Anime & Manga > Lady Oscar
Segui la storia  |       
Autore: ladygrandie    10/09/2015    1 recensioni
Chiedo scusa in anticipo, è la mia prima fanfiction cercate di capirmi, il primo capitolo è un po' corto ma oggi ho avuto
l'ispirazione e l'ho buttato giù, iniziare a pubblicarlo era l'unico modo per essere sicura di riuscire a continuarla, i
prossimi capitoli saranno più lunghi e mi farò perdonare promesso!!!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Grazie di cuore a chi ha ripreso a seguire la mia storia e anche a chi ha iniziato ora.
Vi auguro buona lettura.


Correva senza meta, dove poteva essere andato?
Si spaventò quando si rese conto che non aveva una risposta, lui sicuramente avrebbe saputo dove trovarla, ma lei?
Poteva dire di conoscerlo così bene? Oppure in tutti questi anni non gli aveva prestato la giusta attenzione?
Sempre presa dai suoi doveri. No non poteva essere, era solo agitata e non riusciva a ragionare, così decise di fermarsi e fare un lungo respiro.
Inspirò con il naso, come fosse un cane da caccia, come per trovare nell'aria un suo possibile passaggio, il suo profumo l'avrebbe riconosciuto ovunque, lui sapeva di....di Andrè e non seppe dirsi se davvero percepì qualcosa, ma un lampo le attraverso la mente, il laghetto...era sicuramente lì.
Spronò Cesar e in pochissimo tempo raggiunse quel luogo, che li aveva visti crescere, che era stato testimone silenzioso delle loro confidenze e litigate, andavano sempre lì quando erano agitati per qualcosa e infatti fu lì che lo vide.
Le dava le spalle, guardava l'acqua che illuminata dai primi raggi del sole brillava come vi fossero incastonati mille diamanti, traspariva dalla sua posizione un sentimento di sconforto, anche se ancora non poteva vederlo in viso.
Scese da cavallo silenziosamente e gli si avvicinò, quando lo raggiunse, lo abbraccio da dietro e mettendosi in punta di piedi appoggio il suo mento sulla sua spalla "Andrè" pronunciò il suo nome in un respiro, lo affidò al vento nella speranza che potesse recapitare il suo messaggio al suo uomo, che era così vicino ma nello stesso tempo così lontano, voleva riportarlo da lei, destarlo da quei pensieri che lo rattristavano così tanto.
La sua preghiera fu accolta, lui si mosse e portò le sue grandi e forti mani su quelle delicate di lei, sospirò e le disse "Oscar non va, non funziona, noi non possiamo..." non finì di parlare che Oscar gli si parò davanti infuriata "Andrè Grandie non osare finire quella frase, te ne pentiresti o te ne farei pentire io, non voglio sentirla, non da te che non ti sei mai arreso davanti a niente, hai lottato per anni per me e adesso? Ora che mi hai tutta per te, senza riserve abbandoni? Cosa devo pensare? Che ero solo un gioco, che mi hai avuta e adesso, una volta avverato il desiderio non ti servo più?!".
A queste parole Andrè reagì, si allontanò, fece un passo indietro e si portò una mano sulla fronte, le sue dite intrecciate con i suoi capelli corvini lo rendevano agli occhi di Oscar ancora più bello.
"Oscar come puoi solo pensarlo, non è assolutamente questo il problema, io ti amo da sempre e ti amerò per sempre, ma..." con un passo deciso Oscar annullò la distanza che c'era tra loro e quasi gridandogli in faccia disse: "Ma cosa? Cosa diavolo è successo? Qual è il problema? Se mai ce ne fosse uno!".
Anche lui alzo il tono di voce, ma almeno sembrava che stesse uscendo dal torpore e dalla rassegnazione che si erano impossessati di lui "Oscar maledizione, apri gli occhi! Anche mia nonna, la persona che ci conosce meglio di tutti e che appartiene al popolo, quindi non dovrebbe essere prevenuta nei miei confronti, se ti vede felice pensa subito al conte Fersen, non a me, perchè VOI siete uguali, io sono solo un servo, io non ti merito o meglio io non POSSO averti, non ne ho il diritto, io vivo un gradino sotto di voi, io non sono nessuno!".
Un dolore fortissimo alla guancia gli tolse il fiato, uno schiaffo come quella lontana sera, questa volta più forte, più carico di rabbia, perchè secondo Oscar Andrè aveva decisamente superato il limite.
"Un servo?! Quando, dimmi quando ti ho trattato come un servo, l'unico prevenuto nei tuoi confronti sei tu. Ho fatto tanti sbagli è vero, lo ammetto, ma mai ti ho mancato di rispetto, non pensare agli altri nobili, pensa a me, me soltanto e per me non lo sei mai stato, questo lo sai e per quanto riguarda la nonna, probabilmente non vuole vederla la verità, perchè le fa paura, perchè la spaventa, il mondo non è pronto per noi Andrè, questo è vero e lei lo sa bene, ma a me non importa del mondo, a me importa solo di te!".
Silenzio, non ci fu altro dopo, potevano essere passati secondi oppure secoli, nessuno dei due poteva dirlo con certezza, sembrava che tutto intorno a loro, anche la natura stessa si fosse fermata in attesa di qualcosa, Andrè capì che Oscar aveva ragione, la gelosia per l'ennesima volta aveva offuscato la sua prospettiva, non era lucido se c'era di mezzo il conte, non lo era mai stato, chissà se avrebbe mai superato questa cosa, forse non aveva mai accettato che Oscar si fosse vestita da donna per Fersen, ma in quel momento Oscar per lui aveva fatto molto di più, una dichiarazione in piena regola.
Decise di rompere il silenzio, come al suo solito, sdrammatizzando la situazione "Oscar hai davvero un brutto vizio, devi sempre vincere tu, con la spada o con le parole" e mentre lo diceva sorrideva, con quel sorriso a cui Oscar non poteva più resistere e non lo fece, Andrè aveva capito ne era certa, era tutto passato, così alzo una mano e la mise sopra l'impronta rossa che qualche minuto prima aveva lasciato sul suo viso, la fece combaciare perfettamente, quasi come volesse cancellare tutto.
Lui le prese il polso, l'attirò a se e si baciarono, fu un bacio lungo, calmo, dolce e passionale, da assaporare senza fretta. Si staccarono per prendere fiato, ma i loro volti erano comunque vicinissimi, potevano quasi condividere gli stessi respiri "Oscar io non smetterò mai di sentirmi in difetto nei tuoi confronti, io non ho nulla da offrirti, se non il mio cuore". "Sei fortunato Grandie, perchè il tuo cuore è l'unica cosa che voglio!".

Continua......
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: ladygrandie