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Autore: Alucard97    08/09/2015    3 recensioni
Questa fanfiction è una parodia della Divina Commedia con protagonista principale One Piece, ci saranno anche altri personaggi di altri anime e manga.
Spero di farvi ridere, spero.
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Canto IV: Il Limbo


Era sera inoltrata, la ciurma si stava preparando per andare a dormire, Robin stava per andare in camera sua quando venne fermata da Rufy: "Robin, possiamo sapere come va avanti la storia?", la ragazza sorrise, "Rufy, ormai è tardi, continuiamo domani non preoccuparti", "Uffa Robin, io non ho sonno. Aiutami a dormire. Ti prego" si inginocchiò Rufy, gli altri membri della ciurma stavano origliando per sapere la risposta di Nico Robin, ma quest'ultima li aveva visti. 

L'archeologa iniziò a ridere: "Ahahahha certo che vi piace proprio. Non posso dire di no a qualcuno che ama un'opera tanto magnifica. E va bene mi avete convinta, siete fortunati, stasera Dante e Virgilio raggiungeranno il Limbo, non è ancora iniziato l'Inferno vero e proprio".

La ciurma urlò di gioia, si misero seduti di fronte a Robin, la quale iniziò a leggere




Ruppemi l’alto sonno ne la testa
un greve truono, sì ch’io mi riscossi
come persona ch’è per forza desta;

e volsi intorno lo sguardo riposato, dopo essermi alzato in piedi, e guardai attentamente, per capire in che luogo fossi. 

Fatto sta che mi ritrovai sul ciglio della dolorosa voragine infernale, che racchiude in un unico grande boato l’eco di infinite grida di dolore; era buia, profonda e fumosa, tanto che, per quanto io tentassi di scrutare a fondo, il mio sguardo non riusciva a scorgervi nulla.

"We piscia-sotto ti sei svegliato? Sai che prima te la sei fatta addosso come un poppante? Per fortuna che era solo liquida, perché se era una roba solida che ti usciva... Oh oh, se ti cagavi addosso ti avrei scaraventato nel pozzo dei giganti e chi s'è visto s'è visto. Guarda non me ne frega neanche del regalo di bocca della biondina, se arrivi a cagarti nelle mutande io ti lascio qua a marcire intesi?" Iniziò a dire il poeta, "Scendiamo ora quaggiù nel mondo buio, forza vienimi dietro!" Stava per incamminarsi quando si fermò a mirarmi: "venirmi dietro nel senso di seguirmi. No perché, non si sa mai che minchia ti frulla in quella testa di cazzo che ti ritrovi".

E io, che mi ero accorto del colorito sul suo viso dissi: “Come avanzerò, se tu sei intimorito, proprio tu che sei solito infondermi coraggio quando vengo atterrito dalla paura?” Ed egli mi rispose: "No scusa, ma mi stai dando del cagasotto per caso? Senti un po' testa di minchia, la vuoi capire che io non sono Virgilio? Io sono Rayleigh detto il Re Oscuro, ero vice capitano di Gold Roger, ti conviene non sottovalutarmi. Non sono impallidito per la paura, sono impallidito per la puzza! Sì insomma, stiamo per entrare nel buco del culo del mondo, si sente un certa puzza di merda, ma tu non la senti? Come cazzo è possibile col nasone che ti ritrovi. Minchia ce l'hai più lungo tu di pinocchio. A proposito di lunghezza, toglimi una curiosità... Ma quel naso enorme, serve a compensare la dimensione di qualche altra tua parte del corpo? Eh? Che hai non rispondi? Guarda che chi taccia acconsente né? Guarda io non ti giudico, nel senso, siamo come Madre Natura ci ha fatto. Nel tuo caso una schifezza. Dai! Muoviamoci che il cammino è lungo! Ops,forse non dovrei usare la parola lungo con te, mio caro miccietta corta. Dai non fare il sempre quella faccia! Sto scherzando! Preso male che non sei altro". Detto questo, entrò, e fece entrare anche me nel primo cerchio che cinge l’abisso infernale.

In questo luogo, stando a quello che si poteva supporre dal solo ascoltare, non c’era altro tipo di lamento all’infuori dei sospiri che facevano tremare l’aria eterna. Ciò accadeva a causa di una sofferenza non derivante da pene fisiche, provata tuttavia da molte numerose schiere di anime comprendenti bambini, donne e uomini. 

