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Autore: Manu_Green8    10/09/2015    1 recensioni
Lauren poteva contare soltanto su una persona nella sua vita: Louis Tomlinson, suo vicino di casa e migliore amico da ormai tanti anni. E la svolta nella vita del neo cantante, porterà di conseguenza un cambiamento in quella della ragazza.
Il trasferimento, la conoscenza della band, il passato alle spalle.
Ma Lauren riuscirà a gestire il tutto? Con il nuovo lavoro accanto al migliore amico, un irlandese biondo e un nuovo mondo da esplorare, riuscirà ad avere una vita "normale"?
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Niall/OC; Larry Stylinson
E dopo una lunga riflessione, ho deciso di far venire a galla ancora una volta la mia ossessione per i One Direction con una fan fiction (rimandando altri lavori in programma).
Partirò dall'inizio, tenendo conto (per lo sfondo) di fatti realmente accaduti (tappe del tour, interviste e roba varia), ma tutto il resto è pura fantasia. L'unico personaggio che mi appartiene (ovviamente!) è quello originale.
Buona lettura!
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Lo odio. Non lo sopporto. Lo odio, lo odio e…”
“Non lo sopporti”. Lauren era seduta sullo sgabello della sua cucina con Louis di fronte a sé. “E’ dall’ultima mezz’ora che continui a ripeterlo, Louis” roteò gli occhi, sorseggiando il suo the.
“Sì, lo so. Però… eddai, Len. Hai sentito tutte le frecciatine?” chiese il ragazzo, esasperato.
“Ovviamente sì. Ma stiamo parlando di Nick Grimshaw, Lou. Cosa ti aspettavi?”.
“E adesso è pure con il mio Hazza! Brutto…” e il campanello suonò, interrompendolo.
Lauren si alzò in piedi. “Sarà Niall” disse, andando ad aprire.
“Niall?” ripeté Louis, seguendola all’ingresso.
La ragazza aprì la porta, mostrando un Niall sorridente. Aveva un sacchetto di Nandos tra le mani, che mostrò alla ragazza. “Ho i rinforzi”.
La ragazza sorrise, facendolo passare e solo allora il biondo si accorse di Louis, che aveva le braccia incrociate al petto.
“Ehi, Tommo. Che ci fai qui?” gli chiese, con ancora il sorriso sulle labbra.
“Potrei farti la stessa domanda” rispose il più grande con aria truce.
Lauren alzò gli occhi al cielo. “C’è la boxe stasera, Lou. E io e Ni la guardiamo insieme” disse rivolgendosi al suo migliore amico. “E lui è qui per dirmi quanto fosse geloso di Grimshaw e per non stare a casa mentre Harry non c’è” terminò, rivolgendosi all’irlandese.
“Ehi! Io non sono geloso” disse Louis e gli altri due si guardarono in modo complice, senza rispondere o ribattere.
“Adesso sedetevi e accendete il televisore, mentre faccio i piatti in cucina” ordinò la padrona di casa, togliendo il sacchetto dalle mani del biondo.
“Non possiamo vedere un film?” chiese Louis con un verso esasperato.
“No” Lauren e Niall l’avevano praticamente detto in coro e Louis non poté che stare in silenzio, ma mettendo su un broncio adorabile.
I due ragazzi presero posto sul divano e Niall accese il televisore cercando il canale giusto, ma prima di arrivarci, Louis lo fermò: “I One Republic” disse, guardando la live del loro concerto che si stava svolgendo in tv.
E a Niall venne subito in mente Apologize, la versione cantata da Lauren alla festa degli Stylinson.
“E’ il gruppo preferito di Lauren?” chiese, guardando anche lui e ascoltando le parole della canzone che stavano suonando.
“Oh, sì. Ne va pazza. Un paio di anni fa è riuscita a rendermi antipatico il cantante. Era sempre a dire: Ryan di qua, Ryan di là. Anche se devo dire che la loro musica è buona” rispose Louis, con un mezzo sorriso.
Niall rifletté sulla cosa per qualche secondo. “Anche a me sono sempre piaciuti” disse, per poi cambiare canale. Ma un pensiero gli era già spuntato in mente. E difficilmente se ne sarebbe andato. Quel pensiero poteva benissimo trasformarsi in idea. Beh, non sarebbe stato male.
Una volta raggiunto il canale giusto il biondo fremette. “Rennie! Sta iniziando” urlò e la ragazza ribatté con un “Arrivo”.
“Come l’hai chiamata?” chiese Louis, girandosi verso il biondo.
Anche Niall si voltò a guardarlo. “Come?”.
“L’hai chiamata Rennie?” chiese, stranito.
“Oh. Sì, beh… è un soprannome” spiegò l’altro, borbottando.
Louis non ebbe il tempo di rispondere che Lauren entrò in sala, portando tre piatti in bilico.
Li distribuì, prima di sedersi tra i due ragazzi sul divano.
“Non mi piace la boxe” fece Louis, ma nessuno dei due lo ascoltò e poco dopo il programma iniziò. Louis rimase sorpreso di come i due guardassero lo sport insieme, ridendo e commentando ogni cosa.
E per non sentirsi escluso anche lui cercava di fare dei commenti, ma finivano sempre per riguardare la bellezza o lo stile dei combattenti.
Comunque Lauren era sempre Lauren e quando il suo migliore amico faceva quel genere di commenti gli dava corda, facendolo sorridere nonostante la situazione.
Quando arrivò la pubblicità Louis si impossessò del telecomando, ma dopo un paio di canali Lauren protestò: “Fermo! Siete voi!” disse, facendolo fermare sul canale di musica in cui stava proprio iniziando One Thing.
