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Autore: morgana85    09/02/2009    7 recensioni
Questa sarà una piccola raccolta dove ho cercato di unire due delle cose che amo di più al mondo: la storia dell'arte e la scrittura. Per ogni dipinto scelto, tra i più diversi autori,sarà scritta una storia dai pairing differenti. Spero di avervi incuriosito almeno un pò! Bacio a tutti Morgana
- Primo capitolo partecipante al Kisses Contest indetto da itachi love -
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Buongiorno a tutti!! ^^
Questa volta vi rubo qualche secondo per una dedica.
Perché tutta questa storia è nata da una frase.
“La sai una cosa? Tu e questo quadro siete molto simili. Avete la stessa dolce bellezza”.
E perché non poteva non essere dedicata a chi mi ha detto queste parole, facendomi sorridere e piangere allo stesso tempo.
E ora…
BUONA LETTURA!
Ci rivediamo più in basso ^^
Baci
Morgana
 
Il link per l’ottavo dipinto è:
http://farm1.static.flickr.com/199/549949908_44b177880b.jpg?v=0
 
 
 
 
Leonardo da Vinci – “La scapigliata”
 
Ci sono momenti, attimi fugaci che durano il tempo di un battito di ciglia, che senza nessuna logica apparente o razionalità lasciano una scia indelebile.
Li scorgi tra i riflessi sulle finestre quando fuori piove e le gocce scivolano lente lungo il vetro, intrecciandosi con la luce fioca come un complicato arazzo. O li immagini tra le pagine di un libro, immerso in altri mondi e perso tra parole che scorrono davanti ai tuoi occhi come un turbinio di foglie scosse dal vento d’autunno. O ancora quando cerchi calore tra le fiamme quasi spente del camino, dove danzano sospesi tra le lingue guizzanti del fuoco e la cenere rovente.
E non importa quanto questi istanti siano il tuo pensiero più lontano e dimenticato. Perché ritornano inesorabilmente, come le onde del mare sulla spiaggia, a volte violente, altre così lievi da sembrare carezze.
La cosa che più mi irrita è che, per quanto meravigliosi o insignificanti o intensi siano questi momenti, non riesci a liberartene. Sono sempre lì, nascosti così bene in angoli remoti della tua mente che ti illudi di essertene dimenticato, per poi risorgere all’improvviso. E ogni volta hai la sensazione di svegliarti da quello che non sai se definire il tuo sogno più bello o l’incubo peggiore.
 
Non era una giornata diversa dalle altre. Tutto trascorreva in quella consueta quotidianità che rendeva prevedibile ogni cosa.
Trascinarmi per i corridoi pressoché deserti, gli occhi vacui e la mente lontana, mi era sembrato un buon rimedio per cercare qualcosa che alleviasse la noia. A dire il vero, oggi come allora, erano ben poche le cose che riuscivano a scuotermi dallo stato di apatia e tedio in cui piombavo sempre più spesso.
Una ragazza, ad esempio, era un buon corroborante. Ma, il più delle volte, assumevano quegli atteggiamenti infantili e petulanti che mi facevano pentire all’istante di aver usufruito della loro compagnia.
In alternativa, cercavo Blaise. Era una presenza discreta, apprezzavo il tono basso e calmo con cui parlava e la grande capacità di rimanere in silenzio quando ne avvertivo il bisogno.
Forse era proprio quella la mia direzione, prima che qualcos’altro riuscisse a distrarmi. Uno spiraglio di luce, in cui sembrava fluttuare una finissima polvere d’oro, infrangeva le ombre del corridoio qualche metro più avanti, alla mia destra. Avvicinandomi avevo notato la porta appena socchiusa. Mi ero affacciato con cautela, riconoscendo la grande aula di musica, usata quasi esclusivamente dal coro della scuola. Avevo lasciato correre lo sguardo, scorgendo a malapena i diversi strumenti allineati con ordine lungo la parete di fondo. Sembrava non esserci nessuno.
Solo in un secondo momento mi ero accorto che i pesanti tendaggi di velluto scuro della finestra più lontana erano tirati, permettendo alla luce del primo pomeriggio di inondare quel piccolo angolo. I raggi del sole sfioravano l’elegante profilo del pianoforte lì vicino, scivolando sulla superficie nera e lucida del legno come oro colato.
Una sagoma minuta e delicata si stagliava in controluce, rendendomi impossibile riconoscerla. Avevo chiuso gli occhi fino a ridurli a due fessure, sforzandomi di individuarne i lineamenti, ma ero riuscito a cogliere solo ombre indistinte.
Lentamente, spinto da una curiosità senza ragione, ero scivolato lungo la parete buia facendo meno rumore possibile. Mentre mi avvicinavo, un mormorio appena accennato mi giungeva sempre più nitido. Era indubbiamente una voce femminile. Le note che l’accompagnavano non erano una vera e propria melodia, ma il delicato completamento di quei sussurri velati di dolcezza e malinconia, accordandosi perfettamente e rendendola incantevole. Assomigliava molto a una vecchia ninna-nanna che avevo sentito da bambino, anche se non ricordavo dove. Piacevole da ascoltare come la leggera pioggia primaverile.
Scoprire chi era la figura seduta al pianoforte era stato…sorprendente.
Il viso illuminato dalla luce calda e vellutata aveva tratti gentili di giovane donna. Le ombre giocavano timide sulla sua pelle chiara, forse timorose di oscurarne la bellezza. I lunghi capelli mossi si dissolvevano nell’alone di luce che la circondava, rendendoli simili a un’aureola. Con gli occhi socchiusi e rilassati e le labbra accostate canticchiava tra sé, ignara della mia presenza.
Tutto il resto, di fronte a quel volto, spariva.
 