Il buon maestro mi disse: "We rincoglionito! Che c'è? Stavolta non fai una delle tue domande cretine? Oh! Finalmente l'hai capita cazzo! Hai capito di essere un coglione e hai smesso di fare domande. Ottimo, facciamo progressi! Spero solo che tu alla fine ce la faccia a chiamarmi Rayleigh. Mah, meglio non chiedere troppo a quel cervello minuscolo che ti ritrovi. Va beh, comunque, adesso ti spiego prima che cominci ad aprire bocca: queste anime non commisero peccati e che anzi, esse potrebbero addirittura aver conseguito dei meriti, ma ciò non basta, per la ragione che esse non furono riconosciute dalla famiglia Corleone, prerequisito essenziale della fede mafiosa in cui tu credi; potrebbe anche darsi che siano anime vissute prima della venuta della famiglia Corleone e non abbiano adorato Don Vito nel modo giusto: io stesso faccio parte di questa schiera. Per tali mancanze, non a causa di altri peccati, siamo dannati, e soffriamo soltanto di questo: del fatto che viviamo nel desiderio perenne senza la speranza di poterlo appagare. Che poi non è tutto sto inferno, sì insomma, qui c'è vino in abbondanza, Black Jack e squillo di lusso! Sì insomma, ce la spassiamo, una bella bevuta e poi tutti a scopare, sai che pacchia!" 

In cuor mio provai un’immensa sofferenza, quando udii queste parole, poiché seppi che gente di grande valore era sospesa in quella condizione intermedia, egli mi rivolse ancora la parola: "Ma sofferenza cosa?! Qui si sta da dio. Cioè, sesso droga e rock n' roll. Ma che cazzo vuoi di più dalla vita, anzi dalla non vita? Non è che magari tu sei dell'altra sponda? Ho capito, sei un amante delle carote, beh, io non ti giudico, però qui non abbiamo bar gay spiacente. Cazzo questo sì che è un inferno."

"Dimmi, mio maestro, dimmi, oh signore” dissi, per aver conferma di ciò che affermava quella fede (la fede mafiosa) che sconfigge ogni falsa credenza: Uscì mai da qui  qualche anima, o per proprio merito, o per merito altrui, che poi sia salita al Paradiso?” Ed egli, che comprese il senso implicito delle mie parole rispose: "Guarda, come ti ho già detto questo posto è un piccolo paradiso, nessuno sano di mente se ne vuole andare da qui, anche se; mi ricordo, tempo fa, avevo appena finito di fare bunga bunga con una bella moretta quando vidi giungere fin qui un potente (Santino Corleone), incoronato con il simbolo della vittoria (la pistola, simbolo della vittoria sul male. Il male secondo la mafia ovviamente). 

Egli portò via di qui l’anima del Re (Gol D Roger), di suo figlio-ciambella Ace e quella di sua moglie Rougue, e portò via molte altre anime, e le fece entrare nelle grazie del Padrino. E voglio che tu sappia che, prima di loro, nessuna anima era mai stata salvata. Salvata, che parolone, mi dispiace per loro, questo è un bel posto". 

Non smettevamo di camminare, sebbene egli andasse avanti a parlare, ma continuavamo ad attraversare il bosco, quel bosco, intendo, fitto di anime. Non avevamo fatto molta strada dal luogo in cui mi ero risvegliato dal sonno, quando vidi una fiamma che rompeva le tenebre formando un emisfero luminoso.

Eravamo ancora un po’ distanti da essa, ma non al punto che io non riuscissi a distinguere almeno parzialmente che gente degna d’onore, si trovasse in quel luogo.

"Tu che onori la scienza e l’arte, chi sono costoro, che godono di un simile onore, che li differenzia dalle altre anime?”

Ed egli mi rispose: "Costoro sono i pirati onorevoli che hanno solcato i mari, e ci sono anche gli Shinigami della Soul Society".

Nel frattempo fu udita da me una voce: "Gurararara, ragazzi è tornato Rayleigh! Salute a te Re Oscuro!" 

Quando questa voce si fu fermata e tacque, vidi quattro grandi ombre venire verso di noi: avevano un aspetto né triste né lieto.