I due ragazzi ridacchiarono e iniziarono a dire quanto fosse strano vedersi in televisione, mentre la ragazza osservava il video, canticchiando a bassa voce.
Louis aveva ancora il telecomando in grembo, quando la ragazza allungò il braccio per alzare il volume in un punto preciso della canzone: era l’assolo di Niall.
I due ragazzi si zittirono, sovrastati dalla musica e incuriositi dal gesto di lei e non appena l’assolo finì, Lauren riabbassò il volume.
Louis iniziò a ridacchiare. “Io ho capito!” disse e Lauren si voltò verso di lui. “Cosa?” gli chiese.
“Ti è partita l’ossessione” rispose Louis, con un sorriso malefico.
“Che? Per cosa?” chiese la ragazza stranita, mentre Niall li guardava in silenzio.
“Per la voce di Niall”. La ragazza ammutolì, mentre il più grande continuava: “Ti è partita l’ossessione per la voce di Niall” terminò, ridendosela.
Il biondo aveva gli occhi spalancati, curioso di conoscere la reazione di Lauren, che arrivò subito. “Sta zitto!” disse guardando soltanto Louis, che poté vedere il rossore sulle sue guance.
“Ma è vero” disse, sorridendo vittorioso.
“Piantala”.
“Lo sai che ho ragione”.
Lei sbuffò. “Quello che vuoi…” borbottò, tornando al canale giusto, mentre Louis continuava a ridere.
Niall non riusciva a staccare gli occhi dai due. Perché Lauren non aveva risposto semplicemente con un no?
E poi i suoi pensieri vennero interrotti proprio dalla ragazza, che si sporse verso di lui, entrando in contatto con il suo corpo e cercando una posizione comoda. Il biondo si trattenne dal passargli un braccio sulle spalle o sulla vita per tirarla ancora di più a sé e invece cercò di concentrarsi sullo sport che stavano trasmettendo in tv.
 
Ottobre 2012
“Chi è?”. Erano le uniche due parole che Lauren era riuscita a pronunciare guardando la foto sul telefono di Zayn. Si trovavano a casa di Louis ed Harry, gettati sul divano a guardare la tv. Mancavano solo Liam, che era uscito con Danielle e… Niall.
Zayn passò un braccio intorno alle spalle di Lauren, guardando il suo cellulare, mentre Louis ed Harry stavano parlando tra di loro abbracciati sull’altro divano, sul fatto di prendere un animale domestico. “Una certa Amy” rispose il moro.
“Amy?”. A Lauren non erano rimaste molte parole.
Zayn annuì. “Amy Green. L’ha conosciuta in un club o in un posto simile. Mmh, ha detto… sì, ha detto che studia recitazione”.
A Lauren veniva da vomitare, proprio come aveva fatto dopo la festa di compleanno di Niall il mese prima. Era stata una piccola festa tra amici e inevitabilmente i ragazzi si erano ubriacati. Niall e Lauren avevano passato un sacco di tempo insieme, come al solito. Ma in quel caso, avevano da festeggiare ed erano tornati indecentemente sbronzi.
“Sì, ha vent’anni” aggiunse Harry, anche se Lauren non si era neanche accorta di quando i due avessero smesso di parlare e iniziato ad ascoltarli. Lauren guardava quella foto: Niall sorridente con un braccio intorno alla vita di questa ragazza. Ventenne, capelli lisci e castani, occhi verdi. Era talmente sconvolta che non si accorse di tutte quelle cose che avevano in comune.
“Perché non mi ha detto niente?” chiese, guardando soltanto Zayn, che sollevò le spalle.
“Non lo so, piccola”.
Lauren rimase in silenzio. “Magari lo ha dimenticato” disse Louis, tutto preso dai riccioli del fidanzato, tanto da non accorgersi di come Lauren stesse reagendo.
“Ehi, Zee. Come va con Perrie?” chiese Harry, dopo qualche minuto di silenzio.
“E’ carina, sì. Ma non è davvero il mio tipo. Forse è un po’ troppo esuberante” rispose il moro.
“Beh, dovrai fartela piacere” continuò Harry.
“Già” rispose l’altro amaramente.
“Benvenuto nel nostro club, amico” disse Louis con rammarico.
“E poi andiamo, capisco la pubblicità, ma non avranno mai il nostro successo. Che strazio, ragazzi”.
Lauren tolse quella foto dalla schermata dell’I-Phone di Zayn ed entrò nei suoi messaggi.
Prese la conversazione con Perrie e iniziò a leggere, ridacchiando per tutti i cuori che la ragazza mandava.
“Ehi!” disse Zayn, dopo essersene accorto. Gli tolse il telefono, mentre Lauren diceva: “Mi sa che lei è proprio cotta. Buona fortuna, Zayn”.
E il moro sollevò gli occhi al cielo.
 
Circa mezz’ora dopo, il campanello suonò ed Harry andò ad aprire. Non appena Lauren sentì la voce di Niall fece una smorfia involontaria.
Si strinse ancora di più a Zayn, che non se ne accorse nemmeno a causa dell’attenzione che stava prestando ad un canale televisivo.
Quando i due ragazzi entrarono in salotto, Niall si fermò di colpo, guardando come Zayn tenesse Lauren vicino a sé. Fu come colpito da un masso. Perché stavano così vicini?
“Ehi, Ni. Come è andato l’appuntamento?” chiese Louis dal divano, ma senza staccare gli occhi dal televisore. Gli altri due invece non gli prestarono attenzione. O a lui così sembrava.
“Bene” borbottò, mentre prendeva posto accanto ad Harry e Louis.
E a quel punto, prima che qualcun altro facesse delle domande, Lauren si alzò, lasciando il braccio di Zayn a mezz’aria.