Ancora oggi, dopo anni in cui il mio mondo è stato sconvolto, il ricordo di quell’istante non è cambiato.
Anche adesso, mentre osservo con falso interesse la vetrata polverosa di questa vecchia libreria, la vedo comparire tra i giochi di luce sul vetro, così nitida e perfetta da sembrare reale. Una splendida ossessione.
«Ciao Malfoy», sbatto le palpebre un paio di volte, inebetito. Mi giro di scatto, gli occhi sbarrati, «Hai perso anche quel briciolo di educazione purosangue che ti vantavi tanto di avere?», la vedo sorridermi divertita, scuotendo appena il capo.
«Ciao Granger», con uno sforzo incredibile riesco a racimolare un po’ di quel contegno impassibile, che mi contraddistingue da sempre. Confronto il ricordo che avevo di lei con l’immagine dell’incantevole donna che ho davanti. Nonostante tutto, nonostante il suo viso non sia più fanciullesco come allora, è sempre la stessa. Con quello strano fascino, timido e sensuale al tempo stesso che la rende bambina e donna, donandole un aspetto senza età.
Alza un sopracciglio, forse infastidita dal mio silenzio, «Cosa ti ha spinto ad uscire dal tuo regale palazzo, per mescolarti a noi comuni mortali?».
«Lo stesso motivo che ti ha convinta a fare una passeggiata con questo freddo e il cielo che minaccia neve», indico con un piccolo gesto i numerosi pacchetti che stringe tra le mani, «Che tu ci creda o no, anche a casa mia si festeggia il Natale».
«Ah, davvero? Credevo che Babbo Natale portasse i regali solo ai bravi bambini», nonostante le sue parole siano marcate di sottile ironia, il sorriso che incurva le sue labbra è incredibilmente dolce.
«I tempi della scuola sono finiti da un pezzo, Mezzosangue. Ho imparato a rigare dritto», le rivolgo un piccolo ghigno divertito.
«Facile schierarsi dalla parte dei buoni quando la guerra non è altro che un ricordo, vero? Codardo e opportunista come al solito», il retrogusto amaro della sua voce mi colpisce come uno schiaffo in pieno viso, forse per la nota di delusione che colgo nitida tra un respiro e l’altro. Come se, in chissà quale maniera, fossi riuscito a infrangere una speranza che lei aveva segretamente riposto in me.
Per questo non riesco a fare altro che fissarla, trattenendo il fiato, in perfetto silenzio. Troppo scosso dall’espressione del suo viso, attraversato da un’ombra di rancore. Solo quando le forze sembrano tornare, dandomi la possibilità di respirare di nuovo, mi avvicino, così tanto da lasciare che solo lo spazio di un sospiro ci divida. «Cosa ti dà il diritto di giudicare la mia vita, mia cara Granger?». Così vicino a lei, riesco a cogliere particolari che prima mi erano sfuggiti. Come il colore intenso dei suoi occhi, che ricorda molto l’ambra di un prezioso gioiello. O il profumo delicato di rosa selvatica dei suoi capelli, che le appartiene in maniera incredibile.
«Il mio non è un giudizio, ma una semplice constatazione», il suo sguardo nel mio brucia come fuoco, ma non è ostile come il tono della sua voce vorrebbe far credere. «Non so perché Harry abbia deciso di concederti una seconda possibilità, ma voglio rispettare la sua decisione». Per qualche istante, c’è solo il suo alito caldo a sfiorarmi la pelle fredda del viso, «Ricordati che non ce ne sarà un’altra». Risuona più come una promessa che come una minaccia.
«Leale e altruista Gryffindor, come sempre».
«E tu sei il solito Slytherin altezzoso e arrogante», non si allontana di un solo centimetro, gli occhi incatenati nei miei alla ricerca di solo gli dèi sanno cosa, senza mostrare il minimo segno di cedimento. Poi, inspiegabilmente, scoppia a ridere. Ed è così coinvolgente, che senza rendermene conto mi ritrovo a ridere con lei.
«Tutto sommato, non è stato poi così male incontrarti».
«Non posso certo dire lo stesso Malfoy, ma si sa, a Natale siamo tutti più buoni», il suo sguardo brilla di divertimento e le guance ora colorate da un lieve rossore la rendono ancora più bella.
«Allora… arrivederci» le porgo la mano. Sembra quasi indecisa, ma infine la stringe con la sua. Prima che la ritragga, vi poso un lieve bacio a fior di labbra.
«Arrivederci», mormora imbarazzata, mentre arrossisce, «E buon Natale».
Con un cenno del capo la ringrazio, incamminandomi lungo la strada ora più affollata. Una strana sensazione mi scorre sotto la pelle, come se avessi finalmente trovato la prova di non essere completamente impazzito. Lei esiste davvero, proprio come era esistita anni fa, in quell’aula di musica dove mi era sembrata più angelica che umana.
«Draco», sentire la sua voce pronunciare il mio nome per la prima volta, nonostante non lo abbia urlato ed io mi trovi abbastanza lontano da lei, ha l’effetto di una carezza inaspettata, che riesce a fermarmi. Mi volto nuovamente, forse con un’espressione buffa sul viso, perché la vedo sorridere. «Non è mai troppo tardi».
«Forse hai ragione, Hermione», annuisce lentamente, rivolgendomi uno degli sguardi più intensi e avvolgenti che abbia mai visto. Poi solleva una mano in segno di saluto, prima di voltarmi le spalle e scomparire tra la gente.
Rimango fermo in mezzo alla strada, le persone che mi passano accanto immerse nei loro pensieri e nelle loro vite, mentre continuo a fissare il punto dove c’era lei fino a pochi istanti prima. Un sorriso compiaciuto e soddisfatto mi incurva appena le labbra, nato da chissà dove.
Con quell’immagine di tanti anni prima davanti agli occhi.
Immutata.
 