Il buon maestro cominciò a dire: “We baffo! Allora come te la passi? Signori questo cretino si chiama Dante, Guarda quello con la alabarda in mano, che avanza davanti agli altri tre come fosse il loro signore: quello è Edward Newgate detto Barbabianca, lo so che non ha i baffi, non ho mai capito perché viene chiamato così e tutte le volte che glielo chiedi tira furori una storia più ridicola dell'altra. Una volta gli ho chiesto come mai lo chiamassero così e lui mi ha detto che era stato suo padre alcolizzato che gli ha detto: "PERCHÈ NON HAI UNA BARBA BIANCA!", cioè roba da matti guarda. L'altro è Shanks il Rosso e no.... Non viene chiamato così perché ha i capelli rossi, ma perché è un comunista", "Hasta la Victoria siempre!" Fece l'individuo dai capelli rossi. Il mio maestro riprese: "Ma taci un po' coglione! Comunque, quell'altro si chiama Sengoku il Buddha, non farti ingannare dalla tartaruga addominale, sta trattenendo il fiato, appena lo molla gli viene fuori una pancia enorme. L'ultimo è Ichigo Kurosaki, è un cretino pure lui eh, ma mena come un fabbro, meglio non farlo incazzare.

Così vidi radunarsi la bella cerchia dei seguaci del maestro di quello stile elevato (si riferisce ad Omero)che vola sopra gli altri come un’aquila. I poeti conversavano tra di loro: "Oh senti un po'! Perché quello lì mi chiama Omero? Io mi chiamo Edward Newgate"
"Lascialo perdere baffo, è un cretino, pensa che quel demente continua a chiamarmi Virgilio"
"Allora perché te lo porti appresso scusa? Anche se mi piace il suo abbigliamento rosso"
"Ma tu la vuoi smettere di fare il comunista cazzo! Non ti sopporta nessuno. Comunque non posso, adesso vi spiego: in pratica ero andato nella Selva Oscura per fumarmi un po' d'erba quando m'appare sta biondina nuda, era reale non era la maria a farmela vedere, cioè voi dovevate vedere che tette e che culo che aveva, roba dell'altro mondo. E mi dice di guidare il cretino fino all'Inferno, come ricompensa, sesso violento. Capite bene che non mi faccio mica sfuggire questa opportunità".

Ripartimmo e avanzammo fino alla luce; Giungemmo ai piedi di un nobile castello, circondato da sette cerchia di alte mura, e difeso tutt’intorno da un bel fiumicello. 

Superammo il fiume come se fosse asciutto; passai attraverso sette porte insieme a questi uomini sapienti; infine giungemmo ad un prato di erba fresca.

Ci dirigemmo, da uno degli angoli, in un luogo scoperto, luminoso ed alto dal quale si potevano vedere tutti. Vidi Elettra con molti compagni, tra i quali riconobbi Ettore ed Enea, e Cesare, armato e con gli occhi fieri e minacciosi, il sommo Virgilio si rivolse a me: "Ma che cazzo stai dicendo? Quelli sono: Boa Hancock, Drakul Mihawk e Orso Bartolomhew. Ascoltami bene grandissima testa di cazzo. Qui non ci sono poeti né eroi epici dei miei strafottuti coglioni, qui ci sono i personaggi di One Piece, questa è una fanfiction su One Piece, la vuoi capire sì o no? Uff... Da come mi guardi ne deduco che tu non hai capito un cazzo... Come al solito. Va beh dai, continuiamo".

Non posso riferire di tutti in modo esaustivo, perché a tal punto la lunghezza della materia del poema mi mette fretta, che spesso sono costretto a tacere alcuni dei fatti accaduti.

la mia saggia guida mi conduce per un’altra via, fuori dalla tranquillità, nell’aria che trema, e  giungo in un luogo dove non c’è niente che emani luce.

"Allora Ciccio bello sei pronto? Guarda che adesso inizia l'Inferno vero e proprio quindi ti conviene non svenirmi ogni due per tre o giuro che ti riempio di tanti di quegli sganascioni sui denti che neanche tua madre di riconosce. Forza! Vienimi dietro! Nel senso di seguirmi, mi raccomando! Non fraintendere eh? Non vorrei ritrovarmi quel nasone su per il culo".

"Fine quarto canto" disse Robin, "contenti?", "Fantastico! Ora però andiamo a dormire sono stanco!" Disse Rufy, "Sì hai ragione, dai andiamo" disse Zoro. La ciurma andò a letto, Robin fu l'ultima ad andare a dormire e pensò che gli piaceva proprio condividere la sua cultura con i Nakama.


Note dell'autore
Eccoci al quarto canto. Anf anf anf, scusate è che sono esausto, oggi ho pubblicato il terzo canto, il nuovo capitolo dei Nuovi Anime Vendicatori e ora il quarto canto. Non avete idea della fatica.
Ci vediamo domani! Cristo sono stanco morto,
Alla prossima!


   
 
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