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Autore: Alyx_1511    11/09/2015    0 recensioni
" - Io sono tuo, ti amo Milly non ho mai amato nessuno come amo te, e mai lo farò – cerca di difendersi lui, ma invano, nulla di ciò che mi dirà avrà importanza ormai: è tutto finito!
- Non ti voglio più – scandisco le parole lentamente in modo che capisca una volta per tutte che non voglio più avere niente a che fare con lui.
Sento che gli mancano le forze perchè scivola a terra, proprio come un palazzo che esplode e cade disintegrandosi poco a poco, pezzetto dopo pezzetto, finchè tutto ciò che rimane non è altro che un cumulo di macerie. "
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Novità


Due mesi dopo

Quando aprì la porta di quella che sarebbe stata la mia casa per un bel po' di tempo, un'ondata intensa di odore di bruciato invase le mie narici.

  • O cavolo – sentì imprecare qualcuno.

Vidi una ragazza correre come una gazzella da una stanza all'altra, decisi di seguirla perchè molto probabilmente quella era la mia nuova coinquilina.

Appena entrai nella cucina capì il motivo di tutto quel trambusto.

  • Il mio povero arrosto – stava piagnucolando lei mentre tra le mani teneva una sorta di arrosto tutto carbonizzato.

  • In effetti non è messo molto bene – dissi aprendo bocca per la prima volta.

La ragazza si girò e mi guardò come se non credesse che fossi veramente là davanti a lei.

  • Oddio tu devi essere la mia coinquilina – disse lei correndo verso di me.

  • Si piacere sono Emilia, ma tutti mi chiamano Emi – risposi sorridendole gentile.

  • Piacere sono Louise – ribattè porgendomi la mano, io la strinsi e poi scoppiamo a ridere nello stesso momento.

  • Certo che come primo incontro è proprio bizzarro – dissi continuando a ridere.

  • Bè dovrai abituarti sono una vera combinaguai – rispose lei tra le lacrime.

 

Dopo quel primo incontro un po' strano, ma comunque piacevole parlammo un po' del più e del meno, mi raccontò di se e della sua famiglia e quando le feci notare che aveva un accento strano lei mi rispose dicendo che aveva vissuto per molto tempo in America con la sua famiglia, proveniva da una piccola città della Pennsylvania, ma adesso era tornata in Italia con suo cugino perchè sentiva il bisogno di tornare nella sua vera patria.

  • Sentivo come il presentimento che qualcuno mi stesse chiamando qui, perciò eccomi qui – disse lei.

Io le sorrisi comprensiva, non avevo mai provato una sensazione del genere in vita, ma da come ne parlava doveva essere qualcosa di davvero speciale.

Andai nella mia nuova stanza e comincia a sistemare la mia roba, non era molta perciò ci misi pochissimo a sistemare tutto.

Ero contenta di essere lì: a Venezia, qui potevo seguire una facoltà che adoravo, avrei studiato la cultura e la lingua dell'Asia orientale e ciò implicava il Giappone e io amavo tutto ciò che riguardasse quel misterioso, ma anche affascinante paese, mi sentivo come se avessi finalmente trovato il posto giusto.

 

La giornata passò talmente veloce che in un lampo fu sera e io ero talmente stanca che decisi di andare a dormire, erano appena le dieci, ma per me e il mio corpo era come se fosse passata la mezzanotte, diedi la buonanotte a Louise e mi buttai nel mio nuovo e comodissimo letto.

 

Dormì benissimo per tutta la notte, a un certo punto mi sembrò di sentire delle voci, ma non ne fui sicura, molto probabilmente le avevo sognate.

La mattina mi svegliai abbastanza presto verso le otto e mezza, ma decisi di trastullarmi a letto ancora per un po'.

Era settembre e le lezioni non sarebbero iniziate prima dell'inizio di ottobre quindi avevo ancora qualche giorno di riposo prima di riprendere a studiare.

 

Verso le nove decisi di aver poltrito abbastanza e mi alzai dal letto e con indosso il mio bellissimo pigiama che presentava un paio di pantaloni semplici e una maglietta dei minions mi diressi verso la cucina in cerca di qualcosa da mangiare.

Ma appena entrai in cucina ciò che vidi non era qualcosa di assolutamente possibile: un ragazzo incredibilmente bello e a petto nudo che mangiava la nutella e non una nutella qualsiasi bensì la mia nutella, quella che avevo preso apposta per me.