 
 
Bene bene bene…ottavo capitolo di questa raccolta ^^
Ormai ci stiamo avvicinando alla fine.
Ma passiamo ai ringraziamenti! =)
Thiliol: ti ringrazio davvero per i complimenti! *me in questo istante è arrossita* ^//^ Sono contenta che i quadri scelti fino a questo momento ti siano piaciuti…a dire il vero, mi sono divertita parecchio a cercarli, sfogliando i miei numerosi libri di storia dell’arte. E sono oltremodo soddisfatta che l’accostamento ti sia piaciuto! Mi ha attirata l’intimità che in qualche modo aleggiava in questo dipinto…e ho pensato a qualcosa che potesse farla percepire, anche se in un altro contesto. Cosa ne dici?...Alla prossima allora! Un bacio Morgana
 
ranyare: a dire il vero, Blaise è un personaggio che affascina molto anche me. Forse per il suo carattere che sa essere incredibilmente dolce e tagliente a seconda delle situazioni. O almeno così immagino che sia. Con un’aria riflessiva e pacata, affascinante. Daphne per me è un personaggio un po’…strano. Però in qualche modo la vedo complementare a Blaise, forse proprio perché i loro caratteri in qualche modo li immagino uguali e diversi al tempo stesso. A dire il vero, Edward è un nome che ho sempre adorato…e trovarlo in Twilight ha sicuramente contribuito a farmelo piacere ancora di più! ^^ Spero di continuare a emozionarti anche con i prossimi capitoli…Un bacio! Morgana
 