“Dove vai?” le chiese il moro, voltando la testa verso di lei.
“A casa” rispose, mentre prendeva la sciarpa lasciata sulla sedia.
“Di già?” chiese Louis.
Lei annuì soltanto, poi si voltò verso Zayn. “Rispondi a quell’ultimo messaggio, Zee. Non si fa aspettare così” fece un sorrisino malizioso, riferendosi a ciò che aveva letto prima della conversazione con Perrie, mentre il moro arrossiva di colpo.
“Scema” disse, distogliendo lo sguardo da lei, che ridacchiò e gli diede un bacio in guancia.
“Ci vediamo, ragazzi” disse poi agli altri, andando verso la porta.
Harry e Louis ricambiarono il saluto, mentre Niall non riuscì a dire una parola e la guardò in silenzio. Si sbagliava o lo stava evitando?
Poco dopo la porta di casa si chiuse e Niall si voltò a guardare Zayn. Di che diavolo stavano parlando? Quale messaggio? Perché erano messi in quel modo? E domanda cruciale: stava iniziando qualcosa tra i due?
L’ansia lo assalì talmente tanto che non riuscì a chiedere nulla al diretto interessato e le sue riflessioni vennero interrotte soltanto quando gli altri tre iniziarono a chiedere informazioni su Amy.
Niall sospirò. Amy era una ragazza carina, davvero. Aveva dei bei capelli, ma non quanto Lauren, morbidi e lisci. Aveva gli occhi verdi luminosi, ma non della tonalità giusta, come quella di Lauren con le pagliuzze dorate intorno alla pupilla.
Era riuscito pure a trovarla della stessa età di Lauren. Niall rideva quasi di se stesso. Pensava che fosse l’unico modo per dimenticarsi di Lauren, dato che loro non sarebbero potuti funzionare.
Ma non era stata un’idea brillante. Non fino a quel momento almeno, dato che ogni minima caratteristica, gesto, parola veniva paragonata dal suo cervello a quelle di Lauren.
Evidentemente non stava funzionando nel modo giusto. Amy era carina, ma in conclusione non era Lauren.
 
Niall stava entrando in crisi. Adesso era certo che Lauren lo evitasse. Aveva iniziato a non mandare più messaggi e quando stavano nella stessa stanza con gli altri preferiva stare con Zayn, piuttosto che con lui.
Cosa avevano da dirsi quei due, poi? Non avevano così tanto in comune. Non quanto Lauren e lui, almeno.
Aveva visto Amy diverse volte, tanto che i giornali avevano iniziato a parlare della nuova fidanzata di Niall Horan, ma l’ultima uscita era stata proprio pessima: Niall continuava a guardare il cellulare nel caso in cui ci dovesse essere qualche messaggio di Lauren, dato che quella sarebbe dovuta essere la loro serata film, ma niente, la sua schermata del telefono continuava a restare identica.
“Niall, stai bene?” gli aveva chiesto Amy, dopo un suo sospiro eccessivo. Inoltre Amy stava parlando e si era accorta che lui non la stava ascoltando.
“Sì, scusa” rispose, tornando a guardarla.
“Qualcosa non va?”.
Lui scosse la testa. “E’ tutto a posto. Mi dispiace, continua”.
Nonostante ciò, i due si erano separati poco dopo, dato che la ragazza si era accorta che Niall non era molto in vena e lo aveva mandato a casa.
Niall dal canto suo, andò direttamente da Louis. Quando il più grande aprì la porta la prima cosa che si sentì chiedere fu: “Sai dov’è Lauren?”.
Louis si accigliò. “A casa?” rispose con un’altra domanda.
Niall sospirò e si diresse in salotto, dove Zayn era seduto sulla poltrona con un libro tra le mani. Di Harry neanche l’ombra.
“Tu non ce l’hai una casa?” chiese Niall a Zayn, attirando l’attenzione del moro che sorrise. “Sì, ma con Perrie nei paraggi qui è più sicuro” rispose, tornando al suo libro.
Niall non commentò neanche e tornò a Louis. “Ne sei sicuro?” chiese mangiucchiandosi l’unghia del pollice.
“Di cosa?”.
“Che sia a casa”.
“Sì, lo è” rispose Zayn, a cui Niall aveva dato le spalle.
Non si girò. Non voleva guardarlo e non voleva sapere come facesse a sapere che stavano parlando di Lauren e principalmente come facesse a sapere che si trovasse a casa.
“E’ arrabbiata con me”.
“Perché?” chiese Louis, sedendosi sul divano.
“Avevamo la nostra serata film stasera e non mi ha cercato” spiegò il biondo gettandosi accanto a Louis.
“Magari se ne è dimenticata” fece Louis.
“Come tu ti sei dimenticato di dirle della tua ragazza” aggiunse Zayn, facendolo rabbrividire.
“Cosa?” disse Niall, voltandosi verso il moro.
Zayn sbuffò. “Ni, hai detto a Lauren che stai uscendo con Amy?”.
“Io…” ovviamente no, non aveva avuto il coraggio. “Ma questo cosa c’entra?” chiese confuso.
“Oh, c’entra eccome, amico” disse Louis, scuotendo la testa.
“L’hai detto a noi e non a lei. Andiamo Ni, si è sentita tagliata fuori da te. E lei ha fatto nello stesso modo” spiegò Zayn, mettendo un dito tra le pagine del libro e guardando il suo amico più piccolo.
“Lauren è una ragazza, Ni. Anche se a volte non sembra” aggiunse Louis.
“E’ proprio per questo che non gliel’ho detto” si giustificò il biondo.