Perciò non feci caso a quanto fosse bello con quei capelli scuri e il fisico scolpito come quello di un guerriero greco di cui tanto amavo leggere, non feci caso a quei pettorali d'acciaio o alle labbra carnose, l'unica cosa che vedevo era lui che mangiava o meglio divorava la mia preziosa nutella e sembrava se la stesse godendo alla grande.

  • Te l'ha mai detto nessuno che è maleducazione prendere le cose degli altri? - dissi all'improvviso facendolo sobbalzare dallo spavento, cosa che devo ammettere mi diede una grande soddisfazione.

D'un tratto due occhi blu mi fissarono intensamente, sentire il suo sguardo addosso mi faceva venire i brividi, ma cercai di non darlo a vedere.

  • E dimmi che cosa avrei preso di tuo? - ribattè lui con un forte accento americano.

Mi avvicinai lentamente e mi sedetti nel posto di fronte al suo e afferrai il mio prezioso barattolo di nutella.

  • Questa è mia – dissi cercando di incutergli un po' di timore.

Lui scoppiò a ridere e posò il cucchiaio con cui stava mangiando su un tovagliolo.

  • Wow siamo molto possessive non è vero? - disse lui con sarcasmo.

  • Quando si tratta della nutella sono sempre possessiva – risposi mentre con disinvoltura presi il cucchiaio che stava usando prima lui e lo riempì di nutella divorandola proprio come un animale affamato si avventa sulla sua preda.

Per tutto il tempo sentì i suoi occhi fissarmi intensamente e quando lo guardai notai che aveva ancora quel sorriso beffardo sul volto.

Stavo per chiedergli chi cavolo fosse, quando Louise e un altro ragazzo entrarono in cucina.

Guardai prima lei e poi gli altri due ragazzi.

  • Hai per caso dato una festa mentre dormivo? - chiesi un po' perplessa.

  • No perchè? - chiese lei a sua volta.

  • Forse perchè appena vengo in cucina per mangiarmi un bel toast con la nutella mi ritrovo questo tizio mezzo nudo che la divora al posto mio e poi tu spunti con quest'altro tizio, cosa dovrei pensare? - ribattei io in tono sarcastico.

Il tizio mezzo nudo scoppia nuovamente a ridere come se avesse appena sentito la più divertente delle barzellette.

  • In tutta la mia vita non ero mai stato definito “il tizio mezzo nudo” - disse quando riuscì a calmarsi.

Notai che anche Louise e l'altro ragazzo stavano sorridendo divertiti.

  • Questo è il mio ragazzo Adam è venuto in Italia con me e adesso vive anche lui qui e il tizio mezzo nudo come lo chiami tu è mio cugino quello di cui ti ho parlato ieri, dopo che sei andata a letto ieri sera hanno pensato di venire a salutarmi e poi alla fine hanno deciso di restare a dormire – mi spiegò lei con chiarezza.

    - Ah si giusto me ne avevi parlato, Darren giusto? - chiesi voltandomi verso il divoratore di nutella.

Questa volta fu Louise a ridere come una matta.

  • Te l'avevo detto che la mia coinquilina era una forza – disse rivolta ai due ragazzi.

  • Cosa ho detto di così divertente? - chiesi con sguardo interrogativo.

Il divoratore di nutella si alzò e venne direttamente verso di me.

  • My name is Dylan baby, don't forget it – disse nel tipico inglese americano.

Mi alzai anch'io e mi misi esattamente davanti a lui, volevo fargli capire che non avrei permesso che facesse lo sbruffone con me.

  • Il mio nome è Emilia non dimenticarlo neppure tu – dissi con un sorrisetto spavaldo, se voleva fare il duro allora non aveva capito con chi aveva a che fare.

  • Non potrei mai farlo – disse fissandomi con quei suoi incredibili occhi blu, quegli occhi che non avevano mai smesso di fissarmi da quando avevo messo piede in cucina.

Non capivo quello sguardo e sinceramente non m'importava nemmeno sapere che cosa cavolo volesse dire, non ero affatto portata con questo tipo di cose e mai lo sarei stata!

 

 

Angolo dell'autrice:


Salve a tutti spero davvero che questo nuovo capitolo vi piaccia, perciò se vi è piaciuto oppure anche se non vi è piaciuto per niente scrivetemi che cosa ne pensate sono aperta alle critiche basta che non siano cattive, ma costruttive. :)

Ringrazio coloro che hanno visitato la mia storia e spero davvero che molti altri lo faranno, questa è una delle mie prime fanfiction perciò sono molto emozionata.

Fatemi sapere un grande saluto...

Alyx <3

  
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