brilu: ooooooh, ma che bella recensione lunga lunga!! *_* So quanto l’università possa essere impegnativa…io ne sono appena uscita! ^^ Quindi non ti preoccupare se non riesci a recensire tutte le volte =) Wow wow, è davvero un concentrato di complimenti! ^//^ Sei davvero sicura che me li meriti tutti?? La shot su Harry, Hermione e Ginny è, a dirla tutta, la mia preferita in questa raccolta. Harry ed Hermione insieme credo siano il complemento perfetto, con le loro differenze e le loro somiglianze. Poi ci voleva qualcosa sugli Slytherin, no? Almeno per compensare un po’..Eh eh eh! ^^ La cosa che mi ha fatto davvero piacere, è che tu abbia apprezzato il fatto che ogni quadro non sia il capolavoro dell’artista, ma comunque una sua perla di bellezza magari meno conosciuta. Il mio intento era proprio quello. Perché purtroppo, la maggior parte delle volte, tendono a farti conoscere solo le opere più importanti…e a mio avviso non è giusto. Davvero ti chiami Lucrezia?? *_* E’ semplicemente il mio nome PREFERITO! Da quando sono piccola ^^ Per quello ho scelto di inserirlo nella fic. Allora, ti ringrazio davvero davvero tanto per la recensione, mi ha fatto davvero un mucchio di piacere! Alla prossima! Un bacio Morgana
 
vavva: non dirlo neanche per scherzo, io adooooro le recensioni chilometriche! Sul serio! *_* Mi permettono di capire cosa passa per la testa di chi legge quello che scrivo…in qualche modo, mi rende partecipe dei suoi gusti e delle sue idee ^^ Quindi sentiti libera di scrivere quanto vuoi! =) Come sempre, sei stata dolcissima…mi hai detto un sacco di cose da far venire i brividi! *me con i lucciconi agli occhi* Blaise è sempre stato un personaggi che ha attirato in particolar modo la mia attenzione. Sono d’accordo con te sul fatto che gli sia dato meno spazio di quello che merita. È uno strano e affascinante mix di un sacco di cose…pazienza, riflessione, intelligenza e astuzia, il tutto coronato dal fatto di essere uno Slytherin un po’ diverso dal comune. Mi piace vederlo accostato a Pansy…ma con Daphne è qualcosa di….non so neanche io come spiegarti. È come se scrivendo di loro, sentissi qualcosa di intenso che li accomuna. Perché in fondo si assomigliano, nonostante le loro differenze. Sono davvero felice che ti sia piaciuta lei. Perché è ormai una consuetudine descriverla come regina…e provare ad immaginare un altro lato della sua personalità mi è sembrato interessante. Di questo capitolo cosa ne pensi invece?? Un bacio e alla prossima! =) Morgana
 
Pan_Tere94: wow wow wow!! Una nuova lettrice che commenta! *_* Benvenuta!!! Sono contenta che la mia raccolta ti sia piaciuta così tanto da fartela leggere tutta d’un fiato, spero ne sia valsa la pena ^^… Addirittura nella top-ten O_O??? Spero di meritarlo davvero! È un complimento meraviglioso!! ^^ E sono ancora più contenta che abbia lasciato un commentino. Per uno scrittore è importante sapere cosa pensano i propri lettori ^^ Di questo nuova shot cosa ne dici? Un bacio Morgana
 
daphne_91: ciao tesoro! Innanzitutto, sono ultra-super-mega-felice che tu sia tornata con un altro tuo piccolo gioiellino!! Iniziavano a mancarmi le tue pubblicazioni! *_* Passando alla shot…come sempre, grazie grazie grazie di cuore per tutti i complimenti che mi fai sempre. Hai la grande capacità di cogliere sempre il significato più nascosto di tutte le storie che pubblico….inizio a pensare che tu abbia una sensibilità straordinaria ^^ Solo un piccolo appunto…lei è Daphne, non Pansy. Eh eh eh! Questa volta, ho voluto scegliere lei come compagna per Blaise…cosa ne dici, un azzardo? Alla prossima tesoro…ti voglio bene! Un bacione Morgana

 
  
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