“Din, din! Stai ragionando nel modo sbagliato” lo prese in giro il più grande.
Niall gli lanciò uno sguardo truce e gli chiese il perché.
“Perché è tua amica, Ni. Si è legata molto a te” disse Louis.
“Si è sentita tradita. Pensava che glielo avresti detto se avessi conosciuto qualcuna” continuò Zayn.
“Oh”. Niall non ci aveva proprio pensato. Continuava a ripetersi che dirglielo sarebbe stata una cattiva idea. Ma loro avevano ragione: in quel modo l’aveva solo esclusa.
“Grazie” disse, alzandosi da lì e andando verso l’uscita.
“Di niente. Ma dove vai?” chiese Louis girando la testa.
“A chiedere scusa”.
E Zayn sorrise, scuotendo la testa.
 
Quando Niall bussò alla porta di Lauren si sentiva decisamente in ansia. E se non era a casa? E se gli avesse chiuso la porta in faccia?
E poi una Lauren in pigiama gli spuntò davanti. “Ciao” le disse, sorridendo.
“Che fai qui?” chiese lei di rimando, con un’espressione neutra e Niall si sentì male.
“Io… è la nostra serata film” disse, indicando la custodia del film che teneva in mano e che aveva appena affittato.
“Non sono in vena per un film”.
Niall sospirò. “Possiamo vedere lo sport, allora? O… Lauren, posso parlarti?” il biondo era esasperato.
“Di cosa?” chiese, afferrando la porta più saldamente.
“Posso entrare?” chiese a sua volta, guardandosi intorno sul pianerottolo.
Lauren annuì e si scansò per farlo passare.
Si sedettero sul divano. “Sei sicura di non volerlo vedere?” chiese Niall, guardando la copertina di Step Up. Aveva puntato su Channing Tatum.
“Di cosa vuoi parlarmi?” chiese invece la ragazza, sistemandosi i capelli dietro l’orecchio. Il biondo notò che indossava una sciarpa, ma probabilmente perché non sapeva chi avrebbe trovato dietro la sua porta.
Ma adesso poteva anche toglierla, no?
Niall annuì. “Mi dispiace”.
La ragazza continuò a guardarlo nello stesso modo. “Per cosa?”.
“Per non averti detto di Amy”. Niall aveva deciso di arrivare dritto al sodo. Era la cosa migliore.
“Non dovevi dirmelo per forza, non hai niente di cui dispiacerti” disse la ragazza, senza guardarlo negli occhi. Prevedibile. Niall non riusciva a credere di averle nascosto una cosa del genere (beh, non che non gli nascondesse nulla: poteva contare almeno due cose che non le aveva ancora detto e una di quelle era anche il motivo per cui aveva iniziato ad uscire con Amy).
“E invece sì. Sei la mia migliore amica. Dovevo dirtelo e quindi, mi dispiace. Dimmi quello che vuoi sapere” la incitò.
Lauren sospirò. Si sentiva stupida. Aveva evitato Niall per diversi giorni a causa di quella ragazza. Quando Zayn le aveva mostrato la foto era stato come un secchio d’acqua ghiacciata addosso.
Lauren aveva provato un profondo fastidio.
“Ni, io… voglio solo che non mi nascondi le cose. Insomma, avrei voluto saperlo da te che hai la ragazza. E non da Zayn” disse, guardandolo negli occhi.
Niall aveva un’aria colpevole. “Lo so” disse, mentre quel “hai la ragazza” gli risuonava nella testa. Non era ancora riuscito a baciare Amy.
“Sei il mio migliore amico. Lo sai che puoi dirmi tutto”. Il ragazzo odiava quella parola. Amico non era abbastanza.
Niall annuì con lo sguardo basso.
“E’ molto bella” disse Lauren a quel punto.
Il ragazzo tornò a guardarla con gli occhi più aperti del solito. Mai quanto te, fu il primo pensiero che gli venne in mente guardando il viso della ragazza che aveva davanti.
“Cosa hai portato?” chiese poi, allungando il braccio verso il film che lui teneva ancora in mano, dato che Niall non era intenzionato a rispondere.
Il biondo si sbloccò e scrollò le spalle. “Step Up” disse con un sorriso divertito e colpevole.
Lauren sorrise divertita e Niall poté notare quanto quel sorriso fosse diverso da quello di Amy. Era più luminoso, più pieno di fossette e per Niall più splendido.
“Cercavi di corrompermi?” chiese.
Niall scrollò le spalle, colpevole. Poi però tornò serio.
“Lauren. Ho un’altra cosa da dirti”.
La ragazza deglutì. Cos’altro le aveva nascosto?
“Di che si tratta?” chiese a bassa voce.
Niall tirò fuori dalla tasca dei pantaloni il suo cellulare e aprì Twitter.
“Rennie, non te l’ho detto prima perché non volevo darti false speranze. Però…” iniziò.
False speranze? Di cosa cavolo stava parlando?
Aprì una conversazione e passò il cellulare alla ragazza.
Niall aveva mandato un messaggio diretto ai... One Republic.
Gli occhi della ragazza si spalancarono mentre iniziava a leggere:
Ciao, spero che dietro questo account ci sia direttamente Ryan, dato che mi piacerebbe parlare con lui. Sono sempre stato un vostro fan, ma una persona a me cara è tremendamente pazza per voi. Volevo chiedere a Ryan un favore (se non dovesse leggerlo, potreste dirmi come rintracciarlo, per cortesia?) a tal proposito.
Spero vivamente di ottenere una risposta. Sarebbe grandioso.
-Niall Horan, dei One Direction.
E sotto al messaggio ci stava una risposta.
Lauren alzò gli occhi di scatto verso il biondo che si mangiucchiava l’unghia del pollice e la scrutava con lo sguardo.
