Libri > Hunger Games
Segui la storia  |       
Autore: scintilla23    13/09/2015    0 recensioni
Sarei ritornata, avrei vinto; come avevo sempre sognato. Sarei ritornata per me, per lui, per entrambi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cato, Clove
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



Dopo una settimana partecipai agli Hunger Games e vinsi.
Alla fine dei giochi rimasimo solamente io e il mio compagno di distretto.
Ci fermimmo gravmente a vicenda. Non c'era compresione nei nostri sguardi, non c'era mai stata.
Quando l'over craf venne a prendermi guardai per l'ultima volta il corpo di Johnatan. Aveva un profondo taglio che partiva dal collo fino alla parte bassa dello stomaco ma
nel suo sguardo c'era ancora l'aria beffarda che aveva mantenuto dall'inizio fino alla fine.
I medici di Capitol City mi curarono. Avevo riportato leggere ustioni sulla coscia destra e un taglio all'altezza della clavicola destra
-Rimarrà la cicatrice- disse il medico
Cicatrice pensai
-Va bene- risposi assente.
Dopo pochi giorni dalla vittoria mi riportarono a casa.
Quando scesi dal treno assieme ai miei mentori Enobaria e Brutus la folla del distretto 2 mi acclamò.
Vidi visi così famigliari che, con il passare dei giorni dentro quell'inferno avevo imparato a dimenticare. Ma, il viso che più mi interessava vedere non lo scorsi nemmeno
per un istante. Cato non era li ad aspettarmi. Quando ero in arena continuavo ad immaginarmelo; sicuramente sguiva gli Hunger Games ma non gli dava così tanta
importanza. Alla sera usciva con gli amici, di giorno si allenava e, forse, quando gli capitava accendeva la Tv per seguire i giochi.
Attraversai la strada in mezzo alle persone fermandomi ogni tanto per salutarle. Raggiunsi i miei genitori che mi abbracciarono contenti.
Chissà come mai il loro atteggiamento verso di me era cambiato in poche settimane.
Una mano sulla ferita mi fece girare di scatto.
-Vivianne!- dissi guardando la ragazza.
Vivianne era una ragazza alta e snella con lunghi capelli castani che le incorniciavano il viso e due occhi azzurri che erano capaci di trafiggerti.
-Ciao Clove- mi salutò.


Mi portai la mano alla clavicola sfiorando la benda che ricopriva la ferita.
-Ti ho fatto male?- mi chiese con la sua voce suadente
-No- mentì
-C'è qualcuno che vuol vederti- mi sussurrò ad un orecchio.
Mi prese per mano e mi guidò in mzzo alle persone, quando fummo abbastanza lontane dalla folla cominicammo a correre fino a casa sua.
Mi fece entrare e mi guidò per le scale fino ad un salottino. Dentro a quella piccola stanza c'era lui che mi aspettava.


Vivanne si chiuse la porta alle spalle e si mise in un angolino a fissarci.
-Non sei venuto alla stazione- dissi appoggiando la spalla sana al muro.
-Anche a me fa piacere vederti Clove-
Rimasi in silenzio. Dovevo essere meno dura con lui.
-Non posso uscire di casa- disse cominciando ad alzarsi la maglietta.
Mi girai vlocemente verso sua sorella per poi ripuntare lo sguardo su di lui.
-E perché? Scusami perché ti alzi la maglietta?-
Lui non rispose.
Guardai il punto che stava indicando sul basso ventre.
La pelle d'alabastro ricopriva quei muscoli così dannatamente perfetti
-Simon- disse ridendo -Non ti preoccupare, mi sono vendicato-
-Ti sei divertito mentre sono stata via?-
-Non tanto- rispose dopo pochi istanti
-Devo andare da Enobaria tra 5 minuti quindi è meglio che mi incammini- dissi guardando i due fratelli.
-Ti accompagno- disse Cato tirandosi giù la maglietta.
-Cato- lo ammonì Vivanne-Non puoi uscire. Ci penso io- disse
-Grazie sorellina- rispose il ragazzo piegando leggermente la testa di lato
-Andiamo allora- disse la ragazza
-Si- risposi.
Mi avviai lentamente verso la porta ma dopo qualche istante mi fermai e mi girai verso di lui.
Lo abbracciai. Lo sentì sussultare mentre la mia spalla bruciava.
-Mi sei mancata- sussurrò
-Anche tu- risposi


Io e Vivianne ripercorremmò la strada che avevamo fatto all'andata
-Non lo avevo mai visto così- mi disse- Per tutto il tempo in cui sei rimasta nell'arena a combattere, a cercare di sopravvivere lui non ti ha persa d'occhio un attimo-
-Che cosa?- chiesi incredula
-Mangiava a stento Clove!-
Non dissi nulla
-Sai perché si è fatto quella ferita? Perchè, durante gli allenamenti, si è girato un'attimo verso la Tv per guardarti agli Hunger Games-
Rimasi senza parole.
-Ogni volta che entravo in camera sua lui era seduto sul letto a fissare la televisione con le mani alla bocca e i gomiti appoggiati alle ginocchia. Lui è sempre stato in
pensiero per te-


 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: scintilla23