi troppo pesante alla sera,sai dovresti iniziare a regolarti con il mangiare, stai mettendo su peso ultimamente..
-Rivaille!Ti sembrano cose da dire ad una signora?!
-1° non sei una signora ma una ragazzina,2° visto che sei ingrassata pulisci la cucina magari..
-Ma..L’ho pulita ieri!
-Si ma guarda il casino che hai fatto,dovevi stare più attenta a non sporcare
-MAGARI dovevi stare più attento a NON SPAVENTARMI prima…Aaaa d’accordo capo ai suoi ordini…
“Certo…Come se fosse possibile pulire il pulito…”I due si lanciarono uno sguardo complice,così Alex prese una scopa ed iniziò a spazzare il pavimento pieno di briciole,supervisionata da Rivaille. Fin da quando era piccola Rivaille l’ha sempre trattata come una sorella minore,e da quanto sua madre morì,lui le stette accanto,venne a crearsi un rapporto molto stretto tra i due,anche se a volte poteva risultare bizzarro.Mentre era intenta a spazzare alzò lo sguardo e fece contatto visivo con il caporale,il quale era intento ad osservarla,scostò subito lo sguardo dalle iridi vitree di lui, “Certo che con i capelli in disordine è davvero carino…”arrossì ripensando alla constatazione che aveva appena appurato.Il caporale Rivaille è sempre stato un uomo affascinante,nonostante il suo carattere scontroso,che a volte poteva essere causa di fraintendimenti,e infatti questo richiamava l’attenzione di molte donne lì in caserma,questo Alex lo sapeva bene,c’è sempre stato quel nonsochè in lui che un po’la incuriosiva,ma non si è mai spinta oltre la semplice amicizia,dopotutto il caporale non mai stato un uomo con attitudine ad avere una relazione,e di questo ne erano più che consapevoli entrambi.
-Hai finito?
-Sì direi di sì!Finalmente…!
Rivaille si alzò dal tavolo della cucina e si avvio verso la porta
-A prima che me ne scordi,Erwin ha bisogno di te dopo.
-Di me?Che mi deve dir..
Alex venne interrotta dallo sbattere della porta della cucina che Rivaille si lasciò alle spalle, “Uffa…Vorrà dire che lo scoprirò da sola dopo…”.Si sedette e iniziò a far colazione,pensò che dopo un paio di faccende da sbrigare sarebbe andata da Erwin a parlargli...

*Angolo autrice*
Ciao a tutti!Questa è in assoluto la mia prima storia su EFP,l'attacco dei giganti è il mio manga/anime preferito in assoluto,e volevo cacciarci un pò di me in mezzo haha,segnalatemi errori,non vorrei farci brutta figura,all'inizio potrà sembrarvi demenziale,ma tranquilli che il bello deve ancora venire muahah,non vi immaginate nemmeno cosa ho in servo per voi ...Ripeto che questa è la mia prima storia,quindi ve ne prego non siate troppo critici,un bacio:*  
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti / Vai alla pagina dell'autore: AlexTurnerisGod