“Loro mi hanno dato un numero” spiegò e la ragazza tornò a leggere:
Ciao, Niall. È un piacere essere contattati da un membro della band più famosa in Inghilterra. Sfortunatamente non è Ryan a rispondere in questo account, ma posso darti il suo numero di telefono (3728*46*21). Non posso darti quello privato, ma solo quello di servizio. Spero che ti risponda. Buona fortuna.
-Staff One Republic.
“Ti hanno dato il numero?” furono le uniche parole che riuscì a sussurrare la ragazza.
Niall annuì e allungò il braccio per uscire da Twitter e aprire i suoi messaggi.
Lauren non si accorse nemmeno del fatto che il nome di una conversazione fosse Amy con un cuore accanto.
Guardava attentamente il dito di Niall che apriva il messaggio che aveva mandato a Ryan Tedder:
Ciao, Ryan. Sono Niall Horan, dei One Direction. Amo davvero la vostra musica e so che tra due settimane sarete a Londra. Volevo chiederti un grande favore. Vorrei conoscerti e farti incontrare una persona, una tua grande fan. Se ti piacesse l’idea, potresti contattarmi, per favore? Mi basta solo prendere un caffè e passare dieci minuti con te. È importante per me. Grazie in ogni caso.
A Luaren il cuore batteva all’impazzata. “Lo hai fatto per me?” chiese, guardando Niall con gli occhi spalancati.
Il ragazzo annuì. “Non mi ha ancora risposto, però. E potrebbe non farlo. È per questo che non ti ho detto nulla al riguardo”.
E poi Lauren gli gettò le braccia al collo. “Grazie, grazie, grazie!” gli disse, mentre lo stringeva a sé. Niall avvolse a sua volta le braccia intorno alla ragazza e si lasciò travolgere dal suo odore.
“Ren, te l’ho detto…”.
“Sì, sì, ma non mi importa. Tu… tu hai scritto a Ryan per me. Mi basta questo, davvero” disse, dandogli un bacio in guancia, che fece trattenere a Niall il respiro.
“Ha ancora dieci giorni di tempo per rispondere” disse, quando lei si staccò e lui riprese a respirare.
“Non ci resta che aspettare” disse lei, alzandosi in piedi e mettendo il dvd nel lettore.
 


I giorni seguenti erano tornati alla normalità. Nonostante Niall uscisse con Amy (che forse iniziava a spazientirsi dato che erano ancora nella fase di amici, nonostante i giornali dicessero il contrario e i suoi amici credessero la stessa cosa), i due erano tornati ad interagire e anche gli altri se ne erano accorti. Quando stavano insieme inoltre, il telefono di Niall era perennemente in tasca alla ragazza, nel caso in cui fosse arrivato il fatidico messaggio di Ryan.
Avvenne tutto il pomeriggio di venerdì, quando mancavano quattro giorni all’avvento dei One Republic a Londra. Lauren aveva iniziato a perdere la speranza e aveva anche smesso di saltare per ogni messaggio che arrivava sul cellulare del biondo. Non che non si stesse divertendo a leggere i messaggi che arrivavano: i più divertenti erano quelli delle fan che chissà come avevano avuto il numero e scrivevano cose incredibili. Lauren pensava che se fosse stata al loro posto non si sarebbe mai azzardata a fare certe di quelle domande solo per farsi notare o ottenere una risposta. E lo stesso Niall le ignorava, facendo credere a quelle ragazze di aver ottenuto il numero sbagliato.
E poi c’erano quelli di Amy, che lei non apriva nemmeno. Una di quelle volte aveva urlato a Niall che stava in cucina, mentre lei era distesa sul divano, proprio per informarlo di un messaggio della ragazza.
“Rispondi tu” le aveva detto, ma lei aveva subito protestato.
“Non ho la minima intenzione di parlare con la tua ragazza al posto tuo, sappilo” aveva risposta, roteando gli occhi.
Al solo pensiero il sangue le ribolliva nelle vene.
E quel pomeriggio pensava che fosse uno dei soliti messaggi, o al massimo di qualche amico del biondo che gli chiedeva di uscire per il giorno dopo, ma quella volta, mentre stava seduta nel divano di casa Stylinson, fu diverso.
Prese il telefono senza neanche pensarci e mentre cambiava canale,  lo sbloccò senza guardare, ormai troppo familiare.
Quando abbassò lo sguardo però le venne quasi un infarto.
Il nome del mittente era Ryan Tedder. “Oh mio dio” sussurrò, mentre apriva il messaggio:
Ciao, Niall. Scusa se rispondo soltanto adesso, ma ho avuto molto da fare ultimamente. Sarei molto felice di incontrarvi. Ho sempre voluto sapere delle vostra esperienza di band, quindi perché no? Va bene per colazione martedì mattina? È l’unico spazio che ho. Se va bene, dammi soltanto un luogo in cui vederci.
A presto, Ryan.
“Oh mio dio! Oh mio dio!” disse alzandosi in piedi e correndo quasi in cucina con un sorriso a trentadue denti e il cuore che correva. Quando entrò in cucina, tutti i ragazzi che stavano lavorando, si voltarono verso di lei. Niall era appoggiato al lavello, in piedi. E Lauren si fiondò da lui.
“Oh mio dio! Oh mio dio, Ni! Ha risposto” urlò saltellando sul posto. Sollevò il telefono e glielo mostrò. “Ha risposto! Ha risposto!” continuava a ripetere e Niall le afferrò il polso ridacchiando.
“Sta ferma. Non riesco a vedere nulla, altrimenti” disse, mentre gli altri li guardavano incuriositi per la reazione della ragazza.
