Anime & Manga > Bleach
Segui la storia  |       
Autore: TimeKeeper    10/09/2015    3 recensioni
Freddo.
Fu la prima sensazione che lei percepì: l’ostile gelo di una notte d’inverno, senza luna né stelle.
Era distesa nella neve, sul ciglio di una strada, con i lunghi capelli rossi sparsi nel fango; catturava l’aria a fatica, con la piccola bocca semiaperta, e lacrime ghiacciate coprivano il suo volto latteo. Stringeva la neve nei pugni, in una lotta disperata, anche ora che il suo hakudo si stava lentamente spegnendo. Coperta di soli stracci sarebbe morta congelata.
Genere: Azione, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Urahara Kisuke
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
7.
Funeral of Hearts

 
Benihime osservava il corpo di Urahara, avvolto parzialmente dalle coperte. La sua schiena flessuosa, incurvata in avanti, disegnava un arco sensuale; le braccia piegate in un vacuo abbraccio, la chiamavano a colmare il posto lasciato vuoto accanto a lui. Lei, però, non sarebbe tornata.
Era già pronta a partire: nello zaino aveva infilato tutto ciò che sarebbe potuto tornarle utile. Più nulla avrebbe dovuto trattenerla, eppure restava immobile, incapace di lasciare quella stanza. Era come se una forza incorporea la trattenesse, come se una catena di ferro la legasse indissolubilmente a lui.
Eppure lei lo sapeva, doveva andarsene.
Per tutta la notte le parole di Urahara l’avevano tormentata. Se era vero, che il potere che lei celava nel suo reishi era così immane, allora presto molti altri avrebbero cercato di impossessarsene. Shinigami, umani, hollow, sarebbero giunti all’emporio per rapirla, torturarla, rinchiuderla nuovamente nella sua gabbia di ferro; e Urahara avrebbe rischiato la sua vita per proteggerla.
Io ti proteggerò da ogni male, te lo giuro…
No, non poteva permetterlo. Non voleva che Urahara rischiasse la sua vita a causa sua: lui era diventato troppo importante, più importante della sua stessa sopravvivenza. Sarebbe partita, sarebbe andata più lontano che poteva, avrebbe trovato un modo per cavarsela. Ciò che importava era che il direttore fosse al sicuro, alla larga da lei a da tutti pericoli che portava con sé.
Una lacrima scese a rigarle il viso. Il solo pensiero di perderlo la rendeva malinconica e vuota, come un albero solitario nel mezzo della campagna deserta. Lo amava profondamente, più di quanto qualsiasi altro essere vivente potesse concepire, poiché lei era fatta di sola anima. Eppure di fronte ad un sentimento così accecante, lei era lucida e decisa a proteggerlo, al di là di ogni egoismo, di ogni sentimento fuorviante.
Si avvicinò lentamente al fouton e carezzò il viso dell’uomo, esitante. Non lo biasimava per averle nascosto la sua natura di shinigami, non era in grado di provare un sentimento ostile nei suoi confronti; pensava che se gli avesse rivelato tutto di lui, forse lei non avrebbe provato ciò che provava ora.
Lo salutò in silenzio, scivolando fuori dalla finestra nella notte scura ed inespressiva. Nessuna stella avrebbe potuto alleviare la sua sofferenza, ora; anche la luna sembrava prendere parte al suo dolore, nascondendosi, luttuosa, dietro le nubi cineree. Il sole sarebbe sorto presto e lei sarebbe stata già lontana, nascosta sotto una tunica verde bottiglia. Desiderò che la pioggia accompagnasse il suo cammino, così da poter piangere in pace tutto il suo tormento, nascosta dalle lacrime del cielo stesso.
Il sole sorse, facendosi largo tra le nubi notturne, ma neppure allora Benihime si voltò indietro. L’unico pensiero che le dava forza, era che un giorno sarebbe potuta tornare. Avrebbe varcato la soglia dell’emporio di mattina presto, quando il signor Tessai preparava la colazione e il suo profumo si diffondeva per tutta la casa; avrebbe abbracciato Ururu e Jinta, già pronti per fare le pulizie, e poi – che emozione al solo pensiero – avrebbe sentito ancora, quell’acre odore di limone e cedro, avvolgerla fino a soffocarla.
Quest’immagine l’avrebbe sostenuta per tutto il suo viaggio, ma fino al suo ritorno non aveva scelta: il suo destino era stato scritto, quando aveva ricevuto il suo nome.
Fino ad allora.
Piangi, Benihime.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Bleach / Vai alla pagina dell'autore: TimeKeeper