Niall cercò di leggere velocemente, mentre Lauren diceva: “Hai letto? Hai letto?” e lui non riuscì neanche a finire di leggere che lei affermò: “Vuole incontrarci!”. Niall rise, mentre lei ripeteva. “Oh mio dio, vuole incontrarci!” e poi si lanciò su Niall, cingendogli il collo con le braccia.
“Eh già. Vuole proprio incontrarci” disse Niall contento, affondando il viso nel collo di Lauren e inebriandosi del suo odore, nell’abbraccio che stavano condividendo.
“Oh, Niall. Grazie, grazie, grazie! Sono così felice! Lo incontreremo” disse, mentre lui la sollevava leggermente da terra.
“Chi incontrerete?” chiese Louis a quel punto e i due sciolsero l’abbraccio.
Lauren si voltò verso il ragazzo più grande. “Ryan. Niall è riuscito a contattare Ryan!” disse elettrizzata.
“Ryan chi?” Louis era confusa.
“Tedder, Louis. Ryan Tedder” e poi abbracciò di nuovo Niall, facendolo ridere.
“Oh mio dio. Harry, guarda: Lauren mi ha rimpiazzato con Niall” disse, simulando un piagnucolio.
Lauren si staccò di nuovo dal biondo. “Lou, Niall è il mio migliore amico” affermò e Louis tornò serio improvvisamente, senza alcun accenno di sorriso. Aveva sentito lo stomaco chiudersi.
Adesso c’era il silenzio, che venne interrotto dalla ragazza stessa. “Ma tu sei mio fratello. Il concetto è alquanto diverso” disse con noncuranza.
E Louis si sciolse improvvisamente. “Oh” disse soltanto, mentre il sorriso gli tornava sul viso. “Sì, sono il tuo fratellone” disse Louis andandole incontro e afferrandola per scombinarle i capelli.
“Louis!” protestò lei, mentre gli altri ragazzi ridacchiavano.
“Allora, quando lo incontrerete?” chiese Liam a quel punto e Niall iniziò a spiegare.
 
 

“Cos’è successo? Stavate così bene” chiese Liam a Niall, che continuava a passarsi una mano tra i capelli.
Il biondo scrollò le spalle. “Non lo so. Insomma, Amy è carina, ma…”.
“Non è chi vorresti che sia” borbottò Zayn e tutti si voltarono a guardarlo. “Cosa?” chiese Louis, incuriosito dall’amico.
“Cosa?” ripeté Zayn, guardando gli altri e confondendoli.
“Non lo so. Ma siamo rimasti amici” spiegò Niall, ignorando le uscite del moro.
In realtà Niall la sera prima aveva baciato Amy. La ragazza ne era così felice, ma subito quella felicità sparì, dato che Niall si era staccato con un sospiro.
“Mi dispiace” aveva detto il biondo.
Amy aveva sorriso tristemente. “Non dispiacerti. Non sono la ragazza di cui sei innamorato, eh?”.
Niall si stupì per quanto le donne potessero essere intelligenti e lui ripeté un: “mi dispiace”.
A quel punto la mora era stata ragionevole e insieme avevano deciso di restare amici e di continuare in quel modo le loro uscite.
“Eravate una bella coppia” commentò Lauren che fino a quel momento era rimasta in silenzio. E Niall fece una smorfia. Non voleva un commento del genere proprio da lei.
“Beh, non ha funzionato” affermò, chiudendo lì il discorso.
“Magari non baciavi bene” lo prese in giro Harry.
“O forse non eri bravo a letto” rafforzò Louis.
“Idioti” disse Niall, sollevando gli occhi al cielo, mentre gli altri ridevano.
Solo Lauren disse: “Ehilà! Ci sta una ragazza qui dentro. E queste cose non le vuole sapere”.
Louis si raddrizzò. “Ragazza? Chi? Dove?” disse guardandosi intorno.
E Lauren che era seduta accanto a lui gli diede uno schiaffo dietro la testa. “Sei proprio deficiente” gli disse scuotendo la testa, mentre tutti ridevano e Louis si massaggiava il punto colpito.
 
 

“Siamo arrivati?” chiese per l’ennesima volta Lauren, dentro la Range Rover di Niall.
“No” ripeté per l’ennesima volta il guidatore biondo.
“Stiamo arrivando?”.
Niall sbuffò. “Quasi” disse di nuovo.
Era da quindici minuti che giravano per le strade di Londra, diretti al posto che avevano stabilito con Ryan. Lauren era decisamente agitata. Aveva impiegato un sacco di tempo a scegliere cosa indossare, con Louis ed Harry come suoi consiglieri speciali, mentre Niall li osservava in silenzio. I tre avevano perso tanto di quel tempo, dato che erano in disaccordo: Louis pensava che quella gonna la ingrassasse. Harry che la camicia non si adattasse alla gonna. E Lauren si disperava, pensando che fosse l’outfit giusto.
Louis aveva anche tirato fuori un paio di jeans stretti a vita alta, proponendoglieli con una maglia, mentre Harry optava per la maglia che aveva scelto Louis con la gonna che Lauren indossava. Era il caos.
Niall riuscì finalmente a spazientirsi e si alzò in piedi, andando verso l’armadio di Lauren. Tirò fuori una gonna a vita alta che le aveva già visto addosso qualche tempo prima e la diede a Lauren. “Indossa questa con la camicia. Avanti, provala” le disse supplichevole.
La ragazza lo aveva guardato e aveva annuito, sparendo in bagno senza una protesta.
Harry e Louis avevano guardato Niall con la bocca spalancata e non dissero nulla, prima che Lauren tornasse nella stanza.
“Sono pronta” disse, sfoggiando il look che le aveva consigliato il biondo.
Niall sorrise mentre gli altri due ragazzi annuivano a facevano commenti d’approvazione.
E adesso erano quasi arrivati all’appuntamento, ma Lauren continuava ad agitarsi sempre di più e mentre ripeteva la stessa domanda tamburellava anche le dita sullo sportello.
Incontrare Ryan Tedder fu irreale per entrambi. Lauren trattenne quasi il respiro, quando se lo trovò davanti e dovette essere Niall a fare le presentazioni.
I due uomini si strinsero la mano, dicendosi a vicenda quanto fossero contenti di potersi conoscere e poi Niall guardò Lauren. “Ryan, questa è Lauren. Penso che sia una delle tue più grandi fan”.
Il sorriso del cantante si fece più grande e disse: “Ecco la ragione per cui Niall mi ha contatto. Lauren, è un piacere conoscerti” e le baciò la mano.
Lauren era arrossita e non era riuscita a dire una parola, prima che si sedessero ad un tavolino appartato del locale che avevano scelto.
Da lì in poi fu molto facile conversare con Ryan. Anche Lauren presto si unì, grazie a Ryan che era riuscito a metterla a suo agio e a farle domande su tutto, tanto che Niall ad un certo punto rimase in silenzio ad ascoltare i due che parlavano e le domande che si ponevano a vicenda.
La parte migliore, secondo Niall, fu quando Ryan rimase entusiasta del fatto che Lauren fosse una compositrice.
“Beh, allora un giorno dovremo collaborare e fan nascere qualche canzone per il mio disco” aveva detto con un sorriso dolce e Lauren era rimasta senza fiato. Non riusciva a credere che Ryan Tedder, il suo idolo, volesse lavorare con lei.
Senza neanche accorgersene aveva afferrato la mano di Niall sopra al tavolo, intrecciando le loro dita.
Niall, al contrario, se ne accorse eccome e a causa di quel gesto non riuscì a capire ciò che Lauren stesse dicendo a Ryan, perdendosi i ringraziamenti di lei e il suo: “Sarebbe un onore grandissimo lavorare con te, Ryan”.
Niall si sentiva leggero e il suo cuore batteva un po’ troppo veloce. Osservava le loro dita unite e desiderava quel contatto in ogni momento. Era una sensazione incredibile.
Le loro dita rimasero intrecciate fino alla fine del loro incontro, quando una volta alzati in piedi Ryan li aveva salutati dicendo: “E’ stato un piacere conoscervi ragazzi. Niall, la tua ragazza è dolcissima. Sono contento di avere una fan del genere”.
E Niall divenne rosso come un pomodoro, mentre Lauren si accorgeva delle loro mani unite e si affrettava a scioglierle. “B-beh, non è la mia ragazza. Noi… noi siamo amici” borbottò Niall e Ryan sorrise divertito.
“Oh, scusatemi allora. Pensavo che foste una coppia. Siete così carini”.
Niall non capiva più nulla a quel punto e non si accorse di quanto quel commento avesse destabilizzato anche la ragazza accanto a sé. Non poteva fare altro che salutare il cantante, come Lauren (anche se lei aveva ottenuto un abbraccio in aggiunta), e guardare quella figura bionda allontanarsi da loro.
 
 

Lauren non aveva smesso di parlare di Ryan per tutto il tragitto di ritorno. Avevano deciso di andare a lavorare in studio al posto che a casa e questo aveva allungato il percorso e le parole della ragazza. Parole che Niall ascoltava a stento.
Il biondo continuava a sentire il contatto con la mano di Lauren, a tal punto che essa gli sudava e doveva asciugarla sui pantaloni, prima di riprendere il volante.
Faceva di tanto in tanto qualche cenno o piccolo sorriso, quando riusciva a captare cosa lei stesse dicendo e la ragazza non si accorse nemmeno di quanto fosse agitato, scambiando la sua irrequietezza e strano silenzio in concentrazione per la guida.
Ma nonostante tutto, Niall continuava a sentire in testa le parole di Ryan e quando parcheggiò l’auto davanti allo studio di registrazione tirò un sospiro. Solo a quel punto Lauren cambiò argomento.
“Tutto bene, Ni?” gli chiese. Niall sobbalzò, ma annuì.
“Sì, sì. Andiamo” le rispose scendendo dall’auto. Cercò di fare uno dei suoi soliti sorrisi e di mantenerlo.
Lauren lasciò perdere, nonostante non fosse molto convinta e seguì il ragazzo all’interno dell’edificio.
In poco tempo l’incontro con Ryan era sparito e loro due si erano ritrovati seduti in una sala piccola ma appartata dove potessero stare tranquilli. Lauren aveva tirato fuori il suo diario degli appunti e aveva iniziato a prendere spunto.
Quando Niall prese in mano quell’oggetto di pelle grigia, Lauren saltò in aria e glielo tolse dalle mani.
“Che fai?” gli chiese, con gli occhi spaventati.
Niall la guardò stupito. “Volevo dare un’occhiata” le rispose, ma lei ridacchiò nervosamente e lo mise lontano dal ragazzo.
“Lo prendo per un no” disse Niall, notando ancora una volta la riservatezza della ragazza. Dopotutto erano solo testi.
La cosa che Niall non sapeva in realtà, era che dentro quel diario Lauren aveva quasi finito una canzone, che avrebbe messo in chiaro diverse cose. Una canzone che era nata pensando ad una persona in particolare: un piccolo biondo irlandese con gli occhi azzurri e la risata più bella che lei avesse mai sentito. E non aveva la minima intenzione di fargliela leggere. Secondo Lauren avrebbe potuto compromettere la loro amicizia.
Lauren aveva iniziato a capire che cosa provasse per il biondo già da un po’ di tempo, ma continuava a ripetersi che quello non sarebbe potuto funzionare. Primo, per Niall erano solo buoni amici, tanto che fino alla settimana prima aveva Amy come ragazza. Secondo, Lauren era la “ragazza” di Louis. Non poteva farsi strane idee. Non in quel momento.
Lauren aveva avuto la conferma di ciò che provava proprio quando aveva saputo di Amy: aveva provato tanta di quella gelosia e quel senso di strappo da ciò che è proprio. Senza accorgersene, Lauren aveva iniziato a considerare Niall Horan suo.
Ma le cose dovevano rimanere così com'erano. Non che non lo avesse mai fatto: innamorarsi di una persona, ma evitare di andare oltre, pensando che il suo aspetto, il suo collo, avrebbe potuto rovinare tutto. Era successo in quel modo con Jake, uno dei suoi compagni di scuola a Doncaster. Quella volta la scenata sul fango con Louis aveva velocizzato l’allontanamento del ragazzo e lei era rimasta delusa, dato che quello non fosse proprio ciò che voleva (i suoi sentimenti talvolta erano così contrastanti che lo stesso Louis non riusciva a capire realmente cosa volesse o case stesse architettando).
Ma con Niall era diverso. Il biondo aveva visto la sua cicatrice, aveva capito e le era rimasto accanto. Le circostanze erano diverse, se non opposte, ma dato che quella relazione sarebbe stata insana, doveva riutilizzare la stessa tecnica. Rinunciare e accontentarsi di ciò che si ha.
Davvero molto arduo, con Niall che le faceva incontrare Ryan e tutto il resto, ma poteva farcela. Era solo l’ennesima sfida della sua vita.
Lei e Niall, in quel momento, stavano seduti in silenzio, persi entrambi nei meandri dei loro pensieri. Nessuno dei due però avrebbe potuto immaginare che ruotavano intorno alla stessa questione.
Lauren scosse la testa, scacciando il tutto, e tornò al foglio che aveva davanti pronta per realizzare una canzone.
Ma i due erano seduti così vicini che facevano fatica a concentrarsi. O meglio, Niall non riusciva a pensare ad altro che a lei, che sembrava tutta intenta a trovare le parole adatte che potessero stare bene con una certa melodia.
“Ti piace?” disse ad un tratto Lauren, alzando lo sguardo dal foglio con un sorriso sul viso, soddisfatta di quello che aveva scritto e puntando gli occhi verdi sul biondo.
Niall la stava guardando e senza smettere di farlo, annuì incantato dalla sua espressione.
Si soffermò sulla penna che la ragazza aveva portato alle labbra e poi sulla sua risatina.
“Ma se non l’hai nemmeno letta” disse, puntando la penna che aveva in mano sul foglio.
“Perfetta” sussurrò il ragazzo e Lauren si irrigidì. In quel momento si accorse dello sguardo di Niall: sembrava quasi stregato e non riusciva a distogliere gli occhi da lei.
Voleva chiedere che cosa avesse, ma non ebbe la forza di parlare.  Niall non riusciva più a capire che diavolo stesse facendo. Lauren sembrava quasi spaventata, ma lui non se ne curò. I loro corpi erano talmente vicini che potevano sentire il calore che emanavano l’un l’altro e Niall era inebriato dal profumo di lei. Ogni singola cosa era attrattiva per lui.
Il suo cervello era arrivato alla conclusione che aveva aspettato troppo tempo. Non voleva più aspettare.
Niall si spinse di più in avanti, verso il viso della ragazza e da lì, mentre pensava che quello dei suoi occhi fosse una tonalità di verde unica al mondo, le cose proseguirono da sole.
I loro respiri erano sincronizzati e nessuno dei due seppe mai chi fu il primo a chiudere la distanza. Forse Niall, che aveva terminato l’opera. Forse Lauren, che pensava solo a quanto lo volesse. O forse entrambi.
In quel pomeriggio di fine ottobre, in una stanza silenziosa e piena di strumenti musicali, sentendo finalmente di essere nel posto giusto, le labbra di Lauren e Niall si incontrarono.






Angolo dell'autrice: Olààà! Ecco qui il nuovo capitolo. Ok, scusate l'attesa, ma ho affrontato un trasloco, un adattemento (? xD) e l'inizio della preparazione atletica (allentamenti mattina e pomeriggio, aiuto). E così per il prossimo capitolo non so quanto vi farò aspettare di preciso, ma ho anche un'altra storia da continuare (o penso che qualcuno possa uccidermi xD). Sono così sorry!! 
Per quanto riguarda questo capitolo, volevo dire soltanto due parole sugli Zerrie. Scusate, ma non mi sono mai piaciuti, ho sempre pensato che la loro storia fosse falsa e per pubblicità (infatti dopo l'abbandono di Zayn, magicamente si sono lasciati, gettando il matrimonio e tutto il resto. Oook...). Comunque non voglio offendere nessuno, ognuno la pensa come vuole, ma dato che la storia è mia, beh ecco il risultato eheh. 
Un'altra cosa: il numero di telefono ovviamente è inventato e per evitare stranezze (che ne so, magari realmente è di qualcuno xD) ho messo gli asterischi x)
Per il resto? Emmh, sì. Ho velocizzato un po' le cose perché devo andare avanti. Devo arrivare ai nostri giorni! (Aiutatemi xD).
Comunque i commenti (e spero che ce ne siano) li lascio a voi. L'ultima parte vi è piaciuta? xD ^^
All the love.
-Manu

 